acqua. -andare per acqua col vaglio, fare un buco in acqua,
uomo, denota poca sanità. -mangiar vaglio: arrabbiarsi in silenzio. -sapere d'
/ che per l'aia agitato in largo vaglio / al soffiar del- l'auretta ed
pria che al solco / confidisi, col vaglio cernitore / si sperimenta.
mio, e ciò ch'i'posso e vaglio / dono voi, cui fedel star
., 26-22: certo a più angusto vaglio / ti conviene schiarar. petrarca,
arnese di legno, a forma di vaglio, con cui si sventola la canapa per
immesso anche in lombardia) intitolato il vaglio. mi faresti gran piacere se gli procurassi
non bever vino se non attinto col vaglio, reputando men difficile questo che quello.
più autorità alle mie ragioni, mi vaglio d'una proposizione platonica. -fare
2-79: talché tutto forato come un vaglio / il pover orco al fin cade
, perché gli occhi sieno come un vaglio e le pupille due buchi, -che,
. non accade una critica, un vaglio -ma semplice- mente si nega la loro
, e certi ancora bucherellati come un vaglio: né v'è in essi un menomo
xxvi-3-98: onde awien spesso che piscian nel vaglio, / e si pagano spesso di
l'accademia stessa, l'opera di vaglio, di purismo linguistico che essa compie
frumento / e lo cerperà nel suo vaglio? pirandello, 7-113: per me,
gran calvello, / con un vaglio di buchi larghi e rari. canti carnascia
infinita capacità è a guisa d'un vaglio forato, anzi d'una secchia sfondata
che mangiata la biada dà calci al vaglio: non mostrare gratigrazzini, 4-267:
che poi ch'egli ha mangiato il vaglio dà de'calci alla biada.
, e premette lentamente sul grilletto. vaglio non batté ciglio. e l'arma fece
13-758: per l'aia agitato in largo vaglio / al soffiar del- l'auretta ed
compone emenda e tassa. i col vaglio ogni suo accento, ogni suo metro /
infinita capacità è a guisa d'un vaglio forato, anzi d'una secchia sfondata
si cernono. 2. passare al vaglio, setacciare. bencivenni [crusca]
il frumento / e lo cernerà nel suo vaglio? -figur. algarotti,
dotta, lat. cernire * passare al vaglio ', al figur. * distinguere
il frumento / e lo cernerà nel suo vaglio? 5. provocare, sfidare
puole de'frammenti de'gusci, o col vaglio, o col capi- steio, all'
radissimo. e servendomene, non mi vaglio se non del vino stato in quelle
: quel ciotolone di legno largo come un vaglio per sandraccio, un bastracone di servitore
sen la serpe: / quel che nel vaglio piscia, / e quel che liscia
. 3. far passare al vaglio (il grano). lastri,
giubberello / han più buchi ch'un vaglio o colatoio. 2. ant
. colétto, sm. sorta di vaglio usato per separare il grano dalla pula
berti, 219: 'colo', sorta di vaglio. = voce tose.,
sieno rigorosamente esaminate e poste ad angustissimo vaglio tutte le opinioni letterarie che vi sorgono;
ant. miscuglio di semi (ricavati dal vaglio delquesto falso cattolico signor selva un conciliabolo di
con assai plauso in molte fattorie il vaglio a cono. soffici, 1-330: il
meco, / di quel ch'io vaglio son per farti mostra. castiglione, 285
spendiate confidentemente per quel tanto che io vaglio, ché certo tutto sono a conto
si staccia più appresso l'uscito dal vaglio e si serba all'asciutto [il seme
se ne sarebbe potuto fare un bel vaglio. guidiccioni, ix-491: e 'l tauro
gliare; separare per mezzo del vaglio. ariosto, sai.,
agg. letter. passato al vaglio; filtrato. - anche per simil.
cribro, sm. letter. vaglio, crivello. petrarca, ii-1-151
che non discemonsi finché non vengano al vaglio... che li crivelli a bastanza
compone emenda e tassa. / col vaglio ogni suo accento, ogni suo metro /
. il passare al crivello, vaglio. tramater [s. v
ai fori del fondo; setaccio, vaglio. nell'industria (specialmente nell'industrie
. guittone, 3-33: di quanto vaglio, son di gran cor presto.
ha le mani bucate più di un vaglio; e né meno mi garbava quel
io un gentile spirito, mentre mi vaglio delle finezze della lingua toscana favellando delle
giudicati... attraverso il rozzo vaglio del patriottismo o del disfattismo.
e premiar, per quanto io vaglio / la tua fede, il tuo zelo
, testimonianze, senza però passarle al vaglio di un pensiero critico. gir
davanzali, vi-67: poiché per me non vaglio / se da voi non proseggio /
un panno o ad altro strumento (vaglio, setaccio, ecc.) capace
di materiale che risulta setacciata da un vaglio di caratteristiche convenzionali prefissate. 3.
lippi, 2-79: tutto forato come un vaglio / il pover orco alfin cade e
fare io qui, poich'io non vaglio / smembrar su la forcina in aria starne
s'usano all'aia e al forno: vaglio, pale, frugatoio, spazzatoio e
dicono, ohimè!, ch'io non vaglio una frulla, / per che chi
- anche: ciò che cade dal vaglio. ventura rosetti, 1-98:
gherbèllo, sm. ant. vaglio, garbello. ricettario fiorentino [
ali simile a quello che si imprime al vaglio; probabilmente per estens. il termine
degli elementi che rimangono al disopra del vaglio nella granulometria dei materiali sciolti e pulverulenti
dal gr. gstop 4 acqua 'e vaglio (v.). idrovia
, / perché saper supir non voglio o vaglio, / dico ch'ai duca,
o igneo. pallavicino, 10-ii-198: mi vaglio di queste forme, perché sono le
me,... / da quanto vaglio, son de gran cor presto.
e precisamente alle orecchie loro: io vaglio assai più di voi. -assol.
è capace a svertare peggio di un vaglio. 3. incontrare all'improvviso,
aiuto tuo, senz'il quale non vaglio nulla e col quale posso ogni cosa,
un uomo: penso, m'investo, vaglio il sì / ed il no;
in invettive, ché tu vedrai ch'io vaglio in quella arte più che tu non
de la ragione. -verifica, vaglio. b. croce, iii-32-197:
, le spazza, e con un vaglio avente i buchi vie più stretti che la
levaspìgoli, sm. invar. strumento da vaglio usato per smussare gli spigoli sulle strisce
staccino, a guisa che si fa col vaglio per pulire dalla lolla il grano.
. goldoni, i-941: per me medesimo vaglio sì poco che l'offerirvi il mio
fedele e om de ciò ch'eo vaglio. g. cavalcanti, i-273: certe
ed egualmente utile è l'uso del vaglio a cono, di fil d'ottone a
vincere la città di troia, io mi vaglio di quell'armi e di quella facoltà
visco buono, cocendole e passandole per vaglio di rame con i fiori minutissimi, e
: qui bisogna che io mostri quanto vaglio. tassoni, xiii-98: una pecora
martirio; tormento, tra vaglio. seneca volgar., 3-382
il pepe; quind'io me ne vaglio a carta, a carta scucita, per
intelligenti, quali voi siete, perciò mi vaglio delle metagiurìdico, agg. (plur.
provare la proposizion di sopra, io mi vaglio d'un mezzotermine più incredibile di quel
acqua minerale, in tal caso mi vaglio sempre dell'acqua della villa ne'contorni
qualche acqua minerale, in tal caso mi vaglio sempre dell'acqua della villa, ne'
verità, quanto è più ventilata col vaglio delle dispute, più si risolve in mondiglia
si travagliano, idest si fanno passare di vaglio in vaglio. zanon, 2-xix-194:
idest si fanno passare di vaglio in vaglio. zanon, 2-xix-194: oh quanto più
per tutta quella poca moneta che io vaglio. tansillo, 1-147: sforzar da le
meco, / di quel ch'io vaglio son per farti mostra. anguillara, 6-10
la biada, trae de'calci nel vaglio, solamente perché in certa sua stampa
tommaseo [s. v.]: vaglio nettatore per grano, riso e altri
ogni cosa. alfieri, xiv-1-140: se vaglio a nulla comandatemi. leopardi, 843
aggiunge se con lucilio oprasse occhiale e vaglio, / prìncipi giusti l'occhialetto a questo
algarotti, 1-x-45: intanto offerendomele quanto vaglio e sono, con patto solenne di non
. giovio, ii-102: io non vaglio. signor mio, se non in
fa più onore che io non vaglio, io non farei a lui sì fatto
mi fa più onore che io non vaglio. nievo, 1-385: io, per
di un riverente perdono, se mi vaglio verso di essi della risposta levenocchiana.
/ e già tutto forato come un vaglio, / e'si volgeva come un
in: poni una paniera o un vaglio in sul paiuolo e cuoprila con un
'n un paniere, / 'n un vaglio, 'n una rete. redi, 16-i-30
col trovare un marito. -passare al vaglio, per il vaglio: v. vaglio
. -passare al vaglio, per il vaglio: v. vaglio. -passare a
vaglio, per il vaglio: v. vaglio. -passare a marito', recarsi nel
. algarotti, 1-x-45: offerendomele quanto vaglio e sono, con patto solenne di
face,] già per lei ched io vaglio, / e non mi dona quel
potrete di me fare, ché poco vaglio. -in partic.: perdita
/ periron, come fussin suti un vaglio. -mancare (il compenso)
sotterrarlo, dice ch'egli sembrava un vaglio, tutto da capo a piè pertugiato
[ossi] ancora bucherati come un vaglio, né v'è in essi un menomo
piccino e gli parve aver pisciato nel vaglio. allegri, 210: arriva in tanto
, n. 2. -pisciare nel vaglio: v. vaglio. -pisciare per
. -pisciare nel vaglio: v. vaglio. -pisciare per lo stesso buco:
carducci, iii-9-155: passò per il vaglio tutto il già raccolto e fermò plausibilmente
acqua minerale, in tal caso mi vaglio sempre dell'acqua della villa. nomi
10-vii-39: ora vedrai quello, che io vaglio nel polito e vezzoso scrivere. equicola
/ che gli han più forati d'un vaglio? -rifl. giamboni,
sieno rigorosamente esaminate e poste ad angustissimo vaglio tutte le opinioni letterarie che vi sorgono.
, / talché tutto forato come un vaglio / il pover orco alfin cade e basisce
17: imitisi il villan, che al vaglio, al rastro, / a la
, vi-67: poi che per me non vaglio, / se da voi
e mio singniore, / de quanto vaglio, son de gran cor presto. armannmo
. chiaro davanzati, 36-7: quanto vaglio, in vostra riverenza / dimoro sempre
; il portarlo all'esame o al vaglio di chi deve prendere una decisione; iniziativa
servitore. alfieri, 7-27: se vaglio a obbedirla mi comandi e pregandola di
, veggo nelle mani di molti un vaglio mostruoso che, con diligenza raggirato e
io mi sia, per qualche cosa io vaglio, / se già si vede die
vostro contese e vinse, dir non vaglio. -essere di punta: aprire
cherubino, 3-84: dànno lo esempio del vaglio che, avvenga che con esso non
/ ma per saver ciò ch'eo vaglio e varraggio. apollonio di tiro voi
dalla albagìa quodlibetale che vuole sottoporre al vaglio del 'sic et non 'ognimistero e
cerco e trovo, e poi le vaglio e quoto. -valutare una persona dal
378: item demo per raconciare lo vaglio soldi i denari vi. boccaccio,
ii-43: egualmente utile è l'uso del vaglio a cono, di fil d'ottone
sarebbe eziandio stata buona a fare un vaglio. genovesi, 431: il miagolar de'
e sbatacchiate scortico, / e scorticate vaglio, e il loro scoglio / rattorco in
trovarla. -con esame o con vaglio preciso e obiettivo. einaudi, 1-134
acciocché vi pervenga alle mani, mi vaglio del mio corriere. leopardi, iii-184
recondite, sapendo voi bene che io non vaglio a tanto. foscolo, ix-1-287:
, non altrimenti che 'l paniere o il vaglio l'acqua, tengono i segreti de'
: versalo in un reticino o in un vaglio, diresti tu doverglielo renduto?
cassa retta- mente si può chiamar un vaglio, sicome molt'altre di sì fatta
il credere potersi ritenere l'acqua nel vaglio, mi risolsi scriver al principe,
le porta seder pettoruto su d'un vaglio rovesciato... e ribattezzarsi con
/ mi volete per asino o per vaglio. / che vuol dir or questo
il 'timeo'. g. a. vaglio [« la stampa », 3-vi-1987]
tutta volta per quel poco ch'io vaglio spendetemi al piacer vostro. =
analizzare, esaminare attentamente, passare al vaglio della ragione e del giudizio. canigiani
pietà non sente, / empiendo il vaglio e riempiendo invano / d'onda fuggente
m. fiorio, 297: il detto vaglio si va dibattendo e rimenando in un
, con quel che manda fuori il vaglio, mescolata di continuo uscirne possa,
i-3-158: mi rimproverate che spesso mi vaglio delle allegorie ne'miei fogli. g
favore. 5. respingere al vaglio della censura. leoni, 45:
/ per cui scuoter si dee perpetuo 'l vaglio, / de- turpator di fòri e
mani. moretti, iii-56: il vaglio leggero... pareva girar su se
e che ripara l'acqua come un vaglio. manzoni, pr. sp.,
venivano giudicati... attraverso il rozzo vaglio del patriottismo o del disfattismo.
residuo fisso. g. a. vaglio [« la stampa », 10-xi-1982]
« qui bisogna che io mostri quanto vaglio ». cesari, iii-43: po-
vostro e mio singniore, / de quanto vaglio, son de gran cor presto.
dei detersivi. g. a. vaglio [« la stampa », 2-iii-1983]
., 26-23: certo a più angusto vaglio / ti conviene schiarar: dicer convienti
sm. agric. tipo di separatore a vaglio usato per dividere il riso dai sottoprodotti
questa è la cascion sola che l'om vaglio amma- strare. 2.
: quivi farò, se punto in arte vaglio, / prendere a l'altra una
e sbatacchiate scortico, / e scorticate vaglio, e il coro scoglio / rattorco in
tronco. -ant. passato al vaglio (un cereale). ghirardacci
quasi pien d'acqua, e scuotesi il vaglio, nel quale scotimento quel ch'è
, risospinti e crivellati come grani nel vaglio. leopardi, iii-107: or dio sia
a guardare. guarini, qual altro vaglio può alcuna cosa meglio purgare e meglio
trovasse il compratore di me, che vaglio qualche cosa ». s. bernardo
-tenere i segreti come il paniere o il vaglio l'acqua: rivelare tutto ciò che
segreti come il paniere, o il vaglio l'acqua': proverbio che dicesi di chi
chiamata pressione osmotica. g. a. vaglio [« la stampa », 10-x-1984
'l face, / già per leiched io vaglio, / e non mi dona quel ch'
credea né volea. - vaglio di argomenti, di concetti. salvini
l'arte del passato ha già conosciuto un vaglio, un ta ciarpa si sia cavata
anione. g. a. vaglio [« la stampa », 2-iii-1983]
ecc.). g. a. vaglio [« la stampa », 10-ii-1982]
. g. a. vaglio [« la stampa », 2-xi-m83]
simmetrica. g. a. vaglio [« la stampa », 24-xii-1986]
della cellula. g. a. vaglio [« la stampa », 9-ii-1994]
d'adoperarmi in quel quasi niente che vaglio. ma le occasioni sono smarrite, dirò
far io qui? poi ch'io non vaglio / smembrar su la forcina in aria
ohimè, veggo nelle mani di molti un vaglio mostruoso, che, con diligenza raggirato
che la sua solarizzazione è passata attraverso il vaglio dei filosofi e del razionalismo.
zolfo. g. a. vaglio [« la stampa », 2-iii-1983]
fossa, netta o crivellata similmente con vaglio di fil di rame, onde gli asparagi
f. frugoni, 4-140: io non vaglio a soffrirti, / né più
= comp. da sotto1 e vaglio (v.). sottovalutare
per voi, spendetemi sicuramente per quanto io vaglio, ché sempre vi risponderò buona lega
47: spendetemi / per quel ch'i'vaglio. redi, 16-iv-38: in qualsiasi
il grano, battendolo o passandolo al vaglio. giuliani, i-105: a vederli
grano] scotendolo con diligenza e spolverandolo col vaglio minutamente. -levare via con
pareti, mobili alti. 3. vaglio usato per ripulire il grano dalla polvere e
: arnese da spolverare il grano; vaglio, ventilatore. = deriv.
altro istrumento abcd fatto a modo di vaglio, il quale avrà le sue sponde da
grano, spurgandolo in determinati tempi col vaglio. 9. sfrondare gli alberi
con la stessa felicità e sicurezza me ne vaglio [dell'acqua del tettuccio] in
galileo, 3-2-95: il moto del vaglio in questa operazione è che egli viene
far della tua pelle / stringhe, un vaglio od una piva. = comp
non altrimenti che 'l paniere o il vaglio l'acqua, tengono i segreti de'
intensità eccessiva. g. a. vaglio [« la stampa », io-viii-1983]
grosso tre dita: fatto questo, col vaglio vi va vagliando sopra de la secca
]: 'tamiso': rete in forma di vaglio con manico, per prendere gamberi e
organismi son passati attraverso un severo vaglio che gli ha selezionati e purificati. gadda
... passa per una specie di vaglio. l'illustrazione italiana [1-i-1955]
s'empiono, come si vede del vaglio; e le vasella grandi, s'elle
, è capace a svertare peggio di un vaglio. carducci, iii-5-159: se
fenomeno. g. a. vaglio [« la stampa », 23-v-1984]
sì, mirate di voi quanto più vaglio: / poco manca a finire il mio
com'io tremendamente di questo passo mi vaglio contro di voi. -con grande
animali. g. a. vaglio [« la stampa », 15-v-1985]
ossigeno-fosforo. g. a. vaglio [« la stampa », 2-iii-1983]
l'alto. g. a. vaglio [« la stampa », 10-3-1982]
assennato. = deriv. da vaglio. vagliare, tr. (vàglio
vagli). far passare attraverso un vaglio un materiale incoerente (quale grano, ghiaia
che agitare e scuotere il grano nel vaglio. verga, 8-19: la baronessa kubiera
7-i-38: ha mandato iddio questo secondo vaglio, per vagliare e separare li buoni
giudicare persone o cose. -vagliare col vaglio grosso, rado: esaminare sommariamente.
olandesi, d'aver da principio vagliato col vaglio rado, per poi tornare a vagliare
per poi tornare a vagliare il vagliato col vaglio fitto. mazzini, 60-113: ognuno
vagliata, sf. scossa di vaglio; veloce vagliatura. tommaseo [s
. 2. colpo dato con un vaglio. tommaseo [s. v.
), agg. passato attraverso il vaglio, setacciato, per suddividerlo per dimensioni
grano, crivellatore; chi maneggia un vaglio. sacchetti, 3-3: fu
vagliare, di far passare attraverso un vaglio materiali incoerenti per separarli secondo le dimensioni
non s'empiono, come si vede del vaglio. s. gregorio magno volgar.
le pietre e 'l grano rimangono nel vaglio. alamanni, 5-2-20: né quella
e 'l vaglio. galileo, 3-2-95: il moto del
. galileo, 3-2-95: il moto del vaglio in questa operazione è, che egli
della tua pelle / stringhe, un vaglio od una piva. lastri, i-64:
ricevuto con assai plauso in molte fattorie il vaglio a cono, che con molta facilità
nuovo, e lo staccio mezzano: il vaglio più rado, quello che toglieva la
il cruschello. -agric. vaglio ventilatore-, apparecchiatura in cui una corrente
condannati a passar eternamente per i buchi del vaglio delle danaidi. -in paragoni
/ dove fosti forato più ch'un vaglio. pulci, 7-43: egli era come
; / e già tutto forato come un vaglio, / e'si volgeva come un
nella pancia, che non ha un vaglio. nomi, 14-2: restarono bucati come
sul colpo. la pelle pare un vaglio, dai pallini della botta.
., 26-22: certo a più angusto vaglio / ti conviene schiarar. guicciardini,
2-2-162: né ci può in effetto essere vaglio più bello a distinguere le valute degli
publico. marino, 10-141: col vaglio ogni suo accento, ogni suo metro /
rigorosamente esaminate, e poste ad angustissimo vaglio tutte le opinioni letterarie, che vi sorgono
... ci mostra ogni giorno quale vaglio rappresenti per la poesia una barriera linguistica
44-15: se s'avesse a fare un vaglio de'sonetti più belli del petrarca o
vagli ripetuti. non è certo che il vaglio funzioni sempre a perfezione. fenoglio,
troppi, e non c'è il minimo vaglio. » -discussione assembleare di una
, ii-348: passerà ogni cosa per il vaglio del consiglio. 3.
. -andare per acqua, far acqua col vaglio, ritenere l'acqua nel vaglio-,
il credere potersi ritenere l'acqua nel vaglio; mi risolsi scriver al principe, supplicandolo
è giusto come far acqua in un vaglio. -dar calci al vaglio dopo
un vaglio. -dar calci al vaglio dopo aver mangiato la biada: mostrarsi
, poi ch'egli mi ha mangiato il vaglio, dà dei calci alla biada.
la biada, trae dei calci nel vaglio, solamente perché in certa sua stampa egli
s. alessandro. -pisciare nel vaglio: fare cosa sciocca e inutile.
, e al proposto parve aver pisciato nel vaglio, tanto che quasi per vergogna ammutolò
; e gli parve aver pisciato nel vaglio. buonarroti il giovane, 9-188: veggo
sen la serpe: / quel che nel vaglio piscia. -tenere come il vaglio
vaglio piscia. -tenere come il vaglio l'acqua-, non saper tenere un
chi vuole; e tieni come il vaglio l'acqua. 4. dimin
sicurai, / sì che ciò ched io vaglio da voi tegno, / e non mi
10-vii-39: ora vedrai quello, che io vaglio nel polito e vezzoso scrivere. guicciardini
: né ci può in effetto essere vaglio più bello a distinguere le valute degli uomini
vanno, sm. letter. ant. vaglio, setaccio. fr. colonna,
scorza grossa,... con un vaglio o vassoio si gettano in aria.
comp. da vibr [are \ e vaglio. viburno, sm. bot
ed holle espresse in mente, mi vaglio a discorrere degli obbietti. gioberti,
rimaste nella sua anima come in un vaglio ed ella le mescolasse per me, per
possa volteggiare. bacchetti, i-125: vaglio aveva volteggiata la tavola sopra una mano
. dal gr. olvog 'vino'e da vaglio. en passant [an passàn]
di licenza per un farmaco 'antiretrovirale'al vaglio della fda (l'agenzia usa che