aggrada il tuo comandamento, / che l'ubidir, se già fosse, m'è
., 10-44: io ch'era d'ubidir disideroso, / non lil celai,
non è alcun paragio / che a l'ubidir si possa asimigliare, / però che
39-11 (158): fedel son d'ubidir vostro comando: / tal fede chero
io era 'n errore, / voglio ubidir la vostra segnoria / di quanto piace e
tuo co- mandamento, / che l'ubidir, se già fosse, m'è tardi
cautele. sarpi, i-290: per ubidir al papa s'aggionse che si servassero
gentil talento, / chi mai da le'ubidir non si disprende. dante, purg
è in sua balia, / conveneli ubidir, poi n'aggia doglia; / ch'
vita eletta / per cui agli angioli ubidir diletta. petrarca, iii-1-46: or a
gentil talento, / chi mai da le'ubidir non si disprende. chiaro davanzati,
inferno. bianco da siena, 25: ubidir vi conviene, o peccatori,
vita eletta / per cui agli angioli ubidir diletta. cavalca, iii-46: s.
come l'assessino, / ca, per ubidir suo segnor san'fallo, / va
, / lo ciel vogliendo, a lui ubidir tole, / e desse a
, / tal che m'è forza ubidir, s'io non voglio / d'un
mezzo e 'l prencipio, / d'ubidir molti e servir sanza infinta, / c'
lo ciel vo- gliendo, a lui ubidir tole. genovesi, 232: è difficile
.. di tenermi credenza / e d'ubidir senpre alla mia intenza. pulci,
pur ch'elio sia amonito / d'ubidir suo segnore. pisciandone, 348
vietar vostro comando, / e noi posso ubidir, mentre che veo / vostro piacer
nostro comando, / e noi posso ubidir, mentre che veo / vostro piacer
ch'eo moia, / e vedrassi ubidir ben servidore. boccaccio, dee.
. ariosto, 808: io per ubidir vostra excellenzia li tengo repressi, or
il tuo comandamento, / che l'ubidir, se già fosse, m'è tardi
/ tuo fia l'impórre e l'ubidir fia nostro. -cosa nostra: vasta
è prode ed orranza- / fedel son d'ubidir vostro comando. dante, vita nuova
non pensai / se non è d'ubidir vostro comando. dante, vita nuova
ond'io era 'n erore: / voglio ubidir la vostra segnoria / di quanto piace
ubligati in cose che siano contra dio ad ubidir loro, oltra che così disoneste promesse
negligenti in commandarli overo i figliuoli in ubidir loro ribelli, il prencipe sia obligato
negligenti in commandarlo overo i figliuoli in ubidir loro rubelli, il prencipe sia obligato rigorosamente
temire, / e tempo è da ubidir a chi riprende. -con uso
o monaco da siena, 442: d'ubidir l'ò in coragio / chio
ch'io non ti stimo: ma per ubidir il padrone ti serro di fuori.
messo ch'eo moia, / e vedrassi ubidir ben servidore. cino, cxxxviii-11-3:
il tuo comandamento, / che l'ubidir, se già fosse, m'è tardi
40: cristo iesu diletto / per ubidir al padre / sostenne pena forte: /
, 10-43: io ch'era d'ubidir disideroso, / non gliel celai, ma
-sostant. neri poponi, 260: ubidir vince forza, / e l'agechir servendo
aggrada il tuo comandamento / che l'ubidir, se già fosse, m'è tardi
ariosto, 2-27: ma, per ubidir carlo, nondimeno / a quella via si
io non ti stimo: ma per ubidir il padrone ti serro di fuori. tasso