mi avevan voluto comperare un certo abi- tuccio di fustagno stampato, color lucertola. deledda
ecco lì ancora, accanto al let- tuccio d'ottone, l'acquasantiera di vetro,
una broda, / avendo un vesti- tuccio di dobretto, / ed un cappel di
un passo per un can tuccio di toscana, senza il pericolo di trovarsi
anche cura di farmi insegnare qualche complimen- tuccio in osco; ma poi fui lieto di
. bellebuoni, 1-6: ordiniamo che tuccio diedi, converso di s. iacopo
aveva per moglie la pasqua figliuola di tuccio ferrucci mia zia cugina. l. sdiviati
fiorentini, 335: anne dato ciacco e tuccio, die xi di febraio novantasei,
metà le ragioni contro la rede di tuccio. breve dell'arte de'calzolai di
spuntati fuori da ogni can tuccio di pietra o da ogni barba di radice
grassa bene, diamo loro un quar- tuccio di vino per uno a pasto.
da lui, tornando verso il let- tuccio. d'annunzio, iv-2-67: ella gli
che modo? -impiombandolo in uno sacche- tuccio di scudi.
ii-242: s'accontenta del suo let- tuccio, delle sue coperte, della sua bacinella
: venuta la notte, un let- tuccio di fiondi di palma le fece da una
e dentro serratisi, sopra un let- tuccio da sedere che in quella era, s'
passione è a me uno bello let- tuccio. 8. locuz. -acconciare il
strido e gittandosi in su uno let- tuccio, madonna nicolosa, sua sorella, trasse
mattùccio. taci, costì, mat- tuccio '. -mattacciuòlo. aretino
e all'amico quel mostricciuolo di let- tuccio. — spreg. mostriciàttolo,
region. procuratore di muraglia: avvoca- tuccio, traffichino. r. sacchetti,
testi pratesi, 414: item a tuccio mugnaio per risto- ramento item di due
retrobottega, dove c'era il let- tuccio del pronto soccorso e domandò alla mamma:
giovanni e di porta del travaglio: tuccio bonetti; per porta gualdiman e per
. carducci, iii-10-425: così con ser tuccio e dante erano anche a fronte la
testi pratesi, 414: item a tuccio mugnaio per ristora- mento item di due
nello strato, cioè nel let- tuccio mio. de bonis, 76: facendoti
sul naso a ballotta, il tait- tuccio nero. = adattamento dell'ing
roberti, iv-238: te'questo sonet- tuccio, che l'altra sera mi sdrucciolò giù
di baroncielli, e tutte le lavora tuccio del bigliaffa. collenuccio, 18: la
a quar- terzinante antico mastro ditta. tuccio e a terziere. = deriv. da