porta in viso e mantene, / tuttor s'addoblan, tant'àn di piagenza.
'n voi, donna valente, / tuttor m'alluma d'amoroso foco / che mi
a voi son, donna mia, / tuttor davanti. lacopone, 24-178: o
ha un aristotelismo secreto, che tuttor domina e non si vede, ed è
giacomo da lentini, 6-7: però tuttor la troppo asi- guranza / ubrìa caunoscenza
al figur. guittone, xi-3: tuttor, s'eo veglio o dormo, /
: veracemente ciò è veritate, / ma tuttor vi mettete in avventura! busone da
scarsella eh'al bordon pendea, / tuttor di sotto la facea urtare, /
rimetto non già al vostro giudizio, cui tuttor date festa, ma al giudizio di
/ ed io, lasso! di ciò tuttor mi peno. pulci, 21-72:
sia, e dame grande fede / che tuttor fia creduto fra la zente. guido
: nove scarpette e calze / convien che tuttor calze; / della persona conto /
nove scarpette e calze / convien che tuttor calze; / della persona conto /
, / e più la vorrà que'tuttor amare. petrarca, 128-73: vederete come
un piccolo dito, / là, nero tuttor della penna / che corre e che
sembiante / e l'amorosa cera / tuttor mi sta davante / la matina e
trattato d'amore, 31-9: vegnon tuttor gioiosi a la sentenza, / non
temenza, / e co lo cor tuttor vi son cherente. chèrere1 (
forteguerri, 30-70: il garzone a cui tuttor comparte / melena l'amor suo.
figur. giacomino pugliese, ii-124: tuttor la dolze speranza / di voi,
, con maraviglia di molti, stava tuttor radunato. cattaneo, iii-4-119: il
nove scarpette e calze / convien che tuttor calze; / della persona conto / ti
di questi fatti più parlare; / ma tuttor sì vi vo'convenenzare / che
un piccolo dito, / là, nero tuttor della penna / che corre e che
un piccolo dito, / là, nero tuttor della penna i che corre e che
, e preso quell'empio, col ferro tuttor grondante di vivo sangue, lo condanna
posso, / e più la vorrà que'tuttor amare. sacchetti, 125-42: che
: non avevano conosciuto, ed alcuni tuttor non conoscono, la necessità del crocicchiaménto,
mazzeo di ricco, ii-189: und'eo tuttor tormento, / s'eo non ho
m'ebbe priso / d'amor tuttor mi s'infinge, / pare di me
/ sono rimaso amante disamato. / tuttor languisco peno e sto in pavento,
allor farai e rendi / e qui tuttor attendi / che la lor veste non disnetta
è 'n voi, donna valente, / tuttor m'aluma d'amoroso foco, /
a tale / che 'n sua propia natura tuttor resta / il mio affetto. giov
doglio, / ché la ventura mia tuttor disvene, / e le bellezze vostre
sue spade infino agli elsi / mi tien tuttor; tal ne conservo il senso.
/ a voi son, donna mia, tuttor davanti. fra giordano, 5-451:
spade infino agli elsi / mi tien tuttor; tal ne conservo il senso.
vai, / e la tua borsa fia tuttor guarnita. carducci, iii-9-227: fingevano
/ e favello a gran baldanza / tuttor la credo avere. = dal
appiatta. cesarotti, ii-46: egli tuttor della donzella i passi / sollecito esplorava
fiamma di lieve facella, / esce tuttor dal suo labbro morente. botta,
altra al meo vivente, / ma tuttor la terrò per donna mia. anonimo,
'n voi, donna valente, / tuttor m'alluma d'amoroso foco, / che
non già al vostro giudizio, cui tuttor date festa, ma al giudizio di quelli
vai, / e la tua borsa fia tuttor guarnita. crescenzi volgar., 9-80
moscoli, vii-594 (49-9): tuttor che verd'erba e le soi fronde /
, / ch'ai primo fronte solea tuttor gire. alamanni, 6-5-23: ecco
. cavalcanti, iv-79 (42-6): tuttor fuggivi la noiosa gente. petrarca,
tarpata l'ala: / sì de'tener tuttor l'aiuol su'teso, / e
pietà] / ver'me, che tuttor so'stato gecchito. anonimo, i-529:
, prega / quella che senza intenza / tuttor s'agenza -di genti costumi, /
/ a voi son, donna mia, tuttor davanti. leonardo, 2-212: quelli
rimetto non al vostro giudizio, cui tuttor date festa, ma al giudizio di quelli
al volto. pucciandone, 2-6: tuttor mi membra e disio vedere / la
/... la tua borsa fia tuttor guarnita. varchi, 18-i-310: di
-crudele. anonimo, i-468: tuttor, bella -amor rosella / col viso
geme / di cel verso di cui tuttor s'imbruna! nievo, 641: quand'
geme / del vel perso, de cui tuttor s'imbruna! -far diventare
; della prima, cioè impressa e tuttor affitta alla faccia isolante, e dell'
quando m'abbe priso / d'amor tuttor mi s'infinge, / pare di me
sente / dall'insetto insolente / punger tuttor di sue minaccie ad onta, / in
12-14: que'mi riguarda, e tuttor si provede, / ched i'non dica
più v'amo ogni dia; / però tuttor la troppa asicuranza / ubria caunoscenza ed
geme / di cel verso di cui tuttor s'imbruna! boiardo, canz.,
e torta / ch'i'ti fo sostener tuttor ardendo, / ched e'non prenda
d'alto montar prenda, / no stia tuttor la sua balensa ascosta. pucciandone,
contrapporre. cesarotti, 1- viii-22: tuttor fuggendo tra le guardie achive / a intopparsi
altre che più giù sono, / tuttor apparecchiate son, se fosser chiamate, /
sia, e dame grande fede / che tuttor fia creduto fra la zente. rinaldo
si sente / dall'insetto insolente / punger tuttor di sue minaccie ad onta, /
/ il cor dell'alma, ch'è tuttor presente; / ed ha lassato il
ogn'om manco / d'amor, far tuttor del dritto inverso. dante, purg
importanza. bonichi, 81: tuttor che si convegna / talor passar leggier
lena. cesarotti, 1-viii-22: già quello tuttor fuggendo tra le guardie achive / a
lazioso / per cui piango e sospiro / tuttor quando la smiro. terino, xvii-189-26
, 6-ii-532: la loro speculazione si è tuttor rivolta alla diffusione di romanzi osceni,
speculazione [degli editori] si è tuttor rivolta alla diffusione di romanzi osceni,
-in passato. morovelli, 279: tuttor mi punge a nemico / amor,
, / fatta com'un secchion che tuttor arda. cavalca, iii-175: mutabile [
moscoli, vii-629 (84-5): tuttor ch'aprile 1 ab aperio 'sia
riccor ch'uom sape acconcio usare, / tuttor se 'n vede gioia e bene avere
li boni ad ogne mano / e tuttor serventese, / lo gentil baldo sovrano /
maritarsi tonda. niccolini, i-248: tuttor m'ispira il canto / quella fiducia
bene. detto d'amore, 308: tuttor ti ricorde, / se ma'meco
affanno. pucciandone, 350: tuttor mi membra e disio vedere / la piacente
8-12: per ch'io a sue merzé tuttor mi metto, c. campana,
/ fatta com'un sec- chion che tuttor arda. cavalca, 20-20: venendo in
garzo, xxxv-n-307: osso medollare / tuttor truova compare. fasciculo di medicina volgare
/ a voi son, donna mia, tuttor davanti; e s'eo con gli
ove tomo à fare, / ché tuttor noce fare oltra misura. novellino,
la tu'amica: / di buon morse'tuttor la mi no- trica. leggenda della
giudicio sopra del capello / e van tuttor del seminato fuori / dell'util suo
, prega / quella che senza intenza / tuttor s'agenza -di genti costumi, /
e sofferenza. morovelli, 279: tuttor mi punge a nemico / amor,
è 'n voi, donna valente, / tuttor m'aluma d'amoroso foco, /
poi ch'altro non bramo / e tuttor m'ha 'n oblia. / perzò
garzo, xxxv-11-303: invidia cotidia / tuttor omici- dia. -recipr.
, / la quale, avizo, illei tuttor regnava / di piacer contra, und'
/ ancor mi faccia orgoglio, / tuttor son quel ch'io voglio: / leale
, n. 24. -osso midollare tuttor trova compare: per indicare che ciò
garzo, xxxv-11-307: osso medollare / tuttor truova compare. 25.
/ e parli dolcemente con placire, / tuttor con voi mi reggo / e
fiore, 62-4: di buon morse'tuttor la mi notrica, / e dàlie
aquino, 97: m'agenza / se tuttor l'amo così finamente, / ché
mi dà sovente / morte passionai, tuttor vivendo. = voce dotta,
i-535: per parole mi mini, / tuttor così dicendo, / questo patto non
è 'n voi, donna valente, / tuttor m'aluma d'amoroso foco / che
/ sono rimaso amante disamato. / tuttor languisco, peno e sto in pavento
: la scarsella ch'ai bordon pendea / tuttor di sotto la facea urtare, /
i-535: per parole mi mini, / tuttor così dicendo. anonimo, i-628:
altra al meo vivente, / ma tuttor la terrò per donna mia. giamboni
creduto / e faccio bene e son tuttor perduto. monte, 143- 16:
/ saver compiuto con perfetto onore, / tuttor si trova in quella cui disio.
ravvisare. matugliani, xxxix-n-15: tuttor quanto in iustizia tu il perpenna
: solevanti spiacer persone molte; / tuttor fuggivi l'annoiosa gente. dante,
: nove scarpette e calze / convien che tuttor calze: / della persona conto /
tuo maggior seràli, / lui seguitando tuttor reverente, / et al tuo par piagente
e parla dolsamente con piacire, / tuttor con voi mi reggo, / e non
canoscenza / e la valensa -che 'n voi tuttor regna, / estat'àn prezo altero
li boni ad ogne mano / e tuttor serventese, / lo gentil baldo sovrano
e parli dolcemente con placire, / tuttor con voi mi reggo / e non
lo meo bene a diporto / vegio tuttor salire, / po'che 'l martire -
altre, che più giù pono, / tuttor apparecchiate / son se fosser chiamate /
n. 17. -nave che porta tuttor non diporta: l'utile non è
garzo, xxxv-ii-306: nave che porta / tuttor non diporta. -zero porta
). pucciandone, 351: tuttor mi membra e disio vedere / la
hanno, / e se per veder lei tuttor no stanno, / infin che non
cosa u'hon non porti amansa, / tuttor sia 'n sua possanza. monte,
lazioso / per cui piango e sospiro / tuttor uando la smiro. re enzo,
voglia avere / tua compagnia, ché tuttor a. ppodere / mi struggi col penser
forte cavalier sì vigorito, / e tuttor dava il colpo primerano, / quando lo
sera'li, / lui seguitando, tuttor reverente. panigarola, 1-77: ecco i
campo gli altri rimanendo, / girsi tuttor pulendo / e co'li specchi in borsa
ch'è punto. morovelli, 279: tuttor mi punge a nemico / amor,
né insuperbito dalla vittoria, come se tuttor si trovasse in faccia al nemico,
lui piacerà. morovelli, 279: tuttor mi punge a nemico / amor, c'
e parli dolcemente con placire, / tuttor con voi mi reggo / e non ne
/ e la valensa -che 'n voi tuttor regna, / estat'àn prezo altero a
: s'io dormo in mia parvenza / tuttor l'agio in balìa, / e
or di foiano, / ch'è tuttor vostro e fuor di compromesso: /
anonimo, i-616: e 'l meo servire tuttor veste affanno, / e non guardar
5-12): la bocc'hai refessa e tuttor bolle, / sì che par un
lo grande tormento / c'avén, tuttor ci fa nnovellare. sonetti e canzoni,
vaghi canti, / che fa rinovellar tuttor gli amanti! bestiario moralizzato, 1-63
vita, il sangue altrui / espongono tuttor, né nschian, nulla. alfieri
geme / di cel verso di cui tuttor s'imbruna! boccaccio, 1-ii-197: molti
i-468: land'i'agio -lo coragio / tuttor gaudioso; / tuttor, bella,
-lo coragio / tuttor gaudioso; / tuttor, bella, - amor rosella / col
di noi nel suo intimo chiude / buia tuttor quell'anima diversa / che solo scopre
io dar le gran ghignate / e tuttor santo tenuto saròe. marsilio da padova
/ stanno le figlie; egli ha tuttor sanguigno / il fianco e pallidissimo il
li boni ad ogne mano / e tuttor serventese, / lo gentil baldo sovrano
nove scarpette e calze / convien che tuttor calze; / della persona conto / ti
ch'ai bordon pen- dea, / tuttor di sotto la facea urtare, / credendo
(5-13): labocc'hai refessa e tuttor bolle, / sì che par un
scarsella ch'ai bordon pendea, / tuttor di sotto la facea urtare, / credendo
/ fatta com'un sec- chion che tuttor arda. 2. quantità di
io dar le gran ghignate / e tuttor santo tenuto saròe ». cavalca, 6-1-314
. francesco da barberino, ii-40: tuttor molti avemo fructi che non vedemo,
mal dire. anonimo, i-540: sto tuttor davante / a chiedervi aiuto, /
/ a voi son, donna mia, tuttor davanti; / e s'eo con gli
, i-616: e 'l meo servire tuttor veste affanno, / e non guardar
/ a li boni adogne mano / e tuttor serventese, / lo gentil baldo sovrano /
dante], i-56-7: il marinaio che tuttor navicando / va per lo mar..
de li contrari, / e quanto posso tuttor traggo a essi / ed e'così
mazzeo di ricco, 206: eo tuttor tormento, / s'eo non òsiguranza /
, / per cui piango e sospiro / tuttor quando la smiro. guinizelli, xxxv-il-467
quei che, smunti e pallidi / tuttor han per costume / di trarre intere e
albergo, ov'ha l'asilo / tuttor. monti, ii-165: brunetti sta ritirato
tutto a la ventura, / ben operando tuttor dal tu'lato. guido delle colonne
, il simigliante: / ché sto tuttor davante / a chiederevi aiuto, / neiente
gioia e di diletto il core / sovrabonda tuttor. 0. rucellai, 3-45:
cesarotti, 1-viii-348: achille a tergo / tuttor gli sta: così falcone insegue /
tua malvagia, / for questo che tuttor è villania. ser gorello, 845:
parla dolsa- mente con placire, / tuttor con voi mi reggo / e non ne
, / e se per veder lei tuttor no stanno, / infin che non la
cche 'l tuo lume rende, / tuttor crescendo e 'n virtù s'adduna. livio
], i-56-2: il marinaio che tuttor navicando / va per lo mar, cercando
à tarpata l'ala: sì de'tener tuttor l'aiuol su'teso, / e
cesarotti, 1-viii-348: achille a tergo / tuttor gli sta: così falcone insegue /
. boccaccio, vii- 95: tuttor cascar si vede, con le vette /
tarpata l'ala: / sì dè tener tuttor raiuol su'teso, / e prendergli
e geme / di cel verso di cui tuttor s'imbruna! molza, 1-176:
buglia, / ché 'fin'amanti tuttor gli tribuglia / con quel sermon di che
lieva, / ma con buon'opre tuttor lavorando. = denom. dal
v.). tuttóra (tuttor.; ant. e dial. tucta
lei, quand'io la guardo, tuttor nova bellezza / che porge a li occhi
allora, / ch'ai primo fronte solea tuttor gire. laudario della compagnia di san
garzo, xxxv-ii-303: rasa con mura / tuttor non è sicura. -tuttora più (
or di foiano, / ch'è tuttor vostro e fuor di compromesso: / ora
umil- tate. guittone, iii-31-1: tuttor ch'eo dirò « gioì », gioiva
tu puoi andar secura, / e tuttor che per me gran cosa celi,
acqua chiara, / beo la torbida tuttor. -a tuttora che-, nonostante
scarsella ch'ai bordon pendea, / tuttor di sotto la facea urtare, / credendo
con reliquie sante. boccaccio, vii-95: tuttor cascar si vede, con le vette
forte cavalier si vigorito, / e tuttor dava il colpo primerano, / quando
vertudioso, / per quelle vie dove tuttor si noma. carducci, iii-5-435: essa