che le fiere de'greci ombre insepolte / varcar non lascia oltre acheronte, al cielo
altri ti sforza / duri climi a varcar, dove inclemente / natura a'pigri
da le rodie arene / i gran campi varcar de suo giallore d'autunno come uno
turbar tutti i mondan conforti, / varcar l'alpe, l'atlante e 'l tauro
. prati, i-142: hai dovuto varcar l'atre lacune / pria di veder le
onde sia degno / ch'io gli faccia varcar tonda di liri. serdonati, 9-525
mi- ramo el fine, anzi el varcar del ponte, / nel qual mal passa
sua beona gente / piacque a bacco varcar fino in toscana / trovò aperta una
mi- ramo el fine, anzi el varcar del ponte, / nel qual mal passa
recinto, né i suoi getti valevano a varcar la spianata, interposta tra le tende
l'orizzonte, / siate preste a varcar l'ultimo grado. d. bartoli,
chiamo morte. marino, 1-21: per varcar l'ombre innanzi tempo sorta / già
pananti, ii-94: i frati, che varcar monti e dirupi, / avrebbero mangiato
lenti e luminosi progressi, ci conviene varcar monti e mari per ritrovar bacone, locke
sua beona gente / piacque a bacco varcar fino in toscana, / trovò aperta
, iii-156: ella aveva perduta, nel varcar il parapetto, una delle sue graziose
musica hai posto; oltre non puoi / varcar, sforzo mortai. f.
ma già mi sento il naturai confino / varcar col volo della voce ardita.
spirto, ombra mendica e mesta / varcar ti converrà tonda funesta. s.
regno de'venti, / tu meco sai varcar l'alpi nevose. fantoni, i-70
/ tornar di bei tesori / senza varcar gli orrori / del procelloso mar.
. bertola, xxii-750: s'ami varcar l'onda, / ecco il battei leggiero
si schiudesse la porta del paradiso al varcar quella soglia misteriosa che tante volte avevo
34-239: ben mille ed ottocento / anni varcar poi che sparirò, oppressi / dall'
1-1255: sol che ti attenti / varcar le limpid'onde, a me tu pari
tuo amor non mi fia grave / varcar il crudel mar, ben ch'egli ondeggi
potesser co'piè del mar profondo / varcar tacque sonanti. foscolo, i-70: il
. ciro di pers, 3-103: varcar col nuoto il rapido de'fiumi,
regno de'venti, / tu meco sai varcar l'alpi nevose. marino, 1-6-62
notte alberga. bruni, 137: giurai varcar le più rimote sponde / per trovar
baldi, 72: un dì, nel varcar l'onda infedele / che freme incontro
i pellegrini insegni, / se bramano varcar tonde d'obblio. g. argoli,
torri arditi e pronti / a gettar e varcar sambuche e ponti. giuglaris, 1-497
: ben mille ed ottocento / anni varcar poi che sparirò, oppressi / dall'ignea
. e ora voi la giustificate a varcar l'iura, a spegner ginevra,
stendi / che ad essa raro altra varcar può sopra, / ecco slegato il nodo
ad una tore / assai vicino a varcar tonde stige. = voce dotta
potesser co'piè del mar profondo / varcar tacque sonanti, e con le mani /
bragac cia, 1-371: varcar mari e tagliar monti, rompendo quei termini
e 'l morso / fia men duro in varcar l'ignoto calle. pananti, iii-
suoi lenti e luminosi progressi, ci conviene varcar monti e mari, per ritrovar bacone
e presi a gioco / senza remi varcar gorgo vorace. nievo, 466: