bestia, che potesse far le sue veci. chiesa, 1-176: e dicono senza
che potranno all'opportunità far le veci di * affezionevole '. tommaseo [
di un'altra, come per farne le veci. 2. dir. giudice,
; perché ora finalmente fa le sue veci, e ora alla fine calza meglio.
273: a scemarsi / vanno con veci alterne e a sciórsi in onda /
verna. idem, 8-7-261: ma le veci del tempo, e 'l corso,
erano appunto quelle, che facevano le veci del divoratore saturno. fil. ugolini
montagna; alcuni rigagnoli che tenevano le veci di fiumi e di torrenti. de
genitori o da chi ne fa le veci, alla pianticella coltivata dall'agricoltore.
in questo fare i parlamenti che le veci di notari del regno. einaudi,
i miserandi avanzi che natura / con veci alterne a sensi altri destina. idem,
, sm. ant. chi fa le veci del bargello; chi svolge i compiti
arnesi da bet- toliere ne faceva le veci, dispensando cibo e vino a poco
ed arnesi da bettoliere ne faceva le veci, dispensando cibo e vino a poco prezzo
casale del monferrato, faceva le sue veci in milano il gran cancelliere antonio ferrer
d'armi di questa piazza fungente le veci di ispettore alle rassegne.
-chi per esso: colui che fa le veci di qualcuno. -chi di dovere:
d'armi di questa piazza fungenti le veci di ispettore alle rassegne. pea, 3-108
di viticcio, o che ne fa le veci, come sono i pezioli di certe
in un ufficio o ne fa le veci; cooperatore, aiutante. - in
che viene assegnata, per farne le veci, a un notaio divenuto cieco o
qualcuno in un ufficio, fame le veci; assistere, aiutare, favorire con la
casale del monferrato, faceva le sue veci in milano il gran cancelliere antonio ferrer
il giorno / che sì grate alternar nobili veci / a me sia dato! cesarotti
della provincia, il quale faceva le veci del provinciale, morto poco prima, acciò
: tenere il posto, fare le veci di altri (più sinceri, più intensi
succedanei che possono fare le di lei veci, ossia rendere lo stesso servigio.
nei rispettivi porti chi faccia le vostre veci, e ciò a tutto vostro piacimento
invece di usurparne i titoli e tentarne le veci, farebbe opera egregia. carducci,
porta denti artificiali destinati a fare le veci di tutti o parte de'naturali mancanti.
/ i miserandi avanzi che natura / con veci eterne a sensi altri destina. pascoli
dominare tante generazioni e l'autorità far le veci della ragione. leopardi, ii-386:
posto d'altri, che ne fa le veci. bocchelli, i-83: nella tradizione
o della quale chiunque può far le veci. in gergo militare: * niente di
bestia, che potesse far le sue veci. cattaneo, ii-2-441: talora il suolo
figli, mariti e chi ne fa le veci. bocchelli, 10-16: fra quei
e la cura di adempiere le mie veci: ma commettendo a co- testo geloso
f. èsse). fa le veci di un nome indicato in precedenza: è
per esso: chi ne fa le veci. 2. letter. con valore
i miserandi avanzi che natura / con veci eterne a sensi altri destina. leopardi,
città eterna, che non soggiace alle veci e alla forza del tempo, perché rappresenta
le frondi delle patate medesime farebbero le veci di sovescio o governo ai campi,
/ falli al gran fallo in raddoppiate veci. -andare, battere, dare
cucina, a far le sue veci. [ediz. 1827 (260)
, prestare un servizio, tenere le veci. testi fiorentini, 69: qualunque
. v. 'fiducialmente'; può tenerne le veci ». fiduciosità, sf.
e più eleganti ne possono tenere le veci ». fiébole e deriv.
essere figura di qualcuno: farne le veci, rappresentarlo. leti, 5-i-214:
: assumerne l'aspetto, farne le veci. segneri, iv-28: al confronto
. giannone, 2-ii-269: faceva le sue veci... segnando i reali dispacci
perché ora sono destinate a far le veci dei così detti « monti »..
proprio della prima sedia. -fungere le veci: adempiere temporaneamente un incarico in sostituzione
botta, 5-243: quei che fungeva le veci di console di francia, quantunque fosse
armi di questa piazza, fungente le veci di ispettore alle rassegne. =
, applicato al moncone, fa le veci dell'arto amputato. leopardi, i-438
il capitano e talvolta ne facevano le veci. 4. stor. ciascuno
maestro gerente, il quale faceva le veci dell'abbate daùd. = voce
penna, e adempiendo tu le mie veci mi toglierai al pericolo di scrivere delle goffaggini
-tenere il grado di qualcuno: farne le veci, godere uguale prestigio e autorità.
del sereno, il corpo fa le veci del barometro e presente che il tempo vuol
i miserandi avanzi che natura / con veci eterne a sensi altri destina. manzoni,
parsimonia, potendone far quasi sempre le veci 4 medesimamente, istessamente '. ma nel
o un valore che ne faccia le veci). turbolo, 1-i-194: il
pittura. jahier, 123: quei « veci » fan più presto dei giovani a
fanatico di religione, il quale facesse le veci di un fanatico di libertà: e
una cassetta /... fa le veci d'urna e de'votanti / ogni
rappresentano negli altri stati e tengono le veci del nunzio... o ambasciatore pontificio
titolare ordinario, chi ne faceva le veci fu chiamato internunzio, quasi nunzio interino
polvere da schioppo e riuscii a far le veci dell'esca con un po'di carta
battuta, che fanno in certo senso le veci dell'inventiva, non dirò dell'intrigo
da schioppo e riuscii a far le veci dell'esca con un po'di carta
, che fanno in certo senso le veci dell'inventiva, non dirò dell'intrigo.
quale presso alcuni popoli ne fa le veci. = voce dotta, lat
la face, / di citerea le veci adempi. tommaseo [s. v.
talora, anche, perché faccia le proprie veci). — anche con riferimento a
distante ed elevato (e tiene le veci di un compì, di stato in
, al cielo (e tiene le veci di un compì, di moto a
segni dell'alfabeto che anticamente tenevano le veci delle note musicali. -lettere romaniche o
aria introdotta ne'guanciali e materassi tiene le veci di lana, penne, crine,
molle', quelli in cui fanno le veci de'materassi e capezzali de'soliti letti le
(e tiene per lo più le veci del compì, di stato in luogo)
, gli esterni più corti che fan le veci di calice, gl'interni riuniti in
quel luogo, sicché faccia le stesse veci. lastri, vi-69: si abbia
e fa, grosso modo, le veci di tale, con riferimento a persona o
-avere luogo di qualcosa: farne le veci, esercitarne le funzioni, conseguirne gli
qualcuno o di qualcosa: farne le veci, adempierne l'ufficio. -anche:
qualcuno o di qualcosa: farne le veci, esercitarne l'ufficio, adempierne le
quale governa la milizia e fa le veci del grammaestro o morto o assente
il grado di capitano e ne fa le veci quando occorra; 'luogotenente colonnello'quell'ufficiale
nel secolo xvi colui che faceva le veci del generale assente o impedito, quando questa
, servirgli da luogotenente: farne le veci, esercitarne l'ufficio. g.
di ferrara, deputavalo a far le veci di maestro del sacro palazzo. annuario
che vi sono cresciute, onde facciano le veci del sovescio. 2.
castello, perché facesse le di lui veci. ghislanzoni, 12-114: oh, che
il suggellatore gl'ingegneri che fanno le veci de'tavolari e quattro principali mastrodatti.
sostituto o supplente: quello che tieneprovvisoriamente le veci di un altro. p. petrocchi
collegio tenuto da religiosi, chi fa le veci del direttore con compiti amministrativi e disciplinari
o convitto dicesi colui che fa le veci del rettore e che cura anche la disciplina
dal podestà o da chi ne fa le veci, o da un ministro di
i miserandi avanzi che natura / con veci eterne a sensi altri destina. fogazzaro,
, perché ora sono destinate a far le veci dei così detti * monti ',
ne cuoprono lo stelo e fanno le veci di foglie, stando continuamente rivolte da
a supplire in ogni lor bisogno le veci de'teologi, de'filosofi, del matematico
assistevano il capitano e ne facevano le veci, prima che quest'arma fosse ridotta a
, accennando ai lupi commensali / nelle veci dell'io stampate il noi? carducci,
alcuni popoli ancor barbari ne fanno le veci. tommaseo [s. v.]
genitori (o chi ne fa le veci) responsabili del suorinaldo degli albizzi, i-134
proprio dai genitori o da chine fa le veci). regio decreto 5 febbraio 1928
chiunque a qualsiasi titolo ne faccia le veci, e i datori di lavoro. per
, e nella regione oltramondana tien le veci di fuoco la serafica intelligenza. pallavicino
di viburg, i quali, sostenendo le veci degli ordini, hanno l'autorità di
scendesse in cucina a far le sue veci. carducci, iii-4-231: ecco le bianche
-supplire le parti di qualcuno: farne le veci. salvini, 39-iii-127: la luogotenenza
la persona di qualcuno: farne le veci, svolgerne i compiti, le funzioni
/ i miserandi avanzi che natura / con veci eterne a sensi altri destina.
unione di più lettere che fanno le veci d'una. se di due lettere,
prefetto, o di chi ne fa le veci, che lo presiede, e di
mancando il viceré, ne faceva le veci. costituzioni siciliane del re alfonso (
'tener debba in gran parte le veci di un compiuto giornale bibliografico.
. parte del discorso cne fa le veci di un aggettivo. de amicis,
plur. -ght). chi fa le veci del camerlengo. siri, v-1-390
prodecano, sm. chi fa le veci di un decano o di un cardinale
stor. funzionario papale che fa le veci del maggiordomo in sua assenza o
.): quella che fa le veci della chiesa matrice. g.
dovrebbe avere un promimstro che ne tenga le veci all'occorrenza. = voce
. funzionario imperiale romano che faceva le veci del prefetto. tommaseo [s.
'proprefetto ': colui che fa le veci del prefetto. = voce dotta
una mia parente che ne tiene le veci. pascoli, i-223: tutti, o
prorepture), sm. chi fa le veci del rettore di un'università; vicerettore
che nell'alta poesia possa fare le veci del prosaico * artiglieria '. leopardi,
femm. -a). chi fa le veci o le mansioni di segretario; vicesegretario
). assessore comunale che fa le veci del sindaco. verdinois, 92
a formare cloruri doppi, facendo le veci di base coi cloruri elettro-negativi.
della bussola; e fame anche le veci, quando bisognasse. dizionario di marina
e mostrerà ch'ella degnamente sosterrà le veci di bibliotecario. l. venerosi [in
. -fa le veci di un sostantivo di persona già espresso
da chi ascolta (e ordinariamente fa le veci di un nome, sia concreto sia
di una persona adulta che fa le veci dei genitori e provvede alla sua educazione
o (fi chi ne fa le veci, che lo presiede, e di due
. 14. il fare le veci di un'altra persona. segneri,
de'pianeti nelle celesti consonanze faccia le veci dell'alto, qual del basso e del
in questo fare i parlamenti che le veci di notaci del regno. statuto albertino,
quanto indica un termine di cui fa le veci); gli avverbi sono: dove
pa- stor massimo / tien l'alte veci. renìschio (renìstio), sm
nella scultura, faceva le di lui veci compartendo a'suoi amici quei lavori,
tengono, il più delle volte, le veci di parole che non si vogliono dire
: stinatario o da chi ne fa le veci. l'impiegato postale scrisse i suoi
mente rispettò) -, chi faceva le veci, in caso di necessità, di
ed anche un poco di rosolio faranno le veci dei medicamenti cardiaci. maironi da ponte
di ogni moglie, o facente le veci di moglie, noiosa, gretta, appiccicaticcia
o bacchetta; ovvero anche fa le veci di scacciamosche una rosta o mazza.
con un'altra che ne fa le veci o che ne svolge le funzioni.
de'pianeti nelle celesti consonanze faccia le veci dell'alto, qual del basso e del
capitano ed, occorrendo, ne fa le veci. fucini, 424: un vecchio
tosto dal colonnello, che ora fa le veci del comandante assente, ed ebbe in
o al giudice cne ne farà le veci; ad esso rimetteranno le copie in
abete che in alcuni bastimenti fa le veci della corda come sopra. di
i miserandi avanzi che natura / con veci eterne a sensi altri destina.
in cucina, a far le sue veci. di giacomo, i-504: la servetta
uno sgabbiolo di legno che feceva le veci di scrittoio, via via che si
da quella effettiva o che fa le veci di un'altra. guglielminetti 2-138:
prima / i santi numi, divisò le veci, / sì che parte il tenemmo
definitivamente la religione. -fare le veci di un oggetto mancante. deledda,
di una carica pubblica; che fa le veci di tale titolare; che collabora
una carica pubblica; chi ne fa le veci; chi colla- bora direttamente con lui
sostituzione del titolare; che ne fa-le veci. giamboni, 7-63: a neuno
funzioni pubbliche, o ne faceva le veci in sua assenza. grimani,
chi assiste al boia e ne fa le veci. = comp. da sotto1 e
di assistere il cancelliere e di fame le veci. v borghini, 4-ii-666: si
fattore di campagna e ne fa le veci al bisogno. m. maccari, 142
privata, lo coadiuva o ne fa le veci. foscolo, xiv-104: domando
ne ha la forma o ne fa le veci. = deriv. da spata1.
le glume nelle graminacee che vi fan le veci di brattee o spate.
in avellino alcuno che possa fare le sue veci; e ce n'è bisogno per
a vestito o ad altro, fa le veci di un ucchiello. 12.
, di quell'altro, tengono le veci della coda. -usato per le
natura feminarum, xxxv-i-553: de li veci de femene per don non sai qual toia
ma specialmente quegli che sulla nave fa le veci del comandante. = voce
o in una mansione; fare le veci di un'altra mansione. d.
o in una mansione; fare le veci di un'altra persona. bembo,
consiglio che i vivi potessero supplire le loro veci. a. m. bandini,
, 1-379: il surrogato non sostiene le veci del surrogante con piena forza? cavour
1-379: il surrogato non sostiene le veci del surrogante con piena forza? targioni tozzetti
suggellatore, gl'ingegneri, che fanno le veci de'tavolari. galanti, 1-i-159:
che qualche metallo avrebbe potuto sostenere le veci loro col vantaggio di conservar sempre,
che in partic., faceva le veci di un capitano e che attualmente nell'esercito
prenapoleonici, ufficiale superiore che faceva le veci del colonnello in
ufficiale di alto grado che faceva le veci del generale in sua assenza; attualmente
i seggi loro. -fare le veci di qualcuno o di qualcosa; esercitarne
, il luogo, vece, le veci). fra giordano, 2-291:
perché ora sono destinate a far le veci dei così detti 'monti', facendo prestiti
, pregherò qualche amico di far le mie veci con soderini. leoni, 735:
egli in quella giornata a sostener le veci di venturiere si apparecchiava. manfredi,
-togliere il luogo a qualcuno: fare le veci, adempierele mansioni; sostituire. baldi
gli siede appresso, oggi, mutate le veci, questa si estolle. poerio,
pende sul petto, affinché faccia le veci di tovagliolo o salvietta. dessi,
o il giudice che ne fa le veci, farà la sua relazione al tribunale d'
i miserandi avanzi che natura / con veci eterne a sensi altri destina.
al verbo avere, che ne fa le veci, per significare lo spazio da corrersi
per non lasciare che altri prendesse le mie veci, per resistere a mia madre e
i miserandi avanzi che natura / con veci eterne a sensi altri destina. manzoni,
, i-13: l'elvio maschio sente le veci del sole, perciò che all'alba
la destra e co la sinistra stanno in veci di torri ottimamente armati a ferro,
, 10-ii-183: avendo loro dato le sue veci in terra, ha anche posto loro
tenere, ecc. la vece, le veci di qualcuno o diariosto, 1-iv-257: per
, 2-ii-27: le palificate sostengono le veci delle mura cadute. foscolo, x-315
'decamerone'la quale potesse fare le veci di testo. d'annunzio, iv-2-1206
-il padre 0 chi ne fa le veci: nel gergo disciplinare scolastico, indica
è responsabile dello studente minore. -nelle veci di qualcuno: al suo posto.
lo stesso. e la signorina nelle mie veci avrebbe aperto: non è forse vero
] lire mille sessantaquattro, detratte le veci. 9. locuz. avverb
.]: 'vicariante': che fa le veci, surroga, sostituisce specialmente come termine
2. eccles. prelato che fa le veci del vescovo nell'am- ministrazione di una
nelle congregazioni religiose, chi fa le veci di un superiore (anche con uso appositivo
. poteva all'occorrenza fame le veci. viceamministratóre, sm. (
sino al marzo passato un vine le veci. ce-amministratore discretamente infedele che imbrogliò tutto
:... quegli che fa le veci del conservatore. viceconservatore del catasto,
, che all'occorrenza può fame le veci. minio, lii-14-89: della
: 'viceconsole': ufficiale civile che fa le veci del console assente. massaia, i-82
curato e all'occorrenza ne fa le veci. - anche: viceparroco. pananti
]: 'vicedecano': quegli che fa le veci del decano cardinale vicedecano.
. j: 'vicedelegato': chi fa le veci del delegato. leoni, 30:
.: colui o colei che fa le veci del direttore o della direttrice. gobetti
]: 'vicemaestro': colui che sostiene le veci di maestro. simo a tutti
, sm. ant. chi fa le veci del padre (con partic. riferimento
]: 'viceparroco': colui che tiene le veci del parroco. dessi, 9-8:
]: 'vicequestore': colui che sostiene le veci del questore. -nella polizia
]. 'vicesindaco': colui che sostiene le veci di sindaco. = voce
i miserandi avanzi che natura / con veci eterne a sensi altri destina. montale,
genitori o di chi ne fa le veci, buona condotta, disponibilità ad un
o della quale chiunque può far le veci. = trascrizione della sigla nn,
usa nel giuoco delle carte e tien le veci del denaro: gettone. maurensig,
. in roma antica, chi faceva le veci del questore in caso di sua momentanea
. (vicegovèrno). reggere facendo le veci del titolare di una carica.
rito, ma che spesso tiene le veci dell'unione matrimoniale. na collare1
gl'interlocutori aggregati non male ne fanno le veci, quando la musica di questi pezzi
7-xii-1999]: così delicato da far le veci di un eyeliner: è 2000 lights