antichi della repubblica... secondo vegezio sembra che venissero ne'primi tempi adoperati
dotta, lat. tardo aneurysma -atis (vegezio), dal gr. dcveópuofia -ato
= lat. tardo arcuballista (vegezio): comp. di arcus 1
(si trova in celso e in vegezio), dal gr. à&rjpcona -axos,
connessa alla terminologia veterinaria (già da vegezio); cfr. bulsina.
le frontiere), registr. già da vegezio (sec. iv) come
di soldati, di combattenti'. secondo vegezio (2-1-2): « galli atque
, 7-3: [nei libri di vegezio flavio] se la vostra reale maiestade
m'ho proposto differirvi i libelli di vegezio flavio che trattano della cavalleria, i quali
a dieci soldati; il qual dice vegezio, che a tempi suoi si chiamava
sicura a fuggire. ammirato, 1-488: vegezio, la porta volta a nimici per
] ', diptere [animai] (vegezio) * salassare [un animale]
cavallo e il cinghiale, a le quali vegezio aggiunge il dragone. 4
m'ho proposto differirvi i libelli di vegezio flavio che trattano della cavalleria, i quali
ho proposto d'offerirvi i libelli di vegezio flavio che trattano della cavalleria, i quali
; ma già at. explóràtórius (vegezio) * che concerne l'esplorazione '.
voce dotta, lat. tardo febbricosus (vegezio) * febbricitante '. febbriènte
farrago '(che in alcuni testi di vegezio... è scritto * ferrago
, dal lat. tardo ferrària (vegezio, pseudo apuleio). ferraria
era messa. lubrano, 2-339: racconta vegezio, che si davan diece folli o
voce dotta dal lat. tardo fustibalus (vegezio), comp. da fùstis
= voce dotta, lat. imàginifer (vegezio), comp. da imdgo -inis
tardo salitìò -ónis 4 salto '(vegezio), da salire 4 saltare '.
[tommaseo]: questa infermità chiama vegezio in greco 'itterico ', cioè omore
]: adunque ti mosse [o vegezio] a tanta leggiadria [a comporre 1'
dino da firenze [tommaseo]: vegezio, nel terzo libro, cap.
m'ho proposto differirvi i libelli di vegezio flavio che trattano della cavalleria. dante,
lat. tardo malandria 'pustola '(vegezio); cfr. piemont. malandrà
colui che ha meditato per lunghi anni vegezio o polibio. -esercitazione, parata militare
= lat. tardo manuballista (vegezio), comp. da mdnus
voce dotta, lat. tardo martiobarbùlus (vegezio). marzo1, sm.
che colui che ha meditato per lunghi anni vegezio o polibio. niccolini, ii-19:
. boccaccio, vi-135: al quale vegezio quivi s'avvicina / claudiano, persio
da un accurato editore della traduzione di vegezio non era da trasandarsi. di breme
dotta, lat. mulomedicina (chirone e vegezio), comp. da mùlus '
[herba], in celso e vegezio), deriv. probabilmente da persóna (
del curvo. magi, 7: vegezio dice che gli antichi in tal maniera fecero
ammirato, 1-i-9: questi pili dice vegezio esser stati di due sorti, uno
furono da alcuni stimate molto: racconta vegezio che due legioni romane...,
maggio fin alli 24 di settembre, dice vegezio che 'l mare si spiana e si
f. m. bomni, 1-i-89: vegezio, maestro delle milizie, precettò che
rustico. crescenzio, 2-1-104: voleva vegezio che egli [il soldato] fusse rustico
maggio finalli 24 di settembre, dice vegezio che 'l mare si spiana e si rende
. ammirato, i-i-o8: questi pili dice vegezio esser stati di due sorti: uno
più disegnata nei diciasette anni, poi che vegezio l'accenna con lo spuntar della barba
rotto l'occhio, la qual malattia vegezio chiama nel suo libro 'stafiloma'. bonavilla
ben in ordine. magi, 7: vegezio dice che gli antichi in tal maniera
dic'egli, che travestire assai male vegezio. chi mai aspettato sarebbesi a tal
ammirato, 1-i-98: questi pili, dice vegezio, esser stati di due sorti,