; logoro, trito, risaputo (un uso, un concetto, una notizia,
(un bovino). -anche, con uso improprio, con riferimento al verso di
mughetti di figlioli. -con uso appositivo. carducci, iii-28-9: quanto
rogne di cetacei. -con uso improprio: gabbiano reale (larus
parlare reale. 2. con uso improprio: mugolare (un animale).
{ corvus monedula). -con uso improprio: cornacchia bigia (corvus cornix)
, 554: qualunque cosa destinata ad uso e porto ed anche ornamento muliebre che
il convertivano in polvere di farina a uso continuo della. cittade. cronichetta d'incerto
.. servono alle mulina e all'uso degli orti e delle greggi. carducci,
distinti, a seconda del funzionamento o dell'uso, in disintegratori, frangibiade, frangipanelli
fare sbalordire un mulino a vento (con uso aggettivale): inverosimile, incredibile,
quella del bue; ma generale è l'uso di mischiare insieme le due prime,
in tutto il regno se ne fa grande uso per lo trasporto delle merci e delle
coi muli tutti sonàglioli. -con uso improprio: bardotto. palladio volgar.
aguzzino: « ha detto: effetti d'uso, biancheria ». il capo ufficio
'e poi rimescolate * prima dell'uso '. = voce dotta,
, in modo insistente e fastidioso; uso di un linguaggio o di uno stile
è considerato un originale (anche con uso aggettivale: originale multiplo).
di più programmi che si dividono l'uso dell'unità centrale e delle unità
una mummia: richiamare in vigore un uso o un'istituzione decaduta o sorpassata.
per tua numerazione. -con uso antifrastico: punizione, vendetta. mariano
e delle carra. -destinato a uso pubblico, di proprietà del comune.
. s. maffei, 5-1-214: uso comune, nell'illustrar le lapide municipali,
municipio. -di municipio (con uso attributivo): proprio di un territorio
necessario a uno scopo o a un uso determinato. -in senso generico: che
-da, di munizione (con uso aggettivale): destinato a uso militare
con uso aggettivale): destinato a uso militare, da guerra. cantoni,
munizione. carena, 1-139: è uso in toscana, e forse altrove, di
. a. cocchi, 4-1-31: l'uso del latte la mattina a digiuno munto
, una colpa o una tendenza, un uso, piedi né moversi potea.
per vigor del quale mi sarà concesso l'uso del mantelletto. -menomare,
fiume o per derivarla o per servirsene ad uso di navigazione o per far muovere diverse
per la prescrizione debbono applicarsi al non uso parimente le servitù, nelle quali e
e inchiuso l'aquidotto. -non uso ultroneo: quello spontaneo, volontario.
. la prima si è col * non uso ultroneo \ — comp.
— comp. da non e uso (v.). nonvalóre [
un maiale che i miei ingrassavano per uso della famiglia. moravia, vii-380: i
ignorante norcino mi sgraziò. fanfani, uso tose. [s. v.]
e ciurmatori e norcini. fanfani, uso tose. [s. v.]
stampa che mi si negava. fanfani, uso tose. [s. v
, agg. ant. che era in uso nel territorio politicamente o economicamente dipendente da
. cesarotti, 1-i-29: se l'uso dovesse prendersi per norma verrebbero ad autorizzarsi
il peregrin guerrier... fu sempre uso / seguir nel corso di ragion la
. -anche: quanto costituisce l'uso comune e corrente nella lingua di una
alla lingua romana traendola dall'incostanza dell'uso volgare. -nell'opera di
secondo la consuetudine, come è d'uso. storia di stefano, 1-42:
le fabbriche non solo prendono norma dall'uso cui son destinate, ma pur dal vivere
agli atti de'sottoposti, vien l'uso del s. f.: 'una normale
come norma generale a cui attenersi per l'uso corretto di essa (e si contrappone
(ed è disus. o di uso improprio); normocromia. =
classificazione delle malattie (anche, con uso improprio, con riferimento alle terapie con
sintomi di questa. - anche, con uso improprio: cura delle malattie.
, 1-7: gli animali che vengono in uso della medecina e le loro parti sono
, straniero e, per lo più nell'uso moderno, può assumere una connotazione scherz
rivista nostrale o forestiera. -con uso avverbiale: nella nostra lingua oparlata.
straniero e, per lo più nell'uso moderno, può assumere una connotazione spreg
della sua popolazione (e, nell'uso moderno, può assumere una connotazione spreg
il godi mento, l'uso esclusivo o abituale di un oggetto,
le camice. -con riferimento all'uso di un determinato servizio da parte della
nostro treno. -per indicare l'uso abituale di un oggetto. g.
... / che riserbiate a miglior uso il brando / e ne vegnate subito
nostre contrade non è ancora venuto in uso. foscolo, gr., ii-152:
forza de'proprietari. -con uso pronom. c. garzoni, lii-12-381
vostra dolce ignoranza. -con uso pronom. boccaccio, dee.,
il testa -che è di uso comune, diffuso nella lingua dirinovando la nostr'
rivoluzione d'italia '. -con uso pronom. giacomo soranzo, lii-13-204:
un viso d'intesa. -con uso pronom. d'annunzio, iv-1-661:
erano le nostre orme. -con uso pronom. d'annunzio, iii-1-882:
, n. 1). prevale l'uso di omettere farticolo determinativo { nostro
sorella, ecc.), mentre l'uso chi parla o scrive (e talora
e col nostro vocabolario. -con uso pronom. j j solinas
donna: v. nostradonna. -con uso pronom. ariosto, 38-81: poi
indovinare i suoi pensieri. -con uso pronom. manni, 2-8: in
alcuna cosa intorno all'invenzione ed all'uso di esso. -trovarsi dal nostro
noi. = alter., per uso criptico, del possessivo nostro.
di commento personale; è d'uso comune sopratgiamboni, 7-62: senza la
. espressione per lo più di uso limitato all'ambito ammirato, 591
perfezionato successivamente da altri, rimase in uso fino al medioevo e ancora oggi costituisce
il voto, e furono poste in uso dalla legge tabellaria: consistevano in punti o
dolci concordanze. barbaro, 229: l'uso delle righe e de gli spazi è
e con un punto (e nell'uso moderno è scritta col semicerchio sempre in
. -danza strumentale di ritmo veloce in uso nel xiv secolo. 16.
dall'attività di picasso. -con uso neutro. 5. maffei, 5-1-39
'o cosa tale. pure l'uso ha ottenuto ch'ella si chiami accento nella
(anche in posizione incidentale e con uso assol. o in relazione con una
che gli orologi notino il tempo e l'uso della calamita che mira angolo sono invenzioni
toscani stessi nel loro segreto condannano l'uso di quelle voci e maniere che noi condanniamo
seguito anche notazione boeziana), già in uso presso i greci circa 700 anni a
neumatica, costituita da segni stenografici a uso mnemonico, che servivano per indicare l'
la forma quadrata, entrò definitivamente nell'uso solo verso il 1630. - notazione
notazione boeziana ': quella che era in uso nel v secolo, per spiegare i
brevità di luce, pigrizia ai tempo, uso di fuoco materiale, cura di gola
subire i prestiti forzosi. -con uso neutro. amari, 1-i-86: è
polinomio. -anche: formule, di uso assai frequente, che consentono la scomposizione
né cerimonia prescritta dalle leggi né dall'uso, ma si lieva col solo voler
viii-285: da questo anco è nato uso in diversi luochi di far ritener in
, avendo avuto per altro tempo l'uso del senso visivo, ha conosciuta per
ben ragionevole che fatto / per l'uso sia ciò che dall'uso è nato.
per l'uso sia ciò che dall'uso è nato. / ma tal non è
, d'immobilità. -con uso neutro. boccaccio, v-224: quasi
un'opinione, un genere, un uso, una consuetudine, una mentalità,
vogliono tutto per sé. -con uso neutro. guicciardini, i-24: è
tempo in provarlo. -con uso neutro. delfico, ii-205: per
, esperto di anatomia. -anche con uso attributivo. leonardo, 2-454:
natura overa- mente dalla ragione o dall'uso comune delle genti [ecc.].
intelligenza più sveglia e precoce. -con uso neutro. guicciardini, iv-327: essendo
l'avemaria (ed è espressione propria nell'uso regionale e popolare, come le analoghe
con valore aggettivale): adatto all'uso durante tale periodo di tempo (un capodi
, del nottilàbio e del cilindro e dell'uso loro. = comp. da
[s. v.]: nell'uso odierno, 'nottolone 'si dice
movimenti, e perciò neghittosa. fanfani, uso tose. [s. v.]
20. dimin. notturnino. di uso quasi esclusivamente poetico, in sostitu
, fresca, sottovoce. -con uso avverb.: di notte. cattaneo
, sf. ant. lama affilatissima di uso chirurgico per asportare peli e per incidere
. novacola), con riferimento all'uso. nòvai (novàl), sm
quando si appar tano dall'uso comune, domanderemo con quale autorità
lunghi e difficili, come più lontani dall'uso del tempo, il cinquecento diè
novellar della villa. -con uso impers. bandi, 3: racconto
ingenua; conforme al tempo e all'uso anco la qualità, l'innesto de'
cose / lontane. -con uso impers. cino, iv-149 (4-11
navicare o dell'altre cose necessarie all'uso umano, si stanno oziose al fuoco
, 6-67: la lezione spirituale e l'uso de'sacramenti non le gustavano più come
è del linguaggio parlato; ma è all'uso vivo, e tutti lo intendono.
nostro, o il più giovane, all'uso romano. salvini, 6-97: delle
vergine altocinta, / stanotte mi darai uso di te ». -per simil
'commosso stuolo d'amici 'ad uso e consumo della posterità / da non
far qualche cosa che impedisca l'uso pieno, libero e proficuo della convenuta
di tempo stabilito per tale esperienza dall'uso monastico e diventato in seguito prassi generale
vestire, vi farei la prammatica all'uso di venezia, proibendo in generale così
l'anno del loro noviziato, l'uso de'colori e la diversità degli abiti e
sposa novella. - anche con uso aggettivale: maritata da poco tempo
ubriacarsi (con allusione scherz. all'uso di bere smodatamente durante i banchetti nuziali
non corretta, ma diffusa soprattutto nell'uso giornalistico). 3. figur.
di cattiva letteratura. -con uso aggettivale: oscuro, astruso. lito
. celibe, scapolo (ed è di uso improprio). gioia, 3-ii-165:
'nube 'con allusione all'uso di velare la sposa per sottrarla simbolica-
diffusa è la nocciolaia. -anche con uso aggettivale. savi, 2-i-267
dedicarsi agli esercizi ginnici (secondo l'uso dell'antichità classica, che implicava la
ai sapori più acri. -con uso iperb.: reso evidente dalla grande
arido, sterile, improduttivo. -con uso attenuato: che ha una vegetazione rara
puro e semplice diritto legale di far uso di tale nome, titolo o qualifica
sf. sorta di tamburo di pelle in uso presso alcune popolazioni sudanesi.
plebee e laide, così quanto allo uso come quanto al suono, ve ne
in cui nulla accadrà. -con uso enfatico, segue il verbo reggente.
5-287: è anche antico costume, uso ed abitudine del solerte editore quello di
non lontano dal mio palazzo. -con uso asseverativo. marchetti, 5-63: poscia
di passerette. - con uso recipr. tesauro, 4-421:
erbe utili a gli uomini e all'uso della vita comune? biondo, xlv-203:
un mestiere lucrativo, vi apprendono all'uso normale il leggere, lo scrivere, il
numerazione delle copie in tiratura). -con uso improprio: contatore, totalizzatore, indicatore
; ciascuno dei sistemi simbolici convenzionali in uso presso le varie culture neidiversi periodi storici o
ciottoli, conchiglie, oggetti, secondo l'uso deipopoli di cultura arcaica o elementare o deibambini
del gioco, è per lo più in uso nelle sciaradesemplici). -mus. notazione
nel trattare di questi concetti, astenersi dall'uso delle voci numeriche e non parlare,
ai moti celesti e terrestri, l'uso più esquisito del calcolo fu trovato moderno
numero guida: nella fotografia con l'uso del flash o del lampeggiatore elettronico, la
l'apertura corretta del diaframma dell'obiettivoe l'uso secondo le molteplici funzioni; cifra (ansulla
una funzione, una mansione, un uso. -per estens.: supporto o oggetto
alfabeto morse, corrispondenti ai numeriarabi di normale uso. -numero di stanza, numero
nomisma o vogliam dire la moneta dell'uso corrente. g. r.
. nomisma, dal gr. vòfuopa 'uso, consuetudine '(deriv. da
consuetudine '(deriv. da vofxicto * uso, pratico, ho per consuetudine '
epigrafico, laconico. - anche con uso avverb. g. r. carli
di alcune monete successive a quelle in uso a roma, come i pezzi di
sec. vii; il denaro in uso nel regno d'italia nel sec. x
, 7-ii-340: in somma riputazione ed uso anticamente furono anche i nummi chiamati '
nuncupativo: quello fatto oralmente (senza uso di forma scritta) dal testatore (
intendetevi con roma, e rivolgete a questo uso una particola del danaro che sinora si
ho nociuto figurandomi di giovare. -con uso impers. (anche in relazione con una
eleganza nuocevano all'effetto. -con uso impers. pananti, ii-323: si
sparpaglia. -a nuoto (con uso avverb.): nuotando (per lo
legnaiuolo, 4: per lo essere molto uso col grasso, l'aveva carattato a
un forte risalto (ed è proprio dell'uso tose.). tommaseo [s
: vestito nuovo nuovissimo. -con uso awerb.: in modo da apparire di
compagni della sua età. -con uso avverb. muzio, 1-213: io
consuetudine, per lunga tradizione; nell'uso moderno, alla connotazione spreg. si
accaggiono, ma nuove e fuor del comune uso. -con litote: che si
con la norma. - anche con uso neutro. leopardi, 978: non
aprono nuove vie. -con uso avverbiale. cino, iii-3-9: io
da novo crescente romor. -con uso neutro. boccaccio, dee.,
. 24. che è entrato nell'uso linguistico di recente (una parola,
27. inventato, ideato, introdotto nell'uso da poco tempo; che costituisce l'
e nuovi rimedi da potersi mettere in uso questa prossima primavera. leopardi, 32-120
tempo quelle prime parole fa cadere e l'uso altre di novo fa rinascere e dà
apparteneano all'imperio. -con uso ellittico, per evitare di ripetere formule
, [impossibile] è che mettendolo in uso non paia lieve e commettasi sanza niuno
mammella muliebre alla bocca e nutricandolo all'uso umano. poerio, 3-696: come
espressione fiorentina). fanfani, uso tose. [s. v.]
per dolore di membra. è dell'uso comune fiorentino; e si legge appresso
mostrare la virtù, essendo notricatore l'uso a correggere le forze. capellano volgar
-piacevole, gratificante. -anche con uso neutro. manzini, 10-143:
secche [le opere acerbe] convenevoli ad uso di medicina, ma non a uso
uso di medicina, ma non a uso di nutrimento. fr. martini,
: ponetela [la bestia] sotto l'uso della semola e dell'acqua bianca o
vitale come il vino. -con uso intr. romoli, 230: a'
2-139: coloro che, sdegnando l'uso delle accademie, nodriscono il lor ingegno
, ma nodrisce. -con uso intr. g. b. casaregi
si nutriscono, per indicare poi qual uso elle facciano della terra. c. ridolfi
già inteso che la nutritura / per l'uso si converte poi in natura? bandello
funzionali. -nutrizione eterotrofa: che fa uso di sostanze organiche preformate (ed è
nuvole. -per nuvole (con uso avverb.): in modo oscuro
il proverbio che ancora e in uso dirsi agli uomini di grossa pasta: '
o enfatico (e oggi è d'uso quasi esclusivamente letterario). giacomo da
, ecc. (ed è d'uso corrente in toscana, comparendo saltuariamente nella
un artigiano: ed era termine in uso a bologna nel secolo xvi).
pria, meno t'infesta / quana'uso già vi sei. tu dunque al tuo
trattabile, manipolabile, lavorabile mediante l'uso di adeguati strumenti (un terreno)
quando per sé non vi sia con l'uso di serviziali emollienti. -dipendenza
non quando da'superiori se gli conceda l'uso però diventino intestabili e veri obedienziari.
essere agevolmente trattabile o manipolabile mediante l'uso di adeguati strumenti; adattarsi con facilità
attribuzione) di vantaggi materiali, l'uso di modi socialmente gradevoli (cortesi o
della mia promessa. -con uso recipr. boccaccio, dee.,
l'una. -destinato a un uso particolare. fra giordano, 7-66:
gli ordini religiosi de'mendicanti, l'uso di tanti sacrifizi stabili ed obbligati, che
3. per estens. richiesto dall'uso corrente o dalla moda o anche dall'
comportamento, stabilita dalla legge, dall'uso comunemente accettato, da un impegno volontario
te. -di obbligazione (con uso aggettivale): degnodi gratitudine. aretino
perché richiesto dalle convenzioni sociali o dall'uso; abituale, consueto, rituale (e
di mio padre. -con uso iron. algarotti, 1-i-22: che
tua! f f -con uso neutro. baldi, 122: fora
nella sistemazione urbanistica, con un uso che tempi, li quali avea
o con cotti sullo spiedo, in uso nell'antica atene, in partic.
eventuali manovre semeiotiche fisiche (e con uso proprio viene talvolta detto sintomo obiettivo un
di san damiano. -con uso aggettivale. statuto dello spedale di siena
de'concili nostri provinciali è reintegrato l'uso delle oblazioni, non fa offerta mai in
/ è veramente: la frequenza e l'uso / de'lor tuguri, distrazione a
. retor. figura retorica che consiste nell'uso di casi obliqui in determinate e significative
valle, portando con seco, a uso di barca, quella parte dello edilìzio che
calli / degli aspri fuor d'ogn'uso orridi colli. d. bartoli, 2-2-142
interrogano l'algebra celeste. -con uso avverb. pasolini, 3-274: andandogli
/ rapidi voli obliqui. -con uso avverb. varano, 1-58: traendomi
ai suoi piedi. -con uso avverb. prezzi, i-10-31: lì
essere stato prevenuto. -con uso avverb. foscolo, ix-1-337: dante
mettiamo le nostre speranze talora più nell'uso delle raccomandazioni, degl'intrighi e delle
carri obliqui sulle ruote. -con uso avverb. patrizi, 1-iii-345: della
e tacciono i verbi. -con uso improprio: ognuno dei casi che esprimono
cerca obliterare l'ordine già confirmato per uso e per esperienza comprobato. sannazaro,
anco i commissari lentamente pure secondo l'uso ordinario, dal quale era sempre seguita
e degli editti che per l'uso contrario hanno perduta la validità loro.
appare più * intero 'per il lungo uso o per 'acciaccature '.
vecchiezza. tasso, iii-37: io uso il rimedio contra l'oblivione...
dee creder superfluo il ripeter più volte all'uso de'parlatori obbliviosi le stesse cose.
teorie umanitarie inibiscono o misurano l'oblivioso uso degli alcool, non ottengono lo scopo
agg. che è o appare proprio dell'uso antico, fuori di moda, sorpassato
. -in partic.: caduto dall'uso linguistico, desueto (un termine).
oligarchico o * torismo conservatore 'ad uso proprio, perpetuo scopo di qualche nobile
, xxvii-9-93: ebbene oltre a nostr'uso si parve l'altissima virtù loro [
(obbusióne), sf. ant. uso errato, abuso, cattiva usanza.
di parata a gamba tesa, in uso negli eserciti germanici dal tempo di
, sf. strumento musicale a fiato di uso dente vero (intersezione dell'orizzonte con l'
ed io son fermo / di porla in uso. panigarola, 1-17: le occasioni
degli altri, erché negheremo l'uso medesimo agli altri, quando anno occasione
occhialétto da pugno: e attualmente l'uso è riservato quasi esclusivamente alle donne,
lxvi-1-187: li occhiali sonno mesecondo l'uso a cui sono destinati, soprattutto
l'invenzione della forma ancora attualmente in uso è attribuita tradizionalmente a ruggero bacone,
gli antichi cognizione e per conseguenza l'uso degli occhiali di vetro, come s'usano
si suppone che sia stato tentato l'uso degli occhiali convessi, i quali sogliono supplire
con riferimento al tipo, tuttora in uso, introdotto da cavour nel 1860)
occhiata tutte le vivande che sono in uso. buommattei, 213: porremo in
che a vedere i fatti miei sono uso, / apersi il canestrin per isportello,
il minimo di approssimazione e senza l'uso di strumenti (con partic. riferimento
, 68: ha tralasciato l'uso del decotto di china e lentisco,
su se stessa, quando si vuol farne uso per levar l'àncora coll'àrgano.
l'interno diletto di saperla o per l'uso nelle occorrenze della vita o soprattutto per
da parte di un'impresa. -con uso improprio: giacenza di cassa (v.
'di vantaggio 'e simili, nell'uso delle quali non solendo occorrere varietà notabile
di lasciare entrar marta. -con uso impers. passavanti, 63: il
chi l'ha costruita. -con uso impers. (ed è seguito per lo
]. quanto ti occorre? -con uso impers. (ed è seguito da una
non occorrerebbe dir altro qui intorno all'uso * dell'aria ', perché già
è formula olofrastica di cortesia, di uso comune, per lo più seguita o
contemplazione delle cose divine, lascia l'uso de'materiali sensi. luna [s.
pensiero mi conduce. -con uso neutro. dante, par.,
, di solito per essere sottratto all'uso o alle ricerche di altri; nascosto.
luogo o in un edificio impedendone l'uso ad altri, per lo più con
di altra gente. -riservare al proprio uso un posto a sedere in un locale
, che ne impediscono l'accesso o l'uso ad altri (talora anche a scopo
lui essere ocupato, / com'è per uso nella vita nostra. guicciardini, i-141
ammin. occupazione di suolo pubblico: uso esclusivo ma temporaneo e precario di suolo
suolo pubblico). -occupazione temporanea: uso temporaneo ai un terreno privato da parte
azienda, in modo da impedirne l'uso ad altri o rendere impossibile lo svolgimento
tuttavia. 12. telecom. uso, da parte di un utente, di
dalla stampa, rimangono in parte nell'uso... ecco... '
de le oceanine. -con uso aggettivale. salvini, 23-53: e
lessona, 1007: 'ocello': voce dell'uso, ma presa dal francese e adoperata
occhi composti). -anche, con uso improprio: ciascuno degli elementi che formano
indie: si coltiva da noi per uso di cucina 1 ocymum basilicum '.
= dal lat. mediev. (di uso giuridico) odogildum, calco dell'
che ai arcano. -con uso avverb. leti, 1-79: consapevole
(disus. odèo, odeóne; con uso improprio òdeon), sm. archit
strepitava fortemente, e qualche volta faceva uso del bastone, cosa sgradita in abissinia
); nei modelli attualmente in uso, come quelli che costituiscono parte
, un farmaco: ed voce di uso improprio per antiodontalgico). - anche
dalla presenza di odontoliti. -con uso improprio: tartaro dei denti; odontolito.
il senso dell'olfatto (ed è di uso popol.); fiuto.
, 6-2: tornando all'acque per l'uso del bere come cosa più importante,
dalla diffusione storicamente delimitata, sia dall'uso che ne è abitualmente fatto) o
pronuncia contadinesca e nimica dello odore e uso della città. 10. aggiunta
trae, o reputa di trarre, dall'uso o unicamente dal possesso di essa (
ed è, quindi, un valore d'uso puramente soggettivo, contrapposto al concetto
. -modificare, alterare (un uso). f. m. zanotti
, danno, ingiuria (secondo l'uso latino, assol. o in relazione
quelli. 5. secondo l'uso latino: inciampo. bibbia volgar.
le offese', distruggere, mettere fuori uso, annientare tapparato bellico del nemico.
(con riferimento alla funzione o all'uso di un'arma). nardi,
delle principali sostanze, non solo d'uso medico, ma d'uso industriale.
non solo d'uso medico, ma d'uso industriale. -ufficio.
attivissime di estratti di lessici, a uso degli italiani che hanno perduto la favella.
, 125: il primo chiostro era per uso de'monaci con tutte le officine requisite
, esculente, pratensi ed officinali per uso di diverse arti. bicchierai, 223
negli animi degli uomini aradicato e per uso offirmato. 2. imperturbabile,
non parla d'amore. -con uso transitivo. loredano, 1-9: chi
zona dei bassi (ed è in uso in alcune bande, mentre nelle orchestre
': nuovo strumento da fiato in uso nelle grandi orchestre e nelle bande militari;
rivestimenti; serpentino. -anche con uso appositivo. d d
anatomico e la funzionalità, mediante l'uso di appositi strumenti e apparecchiature. =
v.]: 'oftalmoscopia ': l'uso dell'oftalmoscopio. 2. studio del
cose non dialettali. mentre moravia nell'uso del dialetto resta naturalistico e non oggettivo,
sapiente che sa gettare un discredito sovra l'uso inutile degli oggetti di lusso, e
e, se non viene di francia l'uso, ne viene l'abuso. '
. -oggetto trovato: quello di uso comune, introdotto nelle composizioni del dadaismo
cause civili. - destinazione, uso. romagnosi, 4-69: noi rileviamo
, / o non fuor del mortale uso intagliarti. guiducci, i-3-4-20: essendo
, i-832: chi non sa quale largo uso sia nella poesia latina dei verbi passivi
recia, non faccia un'olla potrida a uso barbèra e le monnier. montale,
ogni altri peccati mortali. -con uso pronom. sanudo, lii-14-101: quel
colpivano grixenda al cuore. -con uso pronom. documenti della milizia italiana,
toceòe. ariosto, 36-21: se bene uso con gli altri cortesia, / usar
sarà per tenerti ognuna ora. -con uso pronom. francesco da barberino, iii-328
lingua ingl. e divenne nel 1932 di uso internazionale nelle telecomunicazioni. òka
tipo di nave da carico in uso nell'antica grecia. pascoli,
par- tic. riferimento a recipienti in uso presso gli antichi romani).
, 1013: 'oleoresina': voce poco in uso oggi, adoperata altre volte per
che riguarda le piante orticole coltivate per uso alimentare. -anche sostant., per lo
riduzione della massa sanguigna circolante. -con uso improprio: anemia. tramater [s
in contrapposizione alle olimpiadi moderne: l'uso plur. riferito a quelle antiche è
] paesaggi. -con uso avverb. calvino, 1-393: guardò
: è ben vero che '1 continuo uso l'ha introdotto per quasi necessario,
che mette la febbre. -con uso osceno: liquido spermatico. antonio di
miscelazione o aromatizzazione con altre sostanze per uso cosmetico o farmacologico: unguento.
: palestra ginnica (con riferimento all'uso che gli atleti dell'antichità classica facevano
alla zuffa ed era in ciò quest'uso dell'olio tanto frequente e necessario che si
si fa un olio molto accomodato all'uso del fuoco. soderini, iii-7: cavasi
: ora leonardo fu quello che lasciato l'uso della tempera passò all'olio, il
per scartarsi sì facilmente. fanfani, uso tose. [s. v.]
tuale (con riferimento all'uso della lucerna du rante le
come certi bottoni, qualche strumento per uso medico e simili. moretti, i-872:
verde oliva). - anche con uso di agg. invar.: olivastro.
brunelleschi] lo rinnovò e messelo in uso dipoi. baldinucci, 181: ulivèlla.
... degli ulivi che sono in uso qua son questi: moraiuoli, infrantoi
antichi romani, vaso grezzo e di uso comune, con grossa pancia, con o
-rar. femm. (secondo l'uso latino). chiabrera, 3-6-27:
. che da solo corrisponde, nell'uso, al significato e alla funzione di
gentiluomo francese, scrisse della fabbrica ed uso deh'olometro, così detto dall'esser atto
o in decomposizione. - anche con uso aggettivale. = voce dotta,
, è le più volte per l'uso una ragion sufficiente di accettarlo, qual
cose, ma e'ci lascia l'uso e l'utile, il qual noi perdiamo
oltramontanerìa, sf. letter. uso o moda d'oltremente, in partic
-al figur., anche con uso iperbolico. novellino, 3 (13
fissi li occhi al sole oltre nostr'uso. m. villani, 8-84: cominciarono
inoltre. -non più oltre (con uso sostant.): grado sommo di
esperimentato utilissimo e oltre- maravigliosamente utilissimo l'uso della bevanda dell'erba te.
folto uno stormo di messaggi. -con uso aggettivale. citolini, 70: qui
costosi in mesticheria. -con uso appositivo. bartolini, 20-87: 1°
goffi oltremisura. -con uso enfatico, in relazione con un superi.
. gori, 32: che poi l'uso parimente de'tropi e delle maniere del
valore di superi, (talora posposto con uso enfatico). boccaccio, dee.
direbbe sana oltremodo. -con uso pleonastico, in relazione con un superi
l'abuso d'ogni passione nuoce all'uso, ed il fuoco che prima manteneva ne'
cón l'ugna le fere. -con uso iperbolico: remoto, lontanissimo. f
ii-295: fu anche gradito oltramonti, uso a rappresentare il minuto volgo specialmente in atto
canta già mai nuli'altro amante / uso di ben amare otrapassante. oltrepassare (
, fino al secolo x non si fece uso di altro marmo che del macigno;
trattazione. calepio, 1-10: l'uso che si fa nelle lettere delle cerimonie
vero ', è maniera dell'uso, ripresa dai puristi. palazzeschi, 1-477
fumava come un turco. -con uso appositivo. malerba, 1-27: un
si debbano tagliare. fanfani, uso tose. [s. v.]
'opaco '. fanfani, uso tose. [s. v.]
/ infra l'ombre secrete a viver uso. carducci, iii-15-418: è un
v. borghini, 6-i-426: a questo uso romano non abbiamo noi alcuno oggi che
carattere, non è stato mai mio uso coprirmi dell'ombra altrui. -credere
e a farsi obliquo. -con uso impers.: farsi sera, annottare.
ombrata da sepolcri i -con uso attenuato: rattristato. prati, 1-106
2. modo di dare rilievo con l'uso delle ombre e dei toni scuri alle
paolo, registrarne i nomi (secondo l'uso di que'tempi) nel libro de'
2. rappresentato in rilievo con l'uso appropriato delle ombre e dei toni scuri
signif. del n. 2 è di uso tose, e, in partic.
col manico impreziosito da decorazioni, di uso femminile. monti, iii-147: la
precipitazioni atmosferiche o il sole, di uso individuale e costituito essenzialmente da un'asta
nero o marrone per i modelli di uso maschile, in tonalità chiare, talvolta con
si scorge nell'aria mi pare che l'uso dell'ombrello lo insegni a'viandanti,
lo insegni a'viandanti, il qual uso resterebbe inutile e vano se l'aria
più o meno accentuate a seconda dell'uso estetico o scenico. manzini,
2. con uso iperbolico: essere umano in giovane età
e ci sdraiavamo sull'erba. -con uso metonimico: ricco di vegetazione, di
costoro. 2. è di uso corrente, nella grafia greca (lì,
ventiquattresimo libro dell'odissea (secondo l'uso instaurato dai grammatici alessandrini). -matem
di omelie dei padri sui vangeli a uso dei predicatori e delle scuole di eloquenza
e cruscante, il trattatello latino dell'uso dell'acqua delle febbri,...
tommaseo [s. v.]: uso invalso volgarmente di dare il titolo di
canti popolari serbi. 3. con uso iperb.: enormemente, smisuratamente.
dell'iliade, che, composto per uso probabilmente scolastico verso la fine del regno
in un contesto in cui, secondo l'uso abituale o corretto, è richiesta o
il zelo e tacciamo. -con uso iperb.: chi manifesta inferiorità incolmabile
la 'via '. -con uso iperb., enfatizza, nell'ambito di
istinti di macellatore d'uomini? -con uso aggettivale. boiardo, 1-7-31: quel
intellettuale e morale. - anche con uso aggettivale. brignole sale, 2-103:
bastoni li quali siano insoliti e sproporzionati all'uso sudetto e alla qualità delle persone,
di loro. 4. con uso iperb.: gesto di gravità eccessiva
di scarso rilievo sociale (anche con uso iron. e antifrastico). g
quindicesimo libro dell'odissea (secondo l'uso stabilito dai grammatici alessandrini). 2
si firma. -interruzione di un uso, sospensione di una pratica abituale,
de'rimedi che si riprovano, l'uso già sperimentato giovevole della bardana. svevo
e specie di un documento legale o per uso legale, sta a indicare che
di s. andrea. fanfani, uso tose. [s. v. l
con pochi altri privilegiati. -con uso appositivo, per indicare che un mezzo
-forma minima di omofagia: l'uso di bere il sangue ancora caldo della
2. omoritmia (secondo l'uso terminologico introdotto dalla critica tedesca).
-accessibile a una comprensione e a un uso storicamente determinati. foscolo, xvi-382
che attribuisce validità, che autorizza l'uso. pasolini, 8-24: qual è
peso; burbera. fanfani, uso tose. [s. v.]
a cui s'avvolge un canapo ad uso di tirare in alto pesi per le fabbriche
pone a eterozigote). - anche con uso aggett. r. parenti e
; 'asino'e scypio ^ 'selvatico'; l'uso metaforico nel signif. n. 3
efficaci (pratica del coito interrotto, uso del preservativo, assunzione di farmaci antifecondativi
. 2, etimologicamente improprio ma di uso comune, cfr. fr. onanisme
più precisamente, di massa) già in uso nel sistema ponderale siculo-italiota e adottata poi
del palmo o del braccio, in uso in italia fino all'adozione del sistema
di scrittura greca e latina, in uso soprattutto fra il i e il vii
gate verticalmente; è rimasta in uso anche in tempi più recenti per
venir l'onco '. è dell'uso familiare. p. petrocchi [s.
murando quelli per coltello e a onde a uso d'acque, che fanno benissimo.
onde facilmente si può giudicare esser ritratto l'uso d'ogni poema atto a spettacolo scenico
dell'altalena] fossero vecchie o pel soverchio uso consumate o dal calore rose e indebolite
ger. pres. di ondeggiare, con uso sostant. ondeggiante (part. pres
. onduler (nel 1746 e, con uso tr., nel i877).
da una corrente alternata monofase mediante l'uso di particolari tipi di raddrizzatori. 9
: ed è voce più che altro di uso legale. 2. letter.
testamento, ecc., è necessario far uso della forma scritta, altrimenti l'atto
per lei, dell'espiazione. -con uso neutro. giannotti, 2-1-4: sarebbe
alla vita dell'uomo si recano ad uso temperato. dante, conv.,
eccessiva generosità, per lo più nell'uso colloquiale come formula di cortesia, per
-per sineddoche, per lo più nell'uso retorico o vazione de'privilegi del
non esser onesto è adomandare cose ad uso de la vita non convenevoli a lui.
i miei onesti propositi? -con uso neutro. dante, conv.,
complemento introdotto dalla preposizione a e nell'uso neutro). boccaccio, dee.
'n ciel s'onora. -con uso avverb. dante, inf.
madalena, disse. -senza far uso di metafore, di sottintesi; in
onesta / d'un canuto. -con uso neutro. roseo, v-129
vera o non onesta. -con uso neutro. m. villani, 8-31
festevoli e poco oneste. -con uso avverb.: in modo castigato, nonvolgare
che manifesta superiorità ed elevatezza evitare l'uso del rispettivo antonimo che impli
pose la sua fronte. -con uso avverb. niccolò del rosso, 1-394-9
un uomo assestato. -con uso neutro. dante, par.,
la cosa è acconcia. -con uso neutro. sanudo, lui-473: e1
ma non eccessivamente raffinati. -anche con uso avverb. jahier, 136: si
ciò è acerbo, è ottimo per l'uso de'sani, e di questo quello
immature, delle quali non è ancora uso di cavare l'olio onfacino. =
celeste ^. - anche con uso aggettivale. cantu, 355:
onice, cerchiata d'oro. -con uso appositivo. landino [plinio],
femm. (il masch. è di uso letter.). ónicalgìa, sf
aduca piacente. 5. con uso pronom. chiunque (anche seguito da
tra i motivi che hanno favorito l'uso di questo secondo termine ['umoristico [
possente. 2. con uso iperb.: che esercita un potere illimitato
delle stelle. 2. con uso iperb.: che può raggiungere ogni
industriose di dio. 2. con uso iperb.: in modo eccezionale, irresistibilmente
oratori non son qui, come d'uso, / a parlare, ad esprimere pareri
eloquenza del sacro oratore. -con uso scherz., nella forma del superi.
[ecc.]. -con uso aggettivale: che sa parlare, che ha
, detto residente, in partic. nell'uso fiorentino dei secoli xiv-xvi).
, gloriosa vergine maria. -con uso aggettivale: dedito alla pratica devota della
.]: 'oratore ': nell'uso dicesi anche di chi porge un memoriale
all'uditorio a cui ci si rivolge; uso appropriato dell'eloquenza (e nella precettistica
. oratoriaménte, avv. secondo l'uso degli oratori, in maniera conforme ai
. v.]: orbo: nell'uso più comune, chi soffre di strabismo
di quello che era. -con uso avverb. cicognani, 1-256: la
... degli ulivi che sono in uso qua son questi: moraiuoli, infrantoi
sf. stor. nave da carico in uso nell'antica grecia. domenichi,
schermirono con ispade. -con uso impers., in forma passiva.
-per estens. nel l'uso attuale: arte della danza; coreografia.
: orchestica. -per estens. nell'uso attuale: che riguarda la danza. -
concerto. 2. con uso improprio: che concerne, che riguarda
dalla croce, i-63: tengono in uso a questi tempi i buoni prattici la
moschetti, con fracasso di bombarde e con uso di tutti quegli ordigni di morte.
che è composta di due pietre ritonde per uso di macinare il grano e l'altre
per via di segnature ecclesiastiche senza far uso del numero ordinale di ciaschedun mese.
vocabolario della crusca, 88: l'uso ha introdotto di nomare le lettere poste insieme
, la quale poi quasi messero in uso in italia con le loro picche gli
vèr la città. -con uso aggettivale: schierato in ordine di battaglia
. 13. preparare per l'uso, allestire, approntare, apprestare.
delle banchine lungo la schelda. -con uso impers. machiavelli, i-in-1097: era
chiese e que'conventi. -con uso impers. statuto dell'arte dei vinattieri
-adibire un animale a un determinato uso, servizio o attività. crescenzi
29. adibire, destinare a un determinato uso. crescenzi volgar., 8-2:
stabile e continuo; che è nell'uso quotidiano, che è conforme alle abitudini
gravita una certa atmosfera ideale. -con uso neutro. alessandri, lii-13-119: non
marmoreo sensi non ordinari. -con uso neutro. pasqualino, 436: il
dimesso (il modo di esprimersi dell'uso quotidiano, colloquiale). b.
in balìa dei miei nervi. -con uso avverb. cavalca, iii-117: possiamo
anche per colorare alimenti. -anche con uso appositivo: terra oriana. d'
e in questo senso ha anche un uso metaforico). giacomo da lentini,
migliorini, 2-144: ci sembra biasimevole l'uso di locuzioni come 'giogo medievalistico '
con partic. riferimento a strumenti di uso marinaresco). guglielmotti, 595
eleonora di toledo, sua consorte, faceva uso dell'acque di montecatini. carducci,
frutteto la battezzerò antonia. -con uso avverb.: in modo autonomo, senza
contrasta con la normalità o con l'uso comune; strano, stravagante, insolito
originali quasi come paradossi. -con uso neutro. carducci, ii-2-313: dài
esclusiva della sua vita. -con uso iron. g. capponi,
, dalle quali pare che originalmente quest'uso sia stato introdotto, e particolarmente in
originati in noi / dalla forza dell'uso o dalle prime / idee, di cui
come in guisa diversa troppo dal comune uso volgare originasse la morte sua. castelvetro
una città sola, ove si stabilisca l'uso autentico della favella ancor viva e ottimamente
ne produce originariamente lo stato e per uso de'sudditi e d'altre nazioni meno colte
, 5-1-217: mentre gli uomini negano ogni uso d'intelligenza al bambino, non possono
badare a tre cose: originazione, uso del popolo, senso filosofico. lanzi,
origine da borneo, portarono quindi anche l'uso della sarabatana. -scaturire.
delle pietre. -con riferimento all'uso, proprio del mondo classico, di
gamba come il cane. -con uso impers. cristoforo armeno, 1-256:
orinatoio. -da orinatoio (con uso aggett.): spregevole. brignetti
: al proprio letto, ove posare er'uso, / quando prendealo il dolce sonno
gran tempo confusi con i formicai perché fanno uso dello stesso nutrimento; hanno la testa
zontale, femm. sostant. di uso eufemistico. orizzontalismo, sm.
ciglione, la mula, secondo l'uso de'pari suoi, pareva che facesse per
. *. /... quest'uso approva, / che ne sia proibita
progredire. bonghi, 1-204: l'uso non è costante se non come a dire
sugli orli, sui lembi, l'uso, più o meno, si fa discorde
sorte, / ormai. -con uso interiettivo. bacchetti, 2-v-319: un
i cui belli semi rossi servono ad uso di collana alle donne della guyana.
e gli fece modellare vari ornamenti per uso della casa. gemelli careri, 2-i-381
non sono che ragionevole deviamento dal commune uso del parlare. b. fioretti,
ornamento che sustanza. -con uso antifrastico. n. franco,
ornamento, che non curo. -con uso antifrastico e scherz. c.
monile orna la gola. -con uso rifl. dante, xxx-34:
i lor maestri egregi? -con uso rifl. tolomei, 3-100: chi
il vecchio tronco dei falconeri. -con uso antifrastico. esopo volgar., 4-43
apertamente la guerra. -con uso rifl. aretino, v-1-230: io
antica, non altronde nacque che dall'uso di chiamar con nome barbaro tutto ciò
4-205: rinnovando e volgendo a miglior uso la leggiadra costumanza di antichi tempi,
amore /... fa suo nobil uso / tornar menzogne in lusinghieri accenti.
dottrine tre anni bastarono. -con uso rifl. guittone, xxxiv-75:
atta per natura ad ornarla e l'uso di tale essendo e virtuoso et onesto.
folto di vegetazione, fiorito. -con uso intr. (e in unione con la
al decoro, alla comodità, all'uso migliore, o conferisce splendore, magnificenza
conforme ai dettami della retorica, facendo uso degli ornamenti e delle figure retoriche.
. -in partic.: presenza, uso (in un discorso, in un testo
pitt. propensione di un artista all'uso dell'ornato; cospicua presenza dell'ornato,
xiii e la metà del xiv con largo uso di elementi decorativi (quali le tipiche
; ben fornito di quanto serve all'uso a cui è destinato; attrezzato,
dettami della retorica; che deriva dall'uso degli artifici retorici, che ne costituisce
inglese. e prova ne sia l'uso quasi esclusivo che ne fanno i più
memoria quanto sia durato nelle iscrizioni l'uso di que'segni che da alcuni furono
e dei. -con riferimento all'uso in pittura, nella miniatura, nel
virtù, solitamente regine. -con uso appositivo, con riferimento a monete coniate
riferimento al modo di lavorazione o all'uso a cui è destinato. -oro battuto:
a'rai del sole. -con uso aggettivale: che ha colore giallo intenso
attraverso procedimenti come il tratteggio e l'uso di tinte altimetriche. tommaseo [s
regolare di una candela; la struttura in uso attualmente (che trova i propri prototipi
. che indica la collocazione, l'uso o il tipo dello strumento.
proibisca tale orpello tagliato e filato ad uso d'oro, acciò non se ne
in conceria e in cosmetica (e l'uso come colorante è attualmente vietato a causa
addormentava: e ciò per lo troppo uso... dell'orraca, che è
ucciso / un cavaliero. -con uso avverb. monte, xxxv-1-458: qual
-famoso, celebre. - anche con uso iron. vico, 5-139: una
eleganza e sontuosità. - anche con uso avverb. boccaccio, dee.,
chi accettarlo degna. -con uso neutro. guittone, i-36-77: lavoro
di persona onorata e onesta. -con uso antifrastico: azione spregevole e vergognosa.
, iv-18 (3): avea in uso, che orriber cosa è pur a
e furibonda. 13. con uso enfatico: enorme, smisurato, gigantesco.
celle i prigionieri. 3. con uso enfatico: che offende il senso estetico
di raccapriccio e orrore. -anche con uso enfatico, per indicare turbamento, fastidio
dall'orrore. 14. con uso iperb.: oggetto brutto o privo di
io non credea / tornare ancor per uso a contemplarvi / sul paterno giardino scintillanti
e lucertole. -con riferimento all'uso di utilizzare tale pianta per mortificare la
famiglia che lo coltiva per proprio uso e ne è per lo più
(e in partic. è invalso l'uso di usare tale termine per un gruppo
dogmi della religione cattolica. -anche con uso aggettivale. tramater [s.
mediante il retto uso dei segni grafici e d'interpunzione. -
è immutabile, ma tutto soggetto all'uso per propria natura. carducci, ii-2-192
: la scorrezion sua, passata in uso, s'è convertita in sua naturale
miner. metodo di osservazione attraverso l'uso di un ortoscopio. 3. medie
né mai son altro, / oltre ogn'uso allegro e scaltro; / se la
, secondo un procedimento attualmente più in uso, con mandorle dolci tritate e pestate
quei paesi nei quali si fa molto uso di birra, perché l'orzo serve
= var. femm. di uso (v.). osàlida
: la domenica delle palme, nell'uso medievale. dante, vita nuova
il giro della casetta. -con uso transitivo. bandello, 1-12 (i-145
mastri non son posti. -con uso assol. (e, per lo più
fatti, motivi licenziosi, anche con l'uso di termini scurrili, triviali, grossolani
. -letter. (e con uso antonomastico). l'osceno d'arcadia
); sinusoidale semplice. -con uso improprio: oscillante (la grandezza stessa
oscillografia, sf. tecnica consistente nell'uso dell'oscillografo. -in partic. medie
. e quindi raccontano esser venuto l'uso di coronare non l'araldo, ma la
dei marsi, equi e sabini. -con uso aggett.: che è proprio,
più curve). - anche con uso reciproco. agevolmente oscurabile? = voce
con riferimento a soggetti inanimati e con uso antifrastico); rendere irrisorio, inconsistente
e smuover pietre, non oscura il gentil uso dell'ago, col quale artificiosa mano
si suppone che sia stato tentato l'uso degli occhiali convessi... e
, nell'amore dell'ottimo facciamo a uso de'bambini. s. carlo da sezze
-io favello per compiacerti, erciò uso le oscurità. castelvetro, 8-2-66: '
dimori in luogo oscuro e sia guardato dall uso della fe- mina e usi poco cibo
/ vecchi ritratti oscuri. -con uso avverb.: con abiti neri o scuri
oscuro, in cotai detti. -con uso avverb. guidotto da bologna, 1-108
polverosi all'assemblea. -con uso avverb.: con ignominia, con infamia
io ti lascio. -con uso avverb. alfieri, 1-478: voi
. sii buon seguace. -con uso avverb. boccaccio, iii-5-22: essi
-affabile, cordiale. - anche con uso avverb. ojetti, i-478: era
che si trova in trasferta. -con uso di agg.: che non gioca
domenicani, antichi ospiti, tennero ad uso di capitolo. carducci, iii-4-245:
mal situati da non potersene servire per uso di una nuova ossatura di rame, in
ora, convertito l'edificio a tutt'altr'uso, i vani della facciata son murati
, a una credenza, a un uso, a un costume, a un rito
); la var. ossequiente, di uso erroneo, è per incr. con
, domò i sediziosi. -con uso avverb. foscolo, v-87: la
legge; che si attiene a un uso, a una convenzione; rispettoso.
sono parsi osservabili. -con uso neutro. alvise contarini, lxxx-3-1018:
carducci, iii-15-296: intiera osservanza all'uso ortografico del poeta. -con riferimento
domicilio, con certe osservanze già in uso altrove. 8. consuetudine consolidata
, li aveva vestiti uniformemente secondo l'uso europeo, e li aveva sottoposti alle
votare anche se avessero avuto vista e uso delle mani, sono promossi al rango
il maestro e d'allegarne anco l'uso, come se vi foste nato o
della povertà, alla penitenza, all'uso dei mezzi economici, anche in contrapposizione
la magia, il maleficio, l'uso di cose sacre per fini non proporzionati,
discorrendo alcuni scrittori, se fosse in uso e se avesse l'osservanza appresso li pontefici
faticosi. -con riferimento a un uso linguistico. muratori, 7-iii-4: tengo
, però che se tu se'uso a mangiare dua volte il dì, dua
arabi, ed erano già probabilmente in uso in età arcaica presso numerose popolazioni extraeuropee
conformarsi a una consuetudine, a un uso, a una prassi civile o professionale o
culturali '. -caratterizzato da un uso esagerato di tipici elementi compositivi (un'
(con partic. riferimento, nell'uso comune, alla perdita di lucentezza nei
aria pura nell'organismo. -anche con uso rifl. fucini, 456: uscii
d'ossigeno. -con riferimento all'uso medico di somministrare tale gas in caso
. metodica fondata sul l'uso di un dispositivo particolare e consistente
morgagni, 313: si potrebbe anche far uso dell'osso di seppia mescolato col balsamo
quell'osso attraverso la gola. -con uso antifrastico: omaggio (e ha valore
giamboni, 7-12: il giovane ad uso delle battaglie si dee eleggere che ha
dal carro che li incalzava. -con uso collettivo. serventese dei lambertazzi e geremei
e gli orridi bassà. -con uso aggett. bisticci, 3-427: sigismondo
principali signori) trovò le porte contra l'uso ordinario serrate. baruffaldi, i-15:
2. metodo fisioterapico, in uso nella medicina anglosassone, basato sulla presunta
contenere i due frammenti si fa anche uso di particolari tipi di chiodi. -osteotomia di
.): che vi è in uso o che è proprio della mentalità, della
ai neonati; levatrice. -anche con uso appositivo. cavalca, 20-121:
l'ostetrice di casa. -con uso attributivo, in relazione con una sineddoche.
cugliare dall'ostetrico! -con uso appositivo. lucini, 3-230: la
: particolare forma di purgazione canonica in uso nel medio evo, in cui l'
di pollame scelto. -con uso neutro. giovan matteo di meglio
, intollerabile, inammissibile. -anche con uso neutro. pascoli, ii-641: oh
barbunia. -di ostiere (con uso aggett. e connotazione spreg.)
sm. letter. porta. -anche con uso antonomastico e in contesti metaforici.
conserva inalterato nel tempo. -anche con uso avverb. carducci, iii-7-326: i
formato da conchiglie). -anche con uso appositivo. landino [plinio]
ostracite hanno somiglianza di testi: l'uso loro è in luogo di pomice a pulire
blasfema: ed è per lo più un uso dei dialetti ven.).
dal mezzogiorno; austro. -anche con uso appositivo: vento ostro, vento
mentare ottenuta facendo sistematicamente uso, in modo strumentale e abnorme, di
dei venti. -con riferimento all'uso che veniva fatto di tali recipienti,
cosi quell'ottanta per cento / ceduta in uso ai bagnini. 5.
otto versi a rima alternata; l'uso che ne fece il boccaccio ne consacrò
. verri, 2-ii-74: ho fatto uso con grandissimo profitto della china: mezz'
b. fioretti, 2-4-259: l'uso antico... e l'approvazion de'
di padova. 12. con uso avverb. galileo, 4-2-491: ottavo
fave nere. -entrare nell'uso, diffondersi. v. borghini,
v. borghini, 6-ii-206: se l'uso di questa voce [colonie] ottenesse
culto degli antenati. -anche con uso aggett. g. gozzi, 1-134
il sistema francese di numerazione attualmente in uso, la nona potenza del migliaio (
il morire quanto prima. -con uso improprio: il più ottimo (con valore
nell'arte militare. -con uso improprio: più ottimo (con valore
misura i requisiti necessari a un determinato uso; molto adatto; molto elevato (
letto con la febbre. -con uso neutro. pascoli, 912: pianta
autorità co- strettiva è massima e l'uso di essa è minimo. galdi, ii-
istesso gran signore suo padre contro l'uso degli ottomani. -agg. che
trocaico latino); fu di largo uso nei primi secoli in componimenti di origine
usato dal carducci). -con uso aggett.: verso ottonario. g
cioè ottonario, possiamo dire che l'uso dell'ottave sia molto più antico di
via delli cibi, mi piaceria l'uso del latte, che valeria ad ottundere l'
naturalmente più acuti e più levigati dall'uso de'buoni studi. d'annunzio,
ganci si propagassero dal video e mettessero fuori uso la ragione. -privare
inseriscono nel magno trocantere. -con uso aggettivale (femm. -trice). che
punta o il taglio consumato dall'uso; meno penetrante e aguzzo o tagliente
perduto il brando ornai di brando ha l'uso. dalla croce, v-30: questa
, 4-i-282: i nostri padroni hanno per uso / di sceglier sempre fra i servi
. 5. turbato temporaneamente nell'uso delle facoltà intellettuali per l'affaticamento o
signor, pria che del pianger l'uso / in natura si cangi, o cuor
, 5-2-113: da chi sia venuto l'uso del trionfare e chi fusse il primo
stesso lato. la cura consiste nell'uso di mezzi antiflogistici locali. c.
rendere banale e privo di mordente un uso linguistico. pasolini, 8-49: molti
confessione a cui appartengono (e l'uso del termine si richiama alla parabola evangelica
lemmo di balduccio, 44: ancora l'uso, usufrutto, rendita, ovvenzioni e
clemenza dell'aria, / over l'uso più tosto / toglie loro il bisogno f
poco movimento non apportava impedimento alcuno all'uso di esso occhiale; dico, senza
e naturali di questo mondo. -con uso neutro (anche in una prop. incidentale
2-xiii-363: maraviglia alcuna a niuno che uso abbia di riflessione far dee, se dall'
oziosità, ma essere sempre dirizzata ad uso buono. magalotti, 9-2-62: iddio
stare, dimorare ozioso e con uso avverb.). -con valore spreg.
o dell'altre cose necessarie all'uso umano, si stanno oziose al fuoco a
forno / il panettiere. -con uso avverb. francesco da barberino, i-46
, 1-5-1-31: essendo troppo notorio l'uso del secolo corrente di non tenere ozioso
che non serve ad alcun bisogno o all'uso a cui è destinato o per cui
competizione sterile, oziosa. -con uso neutro. serra, iii-391: uno
crediate già, o madama, che questo uso abbia luogo solamente nelle conversazioni oziose.
sm. stor. moneta d'argento in uso presso i turchi durante l'impero ottomano
come per non rattristarti. -con uso avverb. borgese, 1-342: -io
, dirai una parola che non è dell'uso... 'pacchina 'è
pac- ciada ', mangiata, d'uso volgare. dossi, 3-94: l'onorevole
stato in cui è giuridicamente legittimo l'uso reciproco della violenza armata per dirimere un
o almeno dialettica politica che non fa uso di mezzi bellici (e nel linguaggio
espressioni di origine evangelica, accolte nell'uso liturgico, per indicare e auspicare la
finita: andate in pace. -con uso antifrastico, per indicare la necessità di
lanzi, i-97: fu in uso [il niello] ne'mobili d'argento
ai pacieri toccò qualche botta. -con uso aggett.: che si adopera a porre
prorompeva in fanatico tripudio. -con uso aggett.: che ama la pace.
un ordine bensì imposto. -con uso iron. vocabolario filosofico-democratico, 1-68:
a 'pacificare 'i popoli per suo uso e consumo. -indurre alla pace
10. rifl. (anche con uso recipr.). deporre i sentimenti
for ma di violenza o dall'uso della forza; che vive in una
regione più ricca. -con uso avverb. imitazione di cristo, i-3-2
un animale). - anche con uso avverb. f. f. frugoni
e nessuno è pacifico. -con uso avverb. ghirardacci, 3-56: battista
di sì vasto imperio. -con uso avverb. castiglione, 2-ii-11: promettono
per golzio era pacifico. -con uso neutro. b. croce, iii-25-172
quali sia, siché possa proibirsene l'uso, quando non si provi che questo sia
per motivi morali, alla guerra, all'uso delle armi e alla violenza in genere
profondo, col fondo tutto bucato ad uso di arrostir le castagne. sbarbaro,
condanna o la pena che comporta l'uso di tale strumento. fra giordano,
di bradamante e ruggero. -nell'uso liturgico, drappeggio posto sopra l'altare
inferiormente (e tale disposizione era in uso nella diocesi ambrosiana, secondo le istruzioni
che formano il manto; entrò in uso alla fine del sec. xvii.
. -che è o era in uso nel territorio politica- mente o economicamente dipendente
tuo, suo, nostro, vostro nell'uso attuale rifiuta l'articolo).
t'amerei. -letter. con uso vocativo (e nei rapporti familiari ha
scialle e berretto. -con uso predicativo. simintendi, 2-137: lo
durante il matrimonio. -con uso appositivo e, in partic. nell'uso
uso appositivo e, in partic. nell'uso moderno in casi di omonimia per riferirsi
cui ispirarsi; iniziatore (anche con uso appositivo). dante, purg.
conferita l'ordinazione sacerdotale (anche con uso vocativo e appositivo, nell'espressione popol
). -per estens. e con uso region.: sacerdote secolare. -con uso
uso region.: sacerdote secolare. -con uso improprio: religioso converso (anche nell'
sommo pontefice, il papa (anche con uso vocativo e per lo più nelle espressioni
v. trinità): anche con uso vocativo e nelle espressioni dio padre,
l'invocazione del padre. -con uso predicativo. segneri, iii-2-61: dio
cos'è lo spirito. -con uso predicativo. borgese, 1-406: dev'
in una determinata attività (anche con uso predicativo e antifrastico). lucini
un fiuto! 4. con uso aggett.: che in un determinato
la mia padrona », come era uso a quei tempi, lo faceva con una
capsula in fuori. 11. con uso aggett.: che ha il pieno dominio
-per simil. prerogativa di stabilire l'uso e le regole di una lingua.
lingua e del suo nome e del suo uso e del suo padronaggio non giustamente ci
imposte. 2. riservato all'uso esclusivo del padrone o di una famiglia
e de'benefici che oggi è in uso. 4. tose. terreno
di agg.): riservato all'uso del proprietario; privato, padronale.
e se ne serve a solo suo uso o per comodo o per lusso.
, pubblicato nel 1975 ed entrato nell'uso corrente per indicare un'autorità patriarcale accentatrice
crede padrone del campo. -con uso attenuato: abitatore. cesarotti, 1-ii-25
, 2-4-283: affermo e riconfermo che l'uso debbia nominarsi assoluto padrone delle lingue,
ragione. bonghi, 1-204: l'uso, padrone o testimone della lingua.
tecnica formale preziosa. -abile nell'uso di uno strumento. tommaseo [s
sono fatti a questa foggia che l'uso li padroneggia per indolenza ed irriflessione.
-padule, paduli di stige (anche con uso anto- nom.: il padule,
defunti. -da padule (con uso aggett.): atto a essere
-di padule, di paduli (con uso aggett.): che vive nelle
dell'assetto urbanistico del territorio e l'uso delle risorse naturali. costituzione detta
lizzato; paesista. -anche con uso appositivo, nell'espressione pittore paesaggista
paesani sono usati di tenere i. lloro uso o in loro costuduti. g.
paesani, mangiassero il grano? -con uso aggettivale. girone il cortese volgar.
, anche, etico di esso (un uso, un'abitudine); conforme alla
ed all'esercizio della rettorica ed all'uso della politica è la diligente lezione delle
seppe inventare l'antichità o praticare l'uso de'nostri tempi. salvini, 6-163:
quali ci onorano. -con uso aggettivale. jahier, 121: il
paesano. -alla paesana (con uso aggett.): proprio, tipico
(nel 1264 a vicenza). l'uso del signif. n. 8 è
a paese. 2. con uso antonomastico o in unione con un aggettivo
cavalli a mano, bardati riccamente all'uso del paese: sopra la sella de'quali
che vi abita. -il paese (con uso anto- nomastico): quello in cui
alla prova che meglio era quivi l'uso della zappa e l'andarsi pian piano acquistando
. paese piccolo e ridente. -con uso antonomastico (o in unione con un agg
nella pittura di paesaggi. -anche con uso aggettivale. magalotti, 27-11:
una corona di brillanti. -con uso attenuato e con connotazione affettiva: paesello
-di animali, con partic. riferimento all'uso gastronomico di essi o di loro parti
incolte, grossolane. - anche con uso avverb. f. f.
sodisfatti. galanti, 1-29: l'uso di dar le paghe a'soldati introdusse
dottrine ingiusta paga. -con uso antifrastico: punizione. massaia, i-158
una determinata opera. - anche con uso iron. m. zane, lii-5-368
ch'ella mi dà. -con uso iron. berni, 40-16 (iii-293
del grano maturo. - anche con uso aggett. romoli, 313: le
ballava da pagliaccio. -con uso aggett.: impacciato, goffo.
fussi messo in uno pagliaio bucato ad uso di campo, nel quale era, in
l'apparato statale. -con uso aggett. b. croce, iii-2-323
con due buchi da parte, per uso di ricamo. 4. ant
. divora paglioni vilissimi a niuno altr'uso giovevoli che a nutrir fiamme. colletta
cioè le cadenze dei periodi e l'uso di certi epiteti e di certe metafore e
che va sulla schiena del cavallo, ad uso di reggere il sottopancia, i reggitirelle
variante cino-giapponese), entrato nell'uso europeo sulla scia del gusto per
culturale zoroastriana. - anche con uso aggett. = dal persiano pahlavi
di volte all'anno. -con uso ellittico, senza ulteriore specificazione: coppia
due, o il cui funzionamento, uso, sfruttamento, ecc., esige
. ant. paio di nozze (con uso pleonastico): nozze. boccaccio
cucina e, in partic., l'uso di cuocere le vivande (nell'espressione
voglio godere da paladino. -con uso aggett.: solenne, austero, sussiegoso
dei cavalli si scostò. -con uso aggett. c. arrighi,
, 7-i-490: da gran tempo è in uso un aggravio in danari imposto alle doti
.. sono da servirsene più per uso di selve che per farne polloneti o,
remi e delle strutture che ne consentono l'uso. sanudo, li-537: si
gabbano, zimarra. - anche nell'uso mod.: qualsiasi abito lungo e
, il diaframma. fanfani, uso tose. [s. v.]
e in italia, per attaccargli uso di puntaletti ai cordoncini da ser
gonzaga, che ne diffuse l'uso; per le numerose attestazioni dialettali, v
dire non affatto lontani dalla consuetudine e uso civile. metastasio, 1-ii-1123: una
). -per estens.: disponibilità, uso, affitto o possesso di tale posto
voce nuova, non bello, dell'uso. 2. metall. chi
ricavato all'interno di un locale di uso agricolo per riporvi determinate merci, soprattutto
zattera. -per estens. disponibilità, uso, affitto o possesso, occasionale,
palco medesimo, in modo esclusivo, facendone uso conforme allo scopo al quale il teatro
dei cervidi maschi. -anche, con uso improprio: il complesso delle corna.
notevoli di mensioni, in uso fino al sec. xvi, che veniva
. genovesi, 2-in: a voler far uso della critica, si vuol..
fa); è caratterizzato dall'uso dei più antichi manufatti, per lo più
prima del 1470. -anche, con uso generico: incunabolo. = voce dotta
gli sia palese. -con uso neutro. cino, iii-28-9: ciò
ad amorosi trasporti. -con uso neutro. monte, 1-44-8: sia
vane, per far sembiante ch'egli fosse uso tenere con esso loro malvagia corrispondenza.
s. maffei, 6-184: le inimicizie uso era fra 'romani di palesemente dichiararle
sparse di polve ebbe già sparta in uso / d'armar sue donne in marzial
dovrebbero essere, le palestre ginnastiche ad uso dei giovani, qualcuno, altrettanto bene
il palestrita euforico. -con uso femm. (plur. -e).
. o. rucellai, 2-172: l'uso della paletta è per dar vigore
zampa lo legava al paletto. -con uso improprio: palo. stuparich, 5-167
famigliari sin dall'infanzia. -con uso di agg. invar. cattaneo,
. vasari, i-247: mise in uso fondar gli edifizi a pisa in su i
prima: tale uso fu praticato saltuariamente presso i romani e
ben insaldata o retta da un cartone ad uso di coprir il calice nel tempo della
la mano, poi fu introdotto l'uso di particolari racchette (e da tale
giuramento della pallacorda (ed è di uso improprio). gobetti, 1-i-787:
d'una impossibilità assoluta di mettere in uso i vecchi rimedi. v. russo,
se dobbiamo credere a varrone, l'uso del pallio presso i romani era solo
di lana bianca d'agnello, in uso fin dal v-vi sec., che gira
! ». 5. con uso aggett. che si interessa di calcio o
. v.]: si chiamano nell'uso 'palloncini'certi piccoli recipienti di foglio per
-ernia scrotale (ed è voce di uso popol.). 4. figur
. locuz. -a piena palma (con uso aggett.): inferto violentemente con
olio', serve sia come commestibile di uso locale, sia nella fabbricazione di sapone e
palma (v. palma1), per uso figur. palmàcee, sm. plur
tranquillante del giardino. -con uso neutro. b. croce, iii-25-69
traffichi altrimenti, / ogni cosa ho per uso / di fermar, d'arrestar,
palma; palma. - anche con uso appositivo. ricettario fiorentino, l-b-ii:
e lento di pàlmiti. -nell'uso metaforico biblico. cavalca, 21-105:
tale pianta. -a palmizi (con uso aggett.): che reca impresse
misura lineare di modesta entità, in uso prima dell'adozione del sistema metrico decimale
di. mezzo palmo. -con uso enfatico, per indicare la statura infantile
minima di un territorio. -anche con uso enfatico, per indicare uno spazio esiguo o
palo di ferro, che sia a uso d'uno largo scarpello, e con
nome generico di un arnese quasi a uso d'incudine, e che consiste in una
gabbi ero. 6. con uso aggett.: che viene calato nelle
palumbarius 'sparviero dei palombi ', con uso metaforico (come per marangone4).
il palpabile. 2. con uso iperbolico: che sembra avere una consistenza
superi, palpabilìssimaménte). mediante l'uso delle facoltà sensoriali e in partic.
farli faticare o a venderli. -con uso recipr. levi, 3-127: le
per il figlio inquieto. -con uso attenuato. foscolo, xiv-212: oh
confò, al paltone, ché '1 suo uso è pezente. boccaccio, dee.
3. ant. chi fa uso disonesto di qualcosa. seneca volgar.
canaletto smaltitoio. 3. con uso aggett. color palude: che ha tonalità
nell'o- recchie. -con uso aggett. cicognani, 1-24: via
le margherite. -con riferimento all'uso della foglia della vite per coprire nudità
un superstite grappolo. -con uso collettivo: fogliame della vite. alamanni
nia nei dintorni di cheronea. -anche con uso aggett. tramatevis. v
coperti e viene ammainato al momento dell'uso, in partic. durante il rancio
grezza o, anche, consumata dall'uso, in pessimo stato. berni,
pancarpo, sm. ant. spettacolo in uso nell'antica roma, che consisteva nella
. intendesi sempre che sia specialmente a uso d'inginocchiarvisi o di appoggiarvi i piedi
-a pancia di cavallo (con uso aggett.): alto fino al
quell'ora a pancia vuota. -con uso aggett.: che ha poco da mangiare
! -dalla pancia piena (con uso aggett.): che si trova
città nostra, e quasi per l'uso l'anno vegniente ell'è in firenze;
non era dolce. -discesa (con uso predicativo!. a. cattaneo,
una campana di vetro), per uso domestico. tarchetti, 6-ii-563: faustina
(anas penelope). -anche con uso appositivo. landino [plinio],
allo scavo delle rovine. -anche con uso appositivo. dossi, 3-16: lo
a penetrar la calca. -con uso recipr. colletta, 2-1-171: le
altrove, chissà dove. -con uso recipr. unirsi intimamente. d'annunzio
una determinata porzione diaria. -con uso recipr. piccolomini, i-42: se
aveva mai avuto occasione di far molto uso della sua penetrazione, ne pensò in
) e risulta determinante ai fini dell'uso nelle pavimentazioni stradali. = voce
sacramento di penitenza, ne è venuto uso di chiamare impropriamente confessione tutto il sacramento
medioevo, ciascuno dei libri compilati per uso dei confessori, in cui erano catalogati
nella chiesa de'preti penitenziari, l'uso de'quali portò sin dalla sua istituzione
dirimere questioni di coscienza; regolare l'uso delle indulgenze (ed è composto da un
versando il vino nel calice si facesse uso di un cucchiaino da caffè, e non
j o altra novità con sì breve uso. idem, par., 25-49
, per disegnare), entrato in uso intorno al vii secolo d. c
scrittore, non erano stati in nessun uso mai. carducci, iii-17-308: pochi
le penne a qualcosa: farne nuovamente uso. augustini, iii-197: armato il
colei che acconcia o vende penne a uso di ornamento. = deriv.
'pennella ': strumento di setola a uso di pennello da imbiancare, con cui
rare (e, a seconda dell'uso, varia la forma, la
la torre] con punte di mattoni a uso di punta di campanile, sostiene in
bordo. -con riferimento all'uso di servirsene per le impiccagioni eseguite a
compagnie del popolo (ed era carica in uso soprattutto a firenze e a lucca)
in, nella penombra, anche con uso aggetta immerso in un'oscurità tenue e
insisteva penosamente, contro ogni prelazione d'uso, a forbirsi i labbri con quella
il suo nemico. -con uso aggett.: non regolato da norme
« forse questa fiede / pur qui per uso ». manzoni, pr. sp.
che con serva generalmente nell'uso moderno in partic. in espressioni
pensata: del tutto inopinatamente. -con uso aggett.: strano, bizzarro.
hanno le loro scritture non dal commune uso del vulgo, ma con elezione delle
scompiglia dolcemente i miei pensieri. -con uso iperb. indica estrema rapidità, in
la dea su pensieroso letto. -con uso avverb.: pensosamente, con aspetto
informa che asclepiade introdusse il primo quest'uso. par dunque credibile che questo ingegnoso
pensio- natico la buona distribuzione e l'uso de'pascoli, si minora il numero
svolta). -in pensione (con uso aggett.): pensionato. ojetti
di gioventù salivi? -con uso avverb. dante, lxviii-i: questa
.. soleva per molta essercitazione e uso essametri e pentametri, lirici, comici,
guerra greca con cinquanta remi, in uso fino al sec. v a. c
bastimenti da guerra. -con uso aggett. ramusio [annone],
guance paffute, rotondette. fanfani, uso tose. [s. v.]
n. 3). fanfani, uso tose. [s. v.]
ce l'ho. f anfani, uso tose. [s. v.]
, così replicarmi sdegnati. fanfani, uso tosc. \ s. v.]
deteriorata, ammaccata o sbreccata per l'uso frequente, usata, in partic.
colmo di sporcizia. fanfani, uso tose. [s. v.]
una ragazza giù in istrada. -con uso appositivo. rinaldo degli albizzi, ii-377
mediocrità del mio pentolino. fanfani, uso tose. [s. v.]
farà 'l pentolin ». fanfani, uso tose. [s. v.]
un pranzo in comune. fanfani, uso tose. [s. v.]
verso l'interno. - anche con uso appositivo. l. ghiberti,
paderno... non serve ad uso alcuno d'agricultura o di industria, e
avere quattro o sei grappoli. fanfani, uso tose. [s. v.]
di gravitare nel vuoto. -anche con uso avverb. (nell'espressione a penzoloni)
mani, ecc.). -anche con uso avverb. firenzuola, 259:
spalletta. -cascante. - anche con uso avverb. [sostituito da] manzoni
di un cane). -anche con uso avverb. sbarbaro, 1-246: i
di una persona). -anche con uso avverb. a. cattaneo, ii-32
. sollevato da terra. - anche con uso avverb. domenichi, 2-30: avendo
-appeso al capestro. - anche con uso avverb. forteguerri, 7-66: si
che si sporge nel vuoto. -anche con uso avverb. leoni, 621:
paesi di dominazione spagnola, originato dall'uso dei conquistatori di esigere dai lavoratori giornalieri
che ha prezzo elevato, caro. -con uso avverbi a caro prezzo. c
grani di tale spezia. - con uso aggett.: nero, scuro.
arguzia e mordacità. - anche con uso appositivo. monti, iii-239: potete
con il pepe e le spezie (con uso aggett.): vivace, brioso
e sale o sale e pepe (con uso aggett.): brizzolato (la
pepe; tutto pepe e fuoco (con uso aggett.): vivace, dinamico
e solutivo gagliardo, come era in uso appresso gli antichi: come il veratro,
peptonizzare, tr. peptizzare (anche con uso scherz. j. panzini
per la via di terra. fanfani, uso tose. [s. v.]
di ezechia. carducci, iii-20-398: non uso far lezione su pe'giornali.
egli ancor per rispetto dell'età perfetto l'uso della ragione e molto manco quel della
: tutti quegli antichi popoli, che uso ebbero di caratteri e che la sozietà vincolarono
à donato a quella c'à per uso / belleze ed adorneze e piacimento. anonimo
. attendo con impazienza di sapere qual uso siate per farne. foscolo, iv-360:
. disus. iper-); per l'uso nel compì, d'agente, cfr
fare. -a pera (con uso aggett. e, ant., con
un po'a pera. -con uso avverb.: secondo la forma di tale
questura esterrefatta cinquanta pere di gomma per uso irriguo. -nel linguaggio del pugilato
nanni di dolorico [in fanfani, uso tose., s. v.]
-tagliare la testa; uccidere (anche con uso enfatico). i.
e'mi farebbe la pera. fanfani, uso tose. [s. v.
, incapace, maldestra. fanfani, uso tose. [s. v.]
/ che solea portar cinta a simil uso; / perché non men legar colei
, / che per adietro altri legare era uso. bandello, 1-49 (i-582)
di un'affermazione; e per tale uso, mette spesso in relazione fra loro
dasse segni di vita. -con uso pleonastico. pascoli, i-143: quando
. preceduto dall'art. determinativo con uso pleonastico. bibbia volgar., ix-515
. -preceduto dall'art. determinativo con uso pleonastico. b. croce,
perché dio esiste: / ma, come uso soffrire / io, perché dio esista
fondo stradale che ne possono rendere l'uso più o meno agibile o condizionarlo a
accorgi menti, come l'uso di catene disposte sui pneumatici di un
, calcio e simili o anche facendo uso di qualche oggetto o strumento (come
alle guerre era nella città nostra cosi in uso, di star le donne in quelle
la forma d'uno instrumento depende dall'uso et az- zione ch'egli ha da
ardito, / e piano piano a l'uso percotia. -figur. implorare
mento della gola. -con uso recipr. giamboni, 112: il
i barbari una sorte di stromento è in uso,... il quale
percussioni, sf. plur. con uso collett.): strumento idiofono o
dio, che sì graditi / doni in uso sì reo perda e diffonda! galileo
! -abbandonare una norma, un uso (anche linguistico). castelvetro,
perdigiornata, uno straccasedie. -con uso aggett. ricchi, xxv-1-175: quanti
perdigiorno di passaggio sullo stradone. -con uso aggett. aretino, 20-269: un
senza usarne utilmente. - anche: uso di un tempo eccessivo in un'operazione
di tempo. bontempi, 3-1-184: l'uso delle sillabe di guido vien conosciuto per
stizza, dell'ira (talora con uso irriverente e blasfemo). pananti,
grave, non perdonabile seduzione. -con uso neutro. carducci, iii-6-212: è
-con riferimento a pratiche analoghe in uso presso religioni non cristiane. compendio
o una locuzione ch'esca un po'dall'uso ordinario del dire: 'mi si perdoni
perdonerà se parlo male. -con uso incidentale. cavalca, 20-143: disse
pèrdurando a servirsi dell'edificio a tal uso, il colonnato non abbia o prima o
aquistato, perduto. -consumato dall'uso. boccaccio, i-39: il taglio
di mantova. -che deriva dall'uso di termini stranieri. cesarotti, 1-xxxvi-65
altezze peregrine deltintelletto. -con uso iron. castelnuovo, 165: no
/ e segue il tempo e l'uso del paese. bibbia volgar., ii-228
di una chiesa. fanfani, uso tose. [s. v.]
non ha fine nel tempo. -anche con uso iperb.: destinato a durare per
/ sgorgava copiosa. - con uso avverb. monti, x-2-300: poscia
una parte sola da legargli in oro a uso di gocciole per adattargli a pendenti da
, finché non crepi. fanfani, uso tose. [s. v.]
non colto a tempo. fanfani, uso tose. [s. v.]
che abbia attaccate le perette. fanfani, uso tose. [s. v.