che sia la vena, la vediamo farsi turgida ove è più dal cuore distante,
, misurare il colosso rovinato dall'elocuzione turgida e vuota, in cui feano già tanti
. f. frugoni, ii-33: una turgida rupe non tira alcun preggio dall'esser
all'orlo del fondello di latta, poi turgida distaccarsi, la seguivano cadente nel suo
e un pennacchio di fumo, la turgida immensità delle acque aveva qualcosa di formidabile
f. frugoni, ii-33: una turgida rupe non tira alcun preggio dall'esser
bandella. 3. popol. clitoride turgida, ingrossata. redi, 16-vi-356:
la fronte intelligente e la bella bocca turgida e calda. 2. giudizio
i cristalli di ghiaccio e germoglia, / turgida, colla neve. idem,
poeta per vezzo, in osservarmi così turgida e lardosa, mi disse clunia; un
si sbottonò il panciotto, ponzando la turgida imbottitura del ventre sotto la camicia levigata
e non vedete voi com'egli ha turgida / la vena della fronte?
la fronte intelligente e la bella bocca turgida e calda. -logoro.
intanto, tutta tronfia della sua bellezza turgida e sana e degli ori e delle trine
viene / di nudrita vaccarella / da la turgida mammella. massaia, x-157: spesso
qui reniflait 'a cavalcioni d'una turgida mammella della terra. pavese, 1-42
l'eterea manna entro la pingue / turgida scorza distillò dal cielo / la notturna
i-167: non vedete voi com'egli ha turgida / la vena della fronte e come
. f. frugoni, ii-33: una turgida rupe non tira alcun preggio dall'esser
, la gola si faceva insieme più turgida e floscia, gonfiava; il nitore
viene / di nudrita vaccarella / da la turgida mammella. 3. ant.
d'annunzio, iv-1-580: la piccola faccia turgida, ancóra un po'livida, con
senza regola? ghislanzoni, 7-80: sulla turgida / pancia decrepita / presto un esercito
e si scote / di parietico umor turgida il seno. = allotropo semidotto di
placidità, ribolle, rigonfia e diviene turgida. de amicis, ii-538: -io sono
, 1-iii-780: cotesta maggior vena e più turgida, lo 'spirito'del fiume, per
trippe se ne riversa, e decade turgida, e talora verdastra, dilatandosi sul pavimento
boito, 48: sorgeva un'era turgida / di fole e di portenti,
più d'una vetrice, ma nella carne turgida pel calore della
palazzi, che qui s'innalzano con turgida prosopopea, chiudono sotto speziose sembianze pericolose
, a segno che maggiore e più turgida parve esser quella d'un altro pesce sparato
la vita, di rapinoso godimento, di turgida sensualità. bacchelli, 2-xxiii-320: in
resta il pittore nato, dalla pennellata turgida e ribollente che sovente assume magnifiche capacità
sangue ricco e vivace il quale manteneva turgida liscia e pura quella sua pelle che
e trepida risalta / di fulgidi amor turgida. -fuoriuscire dall'orlo (il
un poeta per vezzo, in osservarmi così turgida e lardosa, mi disse clunia;
. bacchetti, 6-450: si sentiva turgida di cose da sgravare, come le
deve alla fantasia, tutt'altro che turgida, degli abitanti, ma agli inviti della
che... maggior vena e più turgida, lo spirito del fiume, per adoperare
si sbottonò il panciotto, ponzando la turgida imbottitura del ventre sotto la camicia levigata
e trepida risalta / di fulgidi amor turgida. luzi, 1-14: l'immagine di
deformava, la gola si faceva insieme più turgida e floscia, gonfiava; il nitore
poeta per vezzo, in osservarmi così turgida e lardosa, mi disse clunia; un
, colorito di viso, di pancia turgida, con occhi vividi e intelligenti scoppiettanti di
, e cento / la gonnelletta / turgida al vento. mazza, iii-83: con
forzata avean reso quella donna fresca e turgida di voluttà come una vergine. linati,
pranzo abbondante o altra cosa, una turgida libidine serpeggiava nel suo corpo.
si deve alla fantasia tutt'altro che turgida, degli abitanti, ma agli inviti
preziosa teca sintattica di una prosa alquanto turgida, forse sussurra più che non dica