. alamanni, 4-1-23: si vedran cangiare / le chiome e il volto,
, / sparsi di prue che non vedran mai porto, / stendonsi i mari assiderati
2-5-22: il ponte e lor non si vedran più mai, / e meco perirà
il ponte e lor non si vedran più mai, / e meco perirà cotanta
campanella, i-118: ché i poeti vedran l'età ch'avanza / ogn'altra
di cavalli. monti, x-3-216: vedran dalla città versarsi / cocchi e destrier
: il ponte e lor non si vedran più mai, / e meco perirà cotanta
solea ritrarsi. menzini, i-47: vedran, che fabro industre / di soavi
catene è un cuor gentile: / vedran, che a lui simile / non
secco pedal segando in basso / si vedran germinar le barbe ancora. soderini,
; / e che malmaritate / intorno si vedran vecchi bavosi. salvini, v-412:
; qualora campanella, i-118: i poeti vedran l'età ch'avanza / la particolare
guardin a quei c'àn mondo, / vedran da lor lo sagio. goldoni,
due distinte volontà casti, i-2-117: vedran fra i pontefici romani / un onorio
i-103: macci, se i detti miei vedran quegli anni / che chiameranno antico il
, / sparsi di prue che non vedran mai porto, / stendonsi i mari assiderati
e di felce orridi i campi / si vedran largamente. -in senso generico: pieno
. pananti, i-353: se ne vedran succedere delle belle: / mi ci
cosa riuscire a tale effetto / che vedran quanto porta loro amore / e come
rinato, / fé parti insieme si vedran conteste / divine umane in quel parto beato
soprastar nel flutto alto e spumante / vedran la morte. -saltare giù,
che in ciel di gloria ei non vedran mai sera. 7. ant.
curato. fra giordano, 7-141: vedran a questi vescovi i grossi ronzioni,
fallamonica, 290: altro giammai non ne vedran li vivi, / che fu cagione
di giugno o sul principio di luglio ne vedran comparire il primo tomo. cattaneo,
noi rinato / le parti insieme si vedran conteste / divine umane in quel parto
civile ornamento e ogni militar disciplina si vedran corrotti, e i soldati e i popoli
/ guardin a quei c'àn mondo / vedran da lor lo sagio. guittone,
i pubblici suoi scanni / abbondar si vedran nei dolci aiuti. monti, v-245:
dalla sua ad altre mani, e vedran lo scempio che se ne farà, altro
pena, se le senti, / si vedran de'tuoi sguardiin su la soglia. /
di bozzoli... verran dappoi / vedran lieto fiorir. monti, 2-892: ratto
de'medici, 79: in questa parte vedran questi occhi smorti / cosa che non
perderanno, / che, se mi vedran ballar, parean pazze / a guatarcome facea
, ii-17: mirino voi, che più vedran quei tali / di quel ch'io
ogni lor mente è vana, / vedran come amor ponge, e come sana,
dall'auree penne / ventolar nell'insegne vedran le nostre antenne. g. gozzi,