fui trattenuto in guardina: accattonaggio e ubriachezza molesta. -figur.
e chi era baciato subito sentiva per ubriachezza aggirargli il capo. 7.
a una persona in stato di manifesta ubriachezza, è punito. leggi industriali e commer
e dei delitti commessi in stato di ubriachezza. 2. medie. disordine
degli spiriti, d'onde segue la ubriachezza, e quindi la lenta distruzione della
non ubriaco, che serve a reprimere l'ubriachezza '(comp. da à- privat
oblio delle fatiche e dei patimenti nell'ubriachezza o negli abbracci di povere donne venali.
vedere a'giovanetti che brutto vizio sia l'ubriachezza. 2. rifl. riempirsi
2. per estens. che nasce da ubriachezza (e la rivela nell'alterazione della
ubriacarsi. -effetti di bacco: l'ubriachezza. -devoto di bacco: dedito al
piedi, di chi è in istato d'ubriachezza. e anche di chi ebbe gravemente
billi col capo: tentennarlo (per ubriachezza o stanchezza). burchiello, 81
e come per celia dicono, d'ubriachezza leggiera e ciarliera, prodotta dal vino
briachézza, sf. raro. ubriachezza. buti [crusca]:
proprio di un ubriaco; che deriva da ubriachezza. salvini, 30-1-339: le briache
6. acer. briacóne: dedito all'ubriachezza, ubriacone. ricchi, xxv-1-183
, buttano l'odore acuto della loro ubriachezza. palazzeschi, 5-106: indossava il
avesse mangiato carne e bevuto fino all'ubriachezza, per apparire uomo in grado di
il vino di testa: far passare l'ubriachezza a qualcuno. salvetti, xxvi-3-196
una forte emozione, una malattia, ubriachezza, delirio, stupidità, ecc.
8-96: nei momenti della più profonda ubriachezza si ha l'illusione felice di essere
dotta, lat. cràpula 4 stato di ubriachezza ', più tardi anche 'l'
moravia, iv-93: un principio di ubriachezza già le deformava la visione; era
, aguzzate dall'ironia e appesantite dall'ubriachezza. 19. figur. accadere
colonna vedevi prostesi uomini deturpati da oscena ubriachezza. de sanctis, 7-79: ideale cristiano
, che gli antichi credevano preservasse dall'ubriachezza. intelligenza, 57: dionisia
con dioniso per la creduta azione contro l'ubriachezza). dionisìaco, agg
cercò nella disarmonia e nell'eccesso l'effimera ubriachezza e un bene che non raggiunse mai
, diuretico, che dà una lieve ubriachezza e insieme la toglie.
o anche di sostanze eccitanti); ubriachezza. -anche: leggero stordimento per l'
. 2. che è segno di ubriachezza, che nasce dal troppo bere;
, agg. letter. che provoca ubriachezza e reca insieme abbondanza e felicità.
e comportamento di chi è ubriaco; ubriachezza. cavalca, i-295: per
voce dotta, lat. èbriètas -àtis 4 ubriachezza '. ebrietùdine, sf.
persona ubriaca; che è segno di ubriachezza, che è provocato dal molto bere.
. milizia, iii-338: per l'ubriachezza di nobiltà questo pittoricchio si ridusse a
piacevole, un sussulto leggero come l'ubriachezza, e mi riprendo a denti stretti.
sento da crederlo. 3. ubriachezza. faldella, 6-193: offriva copiosi
talora si riferisce anche agli effetti dell'ubriachezza). dante, purg.,
suo furore bisogna guardarlo da lontano. l'ubriachezza qui non si ha per vizio.
uno sforzo doloroso, l'ilarità dell'ubriachezza, e irrigidendosi...,
mente e cuore, imbestiandosi turpemente nella ubriachezza. nievo, 8-34: comprese in
im- imbriacàggine, sf. ant. ubriachezza, sbornia. briaca del proprio mentire.
imbriacherìa, si. dial. ant. ubriachezza, ubriacatura. a.
di quei visi infocati dal furore, dall'ubriachezza, dalla gioia di poter sgozzare,
tuo, così frollato e fradicio per ubriachezza con una mitra in capo, con un
. codice penale, 92: l'ubriachezza non derivata da caso fortuito o da forza
: che per infermità di mente, ubriachezza o altro motivo non è in grado
volere (dovuta a infermità mentale, ubriachezza, ecc.) in cui si
d'irresponsabilità: come è il caso dell'ubriachezza, dei pericoli morali imprudentemente suscitati,
(inebrézza), sf. ant. ubriachezza. seneca volgar., 3-99
. l'inebriarsi, l'ubriacarsi; ubriachezza, ebbrezza. rosaio della vita,
(inebbriazióne), sf. ant. ubriachezza. s. agostino volgar
: che questa abominevole infezione [l'ubriachezza] per poco tutte le nazioni viziasse e
: visi infocati dal furore, dall'ubriachezza, dalla gioia di poter sgozzare,
l'animo. 2. che produce ubriachezza; inebriante. m. adriani,
per conseguenza la mente e suscitare l'ubriachezza. = agg. verb. da
non muovono il riso che alla sola ubriachezza della canaglia. delfico, iii-119:
: oggi era la crociata contro l'ubriachezza e contro il vino;...
la sfacciata menzogna, / la sozza ubriachezza, / e la lascivia lorda / stan
e denuncia uno stato patologico o di ubriachezza). landolfi, 8-108: un
spartani, per torre i cittadini dall'ubriachezza, soleano mettere loro innanzi agli occhi
visi-di-mone. 2. figur. ubriachezza, sbornia. monti, xii-2-29:
di una persona. — monomania di ubriachezza: dipsomania. -monomania intellettuale: se
la sfacciata menzogna, / la sozza ubriachezza / e la lascivia lorda / stan corteggiando
i-654: oggi era la crociata contro l'ubriachezza e contro il vino; domani il
realtà quotidiana, in quanto determinato dall'ubriachezza. vittorini, 2-181: era un
al sonno, alla stanchezza, all'ubriachezza). ariosto, 17-109: non
sono scappati di penna in un momento d'ubriachezza. gioberti, 1-i-86: errori di
la sfacciata menzogna, / la sozza ubriachezza, / e la lascivia lorda / stan
male in piedi per stanchezza, per ubriachezza o per una posizione scomoda e non
: oggi era la crociata contro l'ubriachezza e contro il vino; domani il
il dio como presidente de bagordi e dell'ubriachezza. salvini, 41-272: la stessa
han priva? casalicchio, 57: l'ubriachezza è uno dei maggior mali che sia
1 selvaggi... nella ubriachezza ridono profusamente. 2. con
denaro con cui abbandonarsi a una pronta ubriachezza. -professato senza indugio e senza
minori dell'usato sendo i furti e l'ubriachezza. -indotto alla rassegnazione,
, xi-247: sentirai l'ombra dell'ubriachezza e dell'odio rasentare i muri.
denaro con cui abbandonarsi a una pronta ubriachezza. socci, ii-1-706: una bella sera
-non eccessivo e violento (l'ubriachezza). serpetro, 9: le
da uno stato di svenimento, di ubriachezza, di incoscienza, di estasi,
o, anche, da uno stato di ubriachezza. bruni, 135: risorto,
un altro pubblico inconveniente si è l'ubriachezza, vizio ordinariamente ristretto nel basso popolo,
indizio di grave debolezza fisica o di ubriachezza o effetto provocato da superaci sdrucciolevoli o
, affocato per eccessivo calore o per ubriachezza (l'aspetto di una persona).
energia, salute o una condizione di ubriachezza (taspetto, il volto).
: se ne incontrano che, nella ubriachezza della loro estasi atroce e frenetica, danzano
non rinfacciava ad essi né ghiottoneria né ubriachezza, e molto meno ei si vanagloriava della
triviahsmi, tra cui le scene dell'ubriachezza, della sonnolenza,... della
v.]: 'sbriacare': levar l'ubriachezza. nieri, 3-184: ora che
di scherma, anzi si serve dell'ubriachezza per farsi meglio valere col re.
per gusto, ma senza andare fino all'ubriachezza. sta a chiacchierare e a sciccherare
o per la febbre o per l'ubriachezza. - anche sostant. g.
mal libero e sciolto. -snebbiato dall'ubriachezza. pacichelli, 2-625: maraviglia.
da semis 'metà') 'quasi'e da ubriachezza (v). semiuccèllo, sm
in sé, in partic. per l'ubriachezza. fenoglio, 5-iii-786: smetterò
sensi: essere svenuto o stordito dall'ubriachezza. verga, 3-189: almeno quando
mali, ma o da negligenza o da ubriachezza. foscolo, xv-3: cato
7 la sfacciata menzogna, / la sozza ubriachezza / e la lascivia lorda / stan corteggiando
che è stato assimilato e non produce più ubriachezza (una bevanda alcolica).
a comportamenti eccessivi e chiassosi (l'ubriachezza). bacchelli, 1-ii-278: il
torpore o dall'ottenebramento, anche dall'ubriachezza. c. e. gadda,
la quale sobbolle piano piano un principio di ubriachezza. 6. tremolare (
-languido e svigorito per l'ubriachezza. landolji, 0-142: non era
al pubblico. -immerso profondamente nell'ubriachezza o nel sonno. - al figur
prossimi. -ridurre l'eccitazione dell'ubriachezza. b. fioretti, 2-5-298:
sentirsi libero dal peso del corpo per l'ubriachezza. goldoni, x-744: -quest'è
la sfacciata menzogna, / la sozza ubriachezza / e la lascivia lorda / stan corteggiando
vantaggi con quelli cui f abbandonamene all'ubriachezza e ai piaceri rende incapaci di difesa
: se ne incontrano che, nella ubriachezza della loro estasi atroce e frenetica, danzano
fuori di sé come in preda all'ubriachezza. a. pucci, cent
lo più prodotto da colpi, cadute, ubriachezza, o dovuto al persistere della sonnolenza
lucidità; intontire (un colpo, l'ubriachezza, la febbre). guido delle
di colpi, cadute, sonnolenza, ubriachezza, febbre o malattia. girone il
collera o in stato di delirio o di ubriachezza; farneticare. folengo, io:
gesti ruvidi e aspri per ridestarlo dall'ubriachezza o per riportarlo alla ragione. verga
. -in partic.: stordimento dovuto all'ubriachezza o all'assunzione di sostanze stupefacenti.
o temerario? -che deriva dall'ubriachezza, dal bere smodata- mente.
(temulènzia), sf. letter. ubriachezza, ebrietà. s.
bastevole scusa ah'amatore del vino la sua ubriachezza, se durante essa egli toglie la
uno sforzo doloroso, l'ilarità dell'ubriachezza..., nominarono il personaggio più
incerto sulle gambe per debolezza o per ubriachezza; che ha andatura incerta, tremante
in equilibrio, per debolezza, per ubriachezza o per un urto, un colpo
5. che porta rapidamente all'ubriachezza o può causare stati di malessere per
fatti realmente poveri della fortuna, ma dell'ubriachezza falsamente ricchi alla presenza del popolo,
, in par- tic. per l'ubriachezza. 'trilogia dantesca'. carducci,
trimpellina, sf. tose. ubriachezza. nieri, 190: passano dalla
-per estens. avere vertigini per l'ubriachezza. landolfi [gogol'], 152
i-288: avendo i sensi soprafatti aall'ubriachezza, con molta furia si levò la
tavola. lippomano, lii-6-284: questa ubriachezza, che essi [i polacchi]
scusa all'amatore del vino la sua ubriachezza, se durante essa egli toglie la vita
la speranza di farmelo passare con l'ubriachezza. 2. abuso continuato di
sino all'eccesso la crapula e l'ubriachezza. balbo, 4-178: nelle società avanzate
: un amore vero non è ornai un'ubriachezza? montale, 3-264: mi immedesimo
, fino all'indigestione, fino alla ubriachezza. 4. prov. proverbi
, uno di letizia e uno di ubriachezza. = deriv. da ubriaco.
che ha gran piuma, ma l'ubriachezza. deledda, i-101: ritornò molto tardi
(il vino, in quanto provoca ubriachezza). cellini, 1-127 (289
originale. casalicchio, 57: l'ubriachezza è uno dei maggiori mali che sia
non rinfacciava ad essi né ghiottoneria né ubriachezza, e molto meno ei si vanagloriava
percepire le immagini sdoppiate e confuse per ubriachezza, stanchezza, ecc. -vedere di
di rosso per il freddo o l'ubriachezza (il naso, le guance)
sanità, uno di letizia, uno d'ubriachezza. = dal lat. vinacéus o
essendo un ubriacone o in condizioni di ubriachezza, non è in grado di farlo
. -anche: che è in preda all'ubriachezza. fra. giordano [
anche, altre bevande alcooliche; stato di ubriachezza cronica o temporanea. giovanni
un'occhiata placida. -offuscato dall'ubriachezza (la vista). n.
ebriaménte, avv. in stato di ubriachezza, in preda ai fumi dell'alcol
sf. letter. stato di ebbrezza, ubriachezza. - anche: tendenza a eccedere
lavorante pigro, attaccabrighe e dedito all'ubriachezza sarà eternamente schiavo. na attaccare,