chim. radicale aliciclico sa turo monovalente, che si può far derivare dal
fichidindia polverosi, la pianura sotto budar- turo come una landa bruciata dal sole, i
, v-132: niuna concordia dello imposi turo nome fra loro avere si potea;
di liombruno. pananti, i-83: mi turo, mi rannicchio, mi nascondo,
. chim. idrocarburo insa turo che si estrae da alcune piante aizoacee
che possa riconoscermi qualcuno, / mi turo, mi rannicchio, mi nascondo,
, l'intigne d'assen turo; che provoca un incremento, un accresci
eterno, imperi- osculo). ^ turo (il ricordo). osculatóre,
gelaria? ricchi, xxv-1-184: io mi turo gli orecchi. / tra voi gridate
che possa riconoscermi qualcuno, / mi turo, mi rannicchio, mi nascondo, /
2. prevedere, ripromettersi per il hi turo. chiaro davanzati, viii-37: però
e la leva s'abbassò e il turo chiuse la bocca rigurgitante e il metallo
averai la tua sconza, o leva- turo, pigliami di fiori di farina burattata libre
., 26-39: tal vero a turo. rando / m'andava riguardando quella gente
turo, a prospettive minacciose che sembrano preannunciarsi;
grandissima speranza d'abbassare l'altezza di turo e la potenzia persiana. ariosto, 5-34
fra i suoi uccisori. tur { turo), sm. invar. zool.
a gire. / i'sì mi turo, ognun s'abbi a partire! »
over 'di nuovo'. turo, sm. tappo, turacciolo, zaffo
[s. v. j: il turo della pentola; il turo d'una boccia
j: il turo della pentola; il turo d'una boccia da vino, da
da vino, da acqua; il turo delle ampolle. d'annunzio, iv-2-
piena e la leva s'abbassò e il turo chiuse la bocca rigurgitante e il metallo
ambe le mani nude una leva commessa al turo che regola il versamento del metallo.