il servire e dopo / un lungo vaneggiar, contento abbraccio / senno con libertà.
la qual varietà fa spesso altrui / vaneggiar sì che 'l viver par un gioco
pentito core / veggio e non nego il vaneggiar mio stolto. caro, 15-i-128:
, / e 'n tutto è fermo il vaneggiar de l'aure. idem, 16-12
professione sempre bambina, se per il vaneggiar del discorso e la poca veduta che ha
unico a'mali / le nate a vaneggiar menti mortali. manzoni, 3: concorron
d'ogni cerèbro, / e vedrà i vaneggiar di questi illustri. f. villani
: e voi, / stanchi di vaneggiar, vegliate ancora, / languidi spirti miei
: e voi, / stanchi di vaneggiar, vegliate ancora, / languidi spirti
petrarca, 1-13: e del mio vaneggiar vergogna è il frutto, / e 'l
cupo e grave sonno oppresso / dopo vaneggiar lungo in sé riviene. alfieri,
mi vergogno; / e del mio vaneggiar vergogna è 'l fratto. caro, i-248
ogni semenza, / e lascia al vaneggiar tra l'erbe e fiori / or qua
mistura i... i potea far vaneggiar la fedel cura / dei duo compagni
da per tutto il vizio / a vaneggiar le presta esempli e norme? landolfi,
. petrarca, 1-12: del mio vaneggiar vergogna è 'l frutto / e 'l pentersi
ogni semenza, / e lascia al vaneggiar tra l'erbe e fiori / or qua
il gran perduto tempo / e 'l lungo vaneggiar de i molti giorni, / ov'
ogni cerebro, / e vedrà il vaneggiar di questi illustri. plutarco volgar.,
, / con parole gravissime ripiglia / il vaneggiar suo lungo. capriata, 470:
105: né diate orecchio a vaneggiar d'infermi. dell'uva, 12
infievolita. alfieri, 1-1170: or forse vaneggiar ti fanno / le troppo a lungo
la sua testa, / che gli fé vaneggiar dinanzi a gli occhi / molte figure
vaghezza intendo, / che mi fa vaneggiar sol del penserò, / e gire in
in tal pensier m'interno, / più vaneggiar pel rio dolor mi sento. manzoni
desire! intima forza! quale / antico vaneggiar nome d'amore / t'impose,
, / e non travii co 'l vaneggiar de'sensi, / vivi, e sappi
le sue sorti sdegna, / e vaneggiar si vede / intorno ai lampi de gli
quella speranza, / che ne fe'vaneggiar sì lungamente, / e 'l riso e
d'ogni cerebro, / e vedrà il vaneggiar di questi illustri. fazio, i-17-73
vaghezza intendo, / che mi fa vaneggiar sol del penserò, / e gire in
errore. idem, 1-12: del mio vaneggiar vergogna è 'l frutto, / e
stella / si volge, e il molle vaneggiar de'sensi / mira con scherno da
. petrarca, 1-14: del mio vaneggiar vergogna è '1 frutto, / e
? e torni / di nuovo a vaneggiar? carducci, iii-5-5: l'accademia de
secoli... / e vedrà'il vaneggiar di questi illustri. bandello, 1-7
alfieri, 9-55: pur non del tutto vaneggiar mi fea / d'oltremonti l'
stremi! petrarca, 1-13: del mio vaneggiar vergogna è '1 frutto, / e
et arid'ossa / fia che 'l mio vaneggiar sepolto giaccia / doppo l'ultima mia
. petrarca, 1-14: del mio vaneggiar vergogna è 'l frutto, / e 'l
de'medici, i-205: è il mio vaneggiar con men ragione / condotto ad amar
le ritorna nel cuore addolorato / suo lungo vaneggiar, prima che 'l sacro / fonte
ardite prore, / fidammo 1 lini al vaneggiar de l'aure. gemelli careri,
nostro. petrarca, 1-14: del mio vaneggiar vergogna è 'l fratto, / e
, / e 'n tutto è fermo il vaneggiar de l'aure. 7
quei lamenti, / date al mio vaneggiar pietoso oblio. cesarotti, 1-xxxii-62:
ardite prore, / fidammo i lini al vaneggiar de l'aure. pindemonte, ii-478
gl'infocati disii, son presso al vaneggiar venuto ed a fare per avventura non
per usanza / l'anime nostre a vaneggiar sospinge, / tal in sé di piacer
cupo e grave sonno oppresso / dopo vaneggiar lungo in sé riviene, / tal ei
lasciate che al deserto / predichi il vaneggiar di macometto. -con valore attenuato
scusa, sio torno / al folle vaneggiar: moti son questi / d'alma
: onde m'allegro. lungo vaneggiar, contento abbraccio / senno con libertà.
pesci. marino, x-220: al vaneggiar de'zefiri amorosi / scherzanper tonde i popoli
stanca / l'ingegno, e 'l sempre vaneggiar lo irrita / indarno. borgese,
e governa / folle desir, che il vaneggiar mi sprona. rosmini, x-223:
: il desìo nascondasi, / che a vaneggiar ti guida. nievo, 843:
in sì breve spazio / del dolce vaneggiar pnvo facestimi, / teco portando ogni
vaneggia. petrarca, 1-12: del mio vaneggiar vergogna è 'l frutto, / e
eterno farmi, / e sol a vaneggiar mai sempre intesi. g. gozzi,
sua testa, / che gli fé vaneggiar dinanzi agli occhi / molte figure nobili
, rapido, veloce, / che vaneggiar mi vedi ognor qui intorno, / ov'
, / e 'n tutto è fermo il vaneggiar de laure. metastasio, 1-ii-158:
la gran campagna intorno, / potea far vaneggiar la fedel cura / de'due compagni
più chiaro, / assiso, miri il vaneggiar dell'ore. 9. non avere
ogni cerebro, / e vedrà il vaneggiar di questi illustri. l. dati,