giù si versò. l'acqua s'udia cadere / col suono ora d'un canto
, / cui tutto io già scampanellare udia / di cicale invisibili e d'uccelli.
dolce è qua giù, parlar l'udia. leopardi, 26-27: che intollerabil noia
solamente dai venti. pascoli, 22: udia tra i fieni allor allor falciati /
al cavalier giacente / che l'ambasciata udia con lieto volto. tommaseo, 1-450
. pascoli, 173: non s'udia per gli ampi / filari che il vocìo
già era in loco ove s'udia il rimbombo / dell'acqua che cadea nel
altra schiera. intelligenza, 3: udia cantar li augelli in lor latino. petrarca
3-419: e qualche labbro bisbigliar s'udia. foscolo, v-103: che! un
: a le piene percosse un suon s'udia / de'cavi fianchi, un rintonar
c. gozzi, 4-95: spesso s'udia gridare: « omè, il mio
27-18: pel campo arme arme risonar s'udia, / ma menar si sentir prima
sentia l'aire soave a tramontana, / udia cantar li augelli in lor latino
alla tarda notte / un canto che s'udia per li sentieri / lontanando morire a
li subbielli, che tutta roma l'udia. caro, 2-803: già l'ariete
., ii-286: tutto il cielo t'udia quando tendesti / le rosee braccia,
spessi, / tutto ciò che s'udia, ciò che vedevasi, / rappresentava orror
insieme. tasso, 13-40: premere intanto udia continuo il vento / tra le frondi
carducci, no: disse. e l'udia l'eroe; che da le belle
: scossi al trambusto, che s'udia, que'duci, / e di saper
dotta il banditor medonte, / che udia di fuori la consulta iniqua, /
gloria mostrando di ciò ch'ella vedea e udia. boine, i-91: il tuo
: a le piene percosse un suon s'udia / de'cavi fianchi, un rintonar
., i-284: tutto il cielo t'udia quando tendesti / le rosee braccia,
200: e il cuculo cantar s'udia lontano, / misterioso augel che per
tarda notte / un canto che s'udia per li sentieri / lontanando morire a
così turbato e col capo demesso / udia rugger la sua infelice'sorte. aretino
infetto. casti, i-1-279: s'udia di discipline un tippe e tappe /
me 'l toglie: / per lui s'udia il mio nome, ei lo disperde
annunzio, i-459: a quando a quando udia di tra'ramelli / gittar suoi trilli
dotta il banditor medonte, / che udia di fuori la consulta iniqua, /
, 79: né per l'aria s'udia / piccolo suon d'auretta, /
, giorno, ii-17: femio s'udia co'versi e con la cetra / la
me 'l toglie: / per lui s'udia il mio nome, ei te disperde
: il suon ne la città chiaro s'udia / di fabrili instrumenti e di parole
puoi, signor. pascoli, 22: udia tra i fieni allor allor falciati /
le rime, / che gentil cor udia pensoso, e lieto? / ov'è
il suon ne la città chiaro s'udia / di fabrili instrumenti e di parole
fieno. pascoli, 22: udia tra i fieni allor allor falciati / de'
dal cocchio sino al giogo achille / udia da presso la vocal sua fiera.
278: can cerbero latrar non vi s'udia, / sferze fischiar né rettili iracondi
. pindemonte, ii-294: vi si udia talora / l'arguto flauto della bionda
bel volto / gridando, che s'udia ben di lontano; / onde al suo
era nella valle fonda / suon che s'udia di palafreni andanti: / era l'
/ e 'l gorgogliar vi si udia delle spume. metastasio, i-60: il
e di disperazione. fremer s'udia / come un vento marino in uno scoglio
, 79: né per l'aria s'udia / piccolo §uon d'auretta, /
1-78: stefano, che tal parole lui udia, / fuora dela zambra fuzire el
, 78-23: ballerino, che ogni cosa udia, e sen- tiasi bene in gambe
leopardi, 13-46: un canto che s'udia per li sentieri / lontanando morire a
tasso, 18-24: di novo s'udia quella gioconda / strana armonia di canto
dal cocchio sino al giogo achille / udia da presso la vocal sua fiera.
» / a laura ripetea, ridir s'udia / ne * suoi dolci gorgheggi:
, / e 'l gorgogliar vi si udia delle spume. verga, i-350: stava
n. agostini, 5-10-54: s'udia... ogni augelletto / cantar volando
., ii-276: tutto il cielo t'udia quando al marito / guerreggiante a impedir
il dir s'innaspri, che s'udia / sì dolce allor che vinto mi rendei
. tasso, 13-40: fremere intanto udia continuo il vento / tra le frondi
dove un mormorio / di ruscello si udia. oriani, x-4-327: in tanta ruina
avria spezzato, un parlare interciso / udia di voci a saettar sì pronte.
. fallamonica, 5: quivi s'udia talete con ippona, / che fan
1-553: noi eravamo ove l'autore udia / gridar quel'ombre che cossi intraciglia /
alone, /... / udia tra i fieni allor allor falciati / de'
, audace, / tutto fremer s'udia d'orgogli e d'onte. lemene,
, iii-1-96: disse, e l'udia l'eroe; che da le belle /
veltri perpetuo ululato / tutta l'isola udia. 4. per estens.
il suon ne la città chiaro s'udia / di fabrili instrumenti e di parole.
passeraio / da una grotta vicina indi s'udia, / e l'iterato lor clamore
/ si sparge. berchet, 363: udia... /... un
verdi arbuscelli. intelligenza, 3: udia cantar gli augelli in lor latino. poliziano
. tasso, 13-64: risonar s'udia per ogni lato / universal lamento.
li silenzi ad or ad or s'udia, / e rovistar negli orti. bernari
. nini, lxv-258: ivi s'udia cantando / febo, scordato del suo lauro
, 13-44: un canto che s'udia per li sentieri / lontanando morire a
mormorar l'onda limpida / dolce s'udia fuggendo; / passavan l'aure placide,
notte / un canto... s'udia per li sentieri / lontanando morire a
16-6: già era in loco onde s'udia 'l rimbombo / de l'acqua che
tasso, 11-19: in selva non s'udia latrato o corno, / quando a
fazio, iii-14-84: diverse cose ragionare udia / di natura di canne, tanto sono
maravigliosa / sragionar sempre in ragionar s'udia. -eccessivamente disinvolto, sfacciato.
. alfieri, 8-76: io già l'udia ben mille e mille volte / piangendo
dèi faceasi beffe: / che s'egli udia trattarne, avria piuttosto / voluto sul
ulivastro. pascoli, 176: intorno udia beccare / gemme di pioppo e mignoli d'
leopardi, 200: il cuculo cantar s'udia lontano, / misterioso augel, che
alla tarda notte / un canto che s'udia per li sentieri / lontanando morire a
le fronde / e tuoni andar s'udia, scorrendo il cielo. tasso,
tasso, 18-88: già il mormorar s'udia de le parole / di cui teme
solingo pendio della collina / gemer s'udia la vergine dolente. carducci, iii-3-186:
e con silenzio tal che non s'udia / nel campo saracin farsene motto. tasso
leopardi, 2-24: oh vergogna! udia / che non che il cener freddo e
e spessi, / tutto ciò che s'udia, ciò che vedevasi, / rappresentava
.. / istrana- mente concordar s'udia / col fiero suon de la fiamma
fummo un poco più avanti * / udia gridar: 'maria, óra per noi
neente, / che quel romor s'udia per le contrade. marco polo volgar.
, audace, / tutto fremer s'udia [il volgo] d'orgogli e d'
giovanetta mente / la tromba che s'udia da l'oriente. a. tiepolo
spavento e grande orribiltade / n'udia la gente da dottare allora.
manifesto era de'volti / e s'udia non oscuro anco il bisbiglio.
!) che il tassesco rinaldo « udia dall'oriente »,... vorrebbe
/ da una grotta vicina indi s'udia. fiacchi, 200: le voci,
passo a le parole / che risonar udia sì dolcemente, / fóran le orecchie
orecchio / la giovinetta i lor discorsi udia; / e, benché fosse semplice ragazza
: già la rondinella pellegrina / s'udia cantando in voce alta e sonora. ciro
cetra, delle cetre a scorno / s'udia. carducci, iii-24-30: ohimè quanto
turpe sant'anna. pascoli, 22: udia tra i fieni allor allor falciati /
parini, giorno, ii-18: femio s'udia co'versi e con la cetra /
giunte le rime, / che gentil cor udia pensoso e lieto? / ove 'l
lalli, 11-74: un fremito s'udia, come tal volta / fra stretti
: a le piene percosse un suon s'udia / de'cavi fianchi, un rintonar
, 15-94: sol di cagnazzi favellar s'udia, / ed era di cagnazzi il
già salutar il giorno ornai vicino / s'udia col canto il coronato augello, /
, giorno, ii-17: femio s'udia co'versi e con la cetra / la
dalla sua donna, protesilao gli si udia chiamare. leonardo, 9-37: postergare:
con grandissima festa [circe] lui udia e vedea sì per la gloriosissima fama come
perpetuo l'ululato / tutta l'isola udia. manzoni, fermo e lucia, 641
alla tarda notte / un canto che s'udia per li sentieri / lontanando morire a
prole di laerte, / femio s'udia co'versi e con la cetra / la
turpe. tenca, 3-48: qui s'udia / ai pusilli suonar santa ed ai
16-3: già era in loco onde 's'udia 'l rimbombo / de l'acqua che
[1765], 16: femio s'udia co'versi e con la cetra /
spessi, / tutto ciò che s'udia, ciò che vedevasi, / rappresentava orror
nella reggia estiva / del redimacchia. intorno udia beccare / gemme di pioppo e mignoli
16-1: già era in loco onde s'udia 'l rimbombo / de l'acqua che
: a le piene percosse un suon s'udia / de'cavi fianchi, un rintonar
grande amirazione e dolore di chi lei udia, tutta bagnòe. fatinoli, iii-55:
16-3: già era in loco onde s'udia 'l rimbombo / de l'acqua che
li silenzi ad or ad or s'udia, / e rovistar negli orti.
, or dileguarsi / nelle confuse lontananze udia. praga, 3-133: rugge la pugna
entrava a salutare iddio, vedea e udia ogni progresso di quella infermità, e
, 963: ma no: rossini non udia che quelle / voci ebbre e scabre
16-3: già era in loco onde s'udia il rimbombo / de l'acqua che
di sampogne. manfredi, i-i7: s'udia l'appennin per ogni lato / sonar
, iii-2-41: ogni volta ch'io l'udia parlare, / amor mi montammo in alto
a i sensi occulti: / fremere intanto udia continuo il vento / tra le frondi
. g. argoli, 642: s'udia streper la fronde, et era il cervo
rote e un cigolar giocondo / s'udia d'elmi percossi e di loriche. carducci
bella e piacente, / ond'io sovente udia il suo tintino; / da quella
16-1: già era in loco onde s'udia 'l rimbombo / de. l'acqua
vento traverso i burroni / e s'udia da lontano e quando a quando / per
e grave. pascoli, 22: udia tra i fieni allor allor falciati / de'
ditamente e forte, che ciascuno l'udia. segneri, ii-75: quanto stentate
sua guida, / istranamente concordar s'udia / col fiero suon de la fiamma omicidia
di vassalli, / mentre i falchetti udia squittir su'gialli / merlii e radendo il
gherardi, 2-i-143: il duca questo vogliosamente udia, e così ajlui [al conte
latini / facèi contento ciascun che t'udia / quanto doler si dia / ciascun
scozzese. foscolo, iii-1-467: voci udia di flauti e di zampogne, / e
ott'anni è civettina divenuta: / si udia suonar per tutto: – oh cara