, 1-22: in accantonamento è sempre ubriaco, ma in combattimento è sobrio e
facendolo diventare stupido, attonito e come ubriaco, incitandolo a un gravissimo sonno..
{ alcolizzato). malato di alcoolismo; ubriaco. di giacomo, i-430: la
è punito. -alterato dal vino: ubriaco. note al malmantile, 596:
gr. dpi&uoto <; 'non ubriaco, che serve a reprimere l'ubriachezza '
privat. e p. e&óa> * sono ubriaco '): perché si riteneva che
e ribolle! idem, 915: rida ubriaco il verso di gioia maligna; com'
tempo. emanuelli, 1-132: era ubriaco ed annegava in una sorta di stupore
vedeva la figura pallida e cascante dello zio ubriaco, quegli occhi non più umani d'
molto. pavese, i-410: ero ubriaco ma non di vino, sentivo anzi in
e sm. pieno di vino; ubriaco. simintendi, 1-122: gli uomini
e non si riebbe che quando vide l'ubriaco supino sull'erba. viani, 19-341
capire. pavese, 78: l'ubriaco si lascia alle spalle le case stupite
fino a cadere per terra sfilato, ubriaco di vènere e bacco.
qua e di là (come chi è ubriaco, o soffre di leggera vertigine)
se ne andò; barellando come un ubriaco. 3. figur. tenersi in
più l'idea di un popolo ubriaco per la conquista di un pezzo di terra
in bernècche: essere, diventare ubriaco. = voce onomatopeica.
poi, al traslato, 'ubriaco '). bibinèlla, sf
-ballare al suono del bicchiere: essere ubriaco. lorenzo de'medici, ii-167:
la mano a tutti e quando era ubriaco perfino ci abbracciava. levi, 1-139:
sghembo. borgese, 1-98: un ubriaco... bordeggiando da un lato
intorno alla veglia, turbata da un ubriaco e dalla bravacciata di un intruso.
sm. (plur. -chi). ubriaco; bevitore inveterato, ubriacone. -briaco
. 5. proprio di un ubriaco; che deriva da ubriachezza. salvini
': per il barellare che fa l'ubriaco). brillare2, tr.
bere, che è poco meno che ubriaco. settembrini, 1-344: una notte una
da brillare (v.) * essere ubriaco '. brillo2, sm.
2-181: con la ridicola compunzione dell'ubriaco, invitò a un brindisi in onore
filo; e il campanello, come ubriaco anch'esso al suo contatto, seguitava
ci precedevano in fretta, uno era ubriaco e appoggiandosi al braccio dell'altro dondolando
cose, le analizzo capillarmente, mi ubriaco di questo lavoro bizantino. =
volta che tenta di muoversi [l'ubriaco], conta i passi colle cascate,
raccogliere l'insulto e la provocazione di un ubriaco che non sa quel che si dica
-essere un cece cotto: essere sempre ubriaco fradicio. lorenzo de'medici,
in faccia ai loro superiori, legano qualche ubriaco, o qualche disgraziato che va alla
3. ant. brillo, ubriaco. a. pucci, ix-352:
6-115: pieretto rideva. « un ubriaco è un ubriaco », disse. «
rideva. « un ubriaco è un ubriaco », disse. « non sceglie
egli ode l'urlo bestiale del boia ubriaco. campana, 72: dopo molte grida
ciucca. 2. dial. ubriaco. = variante del tose, giucco
, agg. disus. e dial. ubriaco, brillo. -al figur.
-far colazione a digiuno: essere ubriaco. firenzuola, 720: compare tu
. — concio dal vino: ubriaco fradicio. g. gozzi, 1-130
, 7-46: il mio vicino era già ubriaco, un uomo corporuto, pesante
s'addimandano? pavese, 78: l'ubriaco non vede né case né cielo,
tegole. 5. figur. ubriaco fradicio. -anche: cotto spolpo,
inutili liti da vecchie zitelle tra il conducente ubriaco e il sergente incaricato: ch'era
male in piedi (come chi è ubriaco, o come persona a cui vengono
dalla debile trama fu tolto soltanto un ubriaco. ungaretti, ii-25: le montagne
rimbalzò fuori irruente e vampante urlando che ubriaco come era non doveva disturbare clienti e
tentò di cantare, con voce di ubriaco, qualche cosa di incomprensibile, che
): domine, fallo tristo: ubriaco doloroso che non si vergogna! sacchetti,
ci precedevano in fretta, uno era ubriaco e appoggiandosi al braccio dell'altro dondolando
confusi per il troppo vino bevuto; ubriaco. iacopone, 65-27: ebrio par
letter. che è proprio del bevitore ubriaco. baruffatoli, ii-211: o tu
ebbriató). ant. e letter. ubriaco. - per estens.:
; condizione e comportamento di chi è ubriaco; ubriachezza. cavalca, i-295
2. che è preda del vino; ubriaco. valerio massimo volgar., i-420
. del pref. in-ed ebrius 4 ubriaco '); cfr. inebriare.
. pratolini, 2-119: dissero che era ubriaco e gli fecero un regalo nel dargli
, 97: nullo bon servente est'ubriaco. cielo d'alcamo, 47: se
di que'fuggers fu colui che morì ubriaco a montefiascone per aver tanto trincato da
mangia possa bere un bicchiere. lo chiama ubriaco. ma a noi che cosa fa
172): alla croce di dio, ubriaco fastidioso, tu non c'enterrai stanotte
sembra la collaborazione di uno scrivano pubblico ubriaco e d'una maestra zitella fegatosa.
comisso, 5-321: allora il grassoccio ubriaco, veneto come era, si sforzò a
applausi. palazzeschi, 3-203: era ubriaco fisso e rideva sempre. -profondo
e per lo più nelle espressioni figurate: ubriaco fracido, innamorato fracido).
e per lo più nelle espressioni figur. ubriaco fradicio, innamorato fradicio),
101: ritornò molto tardi, ubriaco fradicio. e. cecchi, 6-241
pieno alle loro casupole. -completamente ubriaco. d'annunzio, v-3-145: tutto
pioggia. -agg. e sm. ubriaco. baruffaldi, io: si credeva
rimbalzò fuori irruente e vampante urlando che ubriaco come era non doveva disturbare i clienti
forteguerri, 17-4: traballa [l'ubriaco] nella via più trita, /
pirandello, 7-629: ero insomma come quell'ubriaco che, nel restituire in un canto
. campana, 169: malaccorto ed ubriaco / si sdraiò con mala grazia. soldati
= adattamento dell'ingl. groggy * ubriaco, intossicato '(nel 1770)
vento. 2. ant. ubriaco fradicio. a. pucci, cent
, i-331: il pancione, ch'era ubriaco e per ogni poco di tentenno barcollava
. imbenzinato, agg. gerg. ubriaco. pratolini, 9-1271: era un
. pratolini, 9-1271: era un ubriaco che gli orinava quasi sulla soglia
leggera alterazione mentale propria di chi è ubriaco; ebrezza; intemperanza nel bere vino e
i sensi confusi per l'ebbrezza; ubriaco. -anche: dedito al vizio del
. con la particella pronom. diventare ubriaco. baretti, 3-142: io darò
possino. 2. figur. ubriaco, stordito. pratolini, 1-193:
eccitante o stupefacente); ebbro, ubriaco. dante, 3 (43
tengo moltissimo a non passare né per ubriaco né per infamatore. papini, 27-973:
a ingollare le male parole di un avventore ubriaco. 8. locuz. -ingollare
da ohliaco, var. dial. di ubriaco, col pref. in-con valore
scampo. 4. dial. ubriaco. pasolini, 3-249: cantando con
inzuccare), agg. famil. ubriaco. pasolini, 3-365: gli
: che ha bevuto oltre misura, ubriaco. giuglaris, 304: vi vedo
. i non mi lassate / tanto ubriaco. anonimo, i-564: poi ch'io
. pratolini, 10-409: quando qualche ubriaco, a volte, alza le mani
dunque a tullio antepone un che, ubriaco e sozzo / per le adultere cene,
. da allucciare * fissare con sguardo da ubriaco '(cfr. allucciare1),
e l'inghiottiva. 3. ubriaco, brillo. = deriv. da
non se'prima levato, che tu se'ubriaco. = comp. dall'imp
rivendugliolo. -malconcio dal vino: ubriaco. salvini, 39-i-119: gli spartani
ali tenendosi in equilibrio un po'come l'ubriaco. moravia, i-623: raccolse in
vangel ne porge. 7. ubriaco fradicio. poliziano, st.,
/ di me, con un terrore di ubriaco. 3. ant. levante
] us (petronio) * ubriaco, ebbro ', probabilmente connesso col lat
. madidus 'bagnato, fradicio, ubriaco '; cfr. gr. [xaxolioq
). emanuelli, 1-132: era ubriaco e annegava in una sorta di stupore
gente, stravolta a guardarlo [l'ubriaco] non ride / e non vuole che
ride / e non vuole che sia l'ubriaco, ma i molti che inciampano /
— essere nell'altro mondo: essere ubriaco fradicio. sacchetti, 82-55: la
come una monna: essere o diventare ubriaco fradicio. redi, 16-i-31: i
li sono montati nel capo [all'ubriaco]. tavola ritonda, 1-276:
mammella / lo spazio / ora son ubriaco / d'universo. -assol.
cristo che nerone e che idiota: ubriaco fradicio non se n'accorse nemmeno.
fugge a casa maledicendo i rumori -un ubriaco che vi si rovescia addosso. cicognani
con un mantello la nudità del padre ubriaco). p. petrocchi [
deriv. obbriaco, v. ubriaco. obbriare e deriv.,
. petrocchi. obliàco, v. ubriaco. obliaménto (obbliaménto), sm
. orrezione. obriaco, v. ubriaco. obriare e deriv., v
), dal lat. ebriacus 'ubriaco, ebbro ', forse con allusione al
nessuno, credi, mi ha visto mai ubriaco: per una sola ragione, che
che ride il suo riso di folletto ubriaco o fa vista di dormire. de pisis
praga, 3-233: torna, torna ubriaco al mesto tetto / che orbò la
, i-331: il pancione, ch'era ubriaco e per ogni poco di tentenno barcollava
e morte spera. 11. ubriaco. -anche: che è fuori di senno
. (e, in partic., ubriaco patocco: ubriaco fradicio).
in partic., ubriaco patocco: ubriaco fradicio). de amicis,
più forte [il sole], ubriaco e matto sopra la pazzia della terra screpolata
[s. v.]: l'ubriaco pencola da tutte le parti. corpo
ant. essere in pemecche: essere ubriaco. zannoni, 4-50: e'mangia
. verga, 8-413: nunzio, ubriaco fradicio, pretendeva il fatto suo lì su
di altra patria e lingua; tanto ubriaco e pieno che ne doveva, senza sapere
allusione al senso di pesantezza fisica dell'ubriaco. piombàceo, agg. letter
sullo strame tutte le sere che rientra ubriaco. -di animali. f.
nostro. io. ant. ubriaco fradicio. - anche sostant.
, un maestro di scelleraggini, un ubriaco, un pazzo? g. b.
nel casone. -briaco polpo: ubriaco fradicio. nieri, 2-155: quest'
, puttaniere, poltroncione, sbarro, ubriaco, bestemmiatore. -come epiteto ingiurioso
due; e se 'l dalfino è ubriaco, tu li trarrai il vino della testa
con una posa obliqua che rammentava un ubriaco, il mezzo dello stanzone. moretti,
questa volta era un rabbino chassidico; ubriaco naturalmente, che snocciolava le preghiere del
, 6-180: certo, non era ubriaco, e, se anche aveva bevuto un
arbasino, 7-468: manovale ubriaco percuote e uccide (preterintenzionalmente) la
miei e lavarsene le mani. discorsi da ubriaco, dicono. 13. concesso
, non si poteva indovinare se fosse ubriaco. 6. posto al riparo,
, 1-132: « stai zitto, sei ubriaco » gli disse con un tono insieme
61: e1 [il frate ubriaco] sia nella provedenzia del maestro e
puntare nel sole, fin- ch'ero ubriaco, / e approdando a quest'angolo,
bozzola mutilato del mezzo braccio sinistro è ubriaco in redazione... è feroce contro
non rifriggeteli. 12. completamente ubriaco. ariosto, i-iv-190: non mi
pulci, 19-133: quando egli era ubriaco e ben cotto, / e'cicalava
] rende men brutta / lo esser zambracco ubriaco, tardo, e lento, /
, puttaniere, poltroncione, sbarro, ubriaco, bestemmiatore. forteguerri, iv-301:
monarchico. deledda, v-620: ero come ubriaco... ho detto 'come
... ho detto 'come ubriaco ', ma ero anche peggio, con
insieme a papà, come al solito ubriaco... », invece di rammaricarcene
con una posa obliqua che rammentava un ubriaco, il mezzo dello stanzone. e.
, 1-132: « stai zitto, sei ubriaco », gli disse con un
ridicolo e schifoso: un birol- done ubriaco ravvoltolato nel falasco già ridotto concime.
pulci, 19-133: quando egli era ubriaco e ben cotto e'cicalava per dodici
ricadere / da più alto) è ubriaco. e non di vino.
la gente, stravolta a guardarlo [l'ubriaco], non ride / e non
ride / e non vuole che sia l'ubriaco, ma i molti che inciampano /
per ricadere / da più alto) è ubriaco. e non di vino.
. cecchi, 13-291: l'inglese ubriaco... in piazza di caltrano voleva
ingestione di bevande alcooliche; brillo, ubriaco. jacofo da cessole volgar.,
dalla debile trama fu tolto soltanto un ubriaco. slataper, 2-428: l'inchiostro è
mica contento il tenente di rivederti così ubriaco. ungaretti, xi-174: usciti a
una macchietta rivistaiola di marinaio invecchiato e ubriaco: la 'spalla'di macario, coi
dietro / di me, con un terrore ubriaco. -figur. considerare e valutare
sera d'inverno, tornando a casa ubriaco, tardi, al buio, caddi
con pezzi di carne umana mentre ruttava ubriaco. pratolini, 4-86: presto matilde
viani, 19-2. 10: l'ubriaco, spezzata la vetraglia della barbitonseria,
. bandi, 1-ii-11: « qualche ubriaco fradicio » continuò un altro « che sbaglia
porto. pavese, 10-75: l'ubriaco che sbanda, si crede con donne.
della duna con il passo sbandato dell'ubriaco. banti, 8-84: le loro gambette
, puttaniere, poltroncione, sbarro, ubriaco, bestemmiatore. = comp. dal
tornava solo nella notte del lunedì, ubriaco che dovevamo sbatterlo nella stalla. -atterrare
a sbevazzare, tutte le sere a casa ubriaco. bacchetti, 1-i-496: siete buona
basalte. pea, 7-438: afferrò l'ubriaco e lo trascinò quasi di peso fuori
pass, di sborniare'), agg. ubriaco. - anche sostant. tommaseo
sbevazzare, tutte le sere a casa ubriaco: non ci erano più padre e madre
volevo sbronzarti stasera ». -rendere ubriaco (un vino). = denom
sbrónzo1 e sbrónzo, agg. ubriaco fradicio. panzini, iv-611:
: vomita nel cerchio luminoso / un ubriaco / vino cattivo / e canti scamiciati.
scappatora fra le stanghe e il vetturino ubriaco a cassetta. bacchelli, i-316:
geloso, ma solo alla domenica quando era ubriaco. dopo invece non è stato più
che ruinosa sopra il collo scende / dell'ubriaco duce. guerrazzi, 2-199: le
scimmiato, agg. tose. ubriaco fradicio. fanfani, uso tose
]: 'scimmiato': dicono a massamarittima per ubriaco. = deriv. da scimmia
bagordi carnevaleschi, il popolaccio si scoltella ubriaco. = comp. dal pref.
io.. » declamò tragicamente l'ubriaco, tirando un filo delle sue scompigliate reminiscenze
a vedere il nostro padre che è ubriaco, stamazato in terra e scuperto tutto quanto
vi rechiate se non come da uno ubriaco. -e neppure. dante
insopportabile. pavese, 6-114: era ubriaco e si è sentito male.
stolta. -sepolto nel vino: ubriaco. pantera, 1-313: vedendo i
xiii-251: diceva d'aver visto un ubriaco che 'sguinciava'per la piazza, ossia
calvo e il naso camuso, perennemente ubriaco, a cavallo di un asino sul quale
/ di me, con un terrore di ubriaco.). m. adriani
ubbriacchezze. pea, 7-438: afferrò l'ubriaco e lo trascinò quasi di peso fuori
a guardarli con la smemorata lentezza dell'ubriaco. 4. che dà un
: questa volta era un rabbino chassidico: ubriaco naturalmente, che snocciolava le preghiere del
alcolici o non è o non è più ubriaco. scala del paradiso, 261:
. che non è o non è più ubriaco; che non ha bevuto alcolici o
, piccoli e sommersi rancori verso l'ubriaco. 14. che si sottrae
per ricadere / da più alto) è ubriaco. e non di vino.
macchietta rivistaiola di marinaio invecchiato e ubriaco: la 'spalla'di macario, coi
aria speciale che egli prendeva quando era ubriaco. c. carrà, 356: si
la mammella / lo spazio / ora son ubriaco / d'universo. landolfi, 9-23
a vedere il nostro padre che è ubriaco, starnazzato in terra e scuperto tutto
fino a cadere per terra sfilato, ubriaco di venere e bacco. = dal
. nelli, ii-207: è un tedesco ubriaco... strabalza ora da una
. 4. figur. completamente ubriaco. batacchi, 3-107: sol quando
: il dottore, fingendo di crederlo ubriaco, lo strapazza. -figur.
gente, stravolta a guardarlo [l'ubriaco], non ride. 2
pavese, 10-40: troveremo ben noi l'ubriaco che ride da solo / perché è
bestiale. èmanuelli, 1-132: era ubriaco e annegava in una sorta di stupore
, lustro e svenevole: il cameriere era ubriaco. -eccessivamente forbito, manierato, stucchevole
[zibaldone], 5-308: bacco ubriaco con la sua compagnia di baccanti uomini
. locuz. -cotto come un tegolo: ubriaco fradicio. - anche: ardentemente innamorato
. -ubriaco come un tegolo: ubriaco fradicio. soffici, iv-105: basta
temulènto, agg. letter. ubriaco, ebbro. -anche sm.
e scalpitava di furore quando pietro era ubriaco. 40. avere, detenere
la via tentennando e barcollando come un ubriaco. d'annunzio, v-2-529: fa per
, i-331: il pancione, ch'era ubriaco e per ogni poco di tentenno barcollava
clito fuor di quel luogo, che, ubriaco nell'ira e nel vino, non
. g. manganelli, 8-39: ubriaco, eh? che chiacchiera a vanvera,
: e gli uomini il guardano [l'ubriaco] andare in trespoli e appallottola la
]: 'trillo': scherz. piu che ubriaco. e la veronica cibo il
uno stato di ebbrezza, che rende ubriaco (un vino, una bevanda alcolica)
ubriacare (ubbriacare), tr. rendere ubriaco qualcuno facendogli bere bevande alcoliche (anche
proprie parole. = denom. da ubriaco. ubriacata (ubbriacato),
bevande alcoliche; ebbro, sbronzo, ubriaco. consorte alla partenza affretta,
chesche. = deriv. da ubriaco. ubriachézza (ubriachézza-, ant.
di ubriachezza. = deriv. da ubriaco. ubriaco [i + a]
= deriv. da ubriaco. ubriaco [i + a] (ubbriaco)
siena, 145: essendo noè adormentato ubriaco e pieno di vino, uno suo figliuolo
venite a vedere il nostro padre che è ubriaco, starnazato in terra e scuperto tutto
, 19-133: e quando egli era ubriaco e ben cotto, / e'cicalava per
anche il vecchio marito, che ritorna ubriaco al solito dalla bettola e inciampa nella
1-iv-609): alla croce di dio, ubriaco, fastidioso, tu non centrerai stanotte
disse, far le pazzie a quest'ubriaco. cesari, ii-285: noi abbiamo
lugrezio, che dipingono il barcollare dell'ubriaco. carducci, ii-8-336: poi tu
, iv-374: accanto ci stavano l'ubriaco di notte / va nel suo vomito errando
[s. v.]: 'è ubriaco fradicio': all'ultimo grado delcarducci,
deledda, i-101: ritornò molto tardi, ubriaco fral'avete detta bella. un uccellaccio
sue. bontemfelli, ii-803: quando fu ubriaco di stelle, lento si avviò alla
ricadere / da piu alto) è ubriaco. e non di vino.
. 3. gastron. maiale ubriaco: specialità toscana costituita da braciole di
4. ittiol. cappone, pesce ubriaco: nome comune del s s
. quarantotti gambini, 10-375: l'ubriaco, è considerato, più o meno
settimana. = acer, sostant di ubriaco. uca, sf. zool.
, di comparir matto, volendo corregger un ubriaco? ferd. martini, 4-29:
/ di me, con un terrore di ubriaco. -casa di vetro-,
vino: essere dedito al vino o essere ubriaco. capitoli dei disciplinati di s.
, simile a pazzo beccaio o a vittimario ubriaco. monelli, 2-248: seguirono gli
di lucitino usciva verdura, l'eterno ubriaco, barcollando e vociferando. palazzeschi, 5-86
/ di me, con un terrore di ubriaco. 13. mancanza di qualcuno
rende men brutta / lo esser zambracco ubriaco, tardo e lento / e il cicalar
zuppe di lacrime. -ant. ubriaco, pieno di vino. p.
andare in bernecche: essere, diventare ubriaco. tommaseo, 24-204: andava
. sciocco, grullo. – anche: ubriaco, sbronzo. tofano, 48
3-295: nietzche con poetici schiamazzi di tedesco ubriaco di greco-latinità. = deriv.
scarafaggio. camon, 3-71: l'ubriaco come per esempio adesso bepi frate salta