senza fiato. pavese, 1-36: usciamo sull'aia con quei ragazzi nei piedi
a rallegrar. pavese, 1-36: usciamo sull'aia con quei ragazzi nei piedi,
studio. palazzeschi, 1-365: se non usciamo di qui si crepa! -sbuffa il
. assai pavento / ch'or salvi usciamo dall'acerba pugna. carducci, i-850:
pioggia dirotta. jahier, 120: usciamo all'alba col nostro vestito di tutti-
fratei ferito. monti, 21-602: usciamo adunque / per campo, e sia tra
con lui. cavalca, iii-147: usciamo d'egitto, cioè del mondo,
l'arena. pindemonte, 8-134: usciamo, e ne'diversi giuochi / proviamei,
. brusoni, xxiv- 843: usciamo, per grazia, da così fatti discorsi
a fumar. nievo, 1-58: usciamo di città calzati di vernice, profumati
parte. barilli, 2-27: ce ne usciamo... curvi dalla porticina di
.). pavese, 1-30: usciamo dalle piante e si vede un collinone
collina che cresce... poi usciamo dalle piante e si vede un collinone tutto
varchi, v-141: ma di grazia, usciamo di questa materia,...
andiamo! », disse pinsuto, « usciamo anche noi. ed evitiamo di passare
di friggitorìa. onofri, 11-149: usciamo dal guscio vetusto / del corpo,
spezie che disintossicano dalla fatica, e ne usciamo leggeri, deliziosamente fiaccati. calvino,
6-2-6: se in un mese non usciamo d'intrico, le cose torneranno a
ci chiudano le vie, che noi usciamo di queste porti, e intra questi
mondo. leopardi, ii-65: sempre che usciamo dei termini dottrinali e insegnativi d'una
funebre e scuro. jahier, 120: usciamo all'alba con il nostro vestito di
quel sollevamento. lancellotti, 3-32: usciamo un poco di roma, e diamo
incominciate pure a fare il testamento: usciamo ormai di questo impazzo. gonzaga, i-25
. metastasio, 1-7-324: al campo usciamo / indivisi compagni. zendrini, iii-274
l'epoca nostra, o quella dalla quale usciamo; quale sia il suo carattere dominante
zioso. leopardi, ii-65: sempre che usciamo dei termini dottrinali e insegnativi d'una
discorso. aretino, 20-285: ma usciamo al discoperto, e veniamo a lo
certa. lanzi, 1-1-121: se usciamo dalle antichissime epigrafi di s. cesario
più romite caverne. garibaldi, 3-167: usciamo da que- st'altro letamaio umano,
nel gran mare dell'essere, non usciamo mai dal ben definito mare del pensiero
alcun dì o alcun anno. noi n'usciamo senza mezzo. machiavelli, 1-iii-599:
interni » son davvero straordinari, ma usciamo da quelle penombre mistificate. vittorini,
, semplice. marotta, 1-266: usciamo dalle astruse cattedrali delle aspirazioni moderne,
fuor de la vulgar nebbia infinita / usciamo al dì lucente. c. i
altro. jahier, 120: usciamo all'alba col nostro vestito di tuttitempi,
un pelago che, se noi n'usciamo salvi e a onore, ci potremo chiamare
nazione straniera. leti, 5-ii-618: usciamo di queste oscurità, parliamo un poco
rinaldo degli albizzi, i-9: innanzi che usciamo d'ufficio, provederemo quanto ci sarà
: noi facciamo troppi parerghi, cioè usciamo troppo spesso di proposito. b. fioretti
passeggiata. ghislanzoni, 1-72: usciamo rare volte al passeggio, evitando le
347: scendiamo alla stazione, usciamo nella piazza... dove diamine
in un pelago che, se noi n'usciamo salvi e a onore, ci potremo
dentro il paese. pavese, 1-30: usciamo dalle piante e si vede un collinone
nutriti..., come di lui usciamo fu ora gemendo e gridando con voce
. faldella, i-4-9: oh! usciamo dalle corrotte piccinerie del nostro tempo,
svegli » squittì. « beviamo e usciamo. vi diamo tre minuti per rendervi presentabili
. serra, ii-523: anche noi usciamo e ce ne andiamo con gli altri
che ci aiutiate, acciò che noi usciamo della grande angoscia ove noi siamo. cattaneo
questo è un ufficio provvisorio, ora usciamo e ti spiegherò ogni cosa, »
scoscende. pavese, 1-30: usciamo dalle piante e si vede un collinone tutto
. stuparich, 5-317: vuoi che usciamo? oggi, direi di non andare a
torniamo indietro, risaliamo in macchina e usciamo dal paese. solo dei ragazzini hanno
: solo una grazia ora vi chiedo: usciamo / di quest'infame e tediosa chiostra
, iii-8- 199: ed ora usciamo, almen per un poco, dai rottami
a sbisacciare; e'vuoisi che noi usciamo fuori tutti a buon'ora, acciocché
infine sulla spiaggia. pavese, 1-42: usciamo nel cortile scavalcando le due donne e
, 2-220: una sciacquata al muso e usciamo a visitar le vie. bacchetti,
voglio sfratare... sì che usciamo di questa spelonca, di questa sepoltura e
, 1-15: io consiglio che noi usciamo di questa servitù. prendiam tarme e
. faldella, 1-4-10: oh! usciamo dalle corrotte piccinerie del nostro tempo,
voglio sfratare... sì che usciamo di questa spelonca, di questa sepoltura e
mi rammarico ». jahier, 120: usciamo all'alba col nostro vestito di tuttitempi
volte ci spargiamo per molti pensieri, usciamo fuori di noi e non siamo con noi
19-103: in due modi, pietro, usciamo fuora di noi, o che per
. c. carrà, 460: usciamo da un periodo artistico profondamente viziato,
[del diavolo] tirannide e gli usciamo dalle mani che non se n'avvede.
pres. esco, esci, esce, usciamo, uscite, escono, cong. pres
, cong. pres. ésca, usciamo, uscite, escano). venire,
, 5-165: via, magnifici signori: usciamo a campo tosto, e appicchiamo la
combattere come in guerra, e ne usciamo fuori zuppi come dal torrente.
: se ho paura? be', quando usciamo di notte per i servizi antibracconaggio sai
della sera-sette [n-v-2000], 186: usciamo, usciamo, isabel- lina, andiamo
[n-v-2000], 186: usciamo, usciamo, isabel- lina, andiamo al casinò
ci resta sotto le unghie / anche se usciamo appena dalla manicure, / quello è
. » « sei senza mascherina, usciamo ». hanno lasciato quel luogo asetticodoveiparentinonsonoammessi