dii, contra nettuno e contra / venere e palla armati eran con lei [cleopatra
quare e per quia gli abbracciamenti di venere post prandium faccino cadere in paralesia.
non ha di cui più si compiaccia / venere, o 'l figlio suo,
adone, abbracciato, e mirato da venere. vasari, ii-143: veggonsi oltre a
) è dal sommo dio e da venere che si chiama dea e da'suoi venerei
. foscolo, ii-2-22: i poeti cantarono venere nata dall'onde, voluttà di vulcano
prepara, ahi per chi dunque? venere / gli accesi baci e le punture
. f. buonarroti, 1-320: venere, preso il metallo che rifletteva la
milizia i tuoi figli accompagna, / venere bella madre degli amori. ariosto,
la con panciatichi, 39: venere... per l'odio ch'ella
. galileo, 980: l'apparenza di venere cornicolata, con ammirabil maniera concorre all'
d'amore, dissero amore essere figlio di venere. idem, 46-58: falle sentire
detta anche spillettoni, pettine di venere). = dal lat. tardo
de l'ira ogni furore ha spento / venere a le dolcissime parole. bar etti
giogo il gran delubro / surse a venere idalia; e i sacerdoti / gli s'
la scriminatura. salvini, 8-26: venere frodolenta il vel spiegando, / coll'
d'apollo, né la bellezza di venere si può adequare alla tua. idem
adempiesse. idem, i-410: o santa venere, quando sarà che la promessa a
: chiamasi volgarmente l'adianto, capei venere...: le fiondi dell'adianto
specie più notevole è il così detto capei venere (adiantum capillus veneris, l.
230: marte, giunone e venere, / tu che il virgineo crin
adoneggiare ha da trovarsi egli stesso la venere. = deriv. da adone1.
questa donna, la quale noi chiamamo venere,... vegna colle corone
no): adonque de rascione [venere] dea essare [= essere] donna
a noi con l'alma venere / facile amor si mostra, / e
al figur. salvini, 24-353: venere in mar prodotta,... /
bella forma. galileo, 725: venere, che pure spesse volte si vede di
aiutante. salvini, 16-590: venne venere a marte aitatrice. idem, 16-612
oro. marino, 7-136: così venere bella al mondo nasce, / un bel
a ogni pericolo, insino a tanto che venere, cioè l'amore delle cose celesti
3-5 (no): ella [venere] vene... per alegrare e
stelle per sereno, / anzi pareva di venere iddea, / anzi di quella che
[il sole]... tra venere e marte. leopardi, 993:
non pur la lima, ma eziandio venere, e giove, e talora anche le
, come la terra, la luna, venere ed altre terre innumerabili. idem,
, aminta, 949: i diletti di venere non lascia / l'uom che schiva
stimassero, il vero disco [di venere] esser quello che si mostra nelle
l'altare / la nova e santa venere d'italia! idem, 1064: con
fanciullo alato, figlio di afrodite (venere), nudo, armato di arco e
tal milizia e'suoi figli accompagna / venere bella, madre degli amori. idem
, valorose donne, non figliuolo di venere, come si legge nelle favole degli
dui amori, uno nato di quella venere che fu figliuola del cielo, e
cielo, e l'altro di un'altra venere che nacque di non so che donna
adornando, / rendea nel grembo a venere celeste. idem, gr., iii-205
tutti gli altri, amore, figliuolo di venere celeste...; si offerse
19. stella d'amóre: il pianeta venere. dante, 53-4: la stella
. firenzuola, 573: la stessa venere, nel mezzo delle grazie, accompagnata
del terzo giro, dove ella [venere] alberga. bùgnole sale, iii-237:
istituito un ufficio speciale con a capo venere e tutto l'esercito degli amorini.
del mare: attributo di afrodite (venere). carducci, 380:
le ioniche / aure serene / beò la venere / anadiòmene. d'annunzio, iv-2-588
, 15-16: di tutto il resto, venere compresa, l'anadiomene dalle gambe e
. pea, 7-579: è una venere ancacciuta - disse poi con disprezzo.
anco, e dea / veracemente e venere mostrossi. idem, 1-1115: e
stelle per sereno, / anzi pareva di venere iddea, / anzi di quella che
lo suo cono infino al cielo di venere. l. salviati, 9-75: talmente
men- sis]... a venere quod ea sit aphrodite; quoius nomen ego
isidoro, 5-33-7: « aprilis prò venere dicitur, quasi aphrodis; graece enim '
e lumi e quelli di venere siano li troni. idem, par.
l'alta arce di minerva attenti / venere e marte a rimirar costoro / stavan.
il destriero, / marte giunone e venere, /... / io per
questo cerchio e'fissa la lucentissima stella di venere. idem, inf., 22-20
, 46: ed ella [venere] or del suo spirito / le menti
: perciocché i satiri credevano inchinati a venere, dalla greca voce sathe, la quale
, 7-566: dallo sperone di porto venere poi, un ardito predone di mare
l'itale muse, e la divina / venere arride in vetta a la collina.
la repubblica. caro, 1-536: venere allor soggiunse: io non m'arrogo
d'un sol guscio, / conche di venere, ostriche ed arselle. [sostituito
della pietra asbesto in quella lucerna di venere. mattioli, 12-1449: l'amianto
della libra. boccaccio, i-69: venere era nell'auge del ascensionali (di origine
ché po'orientale, o che venere venisse posta nella medesima cader en
, signor sarsi, onde avvenga che venere si circonda sì fattamente di questi raggi
marino, 328: non vive petto a venere inaccesso, / né region secura /
terre d'altri,... venere coperse lui e lo compagno d'una sì
invano sta il chiostro... venere ride e penetra... disperato
fu uomo astinente né dal vino né da venere. 2. ant. che non
splende la luna: l'astro di venere / sorridele presso e del suo / palpito
ciascuno dei corpi celesti (come probabilmente venere, marte, giove). 6
,... le mie orazioni a venere rivolgea. idem, dee.,
/ e lo spero felice: / che venere e la sorte aman l'audace
; apogeo. boccaccio, i-69: venere era nell'auge del suo epiciclo,
galileo, 3-2-87: l'auge di venere non è immobile. 3.
non solamente materia sostentante le fiamme di venere sono, ma aumentante, se bene si
curvi; ancora / il focherei di venere / malinconico infiora i glauchi cieli.
ateniesi, non conoscete i miracoli della vostra venere. vuole autenticarvi il suo potere per
s'indorano le coma ne'sacrifici di venere. = dimin. di avanzo1.
panzini, iii-393: la stella di venere... dava avviso alle altre stelle
dei / non giove e palla, ma venere e bacco. idem, 138-3:
/ non giove e palla, ma venere e bacco. lorenzo de'medici,
i fili / la giusta parca, anzi venere e bacco, / questi di ch'
. prov. -bacco, tabacco e venere riducon l'uomo in cenere.
3-814: allora s'alzò la blanda venere e la dimandò in grazia a gli
tracolla. firenzuola, 589: quivi venere con tutta sua famiglia, con tutte
: la farmacista, cui la licenziosa venere ormai era negata dall'età, si dilettava
boccaccio, i-482: mentre che così venere parlava ad alleiram, airam dubitò forte,
. tommaseo, i-301: la stella venere tra mezzodì ed occidente più alto risplende
dimostra la tua persona all'amorosa venere, che al battaglieroso marte. livio
, che piacciono a bacco ed a venere. -portare la battuta: avere
anima voli? giusti, i-471: la venere di via de'pucci in questo momento
immagini bestiali col toro / scattato come venere dal mare. pavese, 4-271: si
veste / e del sangue celeste / di venere rosseggia; / = deriv. da
: costui non sa che si sia venere né il suo biforme figliuolo, e se
facevan tenere i piè nella bigoncia, e venere e bacco tuttavia gli riscaldavano, cominciarono
6-147: la farmacista, cui la licenziosa venere ormai era negata dall'età, si
vedere è perché dica il pesce bino di venere... apparvero due pesci
due pesci, sopra li quali ella [venere] e 'l figliuolo saliti valicarono
qual il vero amore figliuolo de la celeste venere e qual sia il falso cupido nasciuto
3-814: allora s'alzò la blanda venere e la dimandò in grazia a gli dei
. la primavera, la nascita di venere. « la signorina tale è botticelliana!
dipinse ancora un quadro dov'è una venere ignuda con un marte parimente, che
vi dirò che quello che accade a venere, accade ancora alle fiammelle delle candele
raggi e la perdono non men di venere. campanella, i-7: col dito replicato
sangue alla primavera rifiorire i mali di venere, allungavano le mani di tra le sbarre
che v. s. mi mandi una venere dentro la conca nella medesima attitudine che
contentassero di conceder che la luna, venere e gli altri pianeti fussero di superficie
da bacco per far qualche visita a venere. al buio della notte non giri se
chiama cicérbita indiana, occhio di venere; a verona occhi di civetta, ecc
? - allora s'alzò la blanda venere e la dimandò in grazia a gli
calchi dei musei e alle cartoline illustrate della venere di milo. 3.
e. cecchi 5-500: nella nascita di venere del botti- celli, l'onda del
e sf. mitol. attributo di venere 'dalle belle natiche '. panzini
'. panzini, iii-55: a venere callipigia date due piedoni, e venere
venere callipigia date due piedoni, e venere è rovinata. alvaro, 7-89: la
, parliamoci chiaro, il mese di venere. consiste in trentuno giorni che alla dèa
campagna di nettuno. tassoni, 10-8: venere fra tanto, in altro lato /
: quel che più grazia donava alla venere, era un'acqua chiarissima e limpida,
due neri cigli / sovente insieme fa venere e giove, / e con vermiglie rose
a monte un giulio, e chi faceva venere gli tirava tutti. 16.
i cani. magalotti, 9-1-133: benché venere fosse rimasta... più lucida
cantilena, ch'egli è figliuolo di venere, con l'ali e con le saette
nascesse amore, figlio e ministro di venere, di quella deità ch'era simbolo
difficile a intendere come la forma di venere del tutto si perderà tra la sua
10. bot. ant. capello di venere: capelvenere. l. adimari,
l. adimari, 2-238: di venere il capei si strappa al prato.
. tardo capillus veneris * capello di venere '. capere, tr. ant
capitai delitto, / fia ch'a venere bella accusi e scopra, / ricompensa
): questa regina noi la chiamamo venere, la quale è capetana dele donne.
o il doriforo di policleto o la venere cnidia, la sua prima cura sarebbe
. e dial. mollusco marino: venere tonda. garzoni, 1-840: però
], vi dedicò una cappelluccia a venere. monti, i-429: in quanto poi
capitai delitto, / fia ch'a venere bella accusi e scopra, / ricompensa ben
dissaco, il qual chiamano labro di venere, è notissimo in tutta italia, e
dissaco, il quale chiamano labro di venere, è notissimo in tutta italia e
del petrarca sia convertita in una quasi venere cristiana, come nei carmi latini cristo divenne
guisa, / ch'a'suoi seguaci venere comparte. bruno, 77: ho
. beccaria, 1-359: l'attica venere, così severamente punita dalle leggi.
a ventaglio che apre il vaporetto. venere e nettuno stan di casa in qualcuno
e la vaga luna, e venere bianca, e marte e giove e cassiopèa
castraménto di celo, il prato di venere, la pugna de titani. castrametazióne
italiana si va sostituendo il culto della venere moderna riprodotta ignuda in tutti i fogli
cospetto / la novella bellezza [di venere], / che ogni dio di dolcezza
ix-346: amor descende en figura de venere, / nel ciel serrando glie spirte
udirono / alfine i voti miei cupido e venere; / le chiome incanutirono, /
1-54: l'arco ripiglia il fanciullin di venere, / che di ferir non
. firenzuola, 225: s'ella [venere] spirasse cinnamo, s'ella sudasse
, generati da un frate cercatore e da venere pandemia sul termine di ima via.
dell'ara intorno, / la casta venere lieti invocando, / madre del giorno
con quella strada venir in certezza se venere e mercurio faccino le loro revoluzioni sotto
, / non sia chi svegli / venere bella, / che qui riposa. peregrini
(ed era un attributo particolare di venere: cesto di venere).
attributo particolare di venere: cesto di venere). leone ebreo, 130
ebreo, 130: e così è quando venere ha aspetto con marte, e la
gran ligame e vinculo inseparabile che pone venere fra i congiunti in amore.
.. soccinta co 'l famoso cesto di venere come da'lapidari è descritto. caro
le malie e simili affetti ed effetti di venere. marino, 291: venere è
di venere. marino, 291: venere è certo / costei ch'io veggio /
che nel cesto, ovvero amoroso cinto di venere, trapuntato era, abbia veduto.
del genere cestus (cfr. cinto di venere). céstola, sf.
essere dui amori, uno nato di quella venere che fu figliuola del cielo, e
cielo, e l'altro di un'altra venere che nacque di non so che donna
che domandato chente e'si portassi con venere, rispose: ogni altro male più
., ii-xm-13: e lo cielo di venere si può comparare a la rettorica per
d'apollo, né la bellezza di venere si può adequare alla tua. iacopo da
mia pubertà senza lanugine sopra l'ara di venere pandemia. cicognani, 1-86: l'
fottere. burchiello, 113: seguir venere e bacco / t'ingegna, quando
monti, x-3-36: vendetta or chieggo a venere; / e non la chieggo invano
capo morto del spirito di vitaiolo di venere, chimicamente fatto senza corrosivi,..
, invano sta il chiostro... venere ride e penetra. -rifugio solitario,
che giorgione ne avrebbe ricavato benissimo una venere. bartolini, 4-232: io non
mirto; e così il mirto di venere sarebbe terzo tra l'edera di baccho
« o uliver, qui giostra / venere e marte »; e di nuovo cianciava
. -terzo cielo: il cielo di venere. -primo cielo: il cielo della
quel di mercurio, indi a quello di venere. vico, no: la fiamma
vi si riunissero giove, marte, venere e tutti gli altri dei.
a cui di piacer concesse il dono / venere bella. a lei cifere e versi
: l'erba di sue belleze [di venere] ha meraviglia / bianca cilestra pallida
in lombardia usano per l'ombelico di venere una certa erba, la qual chiamano
la pianta volgarmente chiamata * ombelico di venere \ mattioli [dioscoride],
un'altra spezie d'ombi- lico di venere, il quale chiamano alcuni cimbàlio, le
una pianta volgarmente detta 4 ombelico di venere '(cotyledon umbilicus), per
or di gramigna. marino, 291: venere è certo / costei ch'io veggio
firenzuola, 225: s'ella [venere] spirasse cimiamo, s'ella sudasse balsamo
fanciulle? 2. cinto di venere: cintura istoriata che portavano le spose
che giunone, togliendo il cinto di venere, va a ritrovare il marito su 'l
nel cesto, ovvero amoroso cinto di venere, trapuntato era, abbia veduto.
modo, madama, voi sareste la venere che presterebbe il cinto a quella austera
aspetto di tanta giocondità avresti giurato che venere ci avesse portato non già il suo cinto
. 10. zool. cinto di venere: animale marino simile a un nastro
cintura. -adornare della cintura di venere: infondere grazia, leggiadria.
, e adomano minerva della cintura di venere. -largo di cintura: che
inebriato. burchiello, 113: seguir venere e bacco / t'ingegna, quando
cionchi finti con bacco al labbro e venere al fianco. nievo, 158:
nel forno o sotto la brace eccitano la venere, pro- vocan l'orina e inducono
l'isola di cipro, con riferimento a venere. ciprèidi, sm. plur
cioè 'polvere di cipro '(di venere). cipriano, agg. disus
uno degli appellativi di afrodite, di venere. carducci, 35: caro a
kóttpu; -1801; * afrodite, venere '. ciprignino, agg.
che si riferisce ad afrodite, a venere. bracciolini, 1-7-47: allor gli
, semplicemente, ciprigna): afrodite, venere. dante, par.,
. dal lat. cypria, epiteto di venere, e pes-pedis 4 piede '
1037: si vede che mercurio e venere, perché sono al sole prossimi,
più breve, vengono a restarsi dietro venere quarantasei gradi e mercurio venticinque circa.
1037: si vede che mercurio e venere, perché sono al sole prossimi..
via più breve, vengono a restarsi dietro venere quarantasei gradi e mercurio venticinque circa,
sole cogli orbi di mercurio e di venere attorno, e di più la terra circondata
debba dirittamente vedere? galileo, 915: venere nel suo esorto vespertino, ancor che
sole, non meno risplendenti dell'istessa venere. magalotti, 21-39: dalla proporzione
. appellativo di afrodite (o venere). guido da pisa,
figlie. 2. il pianeta venere. dante, purg., 27-95
: onde orazio: la citerea venere conduce le danze, lucente dall'
togliere un verso ad orazio, che a venere il cinto. pascoli, i-848:
. e sf. attributo di afrodite (venere). d'annunzio,
egli avesse posseduto... la venere cnidia, la sua prima cura sarebbe stata
). boccaccio, i-427: [venere] cessando i fummi dintorno a'due
s'annidano gli amori, ove cede a venere lo stesso marte. d.
.. *. -collana di venere: alterazione dell'epidermide femminile intorno al
quella gola feminea che le collane di venere segnavano di voluttà, aspirando quell'alito
quella screziatura che chiamano « collana di venere *, era piacente; carnoso e piuttosto
collo [collare pellagroso, collare di venere, collare di stockes). 13
, una piega trasversale { collana di venere); racchiude organi importantissimi ed essenziali
collo tondo e morbido con la collana di venere tut- t'attomo. moravia, viii-31
non potendo in altro colpare la bella venere, che e'le biasimò non so
un tempio indorato, a simiglianza di venere genitrice, e dentrovi un cataletto di avorio
suo pincema, e de'pesci, da venere nel luogo ove dimorano situati, dicendo
quei'cionchi finti con bacco al labbro e venere al fianco; ma che venere?
e venere al fianco; ma che venere? così spumante per la sua feccia come
vita: e sì usarono con esse la venere umana al coverto, nascostamente, cioè
ii-46: quel che più grazia donava alla venere, era un'acqua chiarissima e limpida
bene stante. garzoni, 1-592: venere... insegnò alle temine di
per essere mercurio tutto intellettuale e venere tutta cor porea. d
, ne l'opere amorose / grata a venere più mi troverete. tesauro, xxiv-69
. leone ebreo, 131: quella venere che si dipinge nuda in mare,
la sete, la nudità, la venere, domandando una pronta soddisfazione per l'inquietezza
guarini, 269: a piè di venere il colombo; di diana il cervo
), curio, saturno, venere e giove, provocati della invidia del
, in neri panni avolta, / venere bella il funeral conchiude, / e con
: non teatro, ma tempio di venere lo appellò... così ricoprì
della natura, / e le stelle di venere e di marte. bruno, 3-740
il confortava. algarotli, 2-32: venere, quel bel pianeta, il cui
arte italiana e s'astenessero dalla vaga venere dei congiungimenti forestieri. carducci, 837
giovani dell'ara intorno, / la casta venere lieti invocando, / madre del giorno
stettero che fecero la congiunzione di marte e venere. sassetti, 241: dicono per
, 130: e così è quando venere ha aspetto con marte, e la dipingono
gran ligame e vinculo inseparabile che pone venere fra i congiunti in amore. metastasio
arte italiana e s'astenessero dalla vaga venere dei congiungimenti forestieri. de sanctis, lett
imbriani, 1-173: chi rinunzia alla venere vaga, alle conquiste, alle avventure,
boccaccio, i-479: questo gli recitò venere, conscia, sì come io aveva
consenso fermati a mirar l'astro di venere che ci lampeggiava su gli occhi.
italiana si va sostituendo il culto della venere moderna riprodotta ignuda in tutti i fogli
/ d'aspro incendio giocondo / [venere] arde il cielo, arde il mondo
sposo suo tien la fucina, / venere spesso a dimorarvi avvezza / avea piena contezza
. idem, 3316: l'astinenza dalla venere agli uomini non legati da matrimonio è
, ix-346: amor descende en figura de venere, / nel ciel serrando glie spirte
arte italiana e s'astenessero dalla vaga venere dei congiungimenti forestieri. imbriani, 2-6
ancor più occulto, ond'ella [venere] / ritrovar non mi possa a i
monti, x-3-36: vendetta or chieggo a venere; / e non la chieggo invano
, 122: dimostrandosi il disco di venere nelle due congiunzioni e separioni
del petrarca sia convertita in una quasi venere cristiana, come nei carmi latini cristo
bot. nome toscano dell'ombelico di venere (cotyledon umbilicus). = voce
385: e ri usarono con esse la venere umana al coverto, nascostamente, cioè
, 8-12: e da costei [da venere]... / pigliavano il
: giunone, togliendo il cinto di venere, va a ritrovare il marito su
sensualità di forme colla civetteria procace della venere greca! nievo, 12: si cominciò
f. doni, 3-4. 7: venere per dispetto la tramutò in cornacchia,
digiuno. galileo, 1-1-135: ora [venere pianeta] comincia a farsi falcata,
guardando col telescopio, [voi vedete] venere a'suoi tempi corniculata ed esattissimamente delineata
galileo, 1-1-135: ora comincia [venere] a farsi falcata, e finché si
per tutto. guarini, 269: venere s'è già detto com'ella va vestita
: e significa [la stella di venere] le mollie [= mogli] e
. 30. medie. corona di venere: il sifiloderma papilloso secondario localizzato alla
e mara- vigliosa, dentro alla quale venere ignuda, fuor solamente involta in uno
piccioli corpi- celli della luna, di venere e di mercurio. campanella, i-177
: quel che più grazia donava alla venere, era un'acqua chiarissima e limpida,
la guancia. bracciolini, i-n-i: venere per la selva antica e spessa /
1-ii-234: cesare donò alla statua di venere un corsaletto tessuto di queste perle britanniche.
locuz. figur. corsaro, corsara di venere: uomo o donna che cerca molti
* * * con quella corsara di venere erano già evaporati ed estinti, come
specchi; entro in questo gabinetto di venere, corro al banco. 4
, il quale è nato di quella venere, che io vi dissi che era figliuola
, il quale è nato di quella venere, che io vi dissi che era figliuola
, coscie di monaca, poppe di venere..., quella sorda opacità s'
tanto lume / sotto le ciglia a venere, trafitta / dal figlio fuor di
più nota è l'ombelico di venere (cotylèdon umbilicus veneris).
tiepida degli cotiledoni, o bellichi di venere, con sale e con cornino rimescolati.
8. ant. il pianeta venere. caro, 12-iii-137: lo faremo
grande stella, la quale fosse quella di venere. perché venere e fosforo ed espero
quale fosse quella di venere. perché venere e fosforo ed espero e crepuscolo, par
della luna (o anche dei pianeti venere o mercurio) durante i primi giorni
ruffiana. piazzi, i-2-173: diviene [venere]... simile alla luna
anchise che scioglie un de'calzari di venere afrodite. tecchi, 3-154: la padrona
e assediolla. boccaccio, iii-1-117: venere, giustamente a noi crucciata, /
mostruosità della luna, le fasi di venere e di marte, le macchie del sole
. firenzuola, 283: la vera venere, accorgendosi che le celesti cerimonie erano
, sull'oceano, o dove nacque / venere prima, ed ebbe amor la cuna
eros dei greci): figlio di venere, raffigurato come un bellissimo fanciullo alato
o di doriforo di policleto o la venere cnidia, la sua prima cura sarebbe stata
egli è del parentado / certamente di venere e d'amore; / che
nascita. luca pulci, iii-64: venere in cipri il campo damasceno / fu
l'alma indietro / su alza [a venere] da bruttezza... i
spacchi improvvisi, l'aerea fiamma di venere e lieve la luna giù, matte,
di simoenta il gran dardanio anchise / di venere produsse? idem, 2-1270: ch'
di priamo figlia, e nuora a venere, / né donna lor, né di
25: descrivesi nel castello il tempio di venere vecchio e sotterraneo; se le supplica
venti dio, / perché nimichi la venere dea, / dando a me sottoposto vita
se tu sei tale a me quale era venere ad enea, s'ella era dea
sarò condennato per aver amato la dea venere ch'è signora di tutti e che si
, quanto dece, le fiorite guance venere; nel vino, dicono, che
. pananti, i-io: è di venere il tempio? è delle fate / quello
sovente col crin biondo e decoro / venere forse al suo gran figlio apparve.
egli è fratello / nostro, e venere sua nostra cognata, / e toccherebbe
sono uomini tutti deditissimi alli piaceri di venere, e le loro donne non sono meno
nelle parti estreme. boccaccio, i-69: venere era nell'auge del suo epiciclo,
ma un concetto. barilli, 6-115: venere e nettuno stan di casa in qualcuno
perché su si dilibra, / di venere amorosa / che è fredda et umi-
dovuto esser quello il sacrificio da offrire a venere. -attimo, pensiero delicato:
3-4-349: guardando col telescopio... venere a'suoi tempi comiculata ed esattissimamente delineata
, / l'ebbe in delizie, e venere con esso. 5. divertimento
il chiostro. su tutto regna la pandemia venere; al soffio della demoniaca ogni cosa
117: l'erba filetria si dedica a venere, per la qual si dinota tatto
state versate due dita d'aceto schietto di venere. c. e. gadda
testi, i-85: gli destò [venere] nel cuore / fecondi semi d'amoroso
. boccaccio, ìii-6-24: e se venere fosse sanza amante, / ch'ella prendesse
bracciolini, 1-7-31: perché al suo partir venere resta / priva d'una colomba sua
sono uomini tutti deditissimi alli piaceri di venere, e le loro donne non sono
segno della libra in ascendente, / con venere mercurio accompagnato, / in quell'istessa
3-4-350: figuratevi la piccolissima falce di venere inghirlandata d'una chioma, che se le
del sorgere del sole (lucifero o venere). - anche: stella diana.
moniglia, 1-i-511: preghiere porgo / a venere, a mercurio, a marte,
, vicina a candia, dicata a venere. caro, 8-526: un gran bosco
ii-166: del tempio a lei [venere] dicato / testimonianza ancor fanno gli spersi
defendare... e jupiter e venere, li quali so boni secondo lo detto
. sannazaro, 3-71: diffidandosi di fare venere sì bella, come bisognava, la
su le rosse membra / della nascente venere diffuse. corazzini, 3-37: l'acquasantiera
'. leone ebreo, 286: venere dà abundanzia d'umidità naturale digesta e disposta
allor che placherai ne'dì solenni / venere diva, d'odorati unguenti / lei non
, apparve maggior di questa di venere, che è intorno a quarantotto. piazzi
1-40: mer curio e venere, non potendo mai essere in opposizione,
ogni forma d'amena dottrina, che la venere di tiziano, siccome la giovane amata
la santità delle nozze si dilettavano di venere vaga. cuoco, 1-202: si
intr. (1764): la prima venere e il primo amore è intorno alla
: dimostrare, come la circolazion di venere è intorno al sole, e non
, 1-150: effigiarono dunque i cipriotti venere con la barba per dimostrare forse la virilità
essere martisto, e tu sei figliuolo di venere. cellini, 1-42 (114)
in mano strinse, / e alla venere ignuda il caldo fianco / dello stesso
seggiole coperte della solita bazzana con una venere allo specchio. -figur.
: il dissaco si chiama 4 labbro di venere '; il domestico è notissimo in
, come que'del dipsaco o labbro di venere. tramater [s. v.
al sole, ma alla stella di venere. f. negri, 212: anche
oda... era diretta a venere e non alla celeste. pascoli, i-685
alle vergini spose in odio è forse / venere? forse a'genitor la gioia /
amori, e perciò da un genio a venere sottoposto guidato dagli amori non intende partire
, 1-2-42: or così mentre venere si lagna / cercando 'l figlio, il
impossibile, e diffidandosi di fare venere sì bella, come bisognava, la dipinse
. / cupido, figlio del sangue di venere, / che lum e troia convertisti
equicola, 234: se il tuberculo di venere serà elevato, manifestamente ben colorato e
o di vino, o di venere, o di altri disonesti detti. anguillara
sostant. marino, vii-241: [venere] ha l'aspetto chiaro, sereno
perduto. petrarca, 325-68: venere, e 'l padre con benigni aspetti
ornamento de'capelli, benché fusse una venere... non potrà piacere né
andar neglette le tue forme [o venere] in lenno / da fiere donne
in questi giorni medesimi è stata quivi una venere disseppellita, che, qualor la fama
venire al giudizio della bellezza coll'altra venere medicea. percoto, 114: vicino al
marino, 8-8: allor dal seggio suo venere sorta / verso l'ultima torre adduce
sanctis, i-183: l'influsso fatale di venere e la passione rimasta a distanza,
andar anco e dea / veracemente e venere mostrossi. b. davanzali, ii-438:
3-4-350: figuratevi la piccolissima falce di venere inghirlandata d'una chioma che se le sparga
, dell'adulterio di marte e di venere,... con l'esempio delli
, che pari a mirar ebbe, / venere gita lieta non sarebbe / del pregio
l'antichità buona conoscitrice chiamò sguardo di venere. montano, 233: il suo fisico
cominciando adunque, dico che la stella venere due fiate rivolta era in quello suo cerchio
posto in tebe dentro il tempio di venere: dea della persuasione, figliuola della
quasi tutte le forze della natura, come venere, eolo ec. bettinelli, vi-67
: tutte a ritrovar te, venere e palla / et io, divisamente /
parte mirando ora saturno or giove, / venere e marte e gli altri erranti divi
gran doglienza. caro, 1-619: venere intenerissi; e nel suo aglio / tanta
adornando, / rendea nel grembo a venere celeste. de sanctis, lett. it
e corte. firenzuola, 328: venere al suono d'un soave conserto dolcemente ballò
e mai non gusti / la dolcezza di venere e 'l contento / de'cari figli
/ potente il tuo dominio, o venere benefica! -iron. gusto del
sarà buono lo salveranno nella congiunzione di venere. 7. arald. armi
seguendo il giudicio della veritate, che venere manifestamente avanzasse per beltade le predette due
possenti non che ad eccitare la dormente venere, ma risuscitare la morta in ciascuno
di questo cerchio, nel cielo di venere, del quale al presente si tratta,
impenetrabili, palpitanti come la stella di venere nel cielo nero. idem, 3-187
oblio. parini, 434: o bella venere, per cui s'accende / la
già, ch'i'nacqui in grembo a venere. giraldi cinzio, 1-10 (1853
, genitrici de'morbi, risvegliatrici di venere e dannosissime estirpatrici della virtù. i
ticone che l'eccentricità di marte e di venere sono altrimenti di quello che pose il
sole cogli orbi di mercurio e di venere attorno, e di più la terra circondata
nel forno o sotto la brace eccitano la venere, pro- vocan l'orina et inducono
, come la terra, la luna, venere ed altre terre innumerabili.
rosei lampi: / sentono i campi venere, / amor nacque ne i campi
mediterranea, che ebbe squisito il culto di venere. anzi, con la superbia egocentrica
addirittura tutto il mondo civile nascesse da venere. alvaro, 13-369: il giorno
stampino / l'imagine di libero e di venere. angiolini, 117: in
la consacrazione de la vostra lanuggine a venere componeste in pavia. della casa,
celebre di questo artefice insigne fu la venere di coo detta anadiomène, cioè emergente o
inondazione pluviale. moravia, iii-18: venere emergente senza fretta dai flutti, ignuda
galileo, 1-1-150: dopo, cominciando venere a crescere, la parte illuminata in
7. chim. disus. ente di venere: fiore di sale ammoniaco.
o di croco, o di ente di venere, o di vino o di acqua
di questo cerchio, nel cielo di venere, del quale al presente si tratta,
terzo cielo ove è el pianeto di venere; proprio epiciclo e picolo circulo el
della bellezza falsò lievemente la natura nella venere non abbastanza madre per essere davvero donna
in alcuno degli orbi della luna, di venere o di mercurio, dove ei va
e più piccolo erbario per l'ombilico di venere, dell'una e dell'altra spezie
dioscoride], 568: l'ombilico di venere è com posto di facultà
a la madre; cioè a mercurio e venere. leone ebreo, 136: dimmi
ebreo, 136: dimmi ancora come venere parturì di mercurio l'ermafrodito. n
2-9: fu forse l'avere ingravidata venere che t'è sorella, e generatone l'
scimitarre (eroico in quanto amico di venere, dea genitrice). 2
averla appena intravista in qualche album, la venere di scipione, quel misto di megera
rigido. ristoro, xxviii-996: venere... rende lume sopra la
fu posto in tebe dentro il tempio di venere: dea della persuasione, figliuola della
briaca, né pecca nei piaceri di venere. f. negri, 225:
cresciuti, poi nelle dolci palestre di venere essercitandosi, non possono sovente non ricordarsi
). galileo, 3-3-384: venere nel suo esorto vespertino, ancorché
paesaggio, e parlare di vulcano o venere non è più espediente retorico, tanto
, sm. astron. nome del pianeta venere (quando appare al tramonto del
quest'astrologo ignorante del fariseo compariva una venere d'impudicizia, era una stella lucidissima
o allegoria, / la ferita di venere che espresse / l'alto cantor che il
corsero insieme, e vinse ipomenes però che venere li donò tre pomi d'oro.
psiche, e degna di compassione, venere tutta infuriata ti cerca per mare e per
. a. verri, 1-66: [venere] con una lagrima estingue in mano
genitrici de'morbi, ri- svegliatrici di venere e dannosissime estirpatrici della virtù. 3
foscolo, vii-18: i poeti cantarono venere nata dall'onde, voluttà di vulcano,
love, e mercurio facondo, / venere e marte, che l'aveano sparto
sottile. caro, 8-942: era venere in ciel candida e bella / sovr'
le chiome del giardino eterno [di venere a cipro] / tenera brina o fresca
erice in vetta / ride ivi eterna venere ed impera, / e freme tutta
entusiasmerà assai più per la tozza e camusa venere, dai peli d'istrice e dalla
tonda del mare, / stella ch'a venere è cara su gli altri ardori di
oro. anguillara, 4-154: di venere la face è tanto ardente, /
d'amor, amica luce, / di venere gentil raggio e facella. alamanni,
egli agevolmente fue acceso delle facelline di venere. cicerone volgar., 1-443:
provincia, la cui fortuna provenne da una venere scaltra che seppe approfittarsi d'un giove
volgono con lei marte sanguigno / e venere falcata. valeri, 3-215:
3-4-350: figuratevi la piccolissima falce di venere inghirlandata d'una chioma, che se
per essere affibbiati alle falde di una venere, tanto più effemminata quanto più maschia.
i lor sospiri e pianti. / venere manda il foco a falda a falda,
ciò che chiameremo amore artifiziato 0 venere solitaria. -figur. lascivo.
fanciullo alato, salve gentilissimo figliuolo di venere, salve politissimo arciero faretrato, e
a l'or s'invia, / e venere fra tanto a gabbar l'oste,
fantastica a mercurio, la concupiscibile a venere, la vitale al sole, l'
erano innocenti. boccaccio, ii-272: venere iddea gli venne da- vante, /
quando marte andò a fare il fatto con venere, furono tutti e due presi dalle
candidi e tranquilli / vanno i cigni di venere per torme / facendo a 'l dorso
pubertà senza lanugine sopra l'ara di venere pandemia! = voce dotta, lat
carducci, iii-13-298: i fati sono per venere: la famiglia borgia congiunta all'estense
annunzio, i-373: ridono i fatti di venere dia / su 'l cofano di cedro
marte andò a fare il fatto con venere, furono tutti e due presi dalle dette
gadda, 7-228: il mito stesso di venere e adone, il favolèllo ariostesco dell'
, superstizioso nella religione e figliuol di venere favoritrice di quelli animali, dovea essere
, iv-2 77: giardino pur'è di venere, dove ride al primo tempo della
fatto / fellone al ciel, che a venere di ferro / contaminò la mano.
sabbato esser la sesta feria, ch'è venere. vito da cortona volgar.,
calore. ristoro, xxviii-996: [venere] rende lume sopra la terra, e
: or vedrò, figli [parla venere agli amori], qual di voi più
molto maggior soavità era poscia a vedere venere moversi,... or quelle vive
troppo sconvenevole sarebbe fare una statua di venere che non la grazia e venustà di venere
venere che non la grazia e venustà di venere, ma la ferocità e robustezza di
ebreo, 133: mostrò loro marte e venere nudi presi ne le reti ferree.
o di croco o di ente di venere, o di vino o di acqua
scudo. petrarca, i-1-152: vedi venere bella, e con lei marte /
giorni, dalla reverenda antichità dedicati a venere, sono presenti. boiardo, 1-29
abiti festevoli. algarotti, 1-286: venere,... fra giubilo di suoni
tempo de'giochi festivi da lui celebrati a venere genitrice, pochi giorni appresso la morte
e nella mitologia è simbolo proprio di venere e cupido). simintendi, 1-28
spacchi improvvisi, l'aerea fiamma di venere e lieve la luna giù, matte,
, canzon, il bel figlio di venere / ch'ormai l'ardente face / per
furon mura. algarotti, 1-286: venere, la quale fra giubilo di suoni e
pianeti, e dico giove, e venere stessa, come un impurissimo vetro appresso un
testa, / e 'l capo suo che venere simiglia. buonarroti il giovane, 9-559
, 1-183: l'influsso fatale di venere e la passione rimasta a distanza,
quanto sieno melati i doni di madonna venere. segneri, iv-551: l'aquila
annessa al suo figmento, / come venere è 'l cibo che 'l sostiene.
3-4-350: figuratevi la piccolissima falce di venere inghirlandata d'una chioma, che se le
per esser affibbiati alle falde di una venere, tanto più effemminata, quanto più maschia
terra, perfettamente rotondi e terminati, venere a'suoi tempi corniculata, ed esattissimamente
per fermo che giove, marte e venere, faranno la fine, che hanno fatta
la mostravano quale fingono i poeti che venere in ida tra l'altre due dee
architettori. garzoni, 1-672: fece quella venere in coo tanto stupenda, che,
. equicola, 109: finisce [venere] lo spazio del zodiaco in cento
, 2-120: l'alma mia madre [venere], la beltà del mondo /
de'poeti, perché colui che preferì venere si privò de i favori di giunone e
: due quadri figurati, l'uno venere che nasce, e quelle aure e
gli amori, e così un'altra venere che le grazie la fioriscono, dinotando
e di grazia, sacerdotessa tutta di venere terrena. r. sacchetti, iii-150:
e fittizio. tasso, n-ii-258: venere gli appare sotto corpo fittizio. tassoni
flagello in mano strinse, / e alla venere ignuda il caldo fianco / dello stesso
dioscoride], 568: l'ombilico di venere... cura i flemmoni
mazza, 800: s'ella [venere] a nuoto il facile / corpo traea
mai non gusti / la dolcezza di venere e 'l contento / de'cari figli?
forse in quest'attimo è uscita / venere santa dal tuo flutto salato. montale
pianto, / per contrastar alla focosa venere. boccaccio, iv-17: vaghe giovani
italiana si va sostituendo il culto della venere moderna riprodotta ignuda in tutti i fogli
rodico s'innamorò libidinosamente della statua di venere, opera di prassi- tele: ho
questi nove cieli di fantasia, che venere t'avesse accettato per altro che per
galileo, 3-4-350: la forma di venere del tutto si perderà tra la sua capellatura
al saggio cavalier mostran qual via / venere tenga; e in quante forme o
cioè il leoconte, la cleopatra, la venere... non gli essendo bastato
dagli studii di diana a quelli di venere. -che è giunto a piena
vergini spose in odio è forse / venere? forse a'genitor la gioia / froderanno
, non si possono negare. giove e venere sono le due fortune felici (così
chiamate), giove la maggiore e venere la minore. e saturno e marte sono
fòsforo2, sm. il pianeta venere quale astro del mattino apportatore di luce
... la fototipia della testa della venere di melos con la scritta: «
: amava [pigmaleone] una statua di venere, e questa teneva ogni notte fra
889: la bianca stella di venere / ne l'april novo surge da'
firenzuola, 573: la stessa venere,... cinta col balteo della
dorato e ingemmato carro, cognosciuto esser di venere,... si vedeva quella
quali si diletta,... fanno venere frigida e umida di color candido,
quando al far dell'alba / spunta venere frigida. guerrazzi, 6-101: saturno
dioscoride], 568: l'ombilico di venere è com posto di facultà
luca pulci, 1-2: volga [venere] la benigna fronte / di paliprenda
ginocchi per frusciargli sui pedestalli della dea venere e del dio mammone. cagna, 1-12
alisei, lungo quel meraviglioso cinto di venere che fascia l'equatore del globo;
la mostravano quale fingono i poeti che venere in ida tra l'altre due dee al
di figure quanto il vivo, d'una venere con le grazie che l'adomavano e
andar anco, e dea / veracemente e venere mostrossi. / poscia che la conobbe
, 1-167: l'astro più caro a venere / co'rugiadosi crini / fra le
alle rose. carducci, iii-6-227: venere che nel suo fulgore di diva greca
/ due simulacri per congiunti insieme / venere canopea, bacco latino; / ché
il quale mezzo geloso della sua bella venere e di ganimede suo pincema, entrato
gode assalir del porto / la contumace venere; / e, rotto il fune e
. a. verri, i-89: oh venere, funesta persecutrice, quanto maligna e
più inclina. firenzuola, 283: [venere] avuto a sé quel suo figliuolo
intanto finito iacopo di dipi- gnere la venere dal cartone del bettino, la quale riuscì
figliuol di quella dea che si chiama venere, il quale con uno de suoi strali
, dato non ostante ai piaceri di venere strabocchevolmente. dossi, 405: non
le guerre dei titani, le galanterie di venere. panzini, iii-62: la contessa
, intende, / cangian mercurio e venere figura. pascoli, 332:
porto di genova si fermò a porto venere. ammirato, i-2-1048: fu provisto
sensualità di forme colla civetteria procace della venere greca! pea, 3-236: ora
applaude chi compera e smercia, / venere neutra immonda: /... /
non son le guance queste, / ove venere sparse / di sua man gli amaranti
perfetto e masculino, e quello di venere è delettabile, carnale, imperfetto e femminile
prova! -dea della generazione: venere. loredano, 1-154: essendo venere
venere. loredano, 1-154: essendo venere, come vuole plutarco, dea della
nel sottile, e fece che marte, venere, saturno, mercurio, e insino
alla generazione, saturno, giove, venere, e a'romani, marte e
le parti genitali e le feconde / di venere e di maria hanno il valore
il quale fue genito e nato dalla dea venere e d'anchise. leone ebreo,
valorose donne, non figliuolo di venere,... ma da soverchia lascivia
, genitrici de'morbi, risvegliatrici di venere e dannosissime estirpatrici della virtù. f
appo se tiemmi. -attributo di venere. equicola, 118: o celeste
marino, i-185: un altro tempio a venere genitrice fu dirizzato da augusto cesare dopo
arici, i-98: se, dicea [venere], d'amore / me tu
scimitarre (eroico in quanto amico di venere, dea genitrice). -attributo
, che i gentili adoravano per dee venere, flora, latona. lancellotti, 175
s'indorano le corna ne'sacrifici di venere. bettinelli, 1-i-292: tanti altri di
! b. galiani, 1-19: a venere, a flora, a pro- serpina
; incipriato. bracciolini, 1-14-55: venere intanto, che parea di gesso,
lude chi compera e smercia, / venere neutra immonda: / chi, di
bianche,... con una venere allo specchio, e nell'alcova con
quella rete, e prese a gitto venere ignuda e marte. -abbondantemente,
finto ghignétto. bracciolini, 1-6-42: allor venere muove un suo ghignétto, /
, poiché tal pianta era dedicata a venere. cesarotti, ii-281: traendosi del capo
amori. caro, 1-670: ella [venere] in alto levossi, e cipri
la terra che cotanto piacque / a venere, e in quel tempo a lei fu
, che ebbe squisito il culto di venere. -con riferimento alla chiesa.
da buone muraglia. -giardino di venere: quartiere in cui vivono le prostitute
cielo è la fragranza / che di venere il vermiglio / labbro spira e il sen
: ma ecco amore, ecco la madre venere, / ecco del gioco, ecco
muse e ad apollo, che a venere e a cupido, affezionati, de'
festoso. equicola, no: [venere] ama giuochi, feste, canti,
alle muse e ad apollo che a venere e a cupido affezionati, de'quali
carnale { giostra amorosa, giostra di venere). giannotti, 2-2-240: io
ristorativi che d'esser atto alla giostra di venere. pescatore, 35: i'gli
intensissima (inferiore soltanto a quella di venere), di struttura liquida e gassosa e
: quel candore di giove e di venere ci assicura di facil benignità. redi,
pianeti, il sole, la luna, venere, mercurio, giove, saturno e
chiome / sul mar girando i rai lucenti venere. pascoli, io7: il vegliardo
equicola, 25: le supplica [venere] con ballate, moti e giravolte
. -terzo giro: il cielo di venere. dante, par., 2-127
/ ché non l'arebbe giudicato a venere. bandello, i-628: il nato figliuolo
morte. allegri, 189: né venere di camera si parte, / perché esser
di tutti,... pareva una venere. -a, per, secondo
di glicirriza, di iubebe e di capei venere, temperato con acqua di farfara,
/ due simulacri per congiunti insieme / venere canopea bacco latino; / ché così
. firenzuola, 283: la vera venere... grandemente si accese nell'animo
militudine... che la stella di venere debba aver tanta varietà di grandezza,
, 3-4-172: dimostrandosi il disco di venere nelle due congiunzioni e separazioni del sole
soavemente sibilava alquanto. epicuro, 101: venere bella, se il tuo fiero marte
del canto, ha le grazie di venere, la maestà di giunone. cagna,
». canti carnascialeschi, i-25: venere graziosa, chiara e bella / muove nel
roma si studia l'apollo o la venere. guerrazzi, ii-55: i giocolieri ti
forse quegli uccellacci destinati al carro di venere non erano veramente cigni, ma bensì
1-323: si è mostrato di sopra che venere e lucifero... sono una
del mare, per dover pagare a venere i saggi del rimanente della pudicizia loro.
sima, lucente... è chiamata venere, e rende lume sopra la
io son sorella; / m'ha qui venere mandata: / son a guardia destinata
bianco guamelletto, / il tempierei di venere scoperse. guerrazzi, 6-255: si avvolge
garzoni, 5-43: salve gentilissimo figliuolo di venere,... salve accortissimo guerriero
e ingemmato carro, cognosciuto esser di venere,... da due bianchissimi
gustàbile, e quello delle cose di venere. giacomini, xxvii- 8-132: dante
il costume loro li primi gustamenti di venere, a sollazzo ed eziandio a procrear
mai non gusti / la dolcezza di venere e 'l contento / de'cari figli?
pene dell'inferno. beccari, xxx-4-315: venere bella, e tu suo figlio amore
: tutto hai provato [la statua di venere], e tasta / del santo
de l'idalio culmine / l'occhiridente venere. d'annunzio, i-772: per le
, luce idalia: la stella di venere. chiabrera, 1-iii-313: ella repente
boiardo, 3-137: sorse da il mar venere idea, / mostrando ignuda l'alta
la moglie di un procuratore faceva da venere. 2. per estens.
non esser amato amava una statua di venere, e questa teneva ogni notte fra
dell'igneo vulcan, della celeste / venere, e olimpia dea ne l'appelaro.
omette). boccaccio, iv-174: venere... illicita si è d'appetere
il mare infero / ove il figlio di venere / dall'alta prora iliaca / gridò
, iv-174: due sono gli usi di venere, cioè venere licita e venere illicita
sono gli usi di venere, cioè venere licita e venere illicita. venere..
di venere, cioè venere licita e venere illicita. venere... illicita si
cioè venere licita e venere illicita. venere... illicita si è d'
, / tra i bei mirti di venere nudrito, / mai non ti infiamma-
. galileo, 3-3-227: lo splendor di venere è tanto superior al candor della luna
gozzi, i-3-187: io sono l'iddia venere, a cui ha commessa giove questa
. tebaldeo, 1-17: imbasator di venere diventa. ariosto, 23-29: di
ingenuamente gli antichi cupido, figliuol de venere, un fanciul cieco, nudo,
. n. franco, 141: venere, tu che sei madre d'amore /
. che la sua materia [di venere] fusse tale che potesse imbeversi del
verso la città. sanudo, lviii-552: venere a dì 20 zugno se imboscorono 200
loredano, 7-38: -tenerei modo che il venere uccidesse il sabbato, acciocché l'uno
369: essendo l'aria assai imbrunita, venere pareva bene 8 e anco io volte
della mirandola, 65: la celeste venere in propria forma, e non imaginaria
dizionario di sanità, iv-144: la venere dealbata col beneficio dell'arsenico viene a
g. b. possevino, 316: venere sterpa da terra la lancia d'enea
panzini, 1-693: la stella di venere, sospesa sul mare, impallidiva davanti alla
la natura del paese, / ch'a venere ogni cura, ogni opra impende.
bellezze più imperative ed universali. la venere di cirene, la capitolina, per non
che ad ispruzzar tue membra belle, / venere mia, con l'imperlato gelo /
sfera celeste]. petrarca, 325-67: venere e 'l padre con benigni aspetti /
rosa; questa s'imporporò del sangue di venere, quella tal volta del sangue dell'
superi, / ch'eran priapo e venere, / fur che gli desser spirito,
destra al petto...: -ah venere, venere, li disse; è
petto...: -ah venere, venere, li disse; è possibile che
i pianeti, e dico giove e venere stessa, come un impu
, nascosto. boccaccio, 1-i-202: venere ignuda, fuor solamente involta in uno
adornando, / rendea nel grembo a venere celeste. sbarbaro, 4-86: anch'io
papa] per inabile nelle cose di venere, non cercando altro che vivere a suo
marino, 328: non vive petto a venere inaccesso, / né region secura /
. f. frugoni, iv-275: ah venere pelago, del pelago più vorace,
; e assai, il porcile di venere. pulci, 2-27-28: a volere il
ella ancora, ma non tanto quanto venere, per esser più di quella remota dal
buio incavaménto. d'annunzio, i-298: venere calli- pige in una oscena / posa
nel ritirarsi verso il sole, [venere] cominciò ad incavarsi, dove era retta
tese tra i fiori, tessute da venere, tanto soavi e gentili, che benché
7-1 io: sacrifica una capra a venere pandemia... in ricompensa ch'io
a condursi dal padre bacco alla non conceduta venere. chiabrera, 1-i-126: ma quell'
ingenuamente gli antichi cupido, fìgliuol di venere, un fanciul cieco, nudo,
1-32: sarebbe ordinario il merito di venere, se, ancorché finta, non
seguir astrea, se ti lasci rapir da venere? come volar con mercurio, se
qual nome nacque anticamente dalla cintura di venere, la quale è da'poeti chiamata «
par che all'una o all'altra venere sieno inchinati. lancellotti, 1-399:
. scaramuccia, 157: solo la famosa venere assai maggiore del vero puote..
nefandae ». qui non dovea mentovarsi venere con sì vergognoso addiettivo, né in
che disposizioni inclinanti, perché giove e venere, beneficando mercurio, imprimono spiriti nobili
. da marte inclinati a omicidii, da venere a disonestà. casoni, 4-29:
cibo [dei malati del morbo di venere] era biscotto ed acqua di legno.
monti, x-3-72: tali d'intorno a venere / pianser gli amori un dì,
che il mese adduce / de la marina venere / sino a la terza luce /
non è che un capriccio artificioso di venere..., il furore e l'
per tanto indubitabilmente dimostrata l'oscurità di venere dalla sola esperienza,... cioè
sono a la revoluzione del cielo di venere, sì come movitori di quello. zanobi
. verdinois, 5: aveva sorpreso venere emergente dalle spume del mare, e indottala
inebriati di dolcezza, lei la bella venere si dicieno. landino, 30
o sciolga il tenero / cinto di venere, / o inesorabile, / ricusi
nella bellezza, tutto il ciel di venere e di marte ristretto in lei infallibilmente confermava
, ti chiamano il nato de la dea venere, come volessero dire figliuolo d'una
? loredano, 2-i-74: pallade, venere e giunone, vinte da questo infame
in inferiori e superiori. inferiori sono venere e mercurio, perciocché le loro orbite
, 1-261: i due pianeti inferiori venere e mercurio ponno essere congiunti col sole
piazzi, 2-173: questo fenomeno [che venere passi sul disco del sole].
acceso, / tra i bei mirti di venere nudrito, / mai non ti infiammarebbe
a giuno in questa guisa / parlò venere bella, e bene intese / che infimamente
privilegi ornai rosaccio / marte sguaina e venere influente. carducci, iii-10-285: sofisticando
. luca pulci, i-41: infocata da venere / iscrisse al frate amor crudele e
l'amore... è infuso da venere; te prontezza al parlare e a
, 3-106: 11 primo cielo [venere] informa. monti, x-2-24: la
biondo, xlv-210: fu il giorno di venere, giorno fortunato ed infortunato, giorno
frugoni, iv-45: sorgea il tempio di venere fuori di menfi, uno stadio lontano
sole cogli orbi di mercurio e di venere attorno, e di più la terra
, / amor descende en figura de venere. fiori di medicina, 23: nel
licia, per l'ingordigia di una venere che era di mano di prassitele, vi
stelle crudeli, / e chiama ingrata venere ad alte voci. bonarelli, xxx-5-33:
l'ingresso di tutto il diametro [di venere nel disco del sole], il
xxxix-n-164: deh, stendi [o venere] el giusto braccio a la vendecta /
inamoramento come intro- ducie questo pianeto di venere. 2. letter. l'
, 1-14: che l'innamoramento di venere e di adone sia l'azzione principale
da giunone si finge nato e di venere si favoleggia sposo, non è il
39-iv-119: della congiunzione di mercurio con venere fece l'antica superstizione uno innesto.
in conscienzia. casoni, 4-27: venere... s'è unita con marte
la bellezza del sesso bello è la venere. gli uomini più austeri bisogna che
son quei che non fur inquinati con venere; son vergini. guicciardini, iii-118:
di giovinezza, la più bella opera di venere, la celeste sembianza di faone?
pulci, 16-34: non bisognava che venere iddea / insegnassi a ipomene già come /
inserta, in roseo letto / giaccion venere e marte. tommaseo, 11-209:
: senza i quali vini non sol venere è fredda, ma insipide sono tutte
. fioretti, 2-2-30: non minerva ma venere sarà stata la inspiratrice di quella inconvenienza
parini, x-41: fugge l'instabil venere / con la stagion de'fiori.
sono a la revoluzione del cielo di venere, sì come movitori di quello. idem
prodotte per lo più da bacco e venere / o da stravizzi o intemperanze tali,
. alighieri, 228: se mercurio e venere / non ne fosse intenere.
], 204: in ida ignude / venere e giuno e la pudica palla /
manfredi, 1-261: i due pianeti inferiori venere e mercurio ponno essere congiunti col sole
conti, 493: tu movi, o venere, / guerre interrotte / da tanto
dell'altra non meno sordida che sorda venere. mazzini, 77-151: la pagina
, ii-166: del tempio a lei [venere] dedicato / testimonianza ancor fanno gli
478: se teco sia bacco / e venere lieta / in un con le grazie
, macchinatore. salvini, 24-353: venere in mar prodotta, genitrice / dea
tai disonorati intrichi, gli chiuse [venere e marte] nell'in- visibil laberinto
di già sovra la terra, quando / venere come madre, e non in vano
... l'osceno congiungimento di venere e d'adone, riprendereste voi la
innanzi a giove disputarne il possesso a venere, vinse la metà della lite invereconda.
la seconda cagione del- l'invocamento di venere. tommaseo [s. v.]
xi-421: bella madre d'amore, / venere, anch'io t'invoco / pronuba
in veste negra. boccaccio, 1-i-202: venere ignuda, fuor solamente involta in uno
a diana: le nostre moderne a venere. = comp. da in-con valore
era infiammata dentro il rovello della sua venere. 2. tose. istigare
bracciolini, 1-3-15: lampeggia a questo dir venere un riso, / ma tronca l'
bacco... e qualche volta a venere. il zoccolo che regge la sua
celeste). galileo, 3-3-165: venere, la quale è comicolata, pur
celeste). galileo, 3-3-167: venere, quando è superiore al sole,
ella ancora, ma non tanto quanto venere. 8. figur. diffondersi
.. la canzona / io canto a venere. d'annunzio, ii-107: le
tauro irrompa / ove alla cieca più venere piace. leopardi, 6-46: spiace
su 'l naso, come il caccia / venere, insegue la fuggente traccia / di
dagli occhi ridenti / tra- lucean di venere / i disdegni e le paci, /
candidissimo adomando / rendea nel grembo a venere celeste. mazzini, 64-240: le
estendono dalla parte inferiore del monte di venere sino al perineo, formando nella loro riunione
o 'tassobarbasso '. -labbro di venere: cardo. bencivenni [crusca]
si lavi con decozione di labbro di venere, fatta in vino bruschetto. mattioli
dissaco, il qual chiamano labro di venere, è notissimo in tutta italia, e
[plinio], 25-13: labro di venere si chiama una erba che nasce nel
. vallisneri, iii-417: labbro di venere dicono i botanici ad una sorta di erba
i risi e gl'incliti vezzi di venere / da li occhi cenili ti traluceano:
di « libido » pugnace, di venere marziale. ecco l'umana labe genetica
chiarini, 281: me, cui venere chiedea più nobile, / me ne'dolcissimi
alle vergini spose in odio è forse / venere? forse a'genitor la gioia /
giovane che abbruciò e macolò la statua di venere. benvenga, 139: anco il
iv-332: non è tanto colpa di venere, quanto di vulcano, che la
gradito peso, / quando nel seno a venere / adon giacea disteso: / o
atei per il 1881 'e una * venere sacra ', scelta di pagine salaci
vien meno. loredano, 5-226: venere, ne lo scender di carretta, /
, ii-266: sopra un molle sofà venere intanto / stanca si asside, e
8-vii-366: la vivacità dello splendor di venere era incomparabilmente maggiore della luce languidissima di
caprone, soccinta co 'l famoso cesto di venere, come da'lapidari è descritto.
come per la bellezza quello terzo pianeto venere. g. capodilista, 176
tutta la vita intorno a una statua di venere. -in relazione con una prop
, per venir questo nome venustà da venere,... ch'egli non doverebbe
mia saria la lode, / e venere a la fin l'aveva persa / con
l'armata veneziana si ritirò in porto venere per ricrear le ciurme, che erano
infermo di « libido » pugnace, di venere marziale. 5. medie.
, / fu d'una citerea di venere più lorda / cui, sendo tu tribuno
10-510: altri [dardi] furon da venere sbattuti / sì ch'o vani o
atta a portare un cupido o una venere atta a produrre un marte. carducci
e rilevo. tassoni, 10-8: venere fra tanto... / un mirabil
st., 1-122: trovolla [venere] assisa in letto fuor del lembo,
donna / fisa guatando l'astro di venere. fucini, 1008: una musica
onda letea su di un petto infiammato da venere, né le feconde pianure dell'asia
, 29: dicono e poeti avere questa venere per sua seguace e quasi ancille le
: giove... vietava a venere le cose della guerra, lasciandole solamente
soprattutto intorno al collo; collana di venere. r = voce
già te veggendo mio, / [venere] similemente te mi vuol levare. ariosto
precorre. boccaccio, ii-268: a venere fa africo orazione; / raccomandasi a lei
i libidinosi sottopone [omero] a venere. monelli, 2-126: la scena
molto libidinosa: il perché era consecrata a venere. p. del rosso,
: intercederono [le donne] appresso venere che più oltre nel gastigarlo non procedesse.
oltre nel gastigarlo non procedesse... venere benignamente le ringrazia, e cupido resta
cipri, la qual fu regno della dea venere. in cielo. monti,
o di quel che tra venere e lieo / pinse trimalcion. pedemonte,
in: l'erbe sue [di venere] sono lo sparago, la ruta,
. marsilio ficino, 4-93: giove con venere vi curerà la vessica con liquirizia,
un isporcar di lisci la faccia di venere. brignole sale, 2-433: nel guernimento
viareggio per pisa, procurò a porto venere un leutino di due remi e a vela
, non potendo più correr la lizza di venere, si prendea sordido trastullo in essere
ombre alzommi, e nel sen casto di venere / mi collocò. = deriv.
non potendo più correr la lizza di venere, si prendea sordido trastullo in essere giudice
quando altro non gli stringesse, diranno che venere 0 risplenda per se stessa o sia
guarda con gli occhi un poco / come venere loschi. -sostant. boccaccio
spesso. petrarca, 325-67: venere e 'l padre con benigni aspetti / tenean
il mese adduce / de la marina venere / sino a la terza luce / già
e chi si ristrinse alla voce * venere ', agguagliata non so quanto dalla
questo cerchio è fissa la lucentissima stella di venere. idem, purg., 15-141
: io credo che il candore raggiante di venere, stendendosi al largo, tirasse quasi
essa luce'; cioè nel corpo di venere, che era lucido, * altre lucerne
. trattati antichi, 135: venere... fu chiamata prima lucifera,
arie e venti e nuove onde, mentre venere lucifera sosteneva nel cielo di levante,
sm. astron. letter. il pianeta venere (poiché è l'ultimo astro che
, e uno o due volte solamente venere, sotto nome di lucifero. monti,
caro, 12-i-154: in testa [a venere] le metterei una corona d'oro
tanto lume / sotto le ciglia a venere, trafitta / dal figlio fuor di tutto
in mano. sanudo, ii-561: il venere santo non si reduse colegio. e1
greci, la diana e talvolta la venere e la giunone de'romani. gli egizi
del crepuscolo, l'astro di venere '; quindi col signif. di '
de la radice, al loco de venere e de la luna, denota, per
un raggio fatale acceso dagli estri di venere. padula, 252: il calabrese.
vezzi e i molli susurri ch'ella da venere aveva presi insieme co 'l cinto,
... la statua di quella [venere]... si vedea quivi
2-59: il cinese ti dipinge la sua venere con una immensa fronte, con due
celebre ugenio cercò inutilmente le macchie di venere. cattaneo, v-1-395: le macchie
inganno / la molto astuta e macchinante venere. genovesi, 1-i-220: quell'esser chiusi
, 192: tu, sordida dea [venere], /... nemica
poemi, se giove, giunone, e venere... non venivano ad aiutarli
giovane che abbruciò e macolò la statua di venere. pirandello, 8-599: candelora ha
moscherino d'amore e dal prurito di venere, senza decoro poetico, senza rispetto del
93: sorgeva intanto colà la bella venere, posata sopra una ricca conghiglia di
glicirriza, di iubebe e di capei venere, temperato con acqua di farfara,
contratte nei rapporti sessuali. oh, venere, delizia degli uomini e degli dei
arruffato. marino, 7-207: [venere] schiva il mio crin malculto e
che hanno le due fortune iuppiter e venere, si mirano di trino aspetto o
venti dio, / perché nimichi la venere dea, / dando a me sottoposto vita
/ sentir pietà, non che fuoco di venere; / amara d'una noce più
iii-2-231: ci avviammo al tempio di venere, noi due, caricle ed io
burlesk 'integrali, in atteggiamento da venere dei medici, come mamma la fece
la fuga d'amore e la caccia di venere non sono sufficienti a generar gli accidenti
a grattarsi a sangue il monte di venere, come se ci avessero una mandria di
e copiosamente ne i cibi, desta venere. pallavicino, 10-i-56: quello [
innanzi al sole [il pianeta di venere] si leva la mattina innanzi al sole
: ridestino le memorie del lavoro di venere, la rinomea delle manipolazioni erotiche e strane
dolce, 1-94: -chi mandasse una venere? -significherebbe casto amore, in quanto
conca lucente / su queste piagge discende venere / tutta piacevole, tutta ridente.
venne di roma la famosa statua di venere,... al lume di candela
, di statua classica: ma è una venere popolare e già spagnolesca. calvino,
, dopo la luna, mercurio, venere e il sole, onde il cielo
altri tre [pianeti primari] marte, venere e mercurio camminano solitari e ci sarà
, magari anche grosso, tipo marte e venere, come una sforacchiatura da cui la
ferro, 11 sole l'oro, venere il rame, mercurio l'argento vivo e
verderame per far questo istesso ente di venere. pasta, 2-165: quelle [
lo più nel proverbio né di venere né di marte non si sposa e
e non si parte o anche né di venere né di marte non si dà principio
. ibidem, 188: né di venere né di marte, non si sposa né
acciaio, il seno bianco di una venere di marmo. -con riferimento allo
marte fiero, ha l'inclinazione di una venere impura. vallisneri, 1-772: i
martisto, e tu sei figliuolo di venere. per certo tu non sei cesarino,
ben potea egualmente parer megera mascherata da venere, siccome la stessa venere abbigliata da
mascherata da venere, siccome la stessa venere abbigliata da megera. b. corsini,
mezzo a sue vergogne la scaltra [venere] di quegl'interrotti sospiri, di
marco. f. pallavicino, 1-255: venere massime non poteva acquetare il tumulto delle
in sacrilega concupiscenza di quella [la venere di prassitele] exarsi, il simulacro
figliuolo essere istato di giove e di venere, sua figliuola; la quale leggiadrissima
: i poetici scherzi peregrini / di venere, di giove e di nettuno /
dormiva. -stella del mattino: venere. tasso, 14-608: quando
spacchi improvvisi, l'aerea fiamma di venere e lieve la luna giù, matte,
l'amato fianco? galileo, 3-3-165: venere,... vicino al suo
conv., ii-11-1: la stella di venere due fiate rivolta era in quello suo
del crusto fatale. canteo, 341: venere ed aurora ed altre mille, /
gio- vangiorgio cesarino scolpì in marmo una venere in atto di rasciugarsi: opera sì
sebbene, v. g., venere è visibile di mezzo giorno, il capellizio
quale dovria passare la piccola spezie di venere. benvenga, 130: sgorga tonda
volge in amarezza il bel diletto di venere, ma non può egli quindi scoprire
, ovvero alcuno demonio sotto nome di venere s'è presentato ivi. leopardi,
puoi nel regno / secura entrar di venere e d'amore. ariosto, cinque
la fede di ridursi ne gli orti di venere a fare solennissima pace. de luca
, ad apollo e a diana, a venere, terminando in invocarli fausti e propizi
ben potea egualmente parer megera mascherata da venere, siccome la stessa venere abbigliata da
mascherata da venere, siccome la stessa venere abbigliata da megera. gavazzi, 149:
i risi e gl'incliti vezzi di venere / da li occhi ceruli ti traluceano:
spinge a l'arenose sponde, / onde venere bella al mondo nacque, / e
marini / l'astro più caro a venere / co'rugiadosi crini / fra le
duro che petra / nostro voler contra venere sciolta, / cui più ragion segue
volto fosco... è la venere del paradiso di indra... noi
e de gentiluomini. -mensa di venere: appagamento amoroso, rapporto sessuale.
le dolcezze de l'ultima mensa di venere, così [psiche] vinse lo innamorato
piacerà e basterà conducerla alla mensa di venere una volta la settimana. 6.
fioretti, 2-1-17: non dovea mentovarsi venere con sì vergognoso addiettivo. gemelli careri
terra, mercurio con saturno all'acqua, venere con giove all'aria, il sole
alla quale fu posta nel tempio di venere per maraviglia delle sue tante virtù una bellissima
potevi giudicare ch'ella fusse altra che venere. tasso, n-iii-675: quando prima
carne il mercore, né ova il venere. c. capello, lii-7-233: mi
dove pensavo che '1 disegno chinasse a venere, veggo che mercurieggia. =
giove si dà lo stagno, a venere il rame e a mercurio l'argento
giove, marte, il sole, venere, mercurio e la luna. galileo,
i piccioli corpicelli della luna, di venere e di mercurio. b. galiani,
i pianeti poi di mercurio e di venere prossimi a'raggi del sole, facendogli
intorno a lui prima mercurio, indi venere, poi la terra, seco trasportando
39-iv-119: della congiunzione di mercurio con venere fece l'antica superstizione uno innesto nelle favole
= comp. da mercurio1 e venere (v.). mercurografìa
de'suoi dialoghi meretricii vuole che alla venere popolare si sacrifichi una capretta bianca ed
. baldelli, 5-3-189: costei [venere], perché non si paresse che ella
natura, avendola figurata in forma di venere. martello, 105: forse il
di giunone: iride. -messaggero di venere: amore. buti, 1-255:
d'oro / entro il tempio di venere. 4. per estens.
di capo morto, di vitriolo di venere. 2. gastron. region
il ferro da marte, il rame da venere), distinti in imperfetti (mercurio
e lieta clemenzia, che al pianeto di venere per influenzia s'apropria colla mezzanità del
galileo, 1-1-137: cominciò poi [venere] a mancare dalla rotondità nella sua
. galileo, 1-2-298: il lume di venere è tanto vivo che la vicinanza del
donna in ozio è della milizia di venere. dominici, 4-86: or, se
con tal milizia e suoi figli accompagna / venere bella. carani, 3-214: la
, / fu d'una citerea di venere più lorda. s. maffei, 10-i-171
, sacerdoti. ciò che appunto a venere / la mimma che sacrò la verginetta.
l'attonita mente in mezzo all'ombre / venere minaccevole e sdegnosa. chiari, 1-i-22
spiegansi a me senza alcun velo / venere e marte in ogni lor sembianza,
lor di quel desio / che di venere desta a le dolci opre.
lor di quel desio / che di venere desta a le dolci opre. pavese,
gran duca francesco fece in un ovato venere con tutti gli effeti d'amore, un'
ministero antico poetico dove il colombo a venere davano e dedicavano colle odorissime rose
ministra gentile e dolce scorta / son di venere bella. tasso, 11-66: sogliono
splendore, a ragione adunque, perché di venere ella è ministra e perché il titolo
e corsero ministre / al viaggio di venere.
quello, sì come con ministro di venere, s'avvisò di poterla pigliare.
le stelle di giove, saturno e venere. genovesi, 1-142: perché non poni
istinti vivano in miracoloso accordo nel regno di venere. tarchetti, 6-ii-10: la folla
tondello. g. gozzi, i-21-29: venere santa lei [la verginella] mira
nella tradizione antica era pianta sacra a venere). dante, purg.,
mistero antico poetico dove il colombo a venere davano e dedicavano colle odorosissime rose.
due neri cigli / sovente insieme fa venere e giove, / e con vermiglie
cesari, ii-5: or questa [venere] è ben cosa di paradiso:
, e diti e mitili a porto venere. = voce dotta, lat.
che dielle in dono / l'aurea venere. leopardi, 860: bacco non volle
sono a la revoluzione del cielo di venere, sì come movitori di quello.
sovente a l'are sue [di venere] sospesi / le corone di pindo e
: chi vuol fissar mercurio in sole o venere, / ha d'ogni cento moggia
. lettere inedite, ii-13: venne [venere] crescendo in mole notabilmente e pur
: in psiche che dié tanta molestia a venere, e tanta ne ebbe, si
il bianco guarnelletto, / il tempierei di venere scoperse / e la fanciulla, per
mollificato il lieto cuore della dea [venere] coi suoi detti, gionge i
di molto erra. marino, 4-44: venere da costei vinta è di molto.
da peruzzi gli esemplari della tua 1 venere ', io te ne scrissi un mondo
piena filosofia è e può essere la venere mitologica, la quale dia ordine,
quel monile fabricasse vulcano, marito di venere. poliziano, st., 1-102:
montato in luogo suo / uniscasi [venere] o si scorga consonante / sotto stil-
oh come buono è questo monte di venere! citolini, 274: dipoi
sotto l'anulare, il monte di venere sotto il mignolo, il monte di mercurio
tardivo e felice. -monte di venere o del pube: regione prominente del
monte un giulio, e chi faceva venere gli tirava tutti. -lasciare da parte
tuffati nelle morbidezze e ne'deliri di venere. giordani, xii-13: non saresti pertanto
messer baccio valori, entrovi cupido e venere, grande quanto il naturale, con
elefantiasi, e manie e mali di venere e di bacco. landolfi, 2-128:
schivi / i documenti de la gran dea venere, / ch'ella dal terzo celo
alcune sonate, tutt'insieme i dei, venere e le grazie sparirono e cessò il
o visto. boccaccio, 21-35-m: venere, favoreggiante a'suoi soggetti,.
fuze via, / sì che resta agiazzà venere al fuogo. / ghe vuol altro
mostrono vestigi apertissimi dell'angoscioso giuoco di venere. 2. morso dato in
, con una falce di luna, e venere che brilla. 6.
serva che ho guatata / col suo venere nel tempio. cesari, i-177: i
, il mortaio. -come attributo di venere (e simboleggia in genere la passione
guidatrice si vedeva quella bellissima dea [venere] con molta maestà sedendo tutta nuda
orecchie alle lusinghevoli promesse di lei [venere] a punto come al canto mortifero
quale scrivono i poeti essere albero di venere, perciò che il suo odore e
ii-5-37: la mortine è dedicata a venere, come l'alloro a febo.
pace, nei pressi di simulacri di venere purificatrice. -mortina congiugale: congiugula nostrale
e arcipressi. caro, 12-i-154: venere... vestirei di teletta d'
nella tradizione antica era pianta sacra a venere). ottimo, ii-394:
capo morto dello spirito di vitriolo di venere, chimicamente fatto senza corrosivi, lasciato
moscherino d'amore e dal prurito di venere,... venne a dar di
suo salario. lalli, 2-1-6: venere e giunone, / rissando insieme,
tassoni, 2-56: dietro a lei [venere], senza aspettar invito, /
solco ov'ella ondeggia, / [venere] fa la mostra che far suole /
spiaccia / a la motrice [venere] del gentil pianeta, / le nega
da prato, lxxxviii-i- 457: venere, motteggiando silviana, / dicea ridendo:
sono a la revoluzione del cielo di venere, sì come movitori di quello.
non più. tasso, 11-ii-257: venere altro non è che la mente che del
venne di roma la famosa statua di venere... al lume di candela si
, né temeva la musica famiglia dell'alma venere il riscontro delle rapaci aquile o degli
e cannella sopra. pigafetta, 123: venere a 22 di marzo venirono in mezzodì
/ allor la rosa nacque / che venere dal seno / usci delle sals'acque.
.., scrivendo gli abbracciamenti di venere e di vulcano, brevemente e con modestia
è la terra che cotanto piacque / a venere, e 'n quel tempo a lei
boccaccio, i-287: o santa venere, aiutami nel tuo natal luogo.
della mirandola, 28: ne'natali di venere, cioè quando prima la bellezza delle
la mostravano quale fingono i poeti che venere in ida tra l'altre due dee al
nel carro perpendiculo di fetonte ed ha venere e marte per ascendente, riceve tutta
per un bellissimo giovane 'idolo di venere 's'invocano le tre parche e
illustrata) la fototipia della testa della venere di melos con la scritta: * testa
scultore greco abbia dato alla statua di venere o di leda; una nebbia umida e
necessariamente colpevoli. galileo, 8-xi-12: venere necessariissimamente si volge intorno al sole,
della mirandola, 23: quante venere sono, tanti sono necessariamente li amori
negatore della religione, invochi la dea venere sul principio. d. bartoli, 9-23-284
. cecchi, 5-309: saturno, venere, ganimede, pipino, sigfrido visitano
basilico, la scolopendra, il capello venere. ricettario fiorentino, i-d-vi: fiori
che chi l'usa acquista grazia, ha venere favorevole e beendolo in vino genera letizia
che fare un nero di fava né con venere né con adone. -nero d'
bandiera. salvini, 48-132: or venere guardata / da focoso e titan,
: sfavasi nel mezo del grembo di venere amore, / perché suol quindi trar le
veloce iri per mano / la prese [venere], la tirò fuor del tumulto
nibbiatto. sermini, 114: se venere manda 'l suo arcieri / colla giusta
d'un sol guscio, / conche di venere, ostriche ed arselle. milizia,
.]: 'nicefora': agg. di venere e di diana, perché quella
settatori di novità d'essere propensi alla venere bestiale. = voce dotta,
calunnia ontosa. arici, ii-16: venere, cui d'invidia arse rovello /
prima due cose presupporre: la prima che venere e la luna fanno la medesima cosa
astrale. salvini, 48-42: di venere / nelle case saturno opera questo,
che si dice fino all'innamoramento di venere, che è nel terzo canto [dell
dui amori, uno nato di quella venere che fu figliuola del cielo, e l'
, e l'altro di un'altra venere che nacque di non so che donna
al lume per riparo degli occhi di venere. artale, 1-451: se co'
1-261: 1 suddetti pianeti inferiori [venere e mercurio]... non
/ a mezzo fia dagli uomini veduta [venere], / dice vita opulenta e