mummie rinascean farfalle. / le spose uscian da'bozzoli più belli, / candide e
idem, aminta, 616: quindi uscian fuor voci canore e dolci / e di
, / di sirene celesti; e n'uscian suoni / soavi e chiari e tanto
. idem, aminta, 616: quindi uscian fuor voci canore e dolci / e
/ di sirene celesti; e n'uscian suoni / soavi e chiari; e tanto
, sep., 100: e uscian quindi i responsi / de'domestici lari,
, 165: allora delle case infuriando / uscian le genti, e si fuggìa smarrita
, 283: pioveva sempre. forse uscian, la notte, / le stelle,
st., 1-60: dalla chimmeria valle uscian le torme / de'sogni negri con
cornuti. pindemonte, 179: uscian le brevi corna / tra i pampani,
paro gentil dal cui marpesio fianco / uscian d'ellas gli dei. pascoli,
., 1-60: dalla cimmeria valle uscian le torme / de'sogni negri con
. petrarca, 323-28: di sua ombra uscian sì dolci canti / di vari augelli
, / ed are a'figli; e uscian quindi i responsi / de'domestici lari
. petrarca, 258-4: vive faville uscian de'duo bei lumi / ver
estinse i chiari e luminosi rai / che uscian dal petto adorno di vertute / del
o malvagia. pindemonte, 179: uscian le brevi corna / tra i pampani,
, / ed are a'figli; e uscian quindi i responsi / de'domestici lari
petrarca, 323-34: di sua ombra uscian sì dolci canti / di vari augelli
tasso, 18-68: indi gran palle uscian marmoree e gravi, / e con
diva, a cui dagli occhi / uscian due fiamme di terribil luce. d'annunzio
? petrarca, 258-4: vive faville uscian de'duo bei lumi / ver me sì
st., 1-60: dalla cimmeria valle uscian le torme / de'sogni negri con
. tassoni, 8-1: le lucciole uscian col cui di foco. buonarroti il giovane
, 283: pioveva sempre. forse uscian, la notte, / le stelle,
, / ed are a'figli; e uscian quindi i responsi / de'domestici lari
oltre il costume, / che mezze uscian dal sottil busto fuori, / de'vispi
, 817: le pie verginelle / uscian cantando e 'n quella parte e 'n questa
o pure in giuoco, / t'uscian raggi infiammatelli, / raggi accesi di
per lo sguardo / invenenato se ne uscian faville. invenenito, agg.
, 4-94: di sotto la tunica uscian loro i calzoni di fustagno e le
il cor dolente, / mentre n'uscian duo lagrimosi fiumi. tasso, 12-96
, / ed are a'figli, e uscian quindi i responsi / de'domestici lari
i silvestri orridi templi / onde liquidi uscian lubrici rivi, / che le grotte solean
da cotanti porti / coronate di speme uscian le navi. d'annunzio, 1-135:
mesti o pure in giuoco, / t'uscian raggi infiamma- telli, / raggi accesi
le pachine murali: / indi gran palle uscian marmoree e gravi, / e con
paro gentil dal cui marpèsio fianco / uscian d'ellas gli dèi. =
. pascoli, 371: le spose uscian da'bozzoli più belli, / candide e
distinzion. giulio strozzi, 12-34: uscian da quegli zate oggi per moda tedesca in
., 30-68: di tal fiumana uscian faville vive, / e d'ogne parte
petrarca, 323-30: di sua ombra uscian sì dolci canti / di vari augelli
in quei tempi le pie verginelle / uscian cantando e 'n quella parte e 'n questa
le machine murali: / indi gran palle uscian marmoree e gravi, / e con
palpitanti oltre il costume, / che mezze uscian dal sottil busto fuori. carducci,
che gli amori nostri / abian principio e uscian for di stento. -non essere
che chiudean tra le labra, / uscian da * penetrali / de l'alme
da cotanti porti / coronate di speme uscian le navi, / mentre l'altre tornavano
. pascoli, 1320: come vivi uscian dal fuoco i bocci / dei rossi fiori
ov'eran gli occhi, / lacrime uscian per la rimonda cassa, / che gocciolavan
in quei tempi le pie verginelle / uscian cantando e 'n quella parte e 'n questa
, / ed are a'figli; e uscian quindi i responsi / de'domestici lari
, qual de'leofanti, / gli uscian di bocca affilati e taglienti / e forti
deserto. idem [tommaseo]: uscian nel deserto per vedere il precessore dell'
palpitanti oltre il costume, / che mezze uscian dal sottil busto fuori, / de'
/ ed are a'figli; e uscian quindi i responsi / de'domestici lari.
recente. d'annunzio, i-383: uscian da la recente piova / i cieli,
mia / a far giocondo il cor uscian secrete, / da me lunge disvia
a'figli; e uscian quindi i responsi / de'domestici lari,
/ ed are a'figli; e uscian quindi i responsi / de'domestici lari.
ov'eran gli occhi, / lacrime uscian per la rimonda cassa. 3
par., 30-68: di tal fiumana uscian faville vive, / e d'ogne
tombe / ed are a'figli; e uscian quindi i responsi / de'domestici lari
. pascoli, 371: le spose uscian da'bozzoli più belli, / candide
par., 30-66: di tal fiumana uscian faville vive, / e d'ogne
: so dir che da'saioni uscian le tarme / al forte scamatar di loro
begli occhi piovea tanto splendore / escintille n'uscian sì ardenti e sole, / quando infiammato
arte e d'amor fiamme e scintille / uscian converse in lagrimoso umore. lemene,
. / e da'sordidi labbri sgangherati / uscian lezanne, e qual si scioglie e annoda
raggi che di tra la nebbia / uscian, dell'alba. d'annunzio, iii-1-705
... / dalla chimmeria valle uscian le torme / de'sogni negri con diverse
: nubi nere e sfavillio di lava / uscian di notte dalle vette nude / dei
, qual de'leofanti, / gli uscian di bocca affilati e taglienti. bestiario moralizzato
30: so dir, che da'saioni uscian le tarme / al forte scamatar di
, / ed are a'figli; e uscian quindi i responsi / de'domestici lari
... / dalla chimmeria valle uscian le torme / de'sogni negri con diverse
, / che togli il vanto a quanti uscian famosi / nelle sicule piagge.