un guato di ben venticinque fanti subitamente uscì addosso a costoro gridando: - alla
serao, i-471: quando... uscì all'aria aperta, ebbe un altro
. soldanieri, xiv-91: la cerbia uscì al grido ed all'abbaio, /
la fronte, senza risponder parola s'uscì della camera. andrea da barberino,
coturni e tutte / abbigliate le membra, uscì pomposa. cuoco, 1-185: credeva
: dopo un abbozzo di saluto, uscì in fretta e furia dalla stanza.
accampati molti saracini. machiavelli, 524: uscì fuora, e riprese remole, che
come disperato, ma però francamente, uscì di verona con tremila cavalieri e popolo
-andate con dio -e della camera s'uscì, e gli altri baroni appresso tutti da
suoi molti amici accompagnato, di ravenna uscì. idem, dee., 9-2
panzini, ii-615: il giovane medico uscì dal caffè, e beatus si accompagnò
ed ella, vestita ed acconcia, uscì d'una camera e quivi venne. idem
/ lingua, e di sotto al mento uscì la punta. idem, 18-767:
in viareggio, dopo affa- migliatosi, uscì nell'ottobre sotto la dipendenza del padre.
. baldini, 4-136: il poeta uscì dai gangheri e minacciò l'attrice di
, 2-109: la voce perciò mi uscì afona e un po'balbettante. =
, voltando spesso le vele, finalmente uscì. redi, 16-v-351: smarrì una notte
ariosto, 12-13: con tal pensiero uscì nel verde prato, / dal qual
del cavai che fe'la porta / onde uscì de'romani il gentil seme. g
il lume, in quattro salti se n'uscì dal letto, e posesi al sicuro
compresso nel petto per la grande agitazione, uscì romo- rosamente in una sbuffata. d'
rege, vendicò le fora / ond'uscì 'l sangue per giuda venduto. fatti di
la croce, non si partì né uscì fuori da essa croce, ma trascorse
dolce. idem, iv-1-504: ed uscì con quel suo passo alacre e franco
una sua alfana assetta, / e presto uscì de'pagan regni fora. idem,
cerreto correva, e di quelli abbondevolmente uscì allagando il piano. leonardo, 1-163
riconfortato, essendo la pena alleviata, s'uscì della camera. alleviatóre, agg
pulci, 3-17: l'elmo gli uscì, la treccia si vedea, / che
(280): pagò il conto, uscì, e prese a diritta. e
: il mio libro... uscì con illustrazioni di de pisis, ma passò
pascoli, 684: ecco che uscì con alla poppa il bimbo, /
alla famiglia degli amali (da cui uscì teodorico). carducci, 869
cavata con qualche ammaccatura; ed egli uscì di prigione di lì a due giorni.
queho stesso enimma che il mese passato uscì sotto nome di d. pio lisci
. idem, 19-422: un boato uscì dabe interiora deba nave: segnale di salpare
degli affetti. beltramelli, iii-455: uscì, turbato, cogitabondo, grave come
con dio - e della camera s'uscì, e gli altri baroni appresso tutti da
, 6 (93): uscì, per l'altra parte dell'andito,
d'annunzio, iv-2-1010: [vana] uscì trattenendo il respiro, col viso atteggiato
circa il trecentesimo settantatreesimo anno della salute uscì questa generazione, incognita allora, fuori
: dicendo, che desinerebbe al doney, uscì, tutto impensierito ed annuvolato. penna
/ dormiva un ragazzaccio / bellissimo. / uscì dalle sue braccia / annuvolato, esitando
, 22 (370): il signore uscì, riprese la sua carabina, mandò
. pulci, 3-17: l'elmo gli uscì, la treccia si vedea, /
1-109: e l'ape variopinta uscì dal bugno. papini, 8-261:
re adoardo colla sua terza schiera ch'uscì fuori... per un'altra aperta
: il dì seguente don ippolito non uscì di casa. ciò avvenne perché don ippolito
volesse,... di ravenna uscì. guido delle colonne volgar., 1-346
aprendosi e incenerendosi. stuparich, 2-185: uscì carponi, strisciando, pronto a sparare
17-ii-211: e aprendo quella l'uscio, uscì fuori con un'altra compagna e non
tanto mai sciocco,... uscì in questa felice espressione. -arcistupendissimo
nella camera ardeva, di quella s'uscì. idem, i-ii: sopra il suo
/ subitamente armato di vantaggio, / uscì di casa con la spada in mano.
la fronte, senza risponder parola s'uscì della camera. della casa, 556:
di ar ticolar parole, uscì loro della gola un altissimo grugnare.
, 2-18: la vergine tra 'l vulgo uscì soletta /... / non
, suggellata quella, con turbato aspetto uscì dalla camera. sassetti, 283: mangiando
.. asciutti i lagrimosi occhi, uscì dalla camera. = lat. exsùctus
ascoso. idem, 11-82: ma fuor uscì la notte, e 'l mondo ascose
, 405: vedi un po'come ne uscì a furba quella donnetta! un'altra
suoi gerberga / già incontro a carlo uscì, dell'aspro sire / più ancor fidando
alfana assetta, / e presto uscì de'pagan regni fora. idem, 12-18
, 332: di poi che se ne uscì, dice avere avuto assoluzione dal papa
ii-399: non prima, che allora, uscì alla libera con chi egli sapeva essere
vita. settembrini, 1-15: quando uscì di collegio si vestì da prete, e
forza. idem, 18-2-270: malatesta uscì per la porticciola delle mulina, e s'
, 2-401: dagli strappi delle nubi uscì la luna: appariva e scompariva e
, 2-4-102: in un batter d'occhio uscì tutto della tana, attortigliando la coda
a pigliar corso, quando in francia uscì fuori una setta di filosofi ad attraversarlo
, augurò agli altri la buonanotte e uscì. 3. sperare, ripromettersi
, perché una sola volta mia madre uscì e rientrò quasi sùbito. sbarbaro, 5-34
tasso, 9-33: dal giovenetto corpo uscì divisa / con gran contrasto l'alma
l'accu- serebbono,... uscì dalla sua bocca un matto riso. leggende
che fuor de la spelonca oscura / uscì quel sozzo vomito d'inferno, / sentirò
, e finalmente la vita. la mattina uscì qualche rumore che fosse stato avvelenato.
,... chetamente nella camera uscì. idem, dee., 3-2 (
). fogazzaro, 2-408: uscì la luna e si posò sul pavimento
subito nera. moravia, ii-324: uscì e tornò dopo un momento con una bacinella
e da qualcuno dei suoi amici, uscì, e si mise, col suo codazzo
dall'altra banda / pel collo delicato uscì la punta. [sostituito da] manzoni
figliuolo di marco di goro degli strozzi uscì di colle, ritiratone fuori dalle forze di
. pasolini, 1-4: marcello invece uscì dall'officina meccanica e si trovò solo
: giacché il volgo del medio evo uscì dal patriziato antico, laddove i patrizi
. tombari, 1-125: il vecchio ebreo uscì dal comune... diede ordine
la testa, / e poi crucioso uscì fuor de la festa. alamanni,
a pensiero. bratteati, 4-134: uscì dalla camera a testa bassa e sempre singhiozzando
bastone più mesi, e fuori spesse volte uscì, e grandissime zuffe fece. machiavelli
: a far il secondo al tassino uscì poscia in campo quel gran battagliere del
pel riordinamento della cisalpina, la quale ne uscì col battesimo d'italiana. bacchetti,
azeglio, 1-143: il povero prete m'uscì di mano pesto, stracciato e sanguinoso
paiuolo: e sanza indugio uno agnello uscì fuori, e era gioioso per la
, 2-18: la vergine tra 'l vulgo uscì soletta, / non coprì le sue
degli abanti elefenóre / figlio di calcodonte uscì dal golfo / d'eubea con venti e
e la scusa d'uccellarvi, ed uscì fuora con la sua tasca piena di
sonetto bernesco ch'ella mi mandò non uscì mai di mia mano. redi, 16-v-268
, ha la sua sorgente colà stesso onde uscì il morgante e poi i capitoli e
si volse ancora, si segnò e uscì dalla stanza. bacchétti, 1-i-215:
discesa. calvino, 1-149: uscì su un altro ballatoio: era ostruito da
pompa ufficiale. moravia, ii-263: uscì di casa portando nelle tasche del cappotto tutto
ridendo. cassola, 2-47: anna uscì e rosa la vide correre per il viottolo
i-342: non fu sì tosto giorno, uscì di casa per non tornarvi mai più
con angoscia / della bocca e delli occhi uscì del petto. idem, purg
possano uscire, e ancora rimbucarsi, uscì per la bocca del detto carniere,
rullò molto tempo sotto un tunnel, poi uscì avvoltolato in una boccata di fumo sopra
passi regolamentari, e la boccia gli uscì di mano, assassina. fu purtroppo
con seicento cavalieri per uno aguato gli uscì addosso, e sconfisse, e uccise.
mena smette finché non lo trova. uscì anche lei a braccetto della nunziata, ché
sonno nella testa al fossi, il quale uscì mezzo attonito come un tordo, con
la coltre: un grido rauco le uscì dalla strozza. de roberto, 510
, statuaria, di classici lineamenti, uscì da un giardinetto portando un lungo palo brandito
, pochi dì sono passati ch'egli uscì di casa ingrognato, e di là ad
. vico, 114: l'opera uscì magnifica dalle stampe di felice mosca..
suo l'esclamazione con cui la fleur uscì finalmente di quella briga. giusti,
d'una palla di cannone, che uscì una mattina con troppa furia da un brigantino
della sua cronaca / particolare / gli uscì di bocca / la filastrocca. =
al mento... il primo che uscì fu la cameriera, la quale parea
tutto deturpato, subito se ne uscì di parnaso. campanella, i-374: erra
leggiadro corpo adorno, / della spelonca uscì l'altero iddio. tasso, 10-32:
brutto del sangue che si trasse quando / uscì de l'orca in ch'era entrato
, 1-314: senza aspettar altro, zaccagna uscì dal boschetto e si mise a rotta
momento, poi mi diede la buonanotte e uscì. 2. scherz.: a
d'arme. pindemonte, 355: uscì da loro, ed a pirèo, /
scopo. vasari, i-342: uscì di casa per non tornarvi mai più;
! *. collodi, 35: allora uscì fuori il burattinaio, un omone così
7 (104): detto questo, uscì in fretta e se n'andò,
e paciosa. settembrini, 1-44: uscì la moglie donna mariantonia, una grassona
de'vostri danari... ella uscì bene quando noi, ma ella andava a
337): una mattina, don rodrigo uscì a cavallo, in treno da
col- pirno; / ma il prete uscì de arcion con tal martire, / che
centinaia di anni che della patria nostra non uscì cittadino più onorato di te. bandello
casipola che bolliva per la state, uscì, passate le ventiquattr'ore, e chiese
odio e le presenti cose, / ed uscì, nel crepuscolo, gigante. campana
nubi. tasso, 11-82: ma fuor uscì la notte, e 'l mondo ascose
strai, ch'aspro e stridente / uscì con retrocurvi ami cruenti. /..
andrea da barberino, ii-308: buovo uscì di sotto la tavola tutto cambiato di
presentai le armi a domenico cirillo che uscì prima, e mi guardò, e
col capestro in collo e in camicia uscì della città, e gittossi ginocchione in
ritonda, 24: allora tristano uscì del bagno, e rivestissi in giubba
doveva esser poco lontano dalla città, uscì dalla strada maestra, per andar ne'campi
alta voce la buona sera. quindi uscì. la signora le guardò dietro con
bibbia volgar., viii-502: allora ionata uscì fuori osteggiando, e campeggiava le cittadi
una casipola che bolliva per la state, uscì, passate le ventiquattr'ore, e
6 (93) -guardando intorno, uscì, per l'altra parte dell'andito,
il buono uomo... si uscì di casa e dette campo franco alla moglie
, e l'altro peso in spalla, uscì. stette per gettare il sacco leggiero
come lo vide in faza, / nascosamente uscì fuor della piaza. ariosto, 18-51
trao, che rimbombò come una cannonata, uscì correndo don luca. = deriv
d'una palla di cannone, che uscì una mattina con troppa furia da un
tutto solo e tutto a piedi se ne uscì della sua terra. g. gozzi
, vii-253: lucifero fu il primo ch'uscì di tuono, e lasciando di far
, tre volte tu mi negarai. e uscì fuori, e pianse amaramente.
, 10 tirò tanto in lingua che uscì affatto dai gangheri, e cantò e
, insieme ad altre cose buone, uscì il libretto dove furon riuniti per la prima
: il nonno si alzò tosto ed uscì nel cortile, all'aria aperta. ma
2-201: il treno si mosse, uscì dalla strettoia della stazione, oltrepassò la
confessione e la sciacquata nella eucarestia, uscì propriamente bianca di bucato. giusti,
regno. g. villani, 5-29: uscì con tutto quello popolo delle dette montagne
e cattivo,... pur n'uscì fuori. cantari cavallereschi, 22:
il capobrigante rimasto fin allora nascosto, uscì dal fondo del valloncello e aggredì la roccia
: si fece largo con la forza, uscì dal cerchio entro cui le ragazze l'
, vii-253: lucifero fu il primo ch'uscì di tuono, e lasciando di far
lazzeschi, 3-89: < la sor'isabella uscì quella mattina con un vestito di
ai primi tepori d'aprile la testuggine uscì dal letargo. un giorno,
cuneiformi. stuparich, 5-481: l'ostessa uscì dal banco e s'awicinò al tavolo
moti insensibili... da tal conato uscì la luce civile, di cui è
, / che... / rapida uscì su dai grigi frangenti, come esce
niente vi si poteva vedere, se n'uscì fuori. aretino, 8-75: per
, scese di dov'era salito, uscì di dov'era entrato. =
due porte il nero stuol diviso / uscì con torce accese, e in ambo
3-260: la tela verbi gratia uscì della terra, perché fu erba verde.
una lunga sega dentata, e così uscì nella notte, seguito dai lunghi sguardi speranzosi
che uno della famiglia per l'orrore uscì pazzo. svevo, 3-603: fu
bettola a un soldato. questo soldato uscì dal retro senza giacca; sembrava di
di frustagno tutta toppe e rimendi, uscì correndo di casa. carducci, 351:
casipola che bolliva per la state, uscì, passate le ventiquattr'ore, e chiese
cicognani, 3-234: quando il cataletto uscì, ella corse a fianco e cercò
schiena, tanto che in quattro colpi si uscì dal cattivo passo. pascoli, 1352
contratto di cessione, don mattia scala uscì come un pazzo dallo studio notarile;
cavalcioni: prese invece un bastoncello, uscì. 3. con una gamba accavallata
l'alemagna / sangue cavalleresco un giorno uscì. faldella, 2-149: udite, udite
medesimo facendosi cavalletta, egli prima ne uscì fuora, e di poi tutti e
a vedere lorenzo suo fratello. adovardo uscì per ordinare quanto bisognava. s. degli
un cantuccio,... e uscì. viani, 10-251: al mattino un
, quando egli primieramente della sua celletta uscì, egli non arebbe al suo padre chiesto
ascoltavano. svevo, 2-435: lentamente uscì, salutando angiolina con un breve cenno
semira. / lo scellerato cenno / uscì da'labbri miei. finch'io re
di anni che della patria nostra non uscì cittadino più onorato di te. aretino,
guarda bene di là ». maria uscì dalla stanza per andare a cercare. rovistò
diodati [bibbia], 2-119: uscì, e disse loro: chi cercate?
: dal latino 'cernere'... uscì il 'cernere'de'toscani e il '
segua la traccia? boccalini, i-38: uscì vestito di una pelliccia di lupo cerviere
: così fu che la mattina dopo ella uscì dalla casa, di sotterfugio; e
la gloria. marino, i-71: uscì finalmente in luce quella sua benedetta creazione
, / de la camera sua sola uscì fuori. tasso, 19-119: disse,
chiamare di santi e di madonne, uscì fuori delle porte, e si raunò
essendo svegliato dalle boci de'chiamatori, uscì fuori della cittade. capitoli della compagnia della
. b. davanzali, i-100: non uscì d'italia: v'invecchiò diciott'anni
come sentì l'uscio essersi chiavato, uscì de la camera ove era, ed a
e il suo padre. l'agricultura uscì dalle città. questa reazione dei municipi sulle
sagrestia a indossare i paramenti. tosto uscì col chierico a benedire i campi.
albergo per il suo solito chilo e franco uscì con luisa. dossi, 645:
, per la porta del giardino se ne uscì fuori segreta- mente dalla chiocciola del verone
taglio, fuori della porta se ne uscì. magalotti, 9-2-135: a chi pare
(salvo cinque o sei strofe) mi uscì dalle mani tanto volgare.
noi n'insegna, / l'arte ch'uscì da l'ibere castiglie. forteguerri,
fu condotta allo spedale in agonia, dove uscì di vita, e il marito di
, essendo scacciati i ghibellini, uscì d'una piccola fonte uno gran fiume,
ubbria- carsi del tutto. se n'uscì ciondolante, a cercar fortuna, disse
nievo, 250: circa a quel tempo uscì di collegio il signor raimondo di venchieredo
di bronzo si disserra: / fuora uscì il toro a mezo della terra. savonarola
. b. segni, 113: uscì poi fuora baccio in abito civile,
e sotto / l'osso vèr la vescica uscì la punta. panzini, ii-44:
logora e, sempre in silenzio, uscì. viani, 13-115: sopra un tappeto
: mise le mani in tasca e uscì tirandosi dietro il codazzo tutta la comitiva
fanciulli coetani / per lui lasciato, uscì di quei paesi. marino, 18-195
obbligato da tanta onoranza del padre, uscì colà che aveva parenti poveri e vecchi
tonaca. settembrini, 1-15: quando uscì di collegio si vestì da prete,
di periglio, a la campagna armato / uscì per ritrovar la sua mogliera. c
da quella. marino, 337: uscì passeggiando a la frescura / de l'aura
col capestro in collo e in camicia uscì della città, e gittossi ginocchione in
sp., 7 (109): uscì dalla parte che gli veniva indicata,
è ben cólto. vico, 494: uscì il mondo de'poeti teologi da quattro
. tasso, 5-79: ma come uscì la notte, e sotto l'ali /
. f. frugoni, xxiv-1031: uscì con una improvisata il tassoni, ed
una porta della città; d'onde uscì, cominciando il suo pedestre viaggio,
contato, contado, siccome da comite uscì il comte franzese e il conte italiano.
baciò sulla bocca; poi la lasciò ed uscì... « indegna commedia *
occhi sul giovane... quello uscì, seguito da una lenta, persistente
, cosi nel cavarmi il guanto, mi uscì l'anello dal dito.
scritto). marino, i-71: uscì finalmente in luce quella sua benedetta creazione
/ no, quasi un compianto, t'uscì / la parola che a quando a
si compie la donna, non quale uscì dalla mente di dante e del petrarca
5-1-103: la fanteria de * cimbri uscì dal suo campo compostamente e in ordinanza
, e ratto a sperderlo / la parola uscì dei re, / che narrò composta
alcuni dì, perdonando a tutti, uscì de lo inferno, e messo il suo
suon concentrato alto profondo / dal seno uscì dell'antro di trofonio. manzoni,
pieni. e però il primo, onde uscì quella dolcissima armonia nell'aperto cielo,
, n'ebbe alcuni condonati, e uscì quieto e sedato. condonatóre,
condotta, n'ebbe alcuni condonati, e uscì quieto e sedato e ciabattino. silone
.. in sul far del dì uscì fuori, per condurre a prezzo de'lavoratori
16-35: e de la torta / confusion uscì del labirinto. manzoni, pr.
nuovi codici, e la monarchia assoluta uscì più forte dalla burrasca. serra,
cavallo con l'aiuto dell'attendente e uscì dalla porta della fortezza.
la tregua: e ad incontrarlo / uscì de la città tutto il consiglio. moneti
iv-2-91: la domenica delle palme ella uscì dopo tanti mesi, per la prima
aveva pagato di contanti, solo n'uscì lui senza ignuna altra cosa. lettere e
: da questo concetto semplice e popolare uscì la contemplazione o visione, detta la
riposatosi alquanto in un albergo, se ne uscì di bel nuovo e si ripose in
e salvi, e di pisa non uscì persona d'arme a loro contrario.
si converse. tasso, 11-76: uscì dal chiuso vallo, e si converse /
tanto mai raggio secondo / dal primo uscì, che non più assai simile / all'
cantari cavallereschi, 103: e mai non uscì sì da corda strale / che gisse
vescovo nuovo. borgese, 1-393: uscì sul cortile nicola torcila. aveva una
papi, 2-2-65: dalla giacobinica radunanza uscì poi quella detta de'cordiglieri, della
uscio sopra lui, e se n'uscì fuori. monti, x-2-135: ivi gioiosi
gran disagio. fagiuoli, 1-5-18: costui uscì impertinente di corpo a sua madre,
lett. it., ii-406: ne uscì una correzione organizzata chiamata governo, o
d'una palla di cannone, che uscì una mattina con troppa furia da un
restò il duolo, e l'ira uscì più in fretta. b. cappello,
corvetta con rossa insegna di fronte le uscì: uscì: / -ammaina, -grida,
rossa insegna di fronte le uscì: uscì: / -ammaina, -grida, -le vele
: così fu che la mattina dopo ella uscì dalla casa, di sotterfugio; e
, insieme ad altre cose buone, uscì il libretto dove furon riuniti per la prima
., ii- 406: ne uscì una corruzione organizzata, chiamata governo,
a pena le risa, se ne uscì della camera, e dato mezza volta per
, 8-174: ruggero... uscì presto, s'era già rivestito che argentina
antonio mini suo creato, se n'uscì [michelangelo] di firenze non senza
avendolo tutto deturpato, subito se ne uscì di parnaso. g. bentivoglio, 4-297
, e '1 fiume d'arno uscì fuori di termine sì disordinatamente, che grande
dirotto. manzini, 7-137: suo marito uscì, per rientrare un momento dopo con
l'aere di tutt'i nugoli, uscì la critica insieme col suo drappello seguace
oppressi ognor... » qual essa uscì dalle labbra del gigantesco navarrini. pavese
., ii-431: e ciò che ne uscì non fu già né una riforma religiosa
: oltre a modo cruccioso se ne uscì fuori, e diedesi tutto solo a passeggiare
strai, ch'aspro e stridente / uscì con retrocurvi ami cruenti. manzoni, 42
nella sua cuccetta attigua a essa, ne uscì tirata a pulimento, senza un capello
. verga, 4-63: donna fifì uscì col cappello e la mantiglia, stecchita
lunghi e star di piatto, / uscì con l'elmo. anguillara, 2-211:
questo giuro) / e'se n'uscì più chiaro che la stella. salvini,
« guarda bene di là ». maria uscì dalla stanza per andare a cercare.
palazzeschi, i-172: chiuse gli occhi, uscì ratto rasentando la parete diretto al giardino
a mezzanotte l'infermo balzò dal letto, uscì dalla camera, impugnò una torcia,
le dee, già lieto tanto, / uscì doglioso e la- mentevol pianto, /
tali rami, non ancora pronti quando uscì l'opera. manzoni, 95:
bibbia volgar., ii-405: il popolo uscì del giordano il decimo dì del primo
coraggiosamente alla testa della sua gente, uscì della strada maestra, e declinando a
aria le dita delle due mani, uscì in quell'esclamazione di nausea, che
decoro / fu ch'evandro tenesse. uscì nel mezzo / di tutta gente;
aodsaxot; * dedalo ', che uscì volando con ali di uccello tenute insieme
esservi nominate aggiunti non pochi versi, uscì novellamente in roma (ronciglione),
deforme la luna che pochi giorni sono uscì piena dall'aspromonte. -sgraziato,
». detto fatto, il principe uscì, e andò veramente (che non fu
, 982: così quella santissima anima uscì del corpo, e fu ricevuta ne le
con estrema delicatezza aprì la porta, uscì nella sala, richiuse. 7
al disopra della tempia, così che uscì il sangue e per poco non svenni anch'
palazzeschi, i-172: chiuse gli occhi, uscì ratto rasentando la parete (eretto al
in tutto, e per la prima uscì molto sangue. magalotti, 7-75: bexar
brusoni, 719: raccolte le sue genti uscì baldanzoso in campagna contro il bassà di
un crocifisso; del quale per miracolo uscì grande abbondanza di sangue, tanto che
come una foglia, e la voce gli uscì fioca quando ingiunse all'ordinanza ed al
uno specchio rotto. bocchelli, i-159: uscì qualcosa di poco descrivibile: un concerto
uve e sparsi di vendemmiatori. adele uscì in una esclamazione ammirativa e desiderosa.
nutrice, aperse destrissimamente tutti gli usci ed uscì fuori del palazzo. sarpi, iii-193
ch'era il giorno stabilito, la processione uscì, sull'alba, dal duomo.
gioco. cavalca, 19-152: poi quando uscì fuori, benedetto dolcemente ammonendolo sì gli
fuor de le diaboliche tenèbre / nel mondo uscì la spaventevol forma. bandello, 3-44
leza de le passate fatiche, se uscì di camera da dove era diaciuto con
mancavano del patrimonio. capuana, 4-187: uscì di sagrestia solenne e severo sotto la
da quelle visioni più che ragioni filosofiche uscì il celebre poema di lucrezio, '
: come vide cominciata la battaglia, uscì francamente al di dietro al dosso de'
questa forma difendeva, e ug- gieri uscì della battaglia e disse piagnendo: « signore
i-36: mise un grido che gli uscì tronco e rauco fra i denti digrignati
si ruppe, e come vidde, uscì alla dilagata fuori per forma che le
àrbore, ch'era d'oro, uscì un altro àrbore tutto d'oro, lo
rima, / dir puoi com'essa uscì di germania / e che del troian
, con alcuni pochi fanti e cavalli uscì fuori, ed invi ossi verso i
alquanto spazio, una voce così parlando uscì dal vicino luogo a'due bollori.
boine, ii-84: cenò distratto. uscì subito senza salutare dimenticando il bastone e
, iii-217: senz'altra dimoranza, uscì dalla camera di sopra, discese nella stanza
cheta, / de la camera sua sola uscì fuori. giraldi cinzio, 3-10 (
, 5-78: li profondi fori / onde uscì 'l sangue in sul quale io sedea
il vecchio conte / anseimo, di ch'uscì questo malvagio, / che per fuggir
di grazia povero, / da la faina uscì. 3. sgradevole, fastidioso
traccolpo, ma nessuno dei due uscì di sella. moravia, xii-167
sciagure, unqua un accento / non uscì di tua bocca a me gradito. /
. tommaso di silvestro, 336: uscì fuore lui ancora et in tutto descalciaro
che discendea da quel lignaggio altiero / ch'uscì d'una mascella di serpente. firenzuola
niuno ch'entrasse in inferno, n'uscì o per suo'meriti, o per
bertoldo, dalla cui bocca mai non uscì fuori parola che non fosse piena di
elementi il fosco grembo rotto, / donde uscì il ciel, la terra, il
-disserrare. quarantotti gambini, 4-22: uscì dal camerone, raggiunse il vestibolo,
viso bello, / levò le gambe et uscì de l'arcione, / e si
non parer fievole; / onde una voce uscì dell'altro fosso, / a parole
! d'annunzio, iv-2-1131: egli uscì per dare gli ordini alla donna abile
il ca- racci, il quale gli uscì incontro con un pennello tutto intinto di
, i-220: furia d'accusatori uscì addosso agli usurai, che arricchivan
, 7-34: il fiume d'arno uscì de'suoi termini sì disordinatamente, che
: per alcuni giorni pietro non uscì con gli altri: era dispen
tuo vanto / fuor di mia bocca uscì! de roberto, 42:
dispettato. berchet, 125: dispettato, uscì a cercare / di olivier, di
, ii-75: i chiostri italiani, onde uscì la luce dissipatrice della notte barbarica in
, vii-253: lucifero fu il primo ch'uscì di tuono... che fa
voce, curvo com'era, gli uscì soffocata e distante. pavese, i-55:
nocchieri furono distese le vele, e uscì la nave nella vastità del pelago.
cantari cavallereschi, 272: appresso ne uscì louise con gioì, / destruzióne del
ella sei punse in guisa che ne uscì alcune picciole gocciole di sangue. imperato
il rodano crebbe sì disordinatamente, che uscì de'suoi termini. andrea da barberino
da pisa, 1-77: incontanente del fuoco uscì una vampa che li devorò. bibbia
senza avere un soldo in tasca, ne uscì con mille doble dopo averne perse e
volo allo in su, e si uscì dalla sepoltura; e visibilmente poggiando in
italia! dovunque il dolente / grido uscì del tuo lungo servaggio, /..
... /... cruccioso uscì fuor de la festa. / onde
de marchi, ii-622: quando lorenzo uscì dalla bottega coll'elegante astuccio delle sigarette
un poco, ché tosto tornarebbe, uscì de la camera e l'usso chiuse.
iv-128: -ma si può sapere donde uscì quello strepito di pistola? -fu uno scherzo
: un grosso cane magro... uscì improvvisamente dal buio, si fermò un
italia! dovunque il dolente / grido uscì del tuo lungo servaggio; / dove
meco. g. bentivoglio, 4-370: uscì contro i nemici e gli costrinse a
, 1-14: ella svegliata allora, uscì dal nidio: / e dicendo che
un drago, / creatura di giove, uscì repente, / sanguigno a squamine il
, avendone alquante dramme ingozzate, pur n'uscì fuori. giusto de'conti, i-no
le porte della città, nuova schiera uscì fuori. m. adriani, ii-415:
. la più durevole compagnia se n'uscì tutta armata per una delle porte.
e tra le nuore saliche / invidiata uscì. cattaneo, iii-4-117: convien dire che
, iv-513: tobia... uscì fuori per lavarsi i suoi piedi; ed
carducci, ii-6-45: due giorni innanzi uscì la edizion clandestina del torelli.
: il tatto educato dall'uso non uscì d'inganno. de sanctis,
, cent., 37-74: e'uscì del castello, e, con effetto /
promise è nato, / donde era atteso uscì. d'annunzio, iii-2-43: com'
. lo misero in tono, tanto che uscì persino in qualche celia. pascarella,
cantando e sonando. pirandello, 5-298: uscì per rientrare poco dopo con un altro
dolenti. carducci, iii-13-244: non uscì mai dagli elegi amorosi o encomiastici
416: il grande elemosiniere del re uscì pontificalmente dalla sacrestia e dopo essersi inginocchiato
dovessono rimanere. loria, 1-72: egli uscì dietro a lei e andò alla gabella
». detto fatto, il principe uscì, e andò veramente (che non
montale, 3-125: esaurita l'indagine clizia uscì sulla piazza. la valigetta di fibra
riaprir l'arteria, il sangue non uscì più. muratori, iii-226: accade che
uve e sparsi di vendemmiatori. adele uscì in una esclamazione ammirativa e desiderosa.
all'esecuzione del suo proposito, il pretore uscì dalla piazza. 2
135: in questo parlamento stando, uscì ivi presso sul monte certe scintille de fuoco
. pratolini, 6-107: mio padre uscì di carcere e lo mandarono al confino,
cosa. brancoli, 3-116: il pretore uscì dalla piazza e, camminando con una
più profonda quiete del sonno; poi uscì ad esplorare la notte all'esterno. fogazzaro
, 2-18: la vergine tra 'l vulgo uscì soletta, / non coprì sue bellezze
, 1-177: or come / del campo uscì, se un mio comando espresso /
, ii-638: il principe di taranto uscì sorridendo dal consiglio, ben sicuro che
quale centurione scuola del bibiena, uscì lo zinami, e lo spaggiasi figlio.
24-300: inginocchiatasi e ringraziato il santo, uscì di camera, e a quel modo
gara). déledda, i-135: uscì nel cortile, dove i poeti ricominciavano
in s. elmo ed un inno allorché uscì. costei si dice che estenda il
schiera di ribaldi capitanata dal predicatore gotschalk uscì dalla germania e perì esterminata dagli ungheresi.
i-41: onde dopo varie affettuose confabulazioni uscì scamandronimo alle esterne faccende, e la
nella più profonda quiete del sonno; poi uscì ad esplorare la notte all'esterno.
dare un grido ma la voce non uscì dah'anima esterrefatta; con gli occhi spalancati
l'estro del babbo. e ne uscì, parole e musica, una briosa canzone
dell'eccessivo, dell'eteroclito, e uscì così spesso de'gangheri, che non è
alzare la faccia al cielo, donde uscì primieramente l'anima sua e dove ella
due intercolunni. serao, i-1035: uscì sopra un terrazzino che dava sul cortile
otto, e il nostro caro simoni uscì finalmente di pena. pratolini, 3-104:
fallo; / ch'un cavalier n'uscì. tasso, 20-124: ben saffo /
l'ora tarda / s'accorse, uscì di camera con fretta, / dove
altre amata / e sull'altre ammirata uscì per mezzo / al drappelletto delle sue fanciulle
la paura, / ch'inavedu- tamente uscì di via, / e ritrovossi in una
poco vi stette, che se n'uscì sanza fare professione. ariosto, 41-48:
de'quali il giorno quattordici di luglio uscì una farfallina. lemene, 472: e
un « sì » de'labbri gli uscì fuore / pur con vergogna e con atti
a borbottare; e la giovene che uscì pur oltre, che non parve suo
, 2-ii-262: il grosso dell'esercito non uscì mai dalle trincèe: attendendo solamente a
suo baldonio perfetto / appresso ne uscì louise con gioì / destruzione del popolo
tassoni, 9-53: e un asinelio uscì, che due stivali / per orecchie
volse fare la ferita alquanto aperta, uscì sì grande il furore di sangue, che
. tasso, 3-34: il feroce circasso uscì di stuolo, / eh'esser vols'
cavalcioni: prese invece un bastoncello, uscì. = comp. dall'imp.
in terra il ponte, / e n'uscì armato sul destrier feroce. m
catinelle. jahier, 73: uscì dal manico e cadde nel lago. garzoni
s. degli arienti, 135: uscì ivi presso sul monte certe scintille de fuoco
il bilico e le budella / et uscì fuor per le fiaccate rene. forteguerri,
in ogni età fecondo / più figliolanza uscì che in sua pregnezza / non diè
che fuor de la spelonca oscura / uscì quel sozzo vomito d'inferno, / sentirò
, gaio cesare con gran turba di rallegratori uscì fuori per farsi, la prima cosa
accelerava i battiti del cuore, ario uscì in punta di piedi sulla zattera.
, 3-125: esaurita l'indagine clizia uscì sulla piazza. la valigetta di fibra
cavallereschi, 120: d'un fenile uscì ben venti armati. palladio, 2-15:
occasione alcuna di travagliare i nemici, uscì così gagliardamente a scaramucciare, che le
, iii-182: quando l'ingegno subalpino uscì alla luce incarnato in vittorio alfieri, parve
a così fiero avviso, ella dolente / uscì da senno fuor del seminato. aleardi
parer fievole; / onde una voce uscì de l'altro fosso, / a parole
mio perduto ingegno? / che poi ch'uscì da'bei vostri occhi il telo /
sacchetti, 187-20: giammai non gli uscì questo fatto della mente, fin a
in ogni età fecondo / più figliolanza uscì che in sua pregnezza / non diè numi
pascoli, 162: per due giorni non uscì da mare / pure una nube;
, 2-246: per alcuni giorni pietro non uscì con gli altri: era dispensato finanche
f. giambullari, 71: fintamente si uscì di camera, e, con uno
il primo che si vide di loro uscì con una tempia fintamente insanguinata gridando:
del generale gazan. rovani, i-330: uscì di fatto di prigione in primavera,
con la sua brigata più fiorita, uscì fuori francamente, e percosse a quelli
, 1 * 295: di corsa si uscì, accompagnati da fischiate, insulti e
verga, 2-17: a venti anni egli uscì dal collegio più bambino di quando c'
d'oro, / e tosto fuor n'uscì destrier ch'avea / florido il crine
gli occhi. savinio, 10-107: uscì dal palazzo per sgranchirsi le gambe e
a dosso al buio, al buio si uscì di camera. sozzini, 129:
adice molti foderi carichi di provisioni, uscì la notte seguente... di trento
numero unico. sarpi, vi-1-222: uscì un foglio in stampa delli capitoli dell'
una faccia di cera [della maschera] uscì la folgore muta di una parola sola
, 1-3: essendo scacciati i ghibellini, uscì d'una piccola fonte uno gran fiume
fu l'ondeggiar del santo rio / ch'uscì del fonte ond'ogni ver deriva.
teologia,... 'ch'uscì del fonte lo qual rio uscitte dalla
, inf., 24-65: una voce uscì da l'altro fosso, / a
. calvino, 1-436: la formichina uscì con l'olio tiepido; il bambino,
un po'sotto le coperte; allorché uscì fuori nel cortile sbadigliando, il tre bastoni
re agramante; e di periglio / uscì, pigliando la spiaggia mancina, / che
, non potendo questa battaglia sostenere, uscì dal monasterio e andò in gerico per satisfare
possano uscire e ancora rim- bucarsi, uscì per la bocca del detto carniere. crescenzi
sommo rege, vendicò le fora / ond'uscì 'l sangue per giuda venduto. vangeli
, / e del sinistro pie'gli uscì la staffa / e quasi di cader lo
sì duro crudo e forte / ch'uscì di quel canal disabitato / che questa lena
nel 1455, due anni dapoi, uscì di vita. carducci, ii-7-264: se
che si aperse la tomba, n'uscì l'odore, e funne piena immantenente
: poi, lavatosi il viso, uscì fuori, e si fece forza, e
da tre anni di segregazione cellulare. uscì di cella quasi ebete. -figur
, iii-20-162: così la canzone al mai uscì fuori sola nella sua fosca fierezza.
antichissima, nel rompere della quale ne uscì un fragore di aria corrotta per la
e all'estremo orlo del mento / uscì la punta. d'annunzio, iii-2-321
; e incontanente dopo la sua benedizione uscì tanta abbondanza di olio, che i
una frasca, / trovò, quand'egli uscì di vita fuore, / quattro mazzi
con sue finte larve, / in maschera uscì fuor da cortigiano. arici, ii-22
la bugiarda / fraude, l'afflitto uscì morbo, che l'alme / invilisce
tutto, che da pria / spamicciato n'uscì fuor de la grama, / e
ed avventurose, deh sicome di voi uscì più gloria che sangue, perché chi
. leopardi, ii-460: la gente uscì dal teatro fremendo perché il delitto fosse
aveva messo in fresco nell'acquaio e uscì. -di fresco: di recente,
che gli spiccò la toppa, e uscì via; il che fu cagione di disturbarci
de roberto, 1-146: ella uscì trionfante da quella casa, dalla *
trattien lo strale / quando dall'arco uscì. 8. ant. trafugato
/ della fulgida fiamma che lo spense / uscì un spiro che mi fece attento.
macedonia, luogo d'illirica gente, uscì l'aquila forte che fino all'india distese
. beltramelli, i-730: rientrò ed uscì con la schioppa. -badate che è
tuo vanto / fuor di mia bocca uscì! / filli, quando mirai,
figliuol preso avea cura, / ch'uscì fuor vivo d'un corpo funesto, /
, i-94: partitosi lot da loro, uscì fuori da drieto. fazio, ii-58
la sera. boccaccio, iii-5-17: elli uscì fori e gìo in loco solo,
bambolo. in un altro atto ella uscì fuori da donna, facendo un altro
, i-167: poco di poi che uscì fuori [la canzone], comparse qui
tuo vanto / fuor di mia bocca uscì! pascarella, 2-352: tentava di cavar
padella. grandissima furberia, donde n'uscì il vituperoso titolo di viso di i
morte. pirandello, 7-138: appena gli uscì dalla bocca il nome di ciancarella,
levò subito, quasi spaventata, e uscì in fretta dalla stanza. 8
tutta furia. verga, ii-279: uscì di furia, col manto rosso che gli
ospedali. ojetti, ii-830: uscì un signore in gabbana bianca, barbetta
e gabbioni di legname... uscì... poco avanti il giorno,
di città. loria, 1-72: egli uscì dietro a lei e andò alla gabella
suoi spoletini e camerinensi,... uscì gagliardo in su la campagna a la
la sedizione gallica,... uscì de'nascondigli la moglie di giulio sabino
, 1-39: lungo le natali acque [uscì] il ribelle / nitrir del vinto
galoppo per la porta del chiostro se n'uscì fuori. nomi, 10-21: tua
... dell'eteroclito, e uscì così spesso de'gangheri, che non è
, lo tirò tanto in lingua che uscì affatto dai gangheri. bandi,
/ dormiva un ragazzaccio / bellissimo. / uscì dalle sue braccia / annuvolate, esitando
. verga, i-221: la madre uscì di casa, dopo trent'anni che c'
del cavai che fe'la porta / onde uscì de'romani il gentil seme.
2-18: la vergine tra 'l vulgo uscì soletta, /... andò nel
. bernardino da siena, v-361: pilato uscì fuori alla turba, che non entrorono
la vescica e l'osso, / e uscì sbranando il pube; ond'ei caduto
quel concilio ella [la chiesa] uscì costituita in gerarchia prepotente e alleata aperta
. collodi, 331: di lì uscì fuori una schiera di venti o trenta rosticcieri
al montare. ariosto, 13-43: uscì con la ghirlanda / di rose adorna e
dodici anni fu a fermo uno che uscì d'una selva. machiavelli, 1-iii-454:
. chiara, 131: da tale chiara uscì un chiaro specchio di esempio a questo
in questa gran porpora, non ne uscì più se non per i bagni di
per il contraccolpo, ma nessuno dei due uscì di sella. 2.
d'uno dei recinti / ecco che uscì, con alla poppa il bimbo, /
boccaccio, i-485: filocolo colle giovani uscì di quella, e al giorno chiaro
stare rinchiuso pure in una terra, ma uscì fuore a campo a richiedere giostra.
nostre occupazioni. fogazzaro, 5-475: uscì di chiesa dicendo con la sua giovialità
. la spagna, 5-9: uscì del letto e 'l bel giubbon vestissi.
però che molto romore e grande iubilazióne uscì di quello sacello, e dal cielo fulmini
giulebbi. angioletto, ii-69: il signore uscì del paviglione con una tazza d'oro
indomani e per lungo tempo il babbo uscì solo; ebbi medicinali dolci come giulebbe.
ch'entrandogli per la manica del giuppóne uscì di sotto alla spalla senza offenderlo.
di odori. pascoli, 1119: uscì dall'isola selvaggia / piccolo, e
qua! » tornò indietro, e uscì dalla parte che gli veniva indicata.
di quella gloriosa anima di cristo n'uscì uno splendore e una luce splendidissima.
uso avverb. monti, 11-5io: uscì d'agguato / sghignazzando il fellone,
sette [di archibusate] e non gli uscì gocciola di sangue. marino, i-194
sangue, l'asciugò al tovagliolo e uscì dalla stanza. 4. versare
il berretto e raschiando nella gola, uscì dallo sgabuzzino. manzini, 12-44:
tutto, che da pria / sparnicciato n'uscì fuor de la grama, / e
prima metà del secolo decimo- settimo non uscì... un libro...
cardinalizia, tinta di quella preziosissima grana ch'uscì delle vene del redentore.
, 6: fuori spesse volte uscì, e grandissime zuffe fece. machiavelli
nel vaso, tanta acqua del vaso uscì fuore. serdonati, 9-195: spaventato dall'
uno scudiscio? settembrini, 1-44: uscì la moglie donna mariantonia, ima grassona
, iv-153: il re... uscì con magnifica pompa dalla reggia, percorrendo
grazzini, 4-568: il primo, onde uscì quella dolcissima armonia, nell'aperto cielo
con lo scudo e con l'asta uscì dal gravido capo di giove. leopardi,
elementi il fosco grembo rotto, / donde uscì il ciel, la terra, il
, 5-75: li profondi fori / ond'uscì 'l sangue sueto i baffi grigi
: chiesta al supplizio, se n'uscì per varie gretole, con bia
., 7 (104): uscì in fretta... per non arrivar
g. gozzi, 217: le uscì di bocca un certo fumo di colore
di sangue rappreso. fogazzaro, 2-120: uscì, tentò con la mano la parete
con più groppi un'armonia concorde, / uscì di casa. marino, 7-52:
: se scatenato da l'eolie grotte / uscì aquilone,... /.
, ove trovolla, / la vecchia le uscì incontra e salutolla. g. bentivoglio
la vescica e l'osso, / e uscì sbranando il pube; ond'ei caduto
meriggio della camera... [uscì] in un guarnèllo bianco. anonimo,
: il rodano crebbe sì disordinatamente, che uscì de'suoi termini,...
guasto dall'acqua nera e lorda che uscì dal suo letto. d'annunzio,
un guato di ben venticinque fanti subitamente uscì addosso a costoro gridando: - alla
e la gente... ne uscì sana e salva nelle persone e ne'bagagli
terra, / a manifesta guerra uscì feroce. -venire in guerra:
, ii-306: sdegnato contro lei, uscì dalle sacre sue mura, e contro esse
, guidata dal suo re alboino, uscì dalla pannonia,... scese in
, i-330: la 'divina commedia'uscì dal numero de'libri viventi, e fu
. bocchelli, 4-26: allora uscì dal crepaccio della parete un secondo occhio
. f. corsini, 2-192: uscì allora al soccorso de i suoi l'imboscata
d'oro,... se n'uscì di firenze. g. af
de'frati d'ogni ordine non ne uscì scandalosamente se non quelli che impicciavano e
.. [il porco] sì gli uscì tra mani, e, correndo su
che si aperse la tomba, n'uscì l'odore, e funne piena immantenente
donna in camera, la quale se n'uscì immediate ch'io fui uscito fuori,
immerso / nel ventre, un palmo uscì dal lato manco, / di sangue sin
un indizio, che la famiglia onde uscì la 'donna di vai di pado '
', così da 'coccum 'ne uscì * ciocca ', con quell'
artiglieria con gl'impedimenti del campo, uscì fuori ad incontrarlo e combatterlo. botta
dalla povertà e dalla infermità, non uscì da'contorni del milanese. tommaseo,
, 418: fu tanta la virtù che uscì dello sguardo di beatrice che..
di costanzo, 1-411: 11 re uscì con la medesima pompa e comitiva ad incontrare
vedova... bellamente se ne uscì di casa... e perché [
ente pubblico. foscolo, viii-13: uscì poverissimo dall'impiego, visse povero sempre
suoi gerberga / già incontro a carlo uscì, dell'aspro sire / più ancor fidando
nota discordante. cassola, 2-157: amedeo uscì in una mezza imprecazione, e subito
m. adriani, iv-217: non gli uscì però dell'anima quell'ardente desìo e
smania di dolcezza... ch'uscì quasi di sé affatto. segneri,
, non potendo questa battaglia sostenere, uscì del monasterio e andò in gerico per
e accidia sentì dalle demonia, che n'uscì, e edificossene un'altra più presso
. piovene, 1-69: vi uscì a dire: -senta, signora, lo
). thovez, 235: ne uscì quel frasario che fa della lirica italiana
dubbio e la paura, / eh'inavedutamente uscì di via, / e ritrovossi in
viani, 19-692: il ferrane angiò uscì dritto come se fosse stato incannato.
diavolo, che v'era, ne uscì, ed entrovenne una legione. intelligenza,
fiesole l'antro delle fate onde egli uscì tutto incantato. -per simil.
precorrere a'vecchi; e chi ieri uscì del mondo ed entrò nella scuola di
matrona dai capeii incanutiti... uscì per il portone. -che ha
landolfi, i-556: dalla piccola baracca uscì un operaio incappandosi la testa con un
affari di stato. imbriani, 1-170: uscì, s'incarrozzò ed andò a piombare
sopra il canovaccio. manzini, 12-138: uscì una anche inibizione. donnetta
: alcuna cosa su questo proposito mi uscì di bocca, allorché si degnò di sentirmi
tempo). bettinelli, 1-i-34: uscì l'anno millesimo dà quel secolo or
: dall'inconscie dita / il filo uscì con un lieve urto a gryllo.
. nardi, ii-295: sua maestà uscì fuora di camera per andare alla messa
la visiera e entratali in bocca, gli uscì dietro per essa la nuca. tassoni
lì dall'ultima volta che un papa uscì in forma solenne dal vaticano. e.
il nuovo sole incoronato / del mare uscì di luminosi rai. grazzini, 2-110
carducci, iii-19-81: a quel punto dunque uscì giovanni prati con una facoltà e facilità
). thovez, 235: ne uscì quel frasario che fa della lirica italiana
, ix-187: il fango, come uscì di casa, era duro, incrostato,
un'aria indifferente,... uscì, senza che nessuno gli dicesse nulla.
, 6-73: indossatasi una zimarra, uscì egli stesso in sala dove trovò tutta
a loro indotta, contra sua volontà uscì fuore contra loro. g.
su la riva / senza punto indugiarsi uscì veloce. dell'uva, 99: corse
. nardi, 5: romolo incontanente uscì fuori con tesserato, percioché la guerra
occupati intorno all'accamparsi,... uscì loro addosso. boccaccio, v-227:
di mummie. pratesi, i-iii: uscì brontolando tutta infagottata e iraconda. deledda
suoi mori, in furore dell'animo suo uscì di sibilia a dì 20 del mese
vattene all'inferno anche te! -e pepo uscì sbattendo la porta. 14
, si coperse con un gabbano e uscì di casa. d'annunzio, iv-2-211:
re tolomeo. imbriani, 2-32: uscì di letto, infilò una vestaglia. serao
brillò vividamente, e dalla bocca gli uscì un gran getto di fumo bianco.
padre. tasso, 5-79: come uscì la notte, e sotto l'ali /
milizia, i-27: da questo caos uscì la più nobile delle poesie drammatiche. per
i-135: folle è quello iddio che per uscì. capuana, 5-266: la prima cottura
aleardi, 1-39: sull'aperte pianure uscì l'acuto / grido di gloria paurosa
mio perduto ingegno? / che poi ch'uscì da'bei vostri occhi il telo /
suoi ingegni apertala, chetamente nella camera uscì. esopo volgar., 4-34: il
nella nuca, non andò molto che uscì da'cenci e da'stracci. pellico,
saltò un mezzo metro per aria e uscì in una sfuriata di parole. =
le quali rispondono in sulla strada, uscì giuliano del modo suo ordinario e le
stette sei mesi, e tutto n'uscì lacerato da li scalabroni. nannini [olao
avendone alquante dramme ingozzate, pur n'uscì fuori e lasciovvi il cappuccio. bandello,
... della porta dond'egli uscì. = denom. da grappa1 (
buoi, / onde l'ingrata puzza uscì dipoi. pacichelli, 2-700: il
pataffio, 7: strabuzzando così ingrugnato / uscì del puzzo de'lavoratori, / che
, 7: strabuzzando così ingrugnato / uscì del puzzo de'lavoratori, / che
c. gozzi, i-41: non uscì da quel punto nessuna di quelle raccolte
passando a traverso della strada, ne uscì innanzi, per farci tornare indietro nel
. cellini, 1-122 (280): uscì innanzi a me per una piccola porticella
g. villani, 12-36: non uscì mai se non alcuna volta innanzi giorno
fichte. ecco perché questo sistema uscì da quello di kant. labriola
salvo cinque o sei strofe) mi uscì dalle mani tanto volgare. borgese,
. levi, 6-23: il barone uscì, ma aveva in braccio il bambino
, seguitando il proprio capriccio, talvolta uscì tanto di regola che s'accostò alla gottica
giustino s'insaccò ne le spalle e uscì cucciolo cucciolo dallo studio. -per
, 1-138: gli venne, e uscì di dosso una puzza minuta che 'l consumava
: questa bestia crudele [l'avarizia] uscì rispondenza, un discorso, ecc
ed egli, mentre s'intavola, uscì dalla nave dove si era ritirato dal
', solenne, e cantando si uscì di chiesa col solito ordine, e del
il ritorno interciso dalla cavalleria, che uscì di galoppo dal vallone. l
(118): con uno sgambetto, uscì tra il fornello e l'interrogante;
tassoni, 9-75: subito che 'l nano uscì de l'onda, / gli furon
: a capo di qualche piccolo intervallo uscì poi il decreto cesareo di maggiore ampiezza
al lang. cicognani, 9-34: uscì e tornò subito con in mano un
imperiosamente. salvini, 39-vi-32: uscì dell'utero della madre col dito intimatóre
23 (389): nello stesso tempo uscì di mezzo alla folla un: «
le mura. guerrazzi, 2-668: uscì veramente grosso e munito ottimamente di artiglierie
e savio troppo, / d'arezzo uscì con suo gente sovrana, / e 'n
. pucci, cent., 87-8: uscì acqua sì fatta che di lieve /
la spada per soverchia stordigione / gli uscì dal pugno intormentito e lasso. b
sì saggia mente, / che 'n tutto uscì de l'intelletto fuore.
noi. d'annunzio, iii-1-234: gli uscì dalle mani una specie di maschera confusa
del collo, ed il sangue n'uscì in tanta copia che in mezz'ora ella
ingrossato. baldinucci, 9-xv-63: uscì di letto con volto, braccia e
che 'nvano. brusoni, 4-i-51: uscì l'armata cristiana per cimentarsi con la turchesca
quel diavolo, che v'era, uscì, ed introvenne una legione, cioè semila
, 1-141: un uomo... uscì da un portone, reggendosi con le
, dalla porta segnata col numero 96 uscì un giovanottone su i vent'anni, tronfio
posto ed il suo verso; giona uscì per la bocca, ei per l'inverso
le regalava l'ubbriachezza ormai matura, uscì in un inconsulto, disperato piagnucolìo.
.. da una donna, che uscì di casa andrea della robbia, ebbe il
che si sentiva innocente,... uscì in quell'invettiva feroce: -io me
: dal sangue de're di roma uscì esemplo di tragedia, acciò che per
e tra le nuore saliche / invidiata uscì. mazzini, 1-195: il poeta,
. arici, ii-22: l'afflitto uscì morbo, che l'alme / invilisce
la via? calvino, 2-76: uscì nottetempo, con una caldaia di vischio
non sapeva dir di no; gli uscì una parola, ed eccolo invischiato nel '
anima è invisibile, e così invisibilmente uscì dal corpo, come invisibilmente vi dimora
danaro trecento cavalli e cinquecento fanti, uscì dal suo stato. d'este,
dare a ciascuno la sua lezione, uscì fuori il maestro, e ci fece entrare
inzuppata. tassoni, 9-53: un asinelio uscì, che due stivali / per orecchie
colori dell'arcobaleno per modo che ne uscì a poco a poco una farfalla iride così
sua gente da quella tanto oppressa, uscì fuori del forte. dalla croce [
che avrebbe fatto fuggire il diavolo, uscì mia zia co'suoi occhi di buona
], 1-534: quando israel uscì d'egitto, e la casa di iacob
promise è nato, / donde era atteso uscì. gioberti, 1-v-458: le
854: in capo a cinque ore ch'uscì fuori / lo spettacol crudel, giunge
quando iterar le trombe, immantenente / uscì del padiglion su la pianura. cantoni,
. banti, 8-31: la vecchietta uscì sbattendo la porta e dando una stretta
pananti, 11-68: filinto se ne uscì fuor del capanno, / e girando qua
partire, e de la torta / confusione uscì del labirinto. d. bartoli,
buzzati, 3-173: dal corpo dell'abete uscì un lacerante scricchiolio; il tronco cominciò
ignudo ne stette sei mesi e tutto n'uscì lacerato da li scalabroni. luca pulci
guerrini, 2-510: dalla sua caverna uscì all'aperto / il feroce leon che
(231): ciò sentendo, uscì d'una camera e quivi venne laddove
e poi le lambiccai, / ond'uscì 'n quint'essenza il ghiribizzo, / ch'
lamina fosse tolta, ed allora lazaro n'uscì vivo. idem, 1-72: togli
corpo e fecelo vivo e glorioso, e uscì dal sepolcro sanza levare la lapide.
la lancia nel costato, e immantinente uscì sangue e acqua. s.
lanciato in aria alla cieca: m'uscì il sangue, strillai. saba, 102
smania di dolcezza,... ch'uscì quasi di sé affatto. n.
sterpo. boiardo, 3-9-17: questo uscì al prato de un corso sì subito,
qualche soccorso. lo ruppe e ne uscì fuori un pasticcio di sei uccelli lardellati,
entro il soggiorno, / dagli antri uscì delle tartaree arene; / e per
tasso, 9-33: dal giovenetto corpo uscì divisa / con gran contrasto l'alma
in qual luna dal latibulo / materno uscì, e se lo sai tu, dimmelo
dottori, 1-331: subito il maestro uscì di romana, / che spesso le
che imaginare, stupì, trasecolò, uscì di se stesso, e somigliò uno
enturun cacatoio, / e quando lui n'uscì, chesto fu vero, / amorbò
aridità. de marchi, iii-1-621: uscì con passo legato, provando un gran dispiacere
a dare, non a ricever legge, uscì tutto conturbato e minaccioso fuor di palazzo
diavolo, che v'era, ne uscì, ed introvenne una legione, cioè seimila
, poi la porta si aprì e uscì la zia giuditta con gli occhi spiritati.
e con una certa ostentata lentezza, uscì dalla stanza e richiuse. -pigramente
, fermo e lucia, 491: uscì dall'osteria, risoluto di non fermarsi
b. davanzali, ii-136: s'uscì di palagio vestito di nero, in
. de sanctis, ii-i 1-156: non uscì dal suo paesello che poche volte,
dioniso. lengueglia, 1-190: uscì fuori in mezzo di gran corteggio un
proprio correntista. cicognani, 9-34: uscì e tornò subito con in mano un
: la porta s'aperse e ne uscì una donna olivastra, forse saracena,
marina. nuore saliche / invidiata uscì. carducci, iii-3-249: da
donde viene / e il lignaggio donde uscì. amari, 15: considerati così gli
cara italia! dovunque il dolente / grido uscì del tuo lungo servaggio: / dove
ariosto, 190: quel furor ch'uscì dal freddo clima / or de'vandali,
fucile ad armacollo... ed uscì circondato da tutti i suoi limieri, i
che imaginare, stupì, trasecolò, uscì di se stesso. 10.
lievi contusioni e moltissima paura, ne uscì liscio, gli altri no; chi ne
priore aperse uno armario, del quale uscì una civetta, la quale...
quei che t'amò tanto, / ch'uscì per te de la volgare schiera?
(ii-589): il povero uomo gli uscì pure da le mani e, pensando
e guasto dall'acqua nera e lorda che uscì del suo letto. d'annunzio,
del lotto. serao, i-265: quando uscì dal banco lotto di don crescenzo,
armi, quanto meno aspettata cosa, gli uscì addosso maggiore. colletta, i-316:
un lucernario. pirandello, 8-505: uscì sul pianerottolo della scala, atterrita dal fragorio
dolce e benigna imago, / donde uscì il chiaro e benedetto lume / che
dentro alle corna della luna, bernardino uscì dall'ombroso bosco con furia grandissima.
carlo da sezze, i-446: si uscì la matina dal convento senza di pigliarsi
era tardissima, pentendosi sua maestà, uscì fuora di camera per andare alla messa
possano uscire, e ancora rimbucarsi, uscì per la bocca del detto carniere,
. tronconi, 3-151: quando sofia uscì in quell'esclamazione... non so
a vomitare; inel qual vomito mi uscì dello stomaco un verme piloso, grande un
. trissino, 2-3-66: l'alma uscì fuor soffiando molto: / come fa
più dall'afflizione dell'animo, ne uscì... abbandonato di forze e scemo
sorte, / se da'sassi di pirra uscì la vita, / dal macigno di
. monelli, i-183: solo chi uscì vivo dalla maciulla del combattimento, solo
guerrini, 2-510: dalla sua caverna uscì all'aperto / il feroce leon che l'
voce bassa e fievole uscì. d'annunzio, 1-173: camminano
perduto ingegno? / che, poi ch'uscì dai bei vostri occhi il telo /
. delminio, i-325: quale opra uscì mai fuori delle mani dell'etemo mastro
e piangendo..., ratto uscì dalla orrenda magione. 2.
e là dove quel suo magnificato sapiente non uscì mai dalle finte idee, oltre numero
pavese, 5-149: in gennaio finalmente uscì e la portarono magra magra in biroccio
... pagò il conto, uscì, e prese a diritta. fogazzaro,
che veduto dal signore della vailetta, uscì fuori con molti venturieri e lancie spezzate per
di mal di petto in pochi giorni uscì di questa vita. g. m.
accusar malditèsta, gettò la sigaretta ed uscì. = comp. da malie
el bossolo di pandora... onde uscì la febbre, el mal franzese e
: il rabbino così oltraggiato e deriso uscì dalla camera e mi maledisse in lingua
istretto e malfornito, come valente uomo uscì di modana la sera di notte,.
fuggito con tucta la sua giente et uscì de la cità. crescenzi volgar.,
mai se non questo, che nessuno uscì mai vivo dalla selva: dunque nemmeno
malora, -disse la bruna, e uscì dalla stanza. = comp. da
talento con una lancia sopra mano gli uscì addosso gridando: -traditor, tu se'morto
quando parve ad arrighetto il tempo, egli uscì dell'uccello e pianamente andò al letto
, 5-i-320: mancato il dilluvio, noè uscì dall'arca. de nicola, 86
2-18: la vergine tra 'l vulgo uscì soletta, / non coprì sue bellezze
può mostrare che l'opera, quando uscì, aveva avuta da lui l'ultima mano
, andaron consumando il tempo, il nimico uscì loro di mano. bandello, 1-1
talento con una lancia sopra mano gli uscì addosso gridando: -traditor, tu se'
vilmente manomessi. cassieri, 196: uscì da sonnambulo in punta di piedi col
che faceva la mercatanzia di cotal ristampa uscì a trattar col vico come con uomo che
sguardo). gozzano, i-756: uscì subito dal suo riparo verde, con
, che prima a'lor romori / uscì dell'acqua, nelle reti preso / fu
rattenersi, trascorse tanto a seconda, che uscì lor in tutto di vista. tasso
come una marionetta e senza salutare nessuno uscì nel corridoio. gatto, 2-88: i
, xxi-477: in questa matina [uscì] fuori di la chiesia di santa maria
ci colse una marmocchiaia che non gli uscì più da dosso. idem, 3-120:
2-21: il giorno in cui nivasio dolcemare uscì dal grembo materno, il sole picchiava
dritta strada, / passò la gola e uscì da una mascella. morgagni, 125
discendea da quel linguaggio altiero / ch'uscì d'ima mascella di serpente. berni
innocenza e lo spavento di sicurezza, uscì non punto alterata verso il marito. brusoni
: il dottore, ch'era mattiniero, uscì per le prime visite. borgese,
le regalava l'ubbriachezza ormai matura, uscì in un inconsulto, disperato piagnucolìo.
gran frastuono, / che finalmente ognuno uscì di tuono. mo biglia
semi di zucchero. caro, i-305: uscì fuora con la sua tasca piena di
giosafatte, 80: saturno... uscì del senno e manicò i suoi figliuoli
, vi- 273: l'edizione principe uscì l'anno mcccclxxii unitamente a tibullo,
pisa, 1-271: ecuba... uscì della memoria e come cane rabbioso cominciò
uno di quelli donzelli... uscì fuori della memoria e facea strani segni e
omeri. loredano, 5-197: gli uscì per la schiena; / cadde, il
del buono. tasso, 5-79: come uscì la notte, e sotto l'ali
carroccio,... poich'egli uscì deh'uficio, si dolse e disse alcuna
ella [la moglie] se n'uscì, e oggi vive in mendicume. sacchetti
le quali rispondono in sulla strada, uscì giuliano del modo suo ordinario e le
. lambruschini, 2-206: non le uscì parola di bocca la quale fosse o vanto
che faceva la mercatanzia di cotal ristampa uscì a trattar col vico. -avvantaggiarsene
[sparviere] che fu preso quando uscì del nidio, è di secondo merito.
atelier d si aprì e dalla tana uscì una specie di struzzo... l'
ii-n-215: che accadde quando la storia uscì dalle mani teocratiche e capitò in mani
non volea ch'ei replicasse, / uscì fuor, lo vide e indietro /
il signore l'avea udito, incontamente uscì di mezzo di quelli mali uomini,
di mezzo si compiè la sintesi ed uscì l'ordinamento della civiltà moderna.
: un rigurgito di considerazioni oscene gli uscì dalla bocca, turpe, ed esaltato
una parola sola a mezz'aria, che uscì di bocca ad uno dei congiurati,
: appresso poi della detta mina / uscì acqua sì fatta che di lieve / avvelenata
con gli occhi bassi,... uscì, senza che nessuno gli dicesse nulla
a tavola collo stesso abito con cui uscì dal sepolcro. v'è la maddalena
indicando la madre e il padre, uscì. comisso, 16-65 • aveva avuto
saluto fra le due sorelle quando la maggiore uscì, quando la minore si fece al
parte dove sta il cuore, gli uscì incontanente fuori per la bocca un sottilissimo
di fuoco, lo quale s'apprese ed uscì de'turribili miracolosamente. boccaccio, i-io
, imperò che, sì come elli uscì fuori dal ventre de la madre rimagnendo
noi massimamente prendiamo nelle cose 'onde uscì de'romani il gentil seme '.
suono. tasso, 3-20: fuor n'uscì con le sue voci estreme / misto
quale solo cangiò il nome, quando uscì di moda, e non alterò punto le
modesta. b. segni, 113: uscì poi fuora baccio in abito civile e
fate a modo! ». rigo uscì. non c'era / per la campagna
confraternita di giovanetti pistoiesi, 16: uscì un'altra volta fuori la nostra compagnia
/ compagne a la gran dea che uscì dall'onde. scalvini, 1-374:
nel terreno ancora molle di pioggia, uscì d'equilibrio e cadde. onufrio,
pascarella, 1-242: il sole fiammeggiante uscì dai monti facendo brillare i prati molli
fece mongibelli / e se fuora egli uscì tutto arrabbiato / sei pensi chi davvero
a lui », e se n'uscì fuggendo per altra porta. gozzano,
, xii-53: la maestrina di ciclismo uscì sulla piattaforma, si mise ritta sul montatoio
aveva pagato in contanti; solo n'uscì lui sanza ignuna altra cosa. ber.
/... / del castello / uscì poi fuor, umìl più eh'un
le pecore e rubò un montoncèllo ed uscì fuori. s. bernardo volgar.,
rosaria... prese una rocca, uscì nel cortile, salì per abitudine sulla
propagava in molti. lancellotti, 503: uscì, quasi ardentissimo fuoco, dalla sicilia
moresche [la bertuccia], se n'uscì di casa. -movimento
accampamento). ariosto, 27-110: uscì dei moreschi alloggiamenti. p.
men pregiato e umile, / che uscì talor del nobile moreto, / ingrossò il
: su questa rivista... uscì... una poesia col suo nome
: l'ideale della matrona romana non uscì dai serragli dell'oriente, né dai ginecei
2-53: un mormorio di piacere le uscì dalle labbra. - che bella giornata
.! ». sol questo grido le uscì dalle labbra; e c'era,
morsi del pomo, [la serpe] uscì dal palmeto. vittorini, 5-357:
archibusata sì mortalmente che fra due giorni uscì di vita. botta, 4-55: il
e sconcertata. cassola, 3-198: uscì, si rimise in giro; si sentiva
: edippo intanto... portando uscì de le lugubri e adre / stanze,
un guato di ben venticinque fanti subitamente uscì addosso a costoro gridando: - alla
enea rompendo una verga, della rompitura uscì sangue. boccaccio, 1-455: cercarono
perduto. f. corsini, 2-637: uscì cortés ben mortificato di non aver saputo
che imaginare, stupì, trasecolò, uscì di se stesso. pallavicino, 11-205
, pieno di mortificazione e addolorato, uscì della bottega e, andato a casa
colse una cima, dela quale schiantatura uscì sangue. boccaccio, iii-418: dice
sparò all'aria una pistola e ne uscì così morto il suono che non parve altro
g. gozzi, 3-5-400: donde uscì tanta boria? e quale ha grado la
di sapere e che di nostra terra non uscì mai cosa simile. marino, x-226
alle persone. marino, xii-79: uscì finalmente in luce quella sua benedetta '
ravvolse nella capparella, e se n'uscì senza far più motto. -senza fare
cassio niuno ardì contraddir solo, ma uscì un tuono di voci moventi a pietà
la quale udì mugghiare il figliuolo: uscì di schiera e gittossi tra le schiere di
che era uno scoppio di rabbia gli uscì di bocca. d'annunzio, iv-1-574:
ufficiale, multidecorato [giulio barni], uscì vivo dalla prima grande conflagrazione ma fece
il treno imboccò un tunnel e quando ne uscì il mare s'era avvicinato e anzi
folla d'operaie del laboratorio pirotecnico ne uscì con alte voci confuse, imprecanti alla
si muta, / e fuore uscì per giosafà mirare. guicciardini, 2-6-17
pieni; e però il primo, onde uscì quella dolcissima armonia, nell'aperto cielo
sesto. pallavicino, 1-16: minerva uscì cinta di ferro dalla testa di giove e
'...: benché transcorressi non uscì della lista della croce la quale chiama
e la paura, / ch'inavedutamente uscì di via. aretino, 10-28: se
quello di riconfondersi nella natura, donde uscì, lasciando in essa un accento, un
alcun vocabolo per industria di famoso scrittore uscì dal cimitero, subito la plebaglia degli scrittori
dall'arena beata / passeggier nauseante / ch'uscì dal mar sonante, /..
si ram- marca, / tal voce uscì dal cielo e cotal disse: / «
, 4-79: l'architetto se ne uscì in un riso di superiorità.
: dalla man semichiusa e negligente / uscì supino il libro lentamente. 7
negoziar talmente il suo fatto che non solo uscì presto libero dalle catene, ma s'
nella casa, cioè nell'anima, donde uscì, prende sette spiriti nequiori di lui
ii-53: il saverio nel suo entusiasmo uscì addirittura dal letto, ignudo, tutto nerboruto
del cuore. / quando coi prìncipi uscì, nereggiante di collera il cuore,
ch'ebbe a rompergli la gola, uscì dalla stanza. mazzini, 42-309:
e sancto è '1 fruto ch'uscì di tua vena. fatti di cesare,
: ci fu un'inchiesta dalla quale egli uscì netto proprio perché si capì che non
che l'ira e il furor gli uscì del petto. giovanni da empoli, 39
/ quest'alma il nido vero, onde uscì fora. -territorio in cui sorge
, 48: poi venne una pietra che uscì d'uno monte sanza essere da mani
, 8-515: la vecchia mamma duchessa uscì quasi imbalordita dalla stanza ove il marito
... una nobile risoluzione, uscì un giorno fuori di quella cesta,
alle nocevoli. ottimo, iii-236: uscì fuori il nocevole ferro e l'oro più
a quietarsi ed addormentarsi anch'egli, uscì nome che don agostino andava quell'anno
piede de l'agnello, e incontanente n'uscì fuori una grande fontana d'acqua.
ne riede, / simile a quel ch'uscì del nostro fiume / o spirituale, un
324: dalla parte nascosta del medesimo sasso uscì rapace notturno. cenne
vecchio priore aperse uno armadio, del quale uscì una civetta, la quale sul capo
. bontempelli e c. malaparte e uscì a roma fra il 1926 e il
figlio dell'uomo annunziata al mondo intero uscì all'aperto. tommaseo, 8-207:
l'iniziazione. siri, ii-432: uscì dal proprio alloggiamento la maestà sua,
nude. boccaccio, i-314: allora egli uscì della città, lasciati i vestimenti,
, 8-515: la vecchia mamma duchessa uscì quasi imbalordita dalla stanza ove il marito
: tra le nuore saliche / invidiata uscì. carducci, iii-4-204: poi,
all'apparire di uesto primo servizio, uscì in una nuvola da un capo ella
di tanto effetto che 'l fiume uscì degl'usati termini, per modo ch'era
, 279: l'àncore svelse e uscì del porto presto j e le vele
un suo amico smarrito fra la moltitudine, uscì a dire: in ergendo il capo
. pindemonte, 12-2: la nave uscì dalle correnti / del gran fiume oceàno.
squillò un campanello; nel tempo istesso uscì dalla sacrestia tofficiante vestito dei solenni paramenti.
rimettere a posto. cassola, 4-101: uscì dal negozio, ma vi rientrò subito
70: la porta s'aperse e ne uscì una donna olivastra, forse saracena,
. bibbia volgar., ix-438: uscì fuori [gesù] e andò secondo
il rabbino, così oltraggiato e deriso, uscì dalla camera e mi maledisse in lingua
, 2-201: il treno si mosse, uscì dalla strettoia della stazione, oltrepassò la
ombre della malinconia, dalle quali non uscì mai interamente. pirandello, 8-204:
fuggendo nel bosco folto e scuro / uscì de vista nel camino umbroso. gelli,
genere umano cominciò dalla monogenia, poiché uscì dall'uomo. la sessualità è una
nelle 'salpa ', l'embrione uscì dall'uovo e quelli che produce quest'
sp., 3 (43): uscì dalla parte dell'orto, per non
ediz. 1827 (41): uscì per una porticella dell'orto, onde non
egregio / donde la figlia a te diletta uscì. -sostant. dante, par
l'ondeggiar del santo rio / ch'uscì del fonte ond'ogne ver deriva.
monalai, 445: la donna sua ne uscì fuora, con tutto che avesse quattro
regno de'cieli a uomo padrefamiglia, che uscì col mattino a fermare opre per la
così invecchiava anch'essa, egli opportunamente uscì in campo con una maniera tutta nuova.
cortiletto comune. frateili, 1-342: uscì dalle strade opprimenti del quartiere, trasudanti
bernardino da siena, 246: lo sterminatore uscì a campo, quando s'uperse il
»: ma dalla mia bocca non uscì alcun suono. -con buona fortuna.
e orò al salvatore / et indi uscì con gran baldanza fuore. mascardi,
questo arbore, ch'era d'oro, uscì un altro arbore tutto d'oro,
l'applauso dell'orchestra, / come uscì a dire arbuscula, la volta / che
della beatissima trinitade,... uscì del cenacolo. varchi, v-182:
che il suo ordinamento era scoperto, uscì alla battaglia contra a giuda a lato
di mezzo si compiè la sintesi ed uscì l'ordinamento della civiltà moderna. pareto
guardiano si parò con il piviale e uscì con ordinanza all'altar maggiore. manni,
in forza di questa eccezione di procedura, uscì un'ordinanza del tribunale, per cui
, 1-29: ordinò sue schiere ed uscì al campo. machiavelli, 297:
degli elementi donno, / dal cui volere uscì l'ordine e il tempo. mamiani
164: m'entrò per un orecchio e uscì per l'altro. fagiuoli, 1-6-128
. lomazzi, 451: il sonno uscì fuor dell'organico / con tanta forza
: bestemmiando il cielo e l'inferno uscì l'anima orgogliosa. vico, 147:
attraverso [andrea] la stanza, uscì nell'anticamera, origliò alla porta ch'egli
coltello gli apersi il luogo enfiato, uscì fuori la marcia, gli cavai la
. verri, i-179: così dicendo uscì dal tempio, e dietro altorme di lui
per venirmi incontro. allora spontanea mi uscì dalle labbra la salutazione: -gesù della
'l castellano, com'oscena belva, uscì a veder la carnificina de'suoi traditi,
ma ad ossequiare. pirandello, 6-95: uscì, rinculando, ossequiando, col fazzoletto
trovava, in tuba e frac, uscì di casa per salutar la levata del sole
. lo guardò con ossequiosa curiosità e uscì dalla camera. jovine, 2-41:
la lancia nel costato, e immantinente uscì sangue e acqua... e
sanesi. buonarroti il giovane, i-510: uscì fuori, e co'franzesi..
bibbia volgar., viii-502: jonata uscì fuori osteggiando; e andò, e
sergio prese allora ostensibilmente il cappello e uscì dall'albergo. savinio, 12-113: disertò
g. villani, 12-8: poich'egli uscì dell'uficio, si dolse e disse
l'ondeggiar del santo rio / ch'uscì del fonte ond'ogne ver deriva; /
pacificato. foscolo, xvi-165: egli finalmente uscì di pazienza, e mi disse che
considerazione i duelli con lucifero, da'quali uscì salvo per opera d'un tal patrino
mentre ii nuovo paese, filofascista, uscì dal 1922 al 1925); e il
e 'l castellano, com'oscena belva, uscì a veder la carnificina de'suoi
lii- 15-54: nei primi anni che uscì di paggio, come dicono in francia
del veleno, palesato per quel fante che uscì di firenze,... non
. tassoni, 9-53: un asinelio uscì, che due stivali / per orecchie
'il finto palmiere '. da merida uscì il almiere, / da merida e
verga o palozza che portava, ne uscì dell'acqua. = dimin. femm
tosto che vedde arrivato il vescovo, uscì di camera, e pier luigi cominciò,
f. f. frugoni, v-562: uscì la passione con le traveggole al naso
, preso il cappello, senza ripetere sillaba uscì dalla camera. moretti, iii-277:
di relazione. cesarotti, 1-xvi-232: uscì in fretta dal palagio simile a baccante
... con li littori paludato uscì di roma e pervenne a brandizio. valerio
altro gonfio che non all'entrare, uscì. linati, 10-105: un pampaluga
fico, il pan pane, onde uscì il nostro proverbio: ve la dirò '
quale regnò diciassette anni / e niun bene uscì de la sua pancia.
la corte papale, ii-451: ieri uscì un editto che proibisce ai panizzatori particolari
ch'avvegna del panno col qual egli uscì inviluppato del ventre della madre.
i nimici gli alloggiamenti, bruto n'uscì senz'esser veduto per la porta, gittandosi
in pantofole. imbriani, 6-15: uscì fuori in pantoffole ed in veste da
non gridai se non quando la menchia mi uscì di casa. 4.
, quando egli primieramente della sua celletta uscì, egli non arebbe al suo padre
trinciati. baldini, 14-170: quando uscì nella piazza il sole scendeva dietro un
4-114: una donnetta lacera e grigia uscì dalla folla, con una lampada a
e la materia, e il signor giacomo uscì da co- testo parapiglia da galantuomo par
, la pigliò / pe'campi e uscì di strada alcune miglia. -incitamento
f. f. frugoni, v-230: uscì apollo fin'a mezza l'anticamera tutta
di gioventù... perfino carlin uscì in un'esclamazione ammirativa: che bella
, ii-494: crescean neu'armi, quando uscì parola / che già stava per rompersi
. m. adriani, 3-4-373: quando uscì giammai di sua magione una paroluzza disonesta
della stessa formazione. borgese, 1-121: uscì di casa subito dopo colazione e stette
tentazione e non partendosi da lui, uscì fuori ignudanato e gittossi in una grande neve
porta al prato, per quella se ne uscì. né prima fu veduta la partita
fece partita / quando la mia rosalba uscì di vita? -abbandonare un tema
.. dice che quel che prima uscì del caos fu il litigio, però che
litigio, però che quello che prima uscì de la prima materia fu la divisione
quanto si trovava sul suo passaggio, uscì di corsa. -strada, cammino
casipola che bolliva per la state, uscì passate le ventiquattr'ore. pavese,
superbioso, più accigliato del solito, uscì, e andò passeggiando verso lecco.
dio deh'armi, e arditamente / uscì per fare un po'di passeggiata.
provato, sì o no, che uscì dalla pensione in abito da passeggio?
143: così dicendo [don marco] uscì, stupito di non trovare alla
l'una e l'altra filosofia non uscì daf suoi limiti un passo e tutto si
di marcia. paolieri, 2-154: uscì, dopo aver salutato militarmente, seguito
20: rottosi il pasticcio, egli uscì fuori e, saltando con la spada in
vedova... bellamente se ne uscì di casa e se n'andò a veglia
linda diventò pastosa e regolare, nivasio uscì pian piano dal letto.
una vite. marino, iii-26: uscì de le braccia / de la moglie ritorta
, 20-80: l'altro, che già uscì preso di nave, / veggio vender
democratica tedesca e albania, che ne uscì nel settembre del 1968) che,
p. giustiniani, 184: uscì fuori il savello del paviglióne, con abito
solini fino alla punta del naso, ed uscì dalla bottega come un pavone. carducci
l'uscio aperto, non subito se n'uscì, ma buona pezza dimoratovi, pazzeggiato
se medesimo pazzo. nardi, 11-68: uscì coi cani fuori della porta di san
maria] l'uscio della sua cella e uscì a lui, e peccò con lui
divennero più forti e una pecorella bianca uscì dall'ombra azzurra, che velava il fondo
trattata a suo modo, se ne uscì per il rotto de la cuffia.
nome il cagliostro..., uscì a dar fuora certe novelle di non so
cervello. comisso, v-152: egli uscì a passeggiare per la città, a respirare
6-63: quel che fé poi ch'elli uscì di ravenna / e saltò rubicon,
. de roberto, 675: uscì fuori della sala, sotto la pensilina.
desse per inteso. cassola, 5-14: uscì dalla stanza per ultimo.
giustino s'insaccò ne le spalle e uscì cucciolo cucciolo dallo studio. moravia,