basso. ugurgieri, 270: aveva detto venus; e co le braccia candidissime,
, 11-2: i detti pianeti acquatici, venus e mercurio, erano in iscorpione,
il dì del diluvio... venus pianeta acquosa, si trovò nella fine del
. g. villani, 11-2: venus pianeta acquosa, si trovò nella fine
maestro alberto, 169: la bella venus ci annunzia la sera. arrighetto,
. ovidio volgar., 2-186: venus... appianerà le vie del mare
graece enim ''acppo- sìttjs 'venus dicitur; vel quia hoc mense omnia ape-
, i-130: e tu, o santa venus, nel cui servigio io sono,
in accostarsi. ugurgieri, 28: ma venus pensa nel cuore suo nove arti,
bando: tu avei per suoceri marte e venus: avei tanti figliuoli di così grande
(33): significa [la stella venus] propriamente le donne e tutte le
specie di molluschi bivalvi del genere venus. 5. girolamo volgar.
di ogni falsa arte, / che per venus legasti il fero marte. s.
, la signora della vostra natività fu « venus retrograda in signo masculino: et hoc
e ricchi per fare la festa di venus, e ad andare al tempio,
i-10-108: su qual si pose / venus vestita d'òr da capo a piede.
, avesse ordinato che la statua di venus volgicuore fosse sacrata, a ciò che più
, il cor mi dice, / venus pregando e l'alto giove poi / elena
., xxviii-197: e voi, madona venus piena de piatà, perdonad a li
. simintendi, 1-160: la dea venus domanda per lo dimostramento che fece il
sacchetti, 311: e ben che venus col vago dissegno / mi fesse pronto
simintendi, 2-231: la santa venus... s'apparecchiava di disertare
simintendi, 3-247: la santa venus... trasse delle membra
e nova cortesia 1 frezzi, i-14-164: venus a me: -assai più bella manza
fue madonna pallas, la terza madonna venus. novellino, 62 (102):
, lucente, la quale è chiamata venus. boccaccio, vi-153: retro a
frezzi, iii-15-143: e, perché venus si notrica e pasce / di bacco
sua volta deriv. dal nome di [venus] ericina. ericinòlo
, il cor mi dice, / venus pregando e l'alto giove poi / elena
potessero ed avessero grande fede alla dea venus, la quale principalmente si festeggiava in
, xxviii-199: en quella fiada madona venus sì disse: -la sovrastagnante fadiga vence e
nelle mie lode. lo figliuolo di venus rispuose a costui, e disse:
e il cancro tanto viva, / che venus pare a chi ben la riguarda.
simintendi, 3-247: [la santa venus] trasse delle membra del suo cesare
sydrac, 348: sua natura [di venus] si è friggida e umida;
mimica. buti, 3-284: venus è fredda et umida... e
. simintendi, 3-244: la dea venus angosciosa indarno gittava cotali parole per tutto
li filosafi e la filosofia, e venus significa lo contrario della filosofia, come
i. alighieri, 146: venus in septe mesi / e nove dì
specie di molluschi bivalvi appartenenti al genere venus; concola; conchiglia. mattioli
valorosi amanti sempre guida, / o penetrante venus chiara e bella, /..
. invulnerabile. boccaccio, 1-i-512: venus,... messasi in mezzo ricevette
città d'africa è uno tempio di venus, nel quale le matrone si radunavano,
che ha per titolo * la neuvième venus ', cioè nove canti lubrici e
mercurio. di sopra a mercurio si è venus. ristoro, 1-12: troviamo andare
saturno..., e 'l quinto venus, e 'l sesto mercurio, e
costei veracemente m'assomiglia / la santa venus tra vermiglie rose. pulci, 2-51:
, rammollito. ugurgieri, 270: venus... co le braccia candidissime
popolo sulla motosa terra, cotanto ama venus gli ozi. soaerini, iv-22:
delli dei, di giove e di venus, e con avventuroso navigio capitarono alle
/ come erifusa e fenicusa aora / venus per dea e a lei fan la
lo fanciullo nato di mercurio e di venus. romanzo di tristano, 7:
mortali. lancia, i-170: venus involse lui e '1 compagno in una
agli occhi mi si offerse mia madre venus. machiavelli, 3: sogliono,
terapeutiche. lancia, i-755: venus... reco... sughi
odorifera panacea. ugurgieri, 4x1: venus... mette in uno vaso splendente
sf. dial. venere gallina (venus gallina). messisburgo, 5
. sacchetti, vi-55: o penetrante venus chiara e bella, / nelle cui
, 2-243: e 'l giovane amato da venus ferì con torta percossa colui che s'
di vannozzo, 16: qui non dimora venus o diana, / qui non è
detto « sine baccho et caerere friget venus ». = comp. da per
. mollusco commestibile della classe lamellibranchi { venus gallina). = var.,
ant. mollusco della classe lamellibranchi { venus gallina). a. caracciolo
peverata1, sf. ant. poveraccia (venus gallina). m. savonarola
schermo. a. pucci, ii-16: venus è di sotto al sole, ed
31: la qual a ti, madona venus, teme e serve l'alta potencia
boccaccio, vii-203: quella vezzosa dea venus, sorella / ch'è del vago
. i. alighieri, 179: venus produce amore / carnale in ogni cuore
in armonia, / corona, guanto, venus e profetto, / non fie mai
piacere, se non fosse che madonna venus m'ha difeso che io guardi e non
d'oro, / che quel di venus li sarebbe stinto. rusconi, 106:
et è stada en ella, goè madona venus. testi veneziani, 5: de
e giocondo / si volse vèr di venus, che nomata / sentì di queremonia
da quattro canti. ugurgieri, 14: venus, come cacciatrice,...
orientamento radicale. m. venus [in « rabagas », in «
ad amare, che è secondo astrologia venus, si ascendea lucido e radioso, co'
amare, che è secondo astrologia ^ venus ', sì ascendea lucido e radioso:
lo fanciullo nato di mercurio e di venus... si rallegrava d'andare per
1. alighieri, 179: venus produce amore /... / giuoco
panfilo volgar., 33: o madona venus, no responde tu a mi,
dipinto il pianto d'adone fatto da venus. poesie musicali del trecento, lxxxiv-339:
panfilo volgar., 59: madona venus, la dea de lo amore, sì
ordinate. simintendi, 3-177: la santa venus do- mandòe ricordevoli pene dell'antica fedita
lui. sacchetti, vt-21: o venus..., / tu alta donna
6-519: oh, quante fiade la lasciva venus fi ditta aver riso li piè del
. panfilo volgar., 39: venus se n'e andàa via, e lo
membra. ovidio volgar., 6-717: venus ripara le forze e gli stanchi membri
ospitale. ovidio volgar., 6-772: venus fue isposata a vulcano, la quale
temf f io di marmo di venus, ripercuote con rampollanti acque aria.
ovidio volgar., 6-296: quella medesma venus giovane, quante volte si pone i
difen- sione, / quand'i'[venus] v'avrò il fomel ben riscaldato.
., 6-136: la resoluta senta la venus de le profonde merolle.
agli occhi mi si offerse mia madre venus, e la notte in pura luce rispren-
panfilo volgar., 33: o madona venus, no responde tu a mi,
pasturav'agnelli. ugurgieri, 18: venus..., partendosi, splendette
ciò che nega li nostri corpi a venus. palladio volgar., 4-15: di
dipinto il pianto d'adone fatto da venus; né non dimenticare il dì sacrato
quine era uno tempio in onor di venus sacrificato. 3. trascurato,
che apparecchia li nostri corpi a venus. alamanni, 5-5- 480:
a giacere, ciò fue adone e venus. poliziano, st., 1-83:
la luna vista / la pianeta di venus tanto chiara / ch'io ne vidi segnare
, 411: questo [dittamo] portò venus, velata la faccia d'oscura nube
panfilo volgar., 31: o madona venus santa, una speranza de la nostra
dire più innanzi, ma la santa venus disse: « ovidio, quello di
riccheze, /... / venus d'amore avere al meo talento / no
, di'ch'ella è semiente a venus; se è bionda, a pallas;
/ con dipinta figura / vanno con venus là a infiamarsi / con gli amanti sfrenati
vide per le fiacole accese nel tempio di venus, con animoso desiderio desiderante e ficante
che sembri ad quella dea / che venus è chiamata, / che tanto è deificata
. istorietta troiana, xliii-382: madonna venus, conta e bella, nobile e
panfilo volgar., 31: o madona venus santa, una speranga de la nostra
. istorietta troiana, xliii-382: madonna venus, conta e bella, nobile e
., 33: en quela fiada madona venus sì disse: « la sovrastaganté fadiga
senza fiele, per gli antichi consecrati a venus, però che spesseggiano li nidi e
che non solea. ugurgieri, 62: venus... ascose sé nelle ispesse
lo dio iuppiter e de lo dio venus, se mossero da lo porto de troia
spirando odoriferi venti. ugurgieri, 18: venus..., partendosi, splendette
tu usa lo studio del cacciare; venus spesse volte si partì sozzamente vinta da
: li vini apparecchiano li animi a venus, se tu non ne prendi assai e
volgar., 71: la soberba madona venus, goè l'amore,
e suo bella pintura: / nella seconda venus poi si vede, /..
d'amici e ae reame alteze, / venus d'amore avere al meo talento /
, 6-105: credemi che 'l diletto di venus non si dè affrettare, ma pogo
: mollusco bivalve dei lamel- libranchi (venus verrucosa) che vive nel mediterraneo;
antiqua- mente in nomo de lo dio venus. cronaca di isidoro minore volgar.,
tenfiore [dante], i-225-4: venus... / immantenente l'arco su
riempio facto antiquamente in nomo de lo dio venus de una grande belleze e piino de
, 2-243: e 'l giovane amato da venus ferì con torta percossa colui che s'
loro non luce. ugurgieri, 270: venus... co le braccia candidissime,
dotta, lat veneratta, deriv. da venus -iris (v. vene
, rispettare', de- nom. da venus -iris (v. venere 1).
ogni vaga foggia; / quivi sta venus che le punge e venera.
mani. = voce dotta, lat venus -èris, che è dalla radice indeur.
antichi poeti consacrarono le colombe alla dea venus, e chiamavanle universale veneree, cioè lussuriose
lai venerèus e venerìus, deriv. da venus -iris (v. venere)
scient. veneridae, dal nome del genere venus (v. venere1).
, lat scient veneroidea, deriv. da venus (v. venere1).
dotta, lat. venia, affine a venus (v. venere1); cfr.
o godimento amoroso (anche nell'espressione venus d'amore). anonimo, i-620
amore). anonimo, i-620: venus d'amore avere al meo talento / no
tornata, / perché, sendo da me venus sprezzata, / ora più ch'altri
. = voce dotta, lat. venus (v. venere1). venusiano
1872), deriv. dal lat. venus -tris (v. venere1)
dotta, lai venustus, deriv. da venus -éris (v. venere1).
[tommaseo]: la quale [venus] li greci chiamano espera, ma noi
nacque la discordia tra le dee e venus fu vincitrice. ariosto, 1-10: rimase
voce / come erifusa e fenicusa aora / venus per dea e a lei fan la
di albanologia. http: / venus. unive. it: la maggior parte