fur visti, e chiaro tuono insieme udissi. chiabrera, 4-3-59: delle stelle
accètte e strider carri / per tutto udissi. chiabrera, 4-3-155: corre tra'
], ii-2-106: a un tratto udissi un gran gridare e un fracasso come di
, / articolossi, e così dire udissi. anguillara, 14-115: la lingua
. panciatichi, 64: e dove udissi mai... / ch'abbia a
e io attesi un poco s'io udissi / alcuna cosa nel novo girone.
di ver l'aurora; ed una voce udissi / ch'empiè di meraviglia e di
, / allor che d'urli barbareschi udissi / romor che giunse al cielo ed a
bastonarmi piglieresti, tosto / che m'udissi allegar che ragion pazza / non mi
; / pur questa volta volle ognuno udissi. ariosto, 260: ben tei saprò
, / né quinci ancor alcun mio prego udissi, / né volto di pietà per
. tasso, 1-71: di trombe udissi e di tamburi un suono, /
, x-3-208: la prima volta il nome udissi allora / suonar di cavalier di cittadino
x-3-208: la prima volta il nome udissi allora / suonar di cavalier di cittadino
tasso, 8-16: d'urli barbareschi udissi / romor, che giunse al cielo
tube / squillar ne l'aura alto concento udissi. g. stampa, ix-141:
consultare da sé sanza che l'uno udissi l'altro. salvini, 41-115: era
x-3-208: la prima volta il nome udissi allora / suonar di cavalier di cittadino:
dossi, 168: quasi contemporaneamente, udissi un « trac » nella stanza. tosto
ferro. d'annunzio, ii-23: udissi lunge / stridere su la cote /
dossi, 168: quasi contemporaneamente, udissi un « trac * nella stanza.
a questa voce, in quanto / udissi a pena, s'allentàr le funi /
garrir, non chiaro e nobil carme udissi. campanella, i-233: tasso,
io meco dicessi, e da altrui udissi vani essere i sogni, di ciò non
46: nel compier questi accenti un largo udissi / suon d'alti pianti e disperati
né men come s'io non gli udissi, / fabbricando sonetti per gli amici
finire. caro, 7-26: lontano udissi / ruggir leoni, urlar lupi,
passione. lalli, 1-3-46: udissi intorno un furiai bisbiglio / a la
, / articolossi, e così dire udissi. leopardi, 13-23: io chieggo
fazio, v-5-63: ché, s'io udissi dir che in alcun modo,
maritarmi. caro, 7-26: lontano udissi / ruggir leoni, urlar lupi,
vituperose cose del poverò viceré che voi udissi mai. aretino, 20-309: ogni cosa
: nel compier questi accenti un largo udissi / suon d'alti pianti e disperati
di'ora le maggiori bestialità ch'io udissi giammai. cesari, 1-1-167: alcune
per bastonarmi piglieresti tosto / che m'udissi. g. averani, i-158:
.. in ogni mattina all'aurora udissi una messa. ariosto, sat.,
del nervosissimo vescovo e oratore salviano, udissi all'orecchio, in ogni parte di sé
più dolci novellette mi interteneva che tu udissi mai. firenzuola, 122: gli
sol le porte, / di trombe udissi e di tamburi un suono, / ond'
4-1132: successe un vento inaspettato, udissi un fremito ed un oscuro suono repente.
mi sembra la più strana cosa che 10 udissi mai. mazzini, 26-32: quanto
carducci, ii-1-10: se dal mio buco udissi strillar qualche poetastro / urlar gli vorrei
più dolci novellette mi interteneva che tu udissi mai: mi laudava, mi serviva.
, / 'asperges me'sì dolcemente udissi, / che noi so rimembrar, non
non sarebbe il mio, se io udissi che non abbia più ostacoli l'agricoltura,
e speranze di poter conseguire poliarte, udissi gran bisbiglio in sala. lippi,
. c. campana, iii-268: udissi, allora, con reiterate voci dire:
e in questi detti il gran rimbombo udissi. giuliani, ii-390: questa fonte
questa è delle ricche novelle ch'io udissi mai, e veramente questa si può bene
: al primo alzarsi delle divoratrici fiamme udissi un terribile clamore d'innumerabili femine,
, 17-78: o pensa se tu udissi le ragioni che egli adduce a provar questo
fede, dove giamai per adietro non udissi il nome di cristo, dove non penetrò
beata riva, / 'asperges me'sì dolcemente udissi, / che noi so rimembrar,
, ii-1-10: se dal mio buco udissi strillar, qualche poetastro, / urlar gli
spalancata e la più sonante che si udissi mai. = deriv. da
? varano, 1-43: un largo udissi / suon d'alti pianti e disperati
le speranze di poter conseguire poliarte, udissi gran bisbiglio in sala. foscolo,
sugli abissi / suonar tua voce onnipotente udissi, / e del tremendo tuono / l'
campo della morte il dolce / inno udissi di pace, che le scalde
a ciò che tue, / se altro udissi dir, col verti sganni. machiavelli,
15-1: ancor per li silenti luchi udissi / chiaramente da tutti una gran voce
della commedia ebbe il suo fine, udissi una grande e dilettevole sinfonia di dolcissimi
più spalancata e la più sonante che si udissi mai. panni, giorno, iv-533
f casini, i-333: se 10 udissi un solo ecclesiastico, e molto più
più spalancata e la più sonante che si udissi mai. -molto dilatato (
ripetè più severamente costanzo... udissi allora prorompere il faceto colla sua vocerella
. tornielli, 480: appena udissi quel nome sì caro, / tutte là
suo viaggio. volevo che anche tu le udissi... stavi per uscire?
, ii-316: mentre così diceva xenocrate, udissi uno strepito d'improvviso, formato da
in mare i predoni, dice ibn-el-athir, udissi una spaventosa voce: « sommergili,
. ammirato, 3-4-76: se tu udissi gli altri, scalza, trassecolaresti. intrichi
espressione ingledi genti e d'armi intanto udissi repentino romor giù per la se
vocerella. g. arrighi, 308: udissi allora prorompere il faceto colla sua vocerella
altercavano, finì senza che io ne udissi pezza l'ordinazione parnasiana. = deriv