della guerra e delle spese d'essa. veniero, 231: com'esser può
una donna). l. veniero, 47: la signora fottuta a capo
, ma suo onor difende. d. veniero, 40: nasce d'un fonte
di farne un dono al general veniero, / che sarian stati buoni, anzi
, ghiribizzo. l. veniero, io: viemmi grizzol ne la fantasia
nui hai poca cura. d. veniero, 8: ben si può dir in
rivolge, comincia a girarti. l. veniero, 41: ratti / i chioggioti
indorossi il secolo felice. d. veniero, 30: o per cui sola /
/ mostrano in duce il merto del veniero, / con gaudio d'ogni italica
le sue parti informi. d. veniero, 81: ben mi vedrò di basso
, porgere, concedere. d. veniero, 65: voi, numi del celeste
arroganza ragionevolmente turbò molto l'animo del veniero, uomo di natura invincibile e generosa.
piangerne la perdita. d. veniero, 21: segui 'l tuo stile,
, speranza e fede. l. veniero, 8: puttane ladre, che disdegnate
in altro tempo e loco. l. veniero, 7: in far piacer son sì
caratteri di epica grandiosità. l. veniero, 7: de la zaffetta canto la
, beltade e gentileza intera. l. veniero, 26: il suo amante,
con una testa di mandragola. l. veniero, 53: una leg- gion d'
truffati i panni? l. veniero, 15: sì che pensi ciascun se
a la mia scola. l. veniero, 57: bagnati i polsi e di
marrani che vi si trovavano. l. veniero, 15: per dio, ch'
vengono agli innamorati appassionati. l. veniero, 68: in questo mezzo il
salmodia e intentissima fede. d. veniero, 17: morir gli convenne a
che mirabile antiperistasi mi constringa -il signor veniero a minuzzar questo punto. g. gozzi
la quarta, il miro. l. veniero, 51: ufi miro d'
via che seguitar tu dèi. l. veniero, 13: il caso del suo
la mia morosa? l. veniero, 19: l'angelica chizza /.
nome della mia patria m. domenico veniero..., io a v.
sen della bella selvaggia. d. veniero, 45: ecco che ingombra il benedetto
non fo trovati. l. veniero, 19: poiché quel giorno e l'
, il cuore). d. veniero, lxv-150: dolce e leggiadro viso /
servire la repubblica venisse. l. veniero, 25: non potè allor tenersi
condizion malvagia e croia. d. veniero, 46: piange la bella e saggia
. opera letteraria eccelsa. l. veniero, 5: le rime sue parrebbono papesse
un testo letterario). l. veniero, 5: le rime sue parrebbono papesse
contentezza in terra se possiede. d. veniero, lxv- 150: col paradiso
andamento di tale danza. l. veniero, 23: cominciò a cantar una pavana
lume che la sface. d. veniero, 16: m'arde, impiaga,
; essere una passività. d. veniero, 128: bench'io abbia un peso
spettegolare, malignare. l. veniero, 20: con quella sua grazia disgraziata
piacere ad ogni persona. d. veniero, lxv-152: man che inchiava e
bastanza e pigramente ne ritrovavano, il veniero si partì da messina. amari,
, gobbo e sudato. l. veniero, 43: sen vien un ortolan col
faccia per farli un fregio. l. veniero, 56: lo sbisao bestiai
è più la donna lieve. d. veniero, 44: tirsi è bel come
altra faccenda che ruffianargli qualche poltrona. veniero, io: fra tante migliaia un cinque
a torto sarà infamata. l. veniero, 32: ben s'accorge che
spene, io mi conforte. d. veniero, 45: piacciati, o re della
ucel del padre nostro. l. veniero, 5: può far san pier che
con uso antifrastico). l. veniero, 27: corse la turba in furia
gridi vanno al cielo. l. veniero, 15: gran cosa è a dir
loredano e proveditori andrea foscolo e dolfino veniero, diede a questo commissione di sbarcare
a non ripeterlo. l. veniero, 72: cose ordinarie son le romancine
vestimenti, mostrane allegrezza. l. veniero, 23: poi cominciò a cantar
allegrezza del suo core. d. veniero, 74: sempreché l'occhio a riguardarla
di veludo paonazo di sora. l. veniero, 25: io voglio / di
sleale di una prostituta. l. veniero, 33: ben s'accorge che 'l
cesare nel castelletto di parigi. d. veniero, 129: vostra signoria avrà inteso
che a pena posso parlare. d. veniero, 41: già di mercé chiamarne
non digesta materia. d. veniero, 65: un caos era, una
lei darei la palma. d. veniero, 8: benedetto lo strai che ferì
sbisao per mio amore. l. veniero, 56: lo sbisao bestiai borrin
che sborrano e imiagolano. l. veniero, 45: il facchin, dello sborrar
: per dime il vero, signor veniero, voi vi siete scagliato addosso al signor
tormento interiore. d. veniero, 191: né men anco m'è
laccio abbiamo incianpo. d. veniero, 49: non può la forza e
con un inopportuno rifacimento. l. veniero, 5: dico di no, perch'
stil sia più gradito. d. veniero, 73: poiché dal ciel cantando
mi se sferra. d. veniero, 84: se l'afferra / morte
sfogare l'animo suo. d. veniero, 12: non mi restò di sospir
-anche sostant. l. veniero, 41: ratti / i chioggioti son
. percorrere navigando rapidamente. l. veniero, 19: poiché quel giorno e l'
servitori comandaste ancora al padre domenico veniero ed al pa i nomi
fatto? -venduta la schiava. l. veniero, 17: non fé il giovin
-con uso appositivo. l. veniero, 68: spasseggiato quattr'ore pien di
, sotto quelle del- l'illustrissimo signor veniero. -sotto fascia: v.
appalti. pirandello, ii-1-1120: il conte veniero bongiani ha circa quarant'anni, elegantissimo
impaziente, immo l. veniero, 5: non v'arrossite, bufalacci
-con allusione oscena. l. veniero, 35: 1 doi sessi squinterna,
impediscono di fare qualcosa. l. veniero, 68: in questo mezzo il martel
l'altr'ieri in istaffetta. l. veniero, 17: lo spender da par
-subito ora. l. veniero, 50: perché 'l giorno ne vien
in mezzo il core. d. veniero, 34: così fuor d'ogni usanza
mentre è ancor tenera verga. d. veniero, 11: sterpa dal cor le
unguenti nella chioma. d. veniero, 36: se non fossi cieco,
cum dio legato stretto. d. veniero, lxv-151: man,...
lo truffami per lettera. l. veniero, 67: mentre ti svaliggia e a
in partic. sessuale. l. veniero, 49: chioggia è venuta a furor
a questo è un sonetto di domenico veniero, pieno di simili stravaganze, quantunque benissimo
i banchi, la proda. l. veniero, 19: la qual'a malamacco
e la coperta spassata. l. veniero, 52: son'io da strapazzar con
a trovarci alla stanza. d. veniero, 34: così fuor d'ogni usanza
prepotenti). l. veniero, 35: quand'ella sente la festa
di uso triviale). veniero, 53: avete, disse, voi