valentemente in... farsi temere e ubbidire alla gente che gli era commessa.
città... di avere a ubbidire a lui. ariosto, 10-52: e
dal redentore] prontamente accettata, per ubbidire. fagiuoli, 1-5-92: cotesta si
accostumevolissimi al bene, perché pronti a ubbidire nelle cose piacenti. = deriv.
l'altra dea si pose a cammino per ubbidire all'adunatore de'nembi. pindemonte,
la parte affettuosa suole a la ragionevole ubbidire. 3. mus. che
serva affezionata e fedele, che sapeva ubbidire e comandare, secondo l'occasione.
i principi furono necessitati... ubbidire a quella. caro, i-75: questo
colui, a cui è comandato d'ubbidire. -capire nell1 animo: giudicare
confessa, dee essere disposta e apparecchiata ad ubbidire a tutto ciò, che le sarà
si vuole, anzi si con viene ubbidire a'costumi comuni. tasso, n-iii-170:
] che i suoi baroni cominciavano a ubbidire al padre, disperandosi della difesa,
stimano più degni di comandare che di ubbidire. della casa, 588: i lusinghieri
vergogna arrossata, disse sé apparecchiata ad ubbidire. idem, dee., 1 -conci
che [il cittadino] sarà costretto ad ubbidire alla volontà generale è lo stesso che
che i grandi, essendo più assuefatti ad ubbidire alle leggi? p. f.
raccontano del capitano che piangeva a dover ubbidire all'ordine di attaccare -a mezzogiorno allo
nel fuoco. sacrosante, per farsi ubbidire in casa e per atterrire? pavese,
eseguito come un automa, come sapeva ubbidire lui. montale, 2-47: forse
l'avaro mare non par ti debba ubbidire, se noi percuoti col prezioso flagello de
due usanze sia migliore; ma convienci ubbidire non alla buona, ma alla moderna
un re deve avvezzare i popoli ad ubbidire, perché egli non deve far altro
voglia dei cittadini, deve avvezzarli ad ubbidire e a comandare. foscolo, v-231
nel parlare trasandassino, al tutto deliberò ubbidire. varchi, 18-3-68: baldanzosamente e
barbara contrada. settembrini, 1-19: dovetti ubbidire, e a sedici anni fui balestrato
5-37: da i più sublimi / ad ubbidire imparino i più bassi. bruno,
ora l'avaro mare non par ti debba ubbidire, se noi percuoti col prezioso flagello
ora l'avaro mare non par ti debba ubbidire, se noi percuoti col prezioso flagello
in due diverse maniere per acconsentire ed ubbidire alle sempre discordi battiture. d'annunzio
, quando si appressò il tempo dello ubbidire, tutti ubbidirono. ariosto, 281:
concezione, non è più libero, dee ubbidire a quella. collodi, 182:
e con ciò sia che non vogliendo ubbidire,... [il re]
e dubitando egli ch'ella non lo volessi ubbidire di fatto [il savonarola],
serva affezionata e fedele, che sapeva ubbidire e comandare, secondo l'occasione,
ediz. 1827 (20): sapeva ubbidire e comandare secondo l'occasione, tollerare
serva affezionata e fedele, che sapeva ubbidire e comandare, secondo l'occasione, tollerare
tua. aretino, ii-71: bisogna ubbidire il signore, l'altre cose son bubbole
che non potevano né volevano mancare d'ubbidire in tutte le cose a sua santità
216): quand'anche avessero voluto ubbidire, dite un poco in che maniera
necessaria e giusta, perché era giusto ubbidire al vincitore. manzoni, 157:
'l freddo, e 'l caldo per ubbidire, e rendere il frutto al tempo ordinato
quand'e'fu tempo, ed e'per ubbidire andò a lui nella cambera; allo
modo, offerendosi pronti e parati a ubbidire qualunque volta gli fosse comandato: laonde
'l freddo, e 'l caldo per ubbidire, e rendere il frutto al tempo ordinato
e 'l freddo, e 'l caldo per ubbidire, e rendere il frutto al tempo
, 2-44 (380): attendete ad ubbidire a quanto v'è detto, perché
a parlare alle carità vostre, per ubbidire alli miei maggiori. s. caterina de'
mi sento in caso da non dover loro ubbidire, e da non potere e non
paese e per li casali dintorno per farsi ubbidire, e recare 11 mercato derrata per
sento in caso da non dover loro ubbidire, e da non potere e non volere
detto ufficio, e sieno tenuti e debbino ubbidire a'comandamenti di detti provveditori e operai
credette poi democratico, perché incapace di ubbidire validamente al pari che di comandare utilmente
v. martelli, 2-62: ecco per ubbidire ho posta la bocca in cielo:
voglia, senza il menomo ostacolo? ubbidire a ogni colpevole istinto, non solo senza
animo di lutero come certo di non voler ubbidire, ed incerto di poter impunemente disubbidire
quale niuna è che si sdegni d'ubbidire. buonarroti il giovane, 9-682: e
gli riprenderete fortemente del non avere voluto ubbidire quello che ebbono in commissioni,..
cagione perché erano disposti a non volere ubbidire. masuccio, 134: tolse ancora un'
gli piaceva né di comandare né d'ubbidire. che, in tutte le cose
perché quello comanda bene, che sa ubbidire. b. davanzali, i-131:
, o la prontezza de'comandati nell'ubbidire. serdonati, 7-330: i viniziani avevano
in due diverse maniere per acconsentire ed ubbidire alle sempre discordi battiture. viviani,
donna com'ella s'avesse a fare ubbidire e comportarsi con simile gente rozza,
far voglia dei cittadini, deve avvezzarli ad ubbidire e a comandare. foscolo, iv-412
tutte le terre guelfe che non vollono ubbidire. zanobi da strata [s. gregorio
. 14. intr. venat. ubbidire all'ordine di ferma, da parte
e tutte l'altre umilmente seguire e ubbidire; e chi a questo contraddice,
: fratelli dilettissimi, a noi conviene ubbidire a dio in tutti i suoi comandamenti,
momento in cui i sudditi cessarono di ubbidire, egli cessò di regnare, cessò
re: che alla balìa di quello dee ubbidire lo scrittore. parini, 829:
3-1-89: se vedete le mondane spose ubbidire e far tanti onori e piaceri a'
e convien loro di nuovo rendersi e ubbidire alla violenza dell'acqua in corso che
in concorrenza / a niun del critichésimo ubbidire, / e a dispetto del fozio
, che già crollanti e inchinati ad ubbidire a massimiliano erano, in officio ritenne.
cavalca, iv-35: ma non gli vollono ubbidire i vostri padri, anzi lo riprovarono
capo, la fronte, la schiena: ubbidire umilmente, sottomettersi, piegarsi al volere
di cristo, iii-14-2: impara a ubbidire, o polvere; impara a umiliarti
romano, con militar disciplina, ad ubbidire a'suoi capi,... e
, i-74: il popolo comincerebbe ad ubbidire ad una norma e ad un senso
io aveva già presa la deliberazione di ubbidire ai consigli di così fedele ministro.
si credette poi democratico perché incapace di ubbidire validamente al pari che di comandare utilmente
fu denunziato il confine, confortandolo allo ubbidire, quando e'non volesse che più
d'essere sì debole da dovere poscia ubbidire. -rifl. b.
-contento o no poco importa: bisogna ubbidire ai superiori. serra, iii-125: spero
stanco mai, / di volontà compresa d'ubbidire, / non garrìtor né pianga li
i classici diceano che il poeta deve ubbidire alla ragione, i romantici sostenevano che deve
ragione, i romantici sostenevano che deve ubbidire al sentimento. giuseppe campagna si mise in
: mi rendevo conto tutto il tempo di ubbidire a determinazioni materiali e interessate, di
andasse. il che ella, volenterosa d'ubbidire, fece prestamente, e l'agnolo
sue parole, quand'anche avessero voluto ubbidire, dite un poco in che maniera
d'annunzio, iii-2-1040: comandare e ubbidire sono le due arti più difficili dell'anima
onesto uomo, io, pronto ad ubbidire alli vostri decreti, protesto innanzi a
adriani, ii-283: ed egli per ubbidire ratificò il parer del popolo, e fu
per tutto, perché coloro che dovevano ubbidire alle leggi, erano più forti di
, 12-82: il nigromante allor per ubbidire, / ch'era maestro di somma dottrina
necessità e sanza ordine, avendo ad ubbidire a'castegli, a'borghi e alle
seneca volgar., 2-120: per ubbidire a una femmina in cose leggieri e fanciullesche
gli uomini sieno mossi e intalentati a ubbidire i cosi fatti disponimenti: e massimamente
gli uomini sieno mossi e intalentati a ubbidire i così fatti disponimenti. bembo, 2-1
monarchia del romano popolo fu suggetta ad ubbidire? b. davanzali, ii-484: non
: sono violentati [i privati] per ubbidire alle leggi della bella creanza a servirsi
non ubbidisce, che si rifiuta di ubbidire, che trasgredisce a un ordine;
di- sobbediènza). attitudine a non ubbidire, a trasgredire un ordine, a
(disubbidisco, disubbidisci). non ubbidire, rifiutarsi di ubbidire, trasgredire a
). non ubbidire, rifiutarsi di ubbidire, trasgredire a un ordine, a una
= comp. da dis-con valore negativo e ubbidire (v.). disubbidito
di essere docili, e non vogliono ubbidire. p. della valle, 1-83:
le ingiurie non sopportano: domati all'ubbidire, ma non all'essere schiavi.
vescovo, ai quali era solita innanzi ubbidire, si era, sotto nome di terra
fra monte kal e spaccato, per ubbidire al tuo comando, su ima roccia a
/ offesa, ma or trattienti e d'ubbidire / non ricusa. leopardi, ih-158
nove, monterotondo, che non voleva ubbidire al reggimento de'dodici, si ribellò;
nei principi longiqui, non poteva farsi ubbidire dai romani, dai quali non potette impetrare
il diritto di comandare e sa farsi ubbidire. = voce dotta, lat.
di essere docili, e non vogliono ubbidire. 2. che, pur
dovettero disfare la prima educazione, ed ubbidire a quella nobile prepotenza, che esercita
a parlare alle carità vostre, per ubbidire alli miei maggiori: a parlare qualche
vergogna arrossata, disse sé apparecchiata ad ubbidire; e quinci con voce più espedita
, quando più volte ammonito non vorrà ubbidire alla chiesa. gioberti, 1-iii-432:
el ben vivere, tu non hai ad ubbidire. -o frate, se el papa
con l'animo gioioso od almen quieto ubbidire sappia, talmente che per forza farlo
: ciò ch'a voi piace son per ubbidire, / ad onta della falsa gente
udito dire da sua madre che doveva ubbidire, che era disubbidiente, che se
suo maschio potere, e fu lieto di ubbidire alla reginetta dai capelli ardenti ch'egli
(22): sapeva [perpetua] ubbidire e comandare, secondo l'occasione,
l'immaginativa de'poeti abbia da ubbidire all'intelletto, e come l'amore che
serva affezionata e fedele, che sapeva ubbidire e comandare, secondo l'occasione. settembrini
fede] conviene diventare verace fedele e ubbidire e osservare tutte le sue comandamenta.
, 212: tutto egitto a lei fece ubbidire; / e de la fedaltà fece
e discreta nel comandare, pronta nell'ubbidire. serdonati, 9-184: è solito mandare
fermai la mia volontà in quanto potesse ubbidire le tua coman- damenta. boccaccio,
ma di filiar con dolore e di ubbidire al marito. pascoli, 1432:
: il cavallo, il cane avvezzo ad ubbidire a una certa voce, a riconoscere
certo modo disgiunta e non costretta a ubbidire a ogni repentina mutazione di esso vaso
gli influssi della pubblica opinione, sembrava ubbidire alle irresistibili fluttuazioni d'una marea,
che nell'oste sono, spesso a così ubbidire fai usare. m. villani,
: per non aver l'aria di ubbidire di forza a un ordine, di aver
. emanuelli, 1-29: verosimilmente dovette ubbidire ad una improvvisa frattura nervosa. pratolini
dalle briglie. - al figur.: ubbidire contro voglia, essere insofferente. -anche
insensati, chi v'ha ammaliati per non ubbidire alla verità? = voce dotta,
esattori giuocava sulle spalle e si faceva ubbidire; onde fu necessario patire e tacere.
saramento e con giurazióne, desideran d'ubbidire. = voce semidotta, lat
ancor che goffamente ciò dirò, pur che ubbidire a chi mi può comandare, io
3. venat. correre disordinatamente senza ubbidire agli ordini (un cane eccitato dalla
buonarroti il giovane, i-498: per ubbidire a chi lo mi ha comandato,
al suo cozzone / nega superbo d'ubbidire e impenna. monti, 5-159: il
, il quale non volle intendere per ubbidire al comandante iddio. romagnosi, 3-145
altra, in virtù della quale questa deve ubbidire a quella. la potenza obbligante dicesi
carrer, 2-599: chi vuol farsi ubbidire più tostamente da voi, genterella, è
che vedere se non per pagare e ubbidire, e servirsene a certe condizioni e
una 'forza 'capace a far ubbidire qualunque privato ». foscolo, gr
sapersi comandare avendo imprima imparato a saper ubbidire. g. del papa, 4-71:
di lutero, come certo di non voler ubbidire ed incerto di poter impunitamente disubbidire.
', resistergli, non gli voler ubbidire. b. croce, iii-27-280:
si volgeva a demetrio pronto sempre a ubbidire, incantevolmente. -iron.
sdegno dei combattenti, resi incapaci d'ubbidire e di comandare. brusoni, 4-i-66:
di lutero, come certo di non voler ubbidire ed incerto di poter impunitamente disubbidire.
. galileo, 1-1-43: non mancherò di ubbidire a'cenni del nostro signor principe,
fagiuoli, xv-138: ratto il figliuolo ad ubbidire svigna, / il padre intanto la
volgar., 792: più utile è ubbidire che incorrere ne l'ira di quello
: stavano in consiglio, se dovessono ubbidire o contradiare: ed essendone la città tutta
indocilità. 2. tendenza a non ubbidire ai comandi, a essere riottoso o
, l'altro nell'appetito per bene ubbidire. né stimano soperchio questo indoppia- mento
conosce l'infirmità sua e impotenza di ubbidire ai comandamenti di dio. nannini [
sulle zampe per fermarsi o sdraiarsi o ubbidire a un ordine; cadere in ginocchio
le lagrime negli occhi, siamo apparecchiati d'ubbidire. boccaccio, vi-191: innanzi a
. ant. e letter. senza ubbidire, indisciplinatamente. donato degli albanzani
e letter. tendenza abituale a non ubbidire; rifiuto di sottostare a leggi,
m'avvenne così... d'ubbidire come una serva agli ordini d'una insipida
. e letter. esaudire, accontentare; ubbidire, servire. dante, conv
delle leggi disprezzatori e che non vogliono ubbidire, overo quelli che qualche delitto commettono
; l'intolleranza non solo del- l'ubbidire, ma del riconoscere persone che meritano d'
amicizia ed intrinsichezza gli farebbe amare e ubbidire. manzoni, pr. sp.
intruso. cesarotti, 1-xxxvi-247: sdegnati di ubbidire più a lungo a un pontefice intruso
= comp. da in-con valore intensivo e ubbidire (v.). inuccidìbile
adorare... e a offerire di ubbidire il nuovo pontefice, aveva lodovico sforza
essi indugiavano d'irsene io esitavo a farmi ubbidire. oriani, x-5-81: la mattina
: il mondo fa più presto pensiero d'ubbidire all'altezza vostra che contraporsele, che
il mondo fa più presto pensiere d'ubbidire all'altezza vostra che contraporsele, che
volgar.], i-2: volendo loro ubbidire ora per ministeri © d'esposizione,
ch'è ottima cosa il contentare e lo ubbidire il signore. pallavicino, 10-i-55:
domando ai roma- gnuoli se non preferirebbero ubbidire a leggi buone o cattive..
alle quali pel suo meglio egli deve ubbidire ». idem, 3-38: la legge
di un sovrano obbligante uomini soggetti ad ubbidire a'suoi voleri. il translato si usa
desiderava, non fu lenta in questo ad ubbidire il marito. guicciardini, v-142:
moglie, che dee dormire sul pavimento e ubbidire soltanto quando è chiamata. nievo,
volgari, 1-2: io, volendo loro ubbidire, ora per ministerio d'esposizione,
queste scritture,... mostrando voler ubbidire e mantenere il re, gli levavano
l'insolenzia de'grandi, non vorriano ubbidire se non a chi sanza distinzione a
fratelli e sorelle, proibivano alle donne di ubbidire a'loro mariti quando non erano della
la libertà della patria, erano tenuti ubbidire. dottori, 3-70: osò spartan guerriero
castigo. beicari, 5-26: per ubbidire all'uom giammai non lice / disubbidire
di cristo, iii-14-2: impara a ubbidire, o polvere; impara a umiliarti o
membra, incertissimo di vivere, per ubbidire a'fallaci precetti della medicina, ricusa
non finga per avere cagione di non ubbidire. bicchierai, 179: non meno felice
, iii-79: io sarò pronto ad ubbidire,... ma per avventura
in maladizione, e non volete udire né ubbidire il messo del vicario di dio,
regole di frati che volevon cominciare ad ubbidire la bolla della maladizione. giuglaris, 299
d. bartoli, 20-123: convenne ubbidire, mal grado che se ne avessero
, che io fo professione / non ubbidire a'suoi comandi. razzi, 8-20:
ad alessandro, con pieno mandato d'ubbidire a lui, sì come a lor signore
mettere le manette: sottomettersi supinamente; ubbidire ciecamente. tommaseo [s. v
d'azeglio, 6-56: per farsi ubbidire da certuni bisogna risvolto, adorna
dei medesimi: onde: 'sentire, ubbidire alla mano 'e simili, valgono
'e simili, valgono sentire e ubbidire al governo del cavaliere. 27
e senza padre, a cui / deggia ubbidire, è capitato in mano / della
videro pigliar costumi civili, mansuefarsi, ubbidire senza bisogno di bastone e di ceppi
europa il mareggiare delle invasioni sembra quasi ubbidire alle leggi fisiche della gravitazione più che
basso e povero clero, se talvolta per ubbidire alle leggi del costituzionale governo, osa
, 1-367: che non si debba ubbidire alla patria, mentre ci è matrigna
conoscendo di poter liberamente comandare e farsi ubbidire, volesse (non essendo egli né
in corpi sì deboli, ricuseremo di ubbidire a'melliflui precetti della divina legge,
. ardirono di convertire l'obbligo di ubbidire ai re loro in un'avara e
nell'armeggiare si mescola: volere, ubbidire, temere. cattaneo, i-2-444: se
... non solamente ricusò di ubbidire, ma, con risentite parole, mostrò
l'ubbidienza, vinse l'umiltà coll'ubbidire. s. maffei, 7-324: posto
hanno tanto di virtù quanto basta per ubbidire e per essercitare alcuni ministeri servili,
soggetto è quella ch'è atta ad ubbidire al principe ne gli uffici civili e ne'
che ciascuno debbia onorare suo pare e ubbidire il suo comandamento. gramsci, 12-
praticare,... pronta nell'ubbidire, onesta nel ragionare, modesta nel
non una moltitudine di cittadini vivere ed ubbidire sotto una medesima legge: e chi da
1-82: se vedete le mondane spose ubbidire e far tanti onori e piaceri a'
duca di mantova una lettera comminatoria d'ubbidire senza mora a'decreti dell'imperadore.
superbo [faraone] pon potendo farsi ubbidire nemmeno da un solo di sì vili
d'un tal delitto sia il dover ubbidire a chi è peggiore di sé. segneri
necessità di perdervi, se vuole egli ubbidire suo padre. gobetti, 1-i-645: la
g. morelli, 187: per ubbidire al suo marito, vedutolo in bisogno e
signori di guisa che, mostrando voler ubbidire e mantenere il re, gli levavano
occhi e da quelle imparate / ad ubbidire al re ed egli e voi /
re ed egli e voi / ad ubbidire a dio. metastasio, 1-i-736: norma
nove, monterotondo, che non voleva ubbidire al reggimento de'dodici, si ribellò
, obbligati a sborsare, tralasciano di ubbidire alle commissioni di fuori, perché,
g. morelli, 187: per ubbidire al suo marito, vedutolo in bisogno
] fermo animo di riconoscere e d'ubbidire i legati con piena sommessione, come
e questo è ciò che conseguisci con ubbidire a i precetti. ti par però che
affezionata e fedele, che sapeva ubbidire e comandare, secondo l'occasione.
, i quali dovendo sempre ciecamente altrui ubbidire, la stupidità e l'ignoranza,
'l freddo e 'l caldo, per ubbidire e rendere il frutto al tempo ordinato
raccontano del capitano che piangeva a dover ubbidire all'ordine di attaccare -a mezzogiorno allo
. pres. di obséó qui 'ubbidire, accondiscendere '(comp. da ob
in voce e in iscritto esibirono d'ubbidire e di venire. goldoni, xii-
cuor vostro sempre fu parato / a ubbidire sempre i miei precetti [di dio]
volta che esso ancor non ricusi d'ubbidire alla legge. loredano, 3-183: l'
g. morelli, 187: per ubbidire al suo marito, vedutolo in bisogno
in corpi sì deboli, ricuseremo di ubbidire a'melliflui precetti della divina legge,
a ciascun paia strano di aver a ubbidire colui che stima che sia peggior di
sua compagnia... penarono a ubbidire. brusoni, 479: il marchese
di una madre saggia, che sa farsi ubbidire e amare da lei. foscolo,
per la lunga licenza, non voleva ubbidire ai capitani ma comandare. campofregoso,
raccontano del capitano che piangeva a dover ubbidire all'ordine di attaccare -a mezzogiorno allo
imperio, di pericolare più tosto che ubbidire. parini, giorno, ii-696:
serva affezionata e fedele, che sapeva ubbidire e comandard, secondo l'occasione,
un suo petùlo e riesce a farei ubbidire solo perché le mamme lo impongono,
raccontano del capitano che piangeva a dover ubbidire all'ordine di attaccare -a mezzogiorno allo
della casa, 5-iii-320: si conviene ubbidire a'costumi comuni e non disputare né
tovaglie bianche; / poi tanto appena per ubbidire, lo mise da parte. tommaseo,
piedi, come suol dirsi, per ubbidire a quel cavaliere. -da sveglio
frugoni, 1-553: colui che non volle ubbidire ai decreti eterni fu costretto a piegarsi
torto pigliarsi e alla fortuna... ubbidire sappia. g. zeno, li-2-413
la tessitura di loro fibre e di ubbidire con la pieghevolezza a tutti i movimenti
città ad alessandro, con pieno mandato d'ubbidire a lui sì come a lor signore
, debole a sostenere, pigra ad ubbidire. donato degli albanzani, i-117: non
sono nati atti a signoreggiare ed altri a ubbidire, come deduce aristotele nella politica.
iv-59: il popolo è fatto per ubbidire, non per comandare, onde il dire
popolo. bocalosi, ii-184: bisogna ubbidire alle autorità costituite dal popolo. e si
non è gran cosa; ma le positive ubbidire è virtù d'animo. savonarola,
la voglia pugnace, / né l'ubbidire che tace / tra sé venerando il
villania, debole a sostenere, pigra ad ubbidire, importuna a provocare altrui ad ira
52: dovrà il suddetto amministratore così precettato ubbidire all'ordine e commessione degli altri al
e poi a mancare affatto, costretta d'ubbidire alla forza della gravità, dall'alto
potevano comandare alla vela né la nave ubbidire al timone. cesarotti, i-xvi-i- 135
bigiaretti, 8-292: usavano, per farsi ubbidire, anche una odiosa forma di ricatto
272: quelli subitamente fuoro presti a ubbidire. boccaccio, dee., i-intr.
prevaricare e ai precetti di quella non ubbidire. sarpi, vi3- 83: con
e discreta nel comandare, pronta nell'ubbidire, onesta nel ragionare, modesta nel
e discreta nel comandare, pronta nell'ubbidire, onesta nel ragionare, modesta nel procedere
ora sono il vostro medico e dovete ubbidire, -gli diceva gessi che s'era
loro a quelle di chi ha ad ubbidire, e quando vi veggono proporzione allora
comando di un sovrano obbligante uomini soggetti ad ubbidire a'suoi voleri. il translato si
più s'allontanano dallo spettatore; per ubbidire alle esigenze della prospettiva aerea deve il
sindaco a comparire dinanzi al papa e ubbidire e udire sentenzia. tavola ritonda,
rigoroso protesto a'capitani di riconoscere et ubbidire altri che t parlamento.
unitario farà alcune pruove per conoscere se sa ubbidire e serbare il segreto. carducci,
approvati di fiorini cinquemila d'oro d'ubbidire li confini. = nome d'agente
di provvedimento, ma loro di non ubbidire. albertano volgar., 59:
la voglia pugnace, 7 né l'ubbidire che tace / tra sé venerando il
armeggiare si mescola: 'volere, ubbidire, temere '; e come che pugnasse
, 1-4-32: il trovò sì restio all'ubbidire e, per non uscir di goa
legione da legione; toma voglia dell'ubbidire. gualdo priorato, 10-i-59: restò
membra, incertissimo di vivere, per ubbidire a'fallaci precetti della medicina, ricusa
che trovava facile, lui, farsi ubbidire da parecchi operai come da questa preziosa
fohi, ohio, ecc. per ubbidire alle esigenze dell'occhio e anche alla consuetudine
quello e a'suoi editti non dovere più ubbidire. siri, ii- 1406: in
raccontano del capitano che piangeva a dover ubbidire all'ordine di attaccare. landolfi,
della regina, la quale in farsi ubbidire mostrò zelo sì grande che a molte
s. v.]: chi deve ubbidire prontamente per altrui bene e proprio,
mette a discutere e argomentare invece d'ubbidire e far quel che deve.
elli dèi; ma a voi si conviene ubbidire allo vostro marito, ché così è
per lo vigore non allargato, non potrà ubbidire alla virtù dello spirito quando la necessità
: alla rattura degli uccelli e a ubbidire il signor, [il falco] s'
detto che a tale limite le particelle debbono ubbidire alla reggimentazióne, alla schiavitù dell'immobilità
regole di frati che volevon cominciare ad ubbidire la bolla della maladizione. f.
perché trovano più renitenza ne'popoli all'ubbidire. saraceni, ii-694: rispose la
. oliva, 340: si dèe ubbidire a'signori della terra, ma non
né chi sappia ben reggere e bene ubbidire: 'c'è repubblica; han fatto
merito gli riputò la >azienzia e l'ubbidire iddio in quelle pene che tutte le
chi nell'armeggiare si mescola: volere, ubbidire, temere. instruzione a'cancellieri,
essere stato sforzato a provvedervi e ad ubbidire alla natura medesima, che c'insegna di
, 2: parmi ancora sia bene a ubbidire a chi dà retta dottrina. muratori
non una moltitudine di cittadini vivere e ubbidire sotto una medesima legge, e chi
degl'ignoranti e de'cattivi che devono ubbidire e, temerariamente ribellando alla fede cattolica,
loro comandamenti umilmente e lietamente e intieramente ubbidire, senza niuna mormorazione o ricalcitrazióne.
i giovani si sposavano senza conoscersi per ubbidire alla volontà dei genitori. costoro usavano
genitori. costoro usavano, per farsi ubbidire, anche una odiosa forma di ricatto
e. gherardi, cxiv-20-161: debbo io ubbidire... pregandola a farmi dire
colore perde di suo'forza e conviegli ubbidire alla vernice e non ha ma'più possanza
sgomentata; le membra par che ricusino d'ubbidire. stampa periodica milanese, i-205:
possono e sentonsi le gambe desiderose di ubbidire alla legge di quel suono. calandra
run modo la mano, io non posso ubbidire; ti scrivo, mia cara marzia
, costringere l'ira e l'odio, ubbidire il vincitore a colui ch'è vinto
b. davanzati, i-19: che tanto ubbidire, come schiavi, a quattro scalzi
mantenesse la sua autorità e si facesse ubbidire, gioveria alla germania,...
province ricadute in mano del nemico era ubbidire a una necessità, quando mancava la
ripugnavano a quelli e quali hanno a ubbidire. fausto da longiano, iv-81:
colorita e giustificata escusazione alla ripulsa di ubbidire al papa..., li fu
. fagiuoli, v-70: si debbono ubbidire veramente / vostri comandi, io lo
che ardirono di convertire l'obbligo di ubbidire ai re loro in un'avara e scandalosa
, e in cantando e rispondendo, debbia ubbidire i suo'capitani. s.
villani, iv-8-112: i guelfi noi voleano ubbidire [il vicario imperiale] per non
o con mente cristiana, ritornava a ubbidire e a laudare sua reverendissima signoria.
s'apparecchiò per ubbidire e di seguire il comandamento.
al detto visitatore ciascuno della compagnia debba ubbidire e reverire come a padre spirituale in tutte
vero vicario di cristo. 2. ubbidire con sottomissione totale. buti, 3-548
cavalca, iv-35: non gli vollono ubbidire [a mosè] i vostri padri,
11: elli è di bisogno d'ubbidire con tutto 'l nostro sforzo a colui il
, facemmo segnale; e non volendo ubbidire, cominciammo a salutarli d'artiglieria, e
essenzialmente importa la funzione di obbligare ad ubbidire senza della quale cessa il carattere di
'l medico le cumendava, attendeva a ubbidire. allora il frate disse: « suora
chi ubidisce santifica. -è meglio ubbidire che santificare: a dio sono più
: non sapete voi ch'egli è meglio ubbidire che santificare? luna [s.
basso e povero clero, se talvolta per ubbidire alle leggi del costituzionale governo osa scostarsi
..., dice di non ubbidire a dua padroni in una volta.
legione da legione: toma la voglia dell'ubbidire. tasso, 13-ii-317: col pensier
tenzia non discreta, non l'ubbidire. landino, 431: l'anima,
i-427: comanda il re, tu dèi ubbidire... lo scongiuro era de'
raccontano del capitano che piangeva a dover ubbidire all'ordine di attaccare -a mezzogiorno allo
, ma nulla valsero, perché convenne ubbidire. menzini, 5-95: pur la tolla
piacevolezza; / le rime allor non vogliono ubbidire. /... / credete
'fare stare a segno': forzare a ubbidire. lippi, 9-37: né badò molto
qual parte s'appigliare: / o d'ubbidire all'onestade o pure / di fuggir
siate seguitatori di dio e contento a ubbidire la fellonia di t. gracco, anzi
sapere chi comanda e chi ha da ubbidire. fenoglio, 5-i-643: johnny chiamò
officio che ufficio, anzi odedire che ubbidire. dirò obligato e nonubbrigato, opinione scriverò
serva affezionata e fedele, che sapeva ubbidire e comandare, secondo l'occasione. verga
il gusto deforme dei compratori che di ubbidire a se medesimi. -fare onore.
onore aveste potuto al vostro re civilmente ubbidire, che voi me non avete sforzato a
un filo di seta: seguire docilmente, ubbidire senza alcuna opposizione. magalotti,
autorità del senato sforzarono i consoli a ubbidire. sarpi, vi2- 98: è
solo è quella / che mi sforza ad ubbidire. f. m. zanotti,
; le membra par che ricusino d'ubbidire; e il cuore manca alle promesse
città ad alessandro con pieno mandato d'ubbidire a lui siccome a lor signore. boccaccio
sono nati atti a signoreggiare ed altri a ubbidire. angioletto, ii-71: venne dapoi
ed altre, per lo contrario, per ubbidire al suono si lasciano smozzicare. cattaneo
ogni volte che esso ancor non ricusi d'ubbidire alla egge. boterò, 9-87:
i un altro, quando non dovrebbero ubbidire che alla necessità della natura.
città, però che. lli uno verrebono ubbidire al- l'una delle principazioni e.
sua volontà, non pensate che questo ubbidire sia sanza merito. f. scarlatti,
e forte sdegnava le dolcezze femminili; ubbidire ad un uomo come una schiava le
lei tocca il commanaarmi, a me l'ubbidire. mamiani, i-256: qualora io
216): quand'anche avessero voluto, ubbidire, dite un poco in che maniera
ugualità de'cittadini e solo ad ubbidire il principe si risguar- ficanza,
dialoghi delle leggi, che a farle ubbidire volentieri, anzi spontaneamente dagli uomini,
del loro [dei piccoli artisti] ubbidire toglieva alla imitazione quanto essa ha di odioso
qualità loro a quelle di chi ha ad ubbidire, e quando vi veggono proporzione allora
strofinac- cioli di cucina, tocca ad ubbidire alla cieca. verga, i-209: la
imitazione di cristo, iii-14-2: impara a ubbidire, o polvere; impara..
6-2-103: l'uomo veloce e subito a ubbidire è grazioso nel cospetto delli signori.
dovunque esso le torca, credono di ubbidire alla natura. marino, 14-31: sviata
sono più tardi [i cavalli] a ubbidire, quando occorre variare l'ordine,
serva affezionata e fedele, che sapeva ubbidire e comandare, secondo l'occasione, tollerare
di tirannia « i ragazzi hanno da ubbidire ». ghislanzoni, 18-169: la signora
la frusta o il frustino per farlo ubbidire a un ordine. n. e
: serva affezionata e fedele, che sapeva ubbidire e comandare, secondo l'occasione,
legione da legione; toma la voglia dell'ubbidire. da tanto parevele è ch'elio /
. bartoli, 7-i-34: il ben ubbidire pur sembra, e infatti è, traiménto
cioè, il saviamente comandare e esattamente ubbidire, che sono i due estremi delle comunità
capitano a cui la moltitudine avesse a ubbidire, a ciascuno pareva lecito la sua
devia. bandini, 2-i-206: se per ubbidire alle citazioni di un tribunale che stia
... tutta volta si propose d'ubbidire alla regina del cielo. crescenzi volgar
: - non sapete voi che è meglio ubbidire che santificare?... -
ubbidiènte (part. pres. di ubbidire), agg. (ant. ube-esso
soddisfa i desideri; che è solito ubbidire ai comandi e alle esortazioni ricevute;
ubbidisce, l'azione e l'effetto dell'ubbidire. giacomo da lentini, 17
v. obbedienza); cfr. anche ubbidire. ubbidire (ant. ubbedire,
); cfr. anche ubbidire. ubbidire (ant. ubbedire, ubedire, ubidire
1-i-260: quando mi appressò il tempo dello ubbidire, tutti ubbidirono. -con
una ragione di più per continuare a ubbidire le sue carceriere accettando che la si
e a'suoi editti non dovere più ubbidire. tasso, iii-52: e certo,
pareva che le lettere imperiali si dovessero ubbidire. -ubbidisco: celebre affermazione contenuta
nati atti a signoreggiare ed altri a ubbidire, come deduce aristotele nella politica.
., di libero si fa servo con ubbidire alla propria concupiscenza, cioè a quella
, cioè a quella parte la quale dovrebbe ubbidire. foscolo, ix-1-258: gli uomini
uomini in ogni mutazione di fortuna sogliono ubbidire all'istinto, in taluni feroce e in
sgomentata; le membra par che ricusino d'ubbidire. nievo, 406: i nervi
: con alquanto di pratica io mi facevo ubbidire quell'oro, a tale che in
2-1-79: quello comanda bene, che sa ubbidire. grazzini, 4-329: non sapete
: non sapete voi che gli è meglio ubbidire che santificare? manzoni, pr.
toscani, 169: se tu vuoi ubbidire, non fare più di quello che ti
. ibidem, 271: è meglio ubbidire che santificare. = dal lai
= dal lai oboedire (v. ubbidire). ubbidisciènza (ubbidisscienza),
1270), rifatto sul tema di ubbidire. ubbiditóre, agg. e sm
allegrezza. = nome d'agente da ubbidire. ubbióso [i + o
di giurare a le sante dio vaniele d'ubbidire el suo capitano. fra giordano,
ho di secondare le vostre premure ed ubbidire a'vostri voleri. d'annunzio, iv-2-186
28-236: chi guerreggia ha il dovere d'ubbidire e di vincere: ad altro non
: domando ai romagnuoli se non preferirebbero ubbidire a ca immeditamente inferiore a quella di
comandator di sopra / son disposta d'ubbidire: / l'anima mia si vituopra /
tutta la sua ira traboccò. invece di ubbidire alla circolare del vladika, l'attaccò
signore [al pontefice] si volea ubbidire, e che subito li fusse scritto che
gemere e vorticare dell'acqua prima d'ubbidire al meditato comando dell'uomo. calvino