guerreggia il cielo; ed ubbidienti / vengon, chiamati a suon di trombe,
ariosto, 14-m: l'acque bollenti che vengon di sopra, / portano a'mori
ma la lena e la vita or vengon meno / agli accenti d'amor. idem
, di fresco usciti dal nido, vengon presi alla ragna, son migliori degli altri
stima de'principianti nelle scienze, che vengon su di tempo in tempo, potreste farvi
, che l'uno l'altro urtando la vengon minacciando con monti d'acque algenti.
... ». corrono queste, vengon quelle: e come tonde, l'
altezza, / da cui le grazie vengon tutte quante, / prestami grazia. aretino
e poi... e poi, vengon da noi, come s'anderebbe a
annata. bocchelli, 1-iii-436: le belle vengon su così, come il grano nelle
. g. gozzi, iii-94: vengon dall'alto ciel... l'api
che in esse [nelle cose] vengon dette perfezioni, non possono meritare un tal
le sembianze / dei dilettosi inganni; e vengon meno / le lontane speranze, /
questa vociaccia ingemma spesso gli scritti che vengon fuori nelle provincie superiori; la voce
... / le consequenzie sue vengon appresso. tasso, 13-13: soggiunse
sa. segneri, ii-234: ci vengon tolte le cose appunto più care. baldovini
berni, 53-4 (iv-260): vengon innanzi a gli altri i due campioni
. / più lontani e più lenti / vengon gli alani e i corsi. /
mosse in giro da uomini, e così vengon tirati corpi pesantissimi, legati a un
cantano e declamano versi'sopra argomenti che vengon loro proposti. stuparich, 5-135: per
enormi foglie delle banane... vengon su dal terreno arsiccio, larghe, a
anno, con quest'asciutto, non vengon bene: son dure assaettate, ci
anno, con quest'asciutto, non vengon bene: son dure assaettate, ci
e d'ogni tempo egualmente mortali / vengon da te le medicine e i mali!
, 4 (57): questi asterischi vengon tutti dalla circospezione del mio anonimo.
fosche con volo di sinistri augelli / vengon le nubi. d'annunzio, iv-2-783:
poco bene, / che se ne vengon via tutti atteggiando / colle man,
fosche con volo di sinistri augelli / vengon le nubi. idem, 909: ivi
] a vedere era tal, quali / vengon di là onde 'l nilo s'avvalla
enormi foglie delle banane... vengon su dal terreno arsiccio, larghe, a
opre; e dietro a voi ballando / vengon le grazie. -spiegare le
scarpe ferrate. coloro / che vengon per radersi da te, / né colle
i quali stentatamente e di mala grazia vengon fatti. cesarotti, ii-463: pure
onde variabili e salate, / e vengon via rapidamente in guisa / di storni
dal vento. pavese, 24: vengon brividi lunghi per le nude colline / di
/ con tali onnipotenti bugioni / ne vengon condennati nelle spese / colle man (verbi
e bimbi, a comitive venete che vengon a godersi la cagnotta.
gli oggetti così vivi e propri che vengon fuori di un getto, non solo
idem, 14-m: l'acque bollenti che vengon di sopra, / portano a mori
tenevan caldo al bisogno, le di- vengon cartapecore da far vento per trastullo. verga
collauda. lorenzo de'medici, 195: vengon spesso tra loro in tal furore,
. buommattei, 1-1: ogni dì vengon fuora nuovi pontificali, nuovi cerimoniali,
ripresi. lastri, 1-3-102: nell'inverno vengon questi [buoi] rimessi la
se ne viene a capo, o vengon fuori cent'altri imbrogli. leopardi,
6-36: i capidogli coi vecchi marini / vengon turbati dal lor pigro sonno. alamanni
di famiglie coloniche, e i lavori vengon dati a opera, a squadre di lavoratori
perché, cara donna, gli uomini / vengon qui per cavarsi capricci che non glieli
son netti, / e che ci vengon tante carovane. caro, 12-i-6: arrivammo
da me poco gradita pietà se mi vengon tolte le speranze di mai più rivedere
, cara donna, gli uomini / vengon qui per cavarsi capricci che non glieli toglie
. buommattei, 1-1: ogni dì vengon fuora nuovi pontificali, nuovi cerimoniali,
altra ad arrostire gli isolatori, che vengon giù morti come tanti tordi carbonizzati
ha lavato le più rosse mele di procida vengon tratte a ceste da una barca e
guadagno non trapassa / i bisogni che vengon a cestoni. baretti, 1-289: invece
, cap. 25: * ora ne vengon buffoni senza fine, chi sona tromme
è la vostra insegna, / che vengon lieti riportando in bocca / sicuramente il
lungi dalle mura insino al mare / vengon audaci a cimentar la pugna. idem,
a masticarlo. pulci, 25-117: vengon le ninfe con lor canestretti, / e
case di famiglie coloniche, e i lavori vengon dati a opera, a squadre di
occhi e quesi infra se stessi / vengon danzando a gli ultimi complessi. monti,
bemi, 25-51 (ii-268): or vengon frutte, vino e confezione, /
innanzi, 1'aggiunta delle cose che vengon dopo, confondimento non arrechi. —
grottesca, degna delle male voci che le vengon date, e della censura di coloro
medesime, che dalle cause consumatrici li vengon tolte e staccate. algarotti, 1-528
pucci, ix-405: e contadin vi vengon la mattina / a rinnovar le cose
altri consoli, col titolo di messere vengon contrassegnati; il che se avvenga o perché
e di altri seicento malfattori cristiani che vengon di russia. [sostituito da] manzoni
. / più lontani e più lenti / vengon gli alani e i corsi. i
dic'egli) state scritte oscuramente; che vengon a esser quelle nelle quali non ha
di famiglie coloniche, e i lavori vengon dati a opera, a squadre di lavoratori
assai di ricchi e signorili / parenti vengon volontari e presti / a lei [alla
a chi à la pelle troppo delicata le vengon alle mani per via del freddo;
grazia nella nuda ingenuità di sentimenti che vengon fuori nella loro crudità elementare. idem
a. pucci, 4-269: le contadine vengon la mattina / a rinfrescar le cose
in mio nome mille baciamani, che mi vengon dal cuore. -venire in
[gli ippogrifi] nei monti rifei vengon, ma rari, / molto di là
tranquillamente i torti che dal marito gli vengon fatti,... ha da cercare
e forti, per rigàia / vengon traditi sempre en ora mala: / dalmazo
ogn'atto lor pacifico dinota / che vengon come amici al capitano ». manzoni,
, 1-234: questi, heumé, vengon contegendo fuori / la uniforme continuazione /
dicon primi o primitivi; que'che vengon da voci, s'ap- pellan derivati
sospiri azzurri di speranze bianche / mi vengon nella mente, e toman fuori,
ben io la detta: se / vengon danari, basta. -star della detta
che vengan da malizia e quelli che vengon da ignoranzia e fragilità. guicciardini,
quanti usati a guerreggiare / alla badia ne vengon difilati, / per far l'abate
; e i disonori, / quando vengon da lui, chiamansi onori.
7-95: al vetturino e al cavallante vengon buoni i dimoiti fagotti e baligie di
: il bel fiocco si spappola, e vengon fuori, disciolte, tutte quelle piumoline
sopra questo i farisei concordi, / vengon tentarlo a faccia discoperta. tesauro, 2-246
la natura è artista. gli alberi vengon su vanitosi e studiosi di apparir belli.
f. frugoni, xxiv- 1002: vengon in un canto lasciati, senza impiego né
il proverbio che le gran disgrazie non vengon mai sole. — le disgrazie sono
ubbidiscono a ciò che tu vuoi e vengon presto: pochi ginepri e manco corbezoli,
bocconzoli / de'mediconzoli, / che vengon dati / dolciamarinorpellati / a i fanciulli egri
per te già furo accolti, / tutti vengon per te. dottori, 184:
; né ognor da mille bande / vengon richieste, polizze e domande. codice civile
/ belle gaie gioconde, / meco fungando vengon per le selve: / l'una
d'amore. fontanella, iii-364: vengon a esercitar musiche danze / donzellette lascive
m. adriani, i-381: quelli che vengon dopo hanno nel mezzo il tempo,
, / cui sul dosso i tesor non vengon meno / arabi ed etiopi. foscolo
arditi e forti, per rigàia / vengon traditi sempre en ora mala: / dalmazo
folta fanta stica -alberi che vengon su a cavaturacciolo, treccie,
effetto noi nasconde. ariosto, 36-67: vengon trovando con più certo effetto, /
, perché tali sono infatti tutti quelli che vengon mossi che altrimenti non sarebbero nati.
alcune specie sono coltivate per ornamento e vengon chiamate perpetuini. — voce dotta
signora, armate genti, / che vengon di colà: vedi il baleno / per
detta anche atene. carena, 1-167: vengon dette 'erme 'tutte le pietre
, 9-187: incontro ai teucri stessi / vengon questi prodigi; e loro ha giove
l'affetto. fontanella, iii-364: vengon a esercitar musiche danze / donzellette lascive
7-558: sono tante sentenze affilate che vengon su schiette e forti sol di se
': alla vista di quei che vengon di fuori per dare un ultimo segno
rappresentando l'ultima espressione del genere, vengon di preferenza a sedervisi tutti quelli che
, io dissi, io fui; / vengon trovando, con più certo effetto,
egli adunque con quelle espressioni che gli vengon dettate dal magnifico sentimento d'una presente
segnate con lettere dell'alfabeto, che vengon fuori dei fogli dei libri. tommaseo [
da'cadaveri putridi e insepolti: / vengon gracchiando, e l'etere rimbomba,
che converrà stupire e nere; vengon giù a stormi per la via, dimenando
, che le pietre, che a noi vengon grosse, siano falsificate; incrustate cioè
del concettino languente. fagiuoli, 3-4-200: vengon con me quei fanaletti erranti, /
, io dissi, io fui; / vengon trovando, con più certo effetto,
ingannati, xxi-1-196: tutti gli spagnuoli che vengon qua si fan signori. d.
sia mai di potatore mancino, che vengon male e fa brutto vedere. b.
so che que'sei, che insieme vengon, guati, / ratti che par che
che scoccò di mezzanotte l'ora / vengon le fatue per entrar nel regno /
iii-38: nei colli più che altrove vengon felici gli ulivi e le viti.
questi galli, che con gran valore / vengon per disertar non so che loco.
di ser ciappelletto da prato, che vengon a roma per ingannare i buoni provveditori
quanto per certi filologastri che oggigiorno ci vengon su come funghi da terren marcio dopo gli
/ i capidoglio coi vècchi marini / vengon turbati dal lor pigro sonno; /
del rosso, vii-478 (22-2): vengon tra gli spirti mei più volte /
remi, e di già a galla / vengon l'ancore curve. chiari, 7
accidente. redi, 16-v-100: questi dolori vengon sempre costantemente o avanti alle solite purghe
delle mode;... ogni tanto vengon riscoperti, rivendicati. -mutevolezza,
perfluo 'con * superfluo '/ vengon da 'fluo ', con che provare
se ne viene a capo, o vengon fuori cent'altri imbrogli. -uscire
/ belle gaie gioconde / meco fungando vengon per le selve. a. pucci,
quando le frutte rappariscon fresche, / vengon le foresette co'panieri / di fichi
7-95: al vetturino e al cavallante vengon buoni i dimoiti fagotti e valigie di vario
maturo, / e tutti gli altri vengon seguitando, / provegga inanzi pel seccar
.. infin di là dal bosforo / vengon ne'fogli miei le rime sdrucciole.
in via; già nel cospetto / vengon de'padri i pargoletti eroi / su frenati
: quando le frutte rappariscon fresche, / vengon le foresette co'panieri / di fichi
11-38: contraddizioni inevitabili... vengon fuori dalla bocca di una donna,
gran giornate, dell'oprar nemici, / vengon per l'aria i frettolosi giorni.
altro; da alcuni autori queste frombole vengon prese sotto nome di cementi. lami
, splendore. fagiuoli, 3-4-200: vengon con me quei fanaletti erranti, /
sembianze / dei dilettosi inganni; e vengon meno / le lontane speranze, /
secche e nervose, con le quali vengon legate le cuoia di verso la barberia
/ belle gaie gioconde, / meco fungando vengon per le selve. = deriv.
, 11-38: contraddizioni inevitabili... vengon fuori dalla bocca di una donna.
garzoni, 1-874: dietro a'galiotti vengon altri personaggi come barbieri, medici,
due donne ammaestrate, / che liete vengon via / in nostra compagnia, / e
i] mulattieri appena veduti, ci vengon innanzi col solito tributo, quasi che
belli [agnelli], / quei vengon meco e par di gioia gallino.
tanaglia, 2-251: ancor nel gorgozzul vengon dolori / da gangole che ingrosson,
1-99: da costei [dalla lussuria] vengon tutte gelosie; / quest'è generatrice
. sassetti, 126: quelli che ci vengon dal capoverde, di tutti i neri
si venissin fatti / ch'altrui spesso vengon per la testa, / sotto dio non
e sovente colle parole stesse eziandio, vengon troppo ad offenderci allorché, nulla dandoci
mettono in via; già nel cospetto / vengon de'padri i pargoletti eroi / su
i bestiami, e gozi o gozzi vengon ivi nominati. 7. apertura
e sovente colle parole stesse eziandio, vengon troppo ad offenderci. foscolo, vii-205
graspo. lucini, 1-265: vengon li sposi a tentare / reciproche confidenze
alla putrefazione, a cagion della quale vengon poi tarlati e guasti. 3
mostrarsi, disse quelle vulgate parole: se vengon come ambasciadori, ben sono molti;
, degna delle male voci che le vengon date. torti, luigi chiarelli
sono sette vizi principali che nascon e vengon da lui, e son questi: vanagloria
base isomorfa. quando sono trasparenti, vengon lavorate, e specialmente la vesuviana,
, ché sfrenata questa le altre disonestà vengon dietro di sé naturali. -investito
sì tosto alle mia ciglia avanti / vengon, che noti a me sono gli amanti
4-297: s'impiccolano i membri, e vengon tali, / che l'augel tutto
cose mie... se ne vengon da voi, pur testé nuovamente uscite storpiate
bestiale incagnisce se i polloni delle vite vengon su a occhiate perché una brinata può
. ugolini, 128: le lodole vengon sulla civetta, come se questa le incantasse
, i-123: e donde per lo più vengon le paci? / vengono da stanchezza
4 animale ', e gli altri che vengon da cose; ma accennan cosa quasi
* fiori incrociati ', quelli che vengon formati da quattro petali disposti in croce;
i-i 1-265: minacciando bei furori, / vengon fuori vini alteri, / parte franchi
suo prezzo è maggior di quante mai / vengon da lungi e da'confini estremi /
: infin di là dal bosforo / vengon ne'fogli miei le rime sdrucciole. magalotti
dissolve tanto che gli spiriti infraliscono e vengon meno: per lo quale infra- limento
cicuta] che gli spiriti infraliscono e vengon meno. leggenda aurea volgar., 584
salute? de amicis, xi-275: poi vengon le povere donne,...
tra gli altri raggia / tutti con- vengon da'lor corpi umani, / e,
vogliono alzare il fianco, e'se ne vengon giù con la scusa di qualche faccenda
celata [del dittamo], / qualor vengon percosse. loredano, 2-309: vorrei
ariosto, 14-m: l'acque bollenti che vengon di sopra, / portano a'mori
due specie di idee: talune ti vengon dai sensi, e noi le sogliamo
murare senza interrompere, ché tanto più vengon lodate queste opere, quanto più presto
tuoi danni, nel tempo medesimo che ti vengon davanti a far mille salamelecchi.
. campanella, 987: quelli che vengon a dimandare l'utile loro a vostra santità
significare che nell'uomo anche vecchio non vengon meno gli affetti e ch'egli può tuttavia
critici;... o ne vengon fuori tutti inzaccherati di pedanteria. salvadori
complesso e labirintico dei suoi pensieri, gli vengon fatte spezzature e slogature. jahier,
vestigio ne sia, cenere tutte con vengon venire? landino, 89: di questa
le cose mie... se ne vengon da voi, pur testé nuovamente uscite
grottesca, degna delle male voci che le vengon date e della censura di coloro che
di quei filologi ciancerelli che ora vi vengon su in firenze. b. croce,
frugoni, i-6-305: vengono a te, vengon le muse; ed ecco / ciacco
del nubiloso velo / se ne vengon a terra in schiere folte. lucini
e con loro menandone innumerabili particelle, vengon di esse a formar la detta coda
si trovano in detto splendore, subito vengon sopra l'acqua rovesci e morti.
è lo steccato, ove alle prese / vengon agili e forti lottatori. ungaretti,
quello che si sieno le riprensioni che vengon fatte alle donne. assarino, 5-34
sordide, grame l... i vengon giù per la diga / le piccole
la magagna. -a primavera vengon fuori tutte le magagne: a primavera
proverbi toscani, 181: a primavera vengon fuori tutte le magagne.
. manichini e alla croatta / vengon da fiandra. goldoni, milizia
: par che non sappi che ne vengon gli anni, / che se ne
iii-26-112: certi filologastri che oggigiorno ci vengon su come funghi da terren marcio dopo gli
, ni prendeno salute; / e dignamente vengon retribuite / quando l'anima en cielo
pescate lungo la spiaggia... vengon messe in quelle barchettine chiuse, piatte
il vicinato a concistoro / ratti sen vengon, come avesser tali: / e
tanaglia, 2-253: ancor nel gorgozzul vengon dolori / da gangole che ingrosson, per
di lavinia per i velieri grossi che vengon di lontano, tutte lo sapevano,
esser critici;... o ne vengon fuori tutti inzaccherati di pedanteria e tutti
e d'ogni tempo egualmente mortali / vengon da te le medicine e i mali!
e lo stoico con la corda al collo vengon menati al supplizio. 2.
. ant. menzogna. anni vengon quelli / di meon al sepulcro insin d'
altri consoli, col titolo di messere vengon contrassegnati; il che se avvenga o
, i-6-305: vengono a te, vengon le muse; ed ecco / ciacco,
fare a dio sacrificio e mettono mezzo e vengon meno e non duran sempre; ma
miagolii dei proiettili e i frulli che vengon dietro delle schegge e delle spolette tutt'
quell'oscuro fondo dell'anima dal quale vengon su miasmi e spettri. alvaro,
/ e d'ogni tempo egualmente mortali / vengon da te le medicine e i mali
vanno in spagna e all'india, vengon a trarne più di trecentomila scudi.
sarò misto / di paradiso, che non vengon meno / a chi per esse lassa
pallavicino, 1-338: i disgusti dell'animo vengon mitigati dal tempo. foscolo, xiv-256
la superficie terrestre della retina, ove vengon punzecchiati dai raggi della luce...
/ dell'autunno erboso e molle / vengon giovani poeti / a sognar su quelle zolle
col variare la pressione della penna, vengon bene i chiariscuri, e le attaccature
parte moltiplicano che [i nemici] vengon alla volta di toscana. spontone,
parte sono innanzi e l'altre gli vengon dietro. g. m. cecchi,
alcuna cima. in ordine di grandezza vengon prime le bitte, poi le gru,
, alle felci, alle caiamite, vengon dietro le piante dicotiledoni. tramater [
[del dittamo], à qualor vengon percosse e lor rimane / nel fianco affissa
ariosto, 4-18: nei monti rifei vengon, ma rari, / molto di là
. d'ogni tempo egualmente mortali / vengon da te le medicine e i mali!
tanto, che gli spiriti infraliscono e vengon meno: per lo quale infralimento si
pulci, 25-327: ogni cinque anni vengon quelli [uccelli meonidi] a di
c. i. frugoni, i-15-58: vengon scelti mostaccini, / torte dolci,
/ da malietto granchi comandati, / vengon i puntormesi valorosi. tommaseo [s
siamo in troppi. tutti i nostri guai vengon da questo. è il multiplicàmini che
così liti gioconde / vengon dolci a mischiar l'alme napee. giovanetti
di soavi erbe. pulci, 25-117: vengon le ninfe con lor canestretti, /
e porporei, i quali se ne vengon fuori dall'istesso nascimento delle foglie la
erbe secche e nervose, con le quali vengon legate le cuoia di verso la barberia
1-222: i miei versi senza stento / vengon via, mentre io discorro, /
piè scoverse. lalli, 1-3-25: vengon d'olinda allor le nevi intatte / di
. papini, 11-666: allora vengon giù, niagaricamente, i paroioni oscuri
. buonarroti il giovane, i-555: vengon le fate con un popon di legnaia,
a nascosto sotto due pareti, vengon chiamate * ninfe '. tramuteràs.
, 8: su queste erbette tenere / vengon ratti e bacco e venere / col
: -ma guarda -pensava noiatissimo -se vengon a cercare chi non li cerca!
aminee ', per rinomanza di vino, vengon di presso le 'nomentane ',
. francesco da barberino, i-53: vengon vizi d'allato / che semblan noi
sì tosto alle mia ciglia avanti / vengon che noti a me sono gli amanti /
praga, che è capo del regno, vengon nel palazzo publico conservate sopra libri autentichi
bestiale incagnisce se i polloni delle vite vengon su a occhiate perché una brinata può
,... le offelle, onde vengon gli offelari. p. verri,
né ci curiam se le promesse vote / vengon del re, se la sua offensione
aria, mentre allora le particelle oleaginose vengon portate via da quella. magalotti,
trasparenti penetrano i raggi e negli opachi vengon riflessi. galileo, 3-3-492: io
tanto que'periodi che da'latini rotondi vengon chiamati e i quali più degli altri
artificiali o causali che a tutt'ora vengon in opportunità d'esser menzionati da ogni
e stramazzano a terra, ogni qualvolta vengon loro turati gli orecchi, e questo
. francesco da barberino, i-53: vengon vizi d'allato, / che semblan
orizzonte. galileo, 3-1-465: vengon degni d'esser notati e diligentemente osservati
così pure, / sono oscure, vengon meno / del tuo sen col paragone.
). de amicis, xi-275: vengon le povere donne, dei cubi,
luogo). piccolomini, 10-242: vengon per questo le cose ad esser tanto
ogni atto lor pacifico dinota / che vengon come amici al capitano. mascardi,
panieri. magalotti, 7-24: se ne vengon... al vascello sulle
. n. villani, i-2-81: vengon... mille campioni, / cavalieri
così pure, / sono oscure, vengon meno / del tuo sen col paragone.
i-7-5: perché le paraninfe, / che vengon dietro a te, così abbandone?
. francesco da barberino, i-53: vengon vì9ì dallato, / che semblan noi
scolari /... / che ne vengon di là, dov'ei n'andaro /
natura ha nascoste sotto due pareti, vengon chiamate ninfe. o. targioni tozzetti
fra quelli [strumenti] da corda vengon nominati da giulio polluce... la
, per certi fiumi che si con- vengon passare. dante, lnf., 9-81
e poi... e poi, vengon da noi, come s'anderebbe a
giuliani, i-273: quassù i castagni vengon di tutte sorta, silvani, pastinesi,
settatori di ser ciappelletto da prato, che vengon a roma per ingannare i buoni provveditori
punti, salvo uno; e precisamente quando vengon di madre facile ad accendersi e variare
2-31-36: questi [spiriti] ne vengon come ciurma paza. -temerariamente audace
gran sollazzo / sento, se mai mi vengon buone nuove: / rido, salto
pig- giori, perché di continuo si vengon facendo più ontuosi, come si vede
, con pena assai, / ché gli vengon dal cuor pentita- mente, / me
frutti son che da la gran bontade / vengon donati. allegri, 207: la
. pacichelli, 1-173: poiché mi vengon sotto la penna le suore, avverto
, cara donna, gli uomini / vengon qui per cavarsi capricci che non glieli toglie
perduto duce / e tinte di pietà vengon le genti / di meton, di
. magalotti, 7-24: se ne vengon... al vascello su le loro
. lessona, 1105: 'pepiti': vengon così detti in mineralogia le masse d'
strumenti da percuotere in che forza non vengon eglino col moto che dà loro il percuo-
le ingiurie e i torti che gli vengon fatti senza render mal per male o far
: i spazzacamini son gente grossa e vengon communemente dalle vallate... onde derivano
denotare alcune specie di erbe, che vengon bene all'ombra degli alberi formanti il bosco
. magalotti, 7-24: se ne vengon... al vascello sulle loro barchette
frugoni, i-6-303: vengono a te, vengon le muse: ed ecco / ciacco
trentun cardinale. giuliani, ii-248: quando vengon [la castagne] giù tutte in
banchier. carducci, ii-6-296: ne vengon fuori i dall'ongaro e gli zanella (
: 'piedatterra': ospizio de'frati che vengon in città. = adattamento del fr
. serassi, 9: con maggior vivacità vengon suonati il violone, violoncello, li
del nubiloso velo, / se ne vengon a terra in schiere folte. r.
fosche con volo di sinistri augelli / vengon le nubi. quaglino, 2-49:
strumenti coi quali si fa questa operazione vengon detti pireliometri. uno è il pireliometro diretto
la pispilloria i passeri: / dal parco vengon susurri di fronde. 2
più son piggiori, perché di continuo si vengon facendo più ontuosi. giuliani, i-84
spazio, perché lor mancheriano le vittuarie che vengon d'alemagna sansovino, 2-35: esso
e quelle che si seminano di seme vengon più grosse, ma fanno poco seme;
aminee, per rinomanza di vino, vengon di presso le nomentane, per fecondità poi
serie delle produzioni istantanee esse produzioni si vengon dietro l'una l'altra...
per l'acute postille / ch'accese vengon più del suo valore. n.
profili a chi giri tomo tomo, vengon tagliate nella massa compatta, un po'al
non hanno senso: nel qual genere vengon le parti terrestri dell'animale, che
prezioso anello. idem, 28-68: vengon da'motti ad un parlar che punge,
. n. villani, i-3-60: vengon repente agl'inimici a fronte / e
opra virtuosa, / le consequenzie sue vengon appresso. brusoni, 307: concorsero
di pretesta; / e maestri degli altri vengon detti! b. davanzati,
prezzo è maggior di quante mai / vengon da lungi e da'confini estremi / dell'
proverbi toscani, 181: a primavera vengon fuori tutte le magagne. ibidem,
, dice il proverbio. le zucche vengon su rapidamente e rapidamente disseccano: le
, allor che per le vene / vengon distribuiti. e più d'ogni altro /
le donne piatte, o agli articoli che vengon di moda quando le vuol tondeggianti e
ragazzi non vogliono vedersi più corretti e vengon su tristanzuoli. beltramelli, ii-380: aveva
una proroga per gli altri lavori che ti vengon commessi. borgese, 1-324: la
profili a chi giri tomo tomo, vengon tagliate nella massa compatta, un po'al
sono le 'monere '; poi vengon dopo gli infusori e gli altri
: registrare. 'tosto che vengon suppliche sono protocollate (registrate) '.
settatori di ser ciappelletto da prato, che vengon a roma per ingannare i buoni provveditori
sia punta. ariosto, 28-68: vengon da'motti ad un parlar che punge
esser critici... o ne vengon fuori tutti inzaccherati di pedanteria e tutti
cece e d'un fagiolo. / costì vengon lontan due mila miglia / i greci
noi, se già costoro / che vengon per di qua non ci fan siepe /
lati del quadrello son pari, così vengon pari le distanze tra rigo e ngo.
'). ariosto, 2-46: vengon... per far pruova / di
, dice il proverbio. le zucche vengon su rapidamente e rapidamente disseccano: le
'quiviritta 'e 'quiciritta 'vengon dicendo. adr. politi, 1-534:
qualche parte. pananti, i-121: vengon tre abati, freschi negli studi, /
'quiviritta 'e 'quiciritta 'vengon dicendo, non senza alcun dolce gusto
e poi li ripeto tanto che mi vengon facili a memoria... ne racconcio
bemi, 36: quando e'vi vengon quelle fantasie / di cavalcar a casa
savi che non si turbino all'or che vengon bersagliati dalle irriverenze, colpiti dalle ingiurie
trasparenti penetrano i raggi e negli opachi vengon riflessi. marini, i-161: percotea
del successo e l'altra l'offerte che vengon fatte dai padri gesuiti al medesimo vescovo
ciel tutti gli uccelli / vi si vengon a posar, / né di rami né
. redi, 16-ix- 424: vengon prodotte le scrofole o strame e gavine,
che la fame le caccia dal covo, vengon [le lepri] prima di sera
scienze; voglio dire, dove queste vengon via sempre altinsù, quelle quando nascono
che le battaglie... si vengon sempre scemando di gente e che tuttavia
di gente e che tuttavia più si vengon rarificando le schiere. 7.
cinti; / e uando pur talor vengon risorti, / s'odon da maggior
come rad- durli (allevarli), vengon su male. comincian a razzolare, e
, 16-iv-84: quand'elle [gru] vengon di settembre e di ottobre nel nostro
, arditi e torti, per rigala / vengon traditi sempre en ora mala: /
non potranno mai branciare. quelle verità vengon dall'alto: cni ha l'anima serrata
questi galli, che con gran valore / vengon per disertar non so che loco.
qualità d'utente della medesima, mi vengon fatte alcune riflessioni. = voce
papini [in lacerba, iii-57]: vengon sempre fuori con questo firenze e questo
1-i-272: per un rescritto di adriano vengon puniti di morte, se alcuno si
le ingiurie e i torti che gli vengon fatti senza render mal per male,
, ni prendeno salute; / e dignamente vengon retri- bute / quando l'anima en
le cose mie... se ne vengon da voi, pur testé nuovamente uscite
filosofo, ma dal principe della medicina vengon ridotti ad una specie di mal caduco
3-116: di molte arti ogni dì si vengon trovando, le quali non si sa
n. villani, i- 8-16: vengon rocche infocate e strali ardenti, / con
, oh se a la vita / vengon di sopra, quanta guerra e quale i
/ poiché alle donne tali voglie strane / vengon talor di simile rinfresco. goldoni,
/... di qual febre / vengon a'fianchi tante vessicuc- ciole, /
secoli, se mancano i lustri, se vengon men gli anni, se spariscono i
aminee, per rinomanza di vino, vengon di presso le nomentane, per fecondità poi
, se mancano i lustri, se vengon men gli anni, se spariscono i mesi
, che si fanno, / non vengon fatti per malizia molta, / ché ciascun
, 106: 1 nostri cani vengon giù da chissà quanti e quali incroci,
, e le somme arcane di quei sogni vengon tirate sull'istante. -collazione
, e poi., e poi, vengon da noi, come sonderebbe a un
nel ponto in quei pesci che riserrati vengon dal ghiaccio. 3. riporre
medesime, che dalle cause consumatrici li vengon tolte e staccate. = comp.
una manifesta parzialità verso alcuno, non vengon elleno molte molte dal medesimo principio?
secche e nervose, con le quali vengon legate le cuoia di verso la barberia.
. lessona, 1266: 'ritti'vengon detti dagli artefici tutti i pezzi di ferro
cose da essere grati,... vengon fuori da farsi vedere sotto lo stesso
/ belle gaie gioconde / meco fungando vengon per le selve: / l'una
tirandosene fuori molti rubi per volta, e vengon poscia tradotte con barche a comaccnio per
finito di darti noia? é cotesti bambini vengon su buoni? -adesso mi contento:
, e affinissimi alle anfitriti colle quali vengon spesso scambiati. le sabelle aderiscono fortemente
del sangue di molte innocenti persone che vengon derubate e assassinate. soldani, 1-17:
?? muratori, cxiv-45-32: vengon costoro in una gran coia, e
redi, 16-ix-424: oltre lo scirro vengon prodotte le scrofole,...
scendono le ninfe e qui vivaci / vengon silvano a carezzar coi baci. / i
nuovo dove si sbolgettano tutte quelle che vengon da vinezia per li gentil omini et altri
! rapini, x-2-34: machiavelli e leopardi vengon subito dopo ma uno scalino più giù
luogo racchiusi [gli ignicoli], vengon così ad unir maggiormente la propria energia di
scollacciate e sciolto 'l petto, / vengon snelle e pronte, / in bianca,
ha già scritto ad almanzor: / « vengon tutti e senza schermo: / tutti
le onde vengon blande a spianarsi sul lido lucente.
qui scendono le ninfe e qui vivaci / vengon silvano a carezzar coi baci. /
, scollacciate e sciolto 'l petto, / vengon snelle e pronte, / in bianca
discordato favellare age cose che vengon dette in versi si tengon meglio a mente
, ma dove è più sasso che terra vengon tardo e fruttano pochino i castagni:
sotto auspici puramente italiani. non vengon su vegeti, mal ridotti. pascoli,
perduto duce / e tinte di pietà vengon le genti / di meton, di tau-
i fogli di dotto inchiostro segnando, non vengon mai abbastanza... esaminati.
parimente a lui son dall'orecchia, vengon le spezie come più communi ad esser
se gli uomin usciti delle selve / vengon per le scienze gloriosi, / che sarai
algarotti, 1-iv-137: di comune sentimento vengon dati... a una generazione d'
, come più sentono il sole e vengon sode (dure), fanno meglio farina
sepererete / questi ch'agli miei piè vengon, costretti / dall'alta mia giustizia.
e poi., e poi, vengon da noi, come s'anderebbe a un
sono sette vizi principali che nascon e vengon da lui, e son questi: vanagloria
sul desco innanzi a un cavaliere: / vengon tante briache teste pazze, / e
, 183: quando [gli strufoli] vengon di sopra, è segno che si
, ché, sfrenata questa, altre disonestà vengon dietro di sé naturali.
piacer a dirmi se lescale de l'altar vengon quadre, o pur se hanno a venir
il soldato. zandrini, iii-172: vengon l'ore acerbe in cui gli pesa /
). mauro, xxvi-1-180: allor vengon allegri li villani / sguazzati per li
e simbolici discorsi che i mali volontan non vengon
fra quelli [strumenti] da corda vengon nominati da giulio polluce,...
fosche con volo di sinistri augelli / vengon le nubi. de pisis, 1-17:
spira volta da sinistra a destra quando vengon poste in posizione verticale coll'apice all'
più affanno tanto. ariosto, 2-46: vengon... per far pruova /
. buonarroti il giovane, 9-234: vengon snelle e pronte, / in bianca,
incendiaria. boiardo, 3-8-13: giù vengon travi e solforo e calcina, / e
sonettesse che son due matrone / ne vengon dopo, e con pulito viso / si
, ma solo quei punti di essa che vengon percossi. = voce dotta
che in vece di clausule rattenute elle vi vengon fatte pendenti o volete dir sospese,
folengo, i-15: fra i duodici non vengon questi sei, / ma 'sottopaladini'son
peso del feretro / e gli altri vengon poi piangendo dietro. mascardi, 1-334:
, perché lor mancherìano le vittuarie che vengon d'alemagna. guicciardini, i-io:
fa ridere il coraggio dei benpensanti che vengon fuori colle bandiere il terzo o il quarto
spengono i fuochi del sole, / vengon le nubi in torme lente dal palatino.
tante spezie e tante medicine / che vengon di lontan son beffa e gioco /
bresciani, 1-i-346: cotesti saccentuzzi ci vengon oltre con una boria e uno spolvero
: 'patente sporca': quella di merci che vengon per mare da luoghi sospetti di contagio
, 2-31-36: questi [indemoniati] ne vengon come sproni con le dette volte murati
verso i suoi anguli, dove le case vengon più fuor di squadra, si potranno
dove è più sasso che terra, vengon tardo e fruttano pochino i castagni.
i quali stentatamente e di mala grazia vengon fatti. jovine, 368: qualche
pescate lungo la spiaggia..., vengon messe in quelle barchettine...
e stramazzano a terra, ogni qualvolta vengon loro turati gli orecchi. foscolo,
secche e nervose, con le quali vengon legate le cuoia di verso la barberia.
pronunciata, quanto dalla 'strettezza'onde essi vengon legati. 6. accezione precisa
. groto, 5-62: due persone vengon sì strette / e sì celate che
strutta al fuoco, e le gocciole vi vengon benissimo, e con più facilità che
quelle frecce, che da gagliardo arciere vengon vibrate. 3. figur.
è disfacimento delle città e struggonsi e vengon meno. t. contarmi, lii-5-415:
coloro i quali commettono delitti che non vengon considerati dalle leggi. =
cotte in altro modo, / si vengon a chiamar da noi bruciate. adr.
pascoli, ii-149: i mali che vengon con violenza o prestamente privan di vita
svecchiata la pianta, gli altri rami vengon più gagliardi. -reimpiantare una piantagione
dell'ultimo ordine degli aracnidi, che vengon dopo gli acaridi. hanno quattro paia di
, in principio del corso, ove non vengon quasi mai uomini? panzini, iv-685
; e., se non mi vengon addosso de'guai., basta.,
, cesello, / e non mi vengon mai com'io vorrei. moretti, ii-927
. giuliani, i-280: come vengon delle temperate (rinfrescate d'acqua)
d'oscurità boiardo, 3-8-13: giù vengon travi e solforo e calcina, /
scudicciuolo è agevole annestare, e i nesti vengon su e frut- tan presto; ma
aderenti..., cartilagini o tenerumi vengon chiamati. guerrazzi, 3-485: lascia
quali se son di giustizia poche volte vengon corrette da s. m., ma
terremoti, si dà gente, e vengon chiamati appunto 'terremotati', in cui, per
detta valle, 4-ii-502: tonnellieri, così vengon chiamati dagl'inglesi certi ufficiali fra marinai
: quei lagrimosi agrumi che dal seme / vengon fuor del terren, tramuti altrove /
e disinvolti / uomini e donne ci vengon davanti / con lieti tranquillissimi sembianti.
trasparenti penetrano i raggi e negli opachi vengon riflessi. f. m. zanotti
de cypri collocato; / inde ne vengon transparendo cose / d'una vermigliatura diaphanea,
gli arbori selvati- chi, o perché vengon di seme trasvettato dagli uccelli o cascato
quelli che vengono raccolti nel lor numero vengon fatti trian- gulari da loro, come
che guarda il borgo de greci dove vengon due vittorie e in quei due quadri
il discorso razionai vedersi più corretti e vengon su tristanzuoli. bacchelli, i-iii-
], 3: non per questo vengon meno l'ottimismo e la fede degli ufologi
conosciute... per la troppa domestichezza vengon a render il parlar umile et abbietto
/ ch'alquanti [denar] me ne vengon uncicati; / de'quali fo sì
... decidono senza replica che vengon formate di questo sale. -ant
questi galli, che con gran valore / vengon per disertar non so che loco.
/ i capidogli coi vecchi marini / vengon turbati dal lor pigro sonno. a
verso i suoi anguli, dove le case vengon più fuor di squadra, si potranno
che le battaglie... si vengon sempre scemando di gente e che tuttavia più
di gente e che tuttavia più si vengon rarificando le schiere. fratelli, 1-96:
... di qual febre / vengon a'fianchi tante vessicucciole; / ché
. pacichelli, 1-173: poiché mi vengon sotto la penna le suore, avverto che
10- 197: le quali azzioni vengon per questo ad esser ineschiate di violento
fatta di quelle piastre sottili stagnate che vengon di terra tedesca perché sii più lieve.
rimase vincitore. ariosto, 2-46: vengon... per far pruova / di
vengono invecchiando, per omori li quali vengon dal cerebro, ed essendo nell'occhio,
pur sempre consiglio; / da lui vengon le grazie tutte quante. rapini, 27-718
le torte, le ciambelle, onde vengon i zambellari. = deriv.
i superiori eccitamenti che ora mi vengon dati accresceranno il mio zelo e le mie
, fatta di architetture serializzanti, dove vengon ridotti a centri sociali, gusci vuoti
. i. neri, 5-26: costoro vengon via rideti e lieti, / piena
in un grande museo a san francisco, vengon i seguito ad una galleria di pitture
è in ciascuno di noi quando gli vengon meno i freni inibitori. = deriv
fede, speranza, affanno / crescono o vengon manco / per man di chi tien
da olbacco e da rossone i buffoniani / vengon guidati. = deriv. da
di famiglie coloniche, e i lavori vengon dati a opera, a squadre di lavoratori