abbandonati. 4. sconsolato, triste, squallido. g. cavalcanti,
. deledda, ii-117: che giornata triste! il cielo si abbassa...
35-223: ah forlì, dolce e triste città di collegi femminili, città delle
la mia contentezza. -rifl. farsi triste; oscurarsi nel volto e nell'animo.
uomo benefico, con uno sguardo dolce e triste, senza rivolgergli -unico fra tanti -inutili
; svogliato, annoiato, inerte; triste, tetro; maligno; inutile; uggioso
morte. civinini, 1-19: un tramonto triste, grigio, accidioso, con una
gli eroi / esercito gentile: / triste novella io recherò fra voi. idem,
una specie d'accompagnamento di singulti e un triste mormorio si levava ogni volta che.
a spettacol si grato, ognor con triste / moto mi ripetea: guardalo e
5. rifl. affliggersi, essere triste, addolorato. dante, purg.
da un profondo dolore; malinconico, triste, sconfortato, scoraggiato.
neppur la forza di far cessare il triste gioco: accucciata presso le due creature parlava
accusando il fuggitivo raggio / alle lagrime triste allargai 'l freno. tasso, 2-45:
2. lacrimoso, bagnato di pianto; triste, vuoto (detto degli occhi,
/ con gli occhi aperti sopra il triste mondo / addormentato. deledda, ii-249:
. campanella, i-227: il peccator triste s'adira, / dibatte i denti,
: il suo volto divenne grave, quasi triste, come adombrato da un rammarico.
il maggior male possibile, vale: diffondere triste novelle de'vostri interessi. molti s'
ma la sua bocca conservava una piega triste, un'ombra d'afflizione. 2
da ogni tirannia estranea, da ogni triste errore, guardava le cose come se
5-18: aggiogato per necessità e con triste rassegnazione all'insegnamento. aggiogatóre
, cadente; di aspetto squallido; triste, tetro. carducci, 912:
1-iii-356: e diventò così brutta e così triste, agguatata a spiargli in viso la
, inf., 20-121: vedi le triste che lasciaron l'ago, / la
, pungente, violento, ostile; triste, doloroso; difficile, molesto, malagevole
medesimi, con dolente laccio caricherete le triste travi del nostro palagio, con peggiore
per un momento ancora più slavata e triste, poi torna in ombra sotto l'
stram, ricordo della patria sconfinata e triste. = lat. albor -oris *
sposa fu entrata in quella cameraccia scura e triste, in fondo all'alcova immensa della
-ma quanto aleatoria la visione, quanto triste il risveglio! fr occhia,
.., appo la quale sono le triste battaglie, e ire, e insidie
della mia speranza. bocchelli, 6-148: triste a dirsi, la nostra civiltà alimenta
petrarca, 23-113: a le lagrime triste allargai 'l freno / e lasciaile cader come
. cecchi, 6-375: il viso triste e allucignolato poteva giustificare il soprannome.
usciti anche noi alpini soldati / la triste fila nera che serra con rassegnazione /
a vicenda, / mandandoci venture or triste or buone; / ed a i voli
stradone s'alzava allora l'odor caldo e triste del bitume incotto dal sole e logorato
6. figur. pieno di afflizione, triste, addolorato: indica uno stato di
e amatiste tra le gioie le più triste. = voce dotta, lat
, col cuore ammalinconito, ma non triste, la stesa dei tetti, già rosseggiane
aspramente scolpite, angolari, rugose, triste, cineree. d'annunzio, iv-2-596:
d'annunzio, ii-280: bello era e triste /... / quasi nato
, iii-381: ha l'autunno un'anima triste che tutte le anime soggioga ed avvince
delle mie membra, / annegata nel triste uso / della gola e del vizio.
: la notte già s'annuncia / nel triste borgo con le luci e i canti
e. gadda, 7-50: una triste e terribile congiuntura di motivi fra cui l'
deltantimoralismo in voga ai nostri giorni, triste risonanza di malsane condizioni sociali e di
qui non m'inganna, / prima fien triste che le guance impeli / colui che
, in un luogo di pena più triste della galera stessa. viani, 19-281:
, / tanto crudeli e di sì triste foggia, / che mangiano de l'
altra vita. verga, i-63: la triste scienza inaridisce il cuore anzi tempo
cuore anzi tempo. moravia, i-341: triste, sfinito, mal sicuro
, d'una bellezza un po'appassita e triste. appassitura, sf. ant
abbassare, umiliare, rendere grigio, triste, misero; avvilire. - anche rifl
muscoli lunghi, aveva un sorriso lievemente triste, con una sigaretta appiccicata al labbro
e che cosa, in quel tempo triste, poteva essermi apposta, se la
pranso, dunque, perché le nove triste non è costume d'apportarle a stomaco
nulla di aquilino però, di specie triste e inferiore.
: « sta in mio poter cacciar le triste nubi, / turbare i mari,
, ii-no: terra natia, isola triste, antica madre amata ma non abbastanza
bramava ardentemente che l'annuncio della mia triste sorte giungesse alla famiglia da me, piuttosto
di vasto bruciante arenile a rivelare una triste moltitudine di crolli. bocchelli, 9-447:
è venuto anche il sottoprefetto, un triste / arnese di consorteria, sbalzato in
un più delicato aroma ne esala, un triste aroma, come d'una resina d'
arrancava, la donna stava raggomitolata, triste e sola. = di etimo incerto
fracchia, 837: rimase assorto e triste, a guardare le piccole spume che si
. menzini, ii-326: sorti or triste, or buone / fingendo ad arte,
quali amaritudini, afflizioni e maninconie diventò triste e asciutto. ariosto, 26-31:
sull'asfalto... un chiaro e triste rumore. buzzati, 4-271: e
di casa prese l'aspetto grave e triste conveniente alla circostanza luttuosa. soffici,
ultimo addio scambiato là, in quella triste sala d'aspetto. fogazzaro, 2-78
'lanterna'. pananti, i-43: quelle triste assaettate vecchie / facean la bava.
2-26: il tuo carnevale sarà più triste / stanotte anche del mio, chiusa
di amaro, desolato tormento, di triste rovello). dante, purg.
poppante, in attitudini statuarie, né triste né lieta. saba, 18: sull'
. carducci, ii-10-274: quanto è triste e ridicolo anche tenere in mano questa
il male da combattere non è quella triste astrazione che si chiama il diavolo; il
difese, non scusate, ma spiegate come triste atavistica eredità di sanguinosa ferocia e di
marotta, 6-16: io sono perplesso e triste sulle colonne del mio bilancio. inutilmente
nelle confessione di mali bigatti e di triste cucine nell'atto del matrimonio. a.
tr. letter. rattristare, rendere triste; cagionare tristezza, dolore, pena
la particella pronom. rattristarsi, diventare triste; sentire tristezza, dolore, pena.
11 ginepro. = deriv. da triste [tristo) ', cfr. fr
. rat tristato, reso triste; addolorato. 5. caterina
la terra / che ora, nuda e triste, / accoglie un sole smarrito
, ii-476: il luogo intorno era triste, sparso di macigni e di rovi,
avidità, di un sonno che mi parve triste e nero. = voce dotta
d'annunzio, ii-756: ardi, sei triste come il prigioniero / ignudo che il
preparare un bello stellato anche sopra quella triste landa. palazzeschi, 4- 303:
al collo e disse con voce soavemente triste: -e io piango! pea, 4-10
avoltori. alamanni, 7-i-48: le triste arpie le dure carni e tossa /
, ascolta; / dolce, triste, lontana; il tuo ruggiero; /
aveva inteso un terzo de'suoi discorsi sul triste fatto, delle sue lamentele sulla '
era nato il giovanetto, / ma triste ancora, ancor senza baldanza, / ed
jahier, 266: mi fa una triste impressione questo eroe briaco, e
. de amicis, i-712: che triste figura di povero balocco spezzato fece tutt'a
, 8-79: c'è qualcosa di più triste che invecchiare, ed è rimanere bambini
per torti poi una di queste tue triste. -ant. al leone
maggiore errore è mettere il vino in triste botti o barili. bruno, 3-751:
e vano, / latrando, all'ombre triste dà terrore. tasso, torrismondo,
il nome ricevuto in battesimo pareva un triste scherno e dileggio della sorte.
. slataper, 1-71: com'è triste il piccone e la vanga nel terreno battuto
metafora. pananti, i-43: quelle triste assaettate vecchie / facean la bava.
civiltà: nel complesso, un bazar triste e meticoloso. alvaro, 7-142: il
/ nella casa di tua madre ben triste, ben devastata, fra i molti
tempi migliori, adesso, in questa notte triste. -avere per bene: aver caro
. govoni, 2-198: bruciava il triste puzzo di benzina / ogni altro buon
berroverìa, sf. ant. azione triste, malvagia, da berroviere.
, una ragazza nera di capelli, triste, vestita a lutto, ricaricava i fucili
della scimmia,... nell'espressione triste, decrepita e innocente, come è
914: ma tu, / tu sughero triste che a terra schiacciato rialzi / il
umorismo bifronte, ilare nella tristezza, triste nell'ilarità. vittorini, 5-348:
nelle confessione di mali bigatti e di triste cucine nell'atto del matrimonio. aretino
, 4-19: la tua pazienza / triste, delicata, ci rubò la paura,
, / qual di parole dolorose e triste. f. f. frugoni, xxiv-973
volta toccò a me di occuparmi della triste bisogna. sbarbaro, 1-15: entrano
s'alzava allora l'odor caldo e triste del bitume incotto dal sole e logorato
e mentecatta / che lasciò solo il triste costantino, / solo a cavallo nella
gliamento dell'erbe, e a volte ero triste. baldini, 6-236: buttato bocconi
scio gliamo le vele del triste / ritorno, miei dolci compagni.
lampada, sul bordo del letto, triste e sperduto. idem, 1-161: rivoli
siena, 121: tre borse verdi e triste, da corporali, di seta.
: la luce cadde più cruda e triste dal cielo e s'incollò sui muri.
, una ragazza nera di capelli, triste, vestita a lutto, ricaricava i fucili
ti lusinga a medicare, lieta ricercherei le triste case. giov. cavalcanti, 16
iv-2-918: e la striscia di sole fu triste, come nella stanza ducale; e
sicura di sconfiggere neppure la minima delle triste emozioni che le muovono guerra, se
aspetta e aspetta col muso affondato nel triste sacco floscio, scoperti e vaga- gabondi
. fogazzaro, 7-165: poco dopo la triste processione sopraggiunse dal basso una brigata allegra
asprezza, grossolanità 'e ombronc * triste, di malumore '. bróncio2,
aria lungamente e abbondantemente con un triste gemito dei bronchi, ma quando
trova. 4. figur. triste, desolato; cupo, oppressivo.
2. figur. amaro, triste. - anche sostant. dossi,
autonomia... gli appare ora triste necessità di bruttarsi le mani per aver
verga, 3-39: la sera scese triste e fredda; di tanto in tanto
esperienza, per sciupàrtela poi in sì triste maniera? a che pensarci su tanto
/ s'invelenisce e si fa un triste giuoco / d'indifferenza e di perfidia
mondo è pieno! / dico le triste, ché in questa citate / una vi
bonissimo del suo. 2-70: or triste or buone. tassoni, 11-57: io
grande forza, massime nelle buone e triste complessioni. g. m.
, di questi nuvoloni che fanno nero e triste il cielo, di questo vento che
sconnesso e cadente. panzini, ii-249: triste cadente, diroccato borgo, chiuso nelle
e vano, / latrando, all'ombre triste dà terrore: / stretto da tre
rigida maschera impassibile lo strazio che la triste intimità di quella casa senza amore gli
che i veneziani chiamano zoccoli, sì triste che i diti dei piedi per la rottura
alberi, si vedeva, laggiù, il triste muro di cinta, gialliccio, sparso
/ l'andata, ben dirai che triste umore / abbia il discorso razionai confuso
i loro colori rinnovavano nella grande camera triste quelli della festa nuziale. dapprima fu
nonna cambiò tono: si fece ancora più triste, di una tristezza sincera e abbandonata
campagna nuda, povera, grigia, triste, chiusa, senza lussi, senza
seguiva, nel suonare, ima sua triste fantasia interminabile: per tutte le occasioni,
. gozzano, 34: un odor triste / è nell'umile casa centenaria / di
emiliana da me amata / nel tempo triste della giovinezza. -ant.
di rugiada / fa lume a un triste grillo canterino / che non si stanca
. le voci salirono come un canto triste e dolce, alternate, uomo e donna
i capineri / di cova, e triste è 'l lor canto novello. panzini,
carattere si guastò, si fece chiusa, triste; dispregiò in segreto la prudenza dei
cardinalizie nello stato romano presentavano il più triste squallore e la più nuda indigenza.
magra, e vogliam dire, in triste armonia coi tempi, carestosa.
inf., 6-98: ciascun rivederà la triste tomba, / ripiglierà sua carne e
i balli e le notti perdute son triste, sparute e stanche: si comprano pur
vicenda (per lo più dolorosa e triste). m. villani, i-prol
belle donne intorno al casto letto / triste diceano: -ornai di noi che fia
vano, / latrando, all'ombre triste dà terrore: / stretto da tre
amica, recando nell'ascesa / la triste che già pesa nostra catena antica; /
ricordando a quelle fanciulle che la loro triste condizione le obbligava a fare le maestre,
buona azione. 3. ant. triste, doloroso. dante, vita nuova
di questo mal cattivo. 14. triste, difficile, pericoloso, infido (una
nell'angolo / dove la notte sembra più triste? -cavalletto da bottaio: banco
. 2. persona scapestrata, triste, malvagia, degna della forca.
rigida maschera impassibile lo strazio che la triste intimità di quella casa senza amore gli
voi non potevate né men dire il triste e caro addio ai genitori, e
, seguiva, nel suonare, una sua triste fantasia interminabile. -figur.
. gozzano, 34: un odor triste / è nell'umile casa centenaria / di
. -a buona, lieta, triste cera: volentieri, malvolentieri. bencivenni
, sereno e soave, ma anche triste e duro ed austero, gli si spiegava
occhi, scoprendo un viso pallido, triste, ma coi segni di una certa
non stanno in cervello, con le triste, e con le buone compagne, indorate
cavalcanti, ii-453: noi siam le triste penne isbigottite, / le cesoiuzze e
erano appese, / oscillavano lievi al triste vento. -per simil. e
. verga, 3-39: la sera scese triste e fredda; di tanto in tanto
chiavate, aperto el lato; o triste noie! / piangiamo e faciamo lamento
, i zelanti scaccini di tutte le triste chiesole della terra, costoro se ne adontano
campagna nuda, povera, grigia, triste, chiusa, senza lussi, senza sfoggi
istanti ordì una storia / ben chiusa e triste. / dovevamo saperlo che l'amore
tramandogli una fine, / ima molto triste fine, / a quel ciarliero maligno.
nell'animo da una pena, da una triste esperienza. lorenzo de'medici,
amica, recando nell'ascesa / la triste che già pesa nostra catena antica;
vano, / latrando, all'ombre triste dà terrore. ariosto, 32-69: prima
ii-234: le buone al pari delle triste venture le sono come le ciliegie.
s'ha nulla / fuor che il triste cuore sperso / e in cima alla
3. figur. malinconico, triste, inglorioso. d'annunzio, iv-2-530
lo marte cinto / che all'ira triste e agli impeti dispone. 8
, si vedeva, laggiù, il triste muro di cinta, gialliccio, sparso di
mi cade / la dolce imagin tua triste e secura, / giaccia la vita mia
i negri ruderi soletta / sotto il ciel triste io memore sognava. fogazzaro, 7-260
la palesa e fiorentina / di quella triste età d'ire feconda / cui diè
/ per l'altro s'oderan que'triste sona. = etimo incerto.
. sbarbaro, 1-27: più triste, di paesaggi visti in sonno mi compiacqui
péra colui che primo / a le triste oziose / acque e al fetido limo
, se invece di nascere in quella triste cittaduzza moribonda, fosse nato o cresciuto in
péra colui che primo / a le triste oziose / acque e al fetido limo /
impeti di plebe. carducci, 852: triste mese di maggio, che intorno al
civile, anzi di una repressione poliziesca, triste e senza gloria, seguendo il loro
/ ché involta noi con le sue triste clave. 2. figur.
chine erbose vanno punteggiandosi di colchici. triste fiore, il colchico. chi lo
e riprender quel malfattore che con le sue triste opere vuol la sua religione render infame
luminoso, umanamente. 3. triste, malinconico. aretino, ii-114:
.. quella sua faccia molle e triste non la rimpiangeva nessuno. se l'
avrebbe trovato più da collocarsi, e nel triste ozio, che da sette mesi
montagna, ha preso un aspetto più triste, quasi di decadenza, o meglio
. cavalcanti, ii-453: noi siam le triste penne isbi- gottite, / le cesoiuzze
gavoni, 2-36: benché vaghi il triste odor di morti / che hanno 1
nipoti. prati, i-279: fratei, triste è commiato in questa orrenda / stagion
morte della gallina e n'ebbe un triste presentimento. 6. ant.
po'pallida e come contratta da un triste pensiero, la baciò il compare,
col ragazzo, anche lui nero, triste e compassato come lo zio. 2
deplorare (una sventura, un caso triste e doloroso, la morte di una
a un dolore, a una scena triste e crudele. giamboni, 2-228
annunzio, iv-2-80: era stata una vita triste ed uguale, in quelle tre stanze
le età e complessioni, e nature triste o buone. guicciardini, 340:
dopo i balli e le notti perdute son triste, sparute e stanche: si comprano
. aveva coscienza che la sua persona triste, invecchiata, imbruttita, non poteva
la sua vita] facendogli dimenticare il triste passato di desiderio e di solitudine e
donna emiliana da me amata / nel tempo triste della giovinezza. moravia, iv-109:
quasimodo, 4-19: la tua pazienza / triste, delicata, ci rubò la paura
] seguita beni dilettevoli e fugge cose triste. masuccio, 346: pensando al
e infelice / vita angosciosa, e triste ricordanze, / che lieto consacrar non
l'ardire di venire, in queste triste circostanze, a incomodarla. 2.
. aveva coscienza che la sua persona triste, invecchiata, imbruttita, non poteva
ricuso / l'andata, ben dirai che triste umore / abbia il discorso razionai confuso
/ che verso sopra il negro e triste manto; / oh congiurati incontra uomini e
iliade. monti, x-2-108: la triste luce riflettean sul flutto / le britanniche
riprender quel malfattore che con le sue triste opere vuol la sua religione render infame
non abbia invenzione, conosce l'opere triste e le buone del ministro, e quelle
sedia di legno, rompevano quella monotonia triste di tufo grigio. borgese, 1-246:
: la solitudine è alle volte una triste consigliera e la
non m'inganna, / prima fien triste che le guance impeli / colui che
echeggiato in modo ben strano nella sua triste casa. e. cecchi, 6-227:
, 4-19: la tua pazienza / triste, delicata, ci rubò la paura,
si guastò, si fece chiusa, triste; dispregiò in segreto la prudenza dei
quel bambino ha da contrattare con il triste, e l'allegro per non annoiarsi
addolorare, affliggere, turbare; rendere triste, malinconico. - anche assol.
. 4. rifl. diventar triste, malinconico, addolorarsi, turbarsi.
. contristàre, deriv. da tristis * triste '. a casa sua per
quale umiliazione se a lui, povero e triste ed infermo, l'avessero rifiutata!
il bello poetico, non in quelle triste apparenze, né in quelle forinole convenute
dei malavoglia. pascoli, 621: triste il convito senza canto, come / tempio
or parie / veder fra torchi accesi e triste voci / lungi da lei portarsi il
sé non abbia invenzione, conosce l'opere triste e le buone del ministro, e
a qualcuno (un avvenimento lieto o triste): capitargli all'improvviso. guicciardini
del cor oh mia fortuna triste e maledetta, / che da trent'anni
.. / cessando tacque riposate e triste / che hanno lor natura sì corrotta
profondo travaglio, pianto desolato, lamento triste e doloroso. giacomo da lentini,
, ripeto, il pensare che quelle triste parole messe fuori dal tasso (siano del
delle passate cose, / ancor che triste, e che l'affanno duri! nievo
. gozzano, 34: un odor triste / è nell'umile casa centenaria /
, si affacciasse all'apertura del suo triste covo. cicognani, 1-93: il prudore
la mattina, ad abbandonare il mio triste covo prestissimo, per non tornarvi che a
ricader congiunti. carducci, 852: triste mese di maggio, che intorno al
borghese, dando vita a un mondo triste, desolato e grigio, perpetua- mente
unqua mi cade / la dolce imagin tua triste e secura, / giaccia la vita
americani] è quasi sempre qualcosa di triste, angoscioso; perché si vede che questo
annunzio, v-1-270: ho nel mio occhio triste qualcosa come una cristallizzazione di ametista chiara
alberto di giussano / « la domenica triste de gli ulivi? / ahi passìon di
carducci, i-156: è un triste momento cotesto; e anche il perini crolla
bella! / ché tesser cucinato non è triste, / triste è il pensare d'
ché tesser cucinato non è triste, / triste è il pensare d'esser cucinato.
non può dormire, sente un canto triste che lo culla. de pisis, 16
. cullava le proprie navi in un ozio triste di pensieri e di sentimenti ancorandosi ai
s'ha nulla i fuor che il triste cuore sperso / e in cima alla mente
rammodernamento è avvenuto nel dopoguerra; il triste pittoresco della miniera di zolfo della sicilia,
e del legno arso era così dolce e triste che pareva nascere da un rimpianto di
: girando il cielo, vegnon le triste ore / che il bello raggio nello sol
animo nuovo. comisso, 1-155: triste e solitario, via dal mare e lontano
, 25-79: ma benché nel giardin le triste aguria / apparissin, di fuor non
una malattia cutanea, / su questo triste ruminio di vita / dal dì che fui
conobbe per la prima volta daddovéro le triste vicende di lucia, e l'esito inaspettato
un dolore fisico, uno stimolo); triste, infelice, disperato (la vita
sua danza, / il bel vento del triste novembre. jovine, 2-206: al
o muoiono del tutto o vivono quasi triste, sì come cose disgiunte dal loro amico
fuori alle adunate. è una compagnia triste a cui bisogna sempre dare. e
cipriani, ii-1-204: partirono sotto quella triste impressione, che non era fatta davvero
loro, sanissimi, un privilegio: triste: comunque, un privilegio. c.
, 1-114: il convoglio, decollato e triste, pare si componga per un sonno
, / che non è che la triste esalazione / di tutti i morti in decomposizione
il movimento religioso], aduggiato dalla triste ombra del gesuitismo, degenerò dai santi
michelstaedter, 341: è condannato alla triste via d'una degenerazione peggiore di quella
assai nobile, anche un poco / triste. barilli, 6-156: dal compartimento vicino
. altri non vi vedevano che una triste eredità storica, una tradizione di borbonica
quel giorno ormai lontano, l'incanto triste ch'aveva dato un momento d'esitazione,
tuo veni- mento / e m'era triste assai tua dipartita; / non oggi,
di odi, di desideri e di triste passioni e tutte basse, inermi, senza
deperimento, / e così stanco e triste e rassegnato, / senza una delle
ora ella attendeva; e nulla più triste di quella lunga attesa, di quella lenta
poi che in preda a le sue triste cure / si dié colombo,..
: sedesti vicino a lui deplorando quella triste aberrazione che perdeva così miseramente uno degli
. / vedo ora chiaro nella notte triste. moravia, xii-12: lei voleva
poteva diventare un grand'uomo oppure un triste depravato, o infine un uomo comunissimo.
è vero? si lamenta? è triste? soffre di essere ammalato? ».
l'umido pungente della nebbia era veramente triste e deprimente. fogazzaro, 1-119: secondo
in sé (un sentimento); triste, malinconico (un atteggiamento, un
scorte, / da che vedove e triste / vestir per duol v'ho viste /
il poeta; e disdegnando / la triste italia e per mancar d'obietto / pargoleggiante
/ vedo ora chiaro nella notte triste. moravia, v-145: « e come
ritorna a mente la sua primavera, pur triste, nella sua maremma, piu- desolata
di deperimento e decadenza, l'aspetto triste e repellente che ne deriva. -anche
, / d'amore inebriati / delle triste guardiane ch'or nomai. sacchetti,
come un crocifisso e disse con voce triste ma tranquilla: « destituito ».
chiuso laberinto cittadino; / e nel triste detrito che raccoglie / la scopa mattinale
nel villaggio ed intorno, tutto era triste e devastato. -figur. betocchi
. / nella casa di tua madre ben triste, / ben devastata, fra i
papini, 6-277: si avvicinò al triste gatto,... e se lo
martin lutero; / l'uno il diavolo triste, e quello estinse / tra
.]: de'tristi compagni in imprese triste: * chi è imbarcato col diavolo
la sua luce spettrale sulla campagna tutta triste, deserta, immobile. g
a piangere tutto solo, / disperatamente triste, / in un angolo oscuro.
scartafacci infami e altre pedanterie non meno triste che sciocche. g. c.
dilacerata è ninive; il cuore è triste e dolente, e le ginocchia cioè
ecco settembre. o amore / mio triste, sogneremo. / in questo ciel
. bruno, 3-571: fastidioso e triste è il stato de la fame; dispiacevole
; / or mi veggio caduto in triste bande, / e d'ogni mio diletto
opera mi teneva il cuore in una calma triste e monotona bensì, ma non priva
luogo); appartato, fuori mano, triste, squallido. cicognani, 1-191:
3-106: spettacolo abituale e un po'triste, nelle feste della mia infanzia,
della terra / che vive la sua triste vita stenta / di grigia stella spenta
. pratolini, 4-37: com'è triste una dimora cittadina, al terzo piano
e saggiamente avea adoperato: o sofferiva in triste parti la miseria, se di ribalderie
3. che provoca accoramento, amarezza; triste, desolato. leopardi, 3-50
di una ferita); rendere meno triste e doloroso (un evento tragico, la
si disancorasse, alle soglie di una triste vecchiaia, dall'ambiente delle piccole agenzie
: si sentiva stanca e disanimata e triste, ma si fece forza e non stette
, e poi ne rimango spossato e triste: quindi la discordia la disarmonia che
costui è l'unica persona viva della triste casa, non mi è discaro attaccar discorso
di tacito e contento / volto a sì triste e lamentose tempre. ariosto, 8-14
che sono. deledda, i-988: sembrava triste, preoccupata da un suo pensiero segreto
. in senso concreto: fatto, evento triste, che dà scontentezza e dolore.
ii-8-37: l'animo mio è troppo triste e troppo turbato e troppo discorde,
trattava con una dolcezza affettuosa e quasi triste, con un riserbo discreto e pietoso.
della sua bellezza, la vecchiezza inutile e triste. d'annunzio, iv-1-574: mi
vuotano la casa, e la madre rimane triste, poggiando i gomiti sulla tavola disordinata
. corazzini, 3-48: nulla più triste di quell'orto era, / nulla
i-190: sei mesi non disfanno una triste abitudine di dieci e più anni.
o muoiono del tutto o vivono quasi triste, sì come cose disgiunte dal loro
carducci, ii-6-269: l'animo mio è triste per sempre nuove sventure e dolori e
. baldini, 4-29: il luogo è triste seppur grandioso, umido e con poco
, /... / mutò con triste e disoneste tempre / mio conforto in
sposi erano entrambi lavoratori di seta: triste circostanze gli avevano costretti a dismettere per
i... i mutò con triste e disoneste tempre / mio conforto in
: il pensiero del non essere è triste sempre, orribile per un padre, dispe
amor gioioso e malinconico, sublime e triste, fidente e disperato, com'è sempre
il guasto dell'intemperie appariva tanto più triste, in quanto, qua e là
. 3. che prova dispiacere, triste, addolorato, rattristato. groto
bocchelli, 5-212: mi sento così triste, così in dispregio a me stessa
x-28-194: venni a visitarvi. eravate triste, e il cuore mi disse che
la vostra toeletta era trascurata, ancora più triste del vostro volto. allora decisi di
più cambiando in altrettanti sistemi, quelle triste oscillazioni delle menti. leopardi, 4-18
, ii-1007: la malattia lunga e triste, ch'era forse conseguenza delle sue dissipazioni
con animo gaio e ne sono uscito triste, col cuore stretto da quel senso
17-246: o parenti, / da qual triste ramo distorto / sin dal tempo d'
... e faccio una esperienza triste, per meglio dire la rifaccio, delle
. -anche di cose inanimate: triste, desolato, squallido. rebora
, 533: va', ditirambo mio triste e giocondo, / vola dove ti frulla
servidori commessione / nuove non portar mai triste né buone. leopardi, i-529
abbassò gli occhi; impallidì e divenne triste. pavese, 8-115: è notevole come
i contadini segaligni, procedendo con aria triste e distratta sulle loro gambe torte e secche
-figur.: a indicare il carattere triste, malinconico, desolato di aspetti della
assai tuo venimento / e m'era triste assai tua dipartita; / non oggi,
; dolente, addolorato, turbato, triste, angosciato. folco di calabria,
l'amore. 7. mesto, triste; tetro, lugubre, ferale (con
tanto di vederti massimamente ora che sei triste e dolorosa; e ho la dolce
i giorni domanda e tutte le sere, triste e bianco, smuore di rinunzia
alberto di giussano / « la domenica triste de gli ulivi? / ahi passion
che ha recato pena, un momento triste della vita); liberare (da
, 8 (144): quanto è triste il passo di chi, cresciuto tra
e neppure il mio duetto amoroso è triste. pecchi, 11-134: ma ancor più
delle immortali sciocchezze dello squallido cavaliere dalla triste figura. papini, 8-98: siamo
dum-dum ad ogni passo / scoppiando nella triste carne viva / mi sconvolgono il
v-3-374: io ero un fanciullo, triste prigioniero in un gran collegio toscano dove la
vittoria, / la reggia e il triste esiglio. verga, i-39: ella scoppiò
e. gadda, 7-50: una triste e terribile congiuntura di motivi fra cui l'
che... si scoprì la triste verità che la produzione eccedeva il consumo.
un forte dolore, una voce di ragazzo triste. levi, 3-140: nomi che
che tu non rasciugasti, o madre triste, / gemma s'è fatto e brilla
in riscontro alla gravezza dei letterati e alle triste invidie dei pittori romani, che rammentò
e cento / mando all'aspra beltà triste elegie. de sanctis, lett.
a chicchessia. corazzini, 3-89: elemosina triste / di vec chie arie
[nel problema meridionale] che una triste eredità storica, una tradizione di borbonica
. carducci, ii-9-26: oggi sono triste, e pure ti amo tanto;
bucaneve. teneva anche l'elleboro dal triste fiore, che chiamano rose di natale.
. / vedo ora chiaro nella notte triste. emanuelli, 1-89: era consuetudine
sicura di sconfiggere neppure la minima delle triste emozioni che le muovono guerra, se non
che allora fioriva, entrò nella più triste rovina. -in partic.: venire
mi suona nel petto quasi suon di triste novella? pascarella, 2-42: una colossale
noi quella stima che neghiamo alle anime triste di coloro che visser senza infamia e senza
. martini, ii-1-1156: dogali fu un triste episodio: ma non tale da meravigliarne
soltanto un uomo in balìa d'un triste destino. 4. locuz. far
pascoli troppo morbidi et umidi e ripieni di triste erbaccia grossa e palustre, sì ben
visione, da ogni sentimento lieto o triste un esaltamento della forza, un innalzamento
la vita esangue incomincia / con un triste suonare di diane, / con un cantar
oppresse / per l'escluso suo re triste e confusa. a. verri, ii-37
gobetti, i-148: avendo assistito alla triste sorte delle speranze sproporzionate, delle fiduciose
rendere più intensa la gioia, meno triste il dolore. salvini, 6-163:
consola -essa disse. la sua voce fu triste allora, come di creatura che
vittoria, / la reggia e il triste esiglio: / due volte nella polvere,
intenerito / verso chi prega dal suo triste esiglio! -valle, terra d'
l'aurora s'avanzava fosca, esitante, triste. sbiancava la finestra ma lasciava
posson portare; costoro mena con cose triste in loro esperimento e pruova. crescenzi
chiamare ettor e dire a lui queste triste parole: « o luce di troia
difese, non scusate, ma spiegate come triste atavistica eredità di sanguinosa ferocia e di
grande, immensa, che riempiva l'aria triste: « war ». -deporre,
péra colui che primo / a le triste oziose / acque e al fetido limo
spie e simili, in tutte esprobabili e triste. = voce dotta, lat.
la travagliano. montale, 1-139: triste anima passata / e tu volontà nuova
butta lei, / si fa d'un triste colore di rosa / il bel fogliame
per esser tali conclusioni molto triste e provate, confesseremo esser nostra solamente
dalla considerazione della vita nell'aspetto più triste cioè dallo scetticismo morale, fu termine
la sera innanzi, e dissipò così la triste impressione di estraneità che sebbene senza volerlo
pareva che don predu fosse anche lui triste, quasi malato, ed esitasse a
ecco settembre. o amore / mio triste, sogneremo. / in questo ciel l'
lenta luna, fantasma quotidiano / del triste, estremo sole, / quale grido
. 2. conclusione lieta o triste di un fatto, riuscita di un'
il tuo pallore, / per far più triste l'anima dolente, / evocherò,
, scopo e offesa al più triste dei giardinetti, avrebbe imparato finalmente che
chi ama non ha diritto di esser triste perpetuamente!... o cos'è
labe- rinto cittadino; / e nel triste detrito che raccoglie / la scopa mattinale
la luce della calda sera / dal triste lucernaio), / il piccolo falegname
, 8-77: c'è una cosa più triste che fallire i propri ideali:
è messo a singhiozzare, / nel suo triste falsetto, / un valzer popolare.
non c'era niente di nero e di triste, né alcun sospetto di falsa religiosità
via. praga, iv-14: il mio triste destino mi fece scontrare in un sedicente
prendevano corpo i rancori familiari, capitolo triste dell'infanzia. -medie. che si
la tua sete fanciulla, / fanciullo triste che sapesti nulla, / ché ben
non fanno altro male / dàn così triste spettacolo / con le loro furibonde risse /
13. idea melanconica, pensiero triste, ubbia; preoccupazione, dubbio,
5-69: l'ammalata lo guardò, triste. « credimi, sai » soggiunse
lenta luna, fantasma quotidiano / del triste, estremo sole, / quale grido ridesti
i-5: con un atto puerile e triste guardò desolata e ansiosa intorno, quasi
, inf., 20-122: vedi le triste che lasciaron l'ago, / la
mia partenza per l'ultima avventura: triste commiato di chi era per farsi fuoruscito a
, veramente, nulla è più / triste de l'ombra che le ciglia immote
cielo di scirocco rifletteva fastidiosamente la sua triste luce abbagliante. 2. in modo
1-130: anch'io, vedi, son triste; e in fastidita / solitudine vivo
partic.: che indica o predice triste sorte (un fenomeno, un uccello
accade un avvenimento grave e doloroso, triste, infausto (un'ora, una
deledda, ii-190: inconsapevole del mio triste destino, spinto dalla fatalità, io ho
. fatica ad alzarsi. è un'ora triste, paurosa, e desolata. moravia
politica, pendeva precocemente al grave, al triste, e se pur talvolta sforzavasi richiamare
. bisticci, 3-77: sendovi tacque triste, che tenevano di grosso e del gesso
appunti ridesteranno sempre la nostalgia della favola triste e altera che non abbiamo vissuto,
tenca, 1-206: dovette essere un triste uffizio pel pellico, appassionato di quell'
non ti lasciò di colpa fella / il triste frutto detrimento e scorno. botta,
rinchiudi. 5. ant. triste, malinconico, abbattuto, dolente;
/ or di fatiche, or di triste novelle, / che non giovò con
verso la valle del nord, quella terra triste; ma adesso non si vedeva che
, / e fermar campo in su le triste glebe. partita, 6-1-321: il
scomposte. carducci, ii-9-19: ah, triste cattiva, con che feroce civetteria mi
aspetto. d'annunzio, i-355: triste e pensoso, l'ombre cadendo, su
t'arrabbi perché ho detto che sono triste, e non ho nessuna ragione di
con dolce ferocità donnesca certe cattive e triste citazioni di relazioni altrui fatte a suo carico
pie- tate, / e non le triste grida, e non la bella / sembianza
cattiva festa: essere preannuncio di un triste evento. -far festa, far gran
il pomeriggio festivo si annunciava lungo e triste. -sostant. giorno festivo.
e rumorosa e ufficiale, nel grande triste paesaggio e accanto al vasto mare bianco
: péra colui che primo / a le triste oziose / acque e al fetido limo
] ha'legate e quante sciolte / le triste membra e sì spronato il fianco,
scorte, / da che vedove e triste / vestir per duol v'ho viste /
amore gioioso e malinconico, sublime e triste, fidente e disperato, com'è
-anche con significato attenuato: melanconico, triste. petrarca, 332-57: amor,
acquidosi il chiurlo fa il suo verso triste eguale, la fifa fischia cercando il
in terracotta, di segantini giovane, triste, la testa piegata sulla spalla.
indefinibile, un po'stanco, molto triste, con non so qual bisogno vago d'
fare brutta, cattiva, meschina, triste, magra figura', fare una figura
.. era passata per tutta una triste filiera di umiliazioni e di disinganni.
aurora s'avanza fosca, esitante, triste. sbiancava la finestra ma lasciava intatta la
entra per i finestroni azzurri / la domenica triste e devota. -figur.
venuto / per noi, misere e triste, finimondo; / oggi abbiam, lasse
cimiteri. il vento / dice: è triste se pure non è un gioco /
mi ritrovai, / tutto solo col mio triste cuore, / davanti le vetrine dei
là in maremma ove fiorio / la mia triste primavera, / là rivola il pensier
acquidosi il chiurlo fa il suo verso triste eguale, la fifa fischia cercando il
fogazzaro, 4-36: aveva un viso triste e duro, una fissa intensità ostile
avverb. carducci, ii-10-134: che triste giornata! pioveva fitto, minuto,
. 2. che manda un suono triste, lamentoso (uno strumento, un
tutta quella bellezza, quella ricchezza un po'triste, floreale. e. cecchi,
de marchi, i-539: solamente una triste apprensione... veniva a turbare
scorti, / tanto crudeli e di sì triste foggi, / che mangiano de l'
grande, immensa, che riempiva l'aria triste: « war ». -mappa
è una malattia formidabile per le sue triste conseguenze. -da evitarsi, dannoso
fumo pien di puzza / da le triste fornaci d'acheronte. d.
vivande; / or mi veggio caduto in triste bande, / e d'ogni mio
catena] troppo fermo e forte, triste e dolorose più che mai fusseno a
e forzatamente cavarsi le sue ingorde e triste voglie. dovila, 351: i parigini
l'animo, la mente); triste, desolato (la condizione di una persona
dalla tana immonda al lupanare, dalla triste corsia alla suburra, come un automa,
a bordo era ancora il disordine fra triste e lieto, che succede alle partenze.
vico. cardarelli, 1-141: vaga e triste è degli uomini la sorte: /
/ mi suona nel petto quasi suon di triste novella? carducci, 55: al
frascato di là dalla stretta valle è triste e pallido. t al plur
immuni dalla gara che divampa / nel triste mondo, crescevamo paghi / dei beni della
forteguerri, ii-228: ma non perché la triste fama oscura / la gloria nostra,
vie più quella / fremente e inferocita in triste fiamme. alfieri, 1-666: un'
il fugitivo raggio, / a le lagrime triste allargai 'l freno, / e
., m'aveva infastidito come una triste pedanteria. giusti, 2-145: ribolla in
d'ilarità scontrosa, troppo mi parve triste e grigio quel frigidario da convitto gesuitico
erano appese, / oscillavano lievi al triste vento. -ramoscello staccato dall'albero.
; squallido (un luogo); triste (una stagione). folengo,
strozzi, 1-565: v'è scritto di triste cose en dir male de'cittadini;
, 533: va', ditirambo mio triste e giocondo, / vola dove ti frulla
d'infinito? tuttavia nel suo passo triste io udivo frusciare le foglie del lauro.
accetta. varano, 207: la triste fronte elmo fasciato regge / da corona
quasimodo, 4-19: la tua pazienza / triste, delicata, ci abbandonare le occupazioni
, una ragazza nera di capelli, triste, vestita a lutto, rica
vittoria, / la reggia e il triste esiglio. carducci, 999: languido il
istanti ordì una storia / ben chiusa e triste. 4. che si svolge
uomo che negli ultimi giorni era apparso triste e taciturno, ora, in mezzo a
, dispregio di vanità, fuggimento di triste compagne e cominciamento di contemplare. scala
nell'emigrazione. moravia, iii-12: triste è viaggiare lontano dalla patria: ma
d'annunzio, i-414: fuggite il triste inganno. / non amate già mai.
il fugitivo raggio, / a le lagrime triste allargai 'l freno, / e lasciaile
scandalo alla corte di sassonia diventa più triste..., un tribunale giudica la
io non so quale evento sia più triste di queste rivelazioni fulminee che fa ai
tanto aspettato e desiderato figliuolo, un triste giorno la gravidanza era andata in fumo
: la notte, oh, quale triste cantilena / langue per le tre camere fumose
remano piano piano. 5. triste, mesto, corrucciato (una persona,
funerale (con uso aggettivale): triste, mesto, corrucciato, melanconico (la
funerale: essere o avere un aspetto triste, abbattuto, melanconico; essere musone
funebre, funereo. -al figur.: triste, mesto, lugubre. marinetti
aspetto. -per estens. diventar triste, addolorarsi, turbarsi. caro,
il funesto regime che è stato una triste parentesi nella sua storia, respira di
suscita afflizione, dolore, pena; triste, tragico. boccaccio, 2-23:
. figur. condurre una vita monotona, triste. pirandello, 6-154: condannata celsina
geme. galloni, 50: pazze e triste,... per una vana
: entrò per la prima volta in quel triste mondo della pazzia furente dove i nostri
non fanno altro male / dan così triste spettacolo / con le loro furibonde risse
., 4-28: se l'api paiono triste e contratte e gettano spesso fuori i
cose elette e buone per riceverne delle triste. = deriv. dal lat
[la francia] riguardava per il triste oceano ai gallesi d'inghilterra e di scozia
a un campanile. govoni, 159: triste domenica! sul campanile / com'è
domenica! sul campanile / com'è triste quel gallo banderuola / che prilla prilla
echeggiare per la buia e a me triste notte. -spigliato,
si mutasse un giorno per lui il triste scenario. -esserci il gatto nel
morte, senia -egli disse / -questa triste nebbia oscura / dove geme la torbida
aspirò aria lungamente e abbondantemente con un triste gemito dei bronchi. -suono lamentoso
sgraziato di uno strumento musicale; melodia triste, patetica. a. maffei,
. alvaro, 9-299: aveva un viso triste, pallido, di chi ha sofferto
notturno: specie di geranio (pelargonium triste) i cui fiori emanano nelle ore notturne
iii-41: geranio notturno. gera- nion triste... i petali gialli, con
hanno fatto dare l'altro epiteto di 'triste '. nievo, 3-66: venezia
. lucini, 134: crepuscolo d'aprile triste e pallido scendeva sulla pianura verde,
per l'aria un odore madido e triste di germogliatura. = deriv. da
che ella aveva desiderato sulla tomba triste geroglifico del suo amore.
. bisticci, 3-77: sendovi tacque triste, che tenevano di grosso e del gesso
vento? d'annunzio, i-355: triste e pensoso, l'ombre cadendo,
per la strada... sia una triste necessità. -sbattere; mandare
; tutt'era sì volgare, sì triste, sì ghiacciato, quasi direi sì
carducci, iii-19-41: con quell'aria triste e severa che faceva ghiaccio all'intorno
oleandri. montale, 2-65: è troppo triste / che tanta pace illumini a spiragli
dilacerata è ninive; il cuore è triste e dolente, e le ginocchia cioè
ti descrissi. / ma non più triste, sai, / ora che una divina
iii-360: non v'ebbe più avvenimento triste o giocondo per la patria, al quale
lutero; / l'uno il diavolo triste, e quello estinse / tra le gioie
proverbialmente e figuratamente di chi è abitualmente triste e pensieroso. -non veder giorno
.. non v'era nulla di più triste in giro. levi, 1-146:
considerazione. - anche: avere un triste presentimento. alberti, 149: gl'
detti 'bianchi della giustizia 'pel triste compito che ad essi da principio era
/ e fermar campo in su le triste glebe. ariosto, 39-71: chi
azeglio, 1-298: la sua vera e triste eredità [di roma],.
gozzano, 156: nel mio giardino triste ulula il vento, / cade l'acquata
goffamente e pesantemente, da quella bestia triste che era. 2. rozzamente
al limite della storia, col suo triste volto di gorilla bimano, che non ispira
con pallida gota. zanella, i-116: triste sollecita / l'opera altrove, /
, v-3-119: visse cola l'infanzia triste nella casa tiberina..., sbigottendo
dolore, dispiacere; atteggiamento mesto, triste. -in gramaglia (con valore aggettivale)
con valore aggettivale): addolorato, triste. aretino, il-no: de lo
voi far grame. -farlo apparire triste, afflitto. ammirato, i-201:
prosa adoprano ancora. bocchelli, 6-148: triste a dirsi, la nostra civiltà alimenta
. levi, 1-87: la vita è triste, tra quei grattacieli, con tutte
quasi con stento. 12. triste, pensieroso, addolorato. -anche con
2. figur. che ha un aspetto triste e minaccioso. f. f.
solo ricordi. 5. triste, addolorato; oppresso da una pena,
; scialbo, malinconico; cupo, triste, tetro, opprimente. pietro de'
cielo, che non mi parve più triste. = voce d'origine germanica
l'umido grigiore / invernale mi rende triste e solo. emanuelli, 1-126:
dei camini..., scoprivano il triste fracassio del l'acqua grondaia
. bisticci, 3-77: sendovi tacque triste, che tenevano di grosso e del
tutti i principi e i negozi è un triste guanciale su cui la testa del genere
addormentati, / d'amore inebriati / delle triste guardiane ch'or nomai. simintendi,
guerrazzi, 6-18: si scomponeva in triste linee angolari, come chi gusta per
sua vita. pascoli, 621: triste il convito senza canto, come /
ubertà. rubino, 193: è triste l'inverno alla campagna / coi grandi
cuore e deserto il mio studio, e triste, senza di te! tu illeggiadriresti
, 16: l'amore illegittimo è cosa triste. moretti, i-578: proprio un
stata come un illuminamento della oscura, triste, solitaria e pur così fervorosa vita
]: 'imbrattafogli', scrittore di cose triste e da poco; impiegato a scrivere carte
3. figur. di aspetto misero, triste, uggioso f. f.
e salamina imbruna. -farsi triste o funesto. malpigli, xxxviii-60:
corrugare (la fronte); far diventare triste, corrucciato. alamanni, 4-7
, inf., 20-123: vedi le triste che lasciaron l'ago, / la
tr. rendere malinconico, far diventare triste. segneri, 11-86: ivi [
-per estens. conferire un aspetto triste, mesto. pirandello, 8-1062
, a noi dirittamente invidiarono la gioventù triste combattuta. ferd. martini, 1-i-554:
ordinate. carducci, iii-24-62: un triste presentimento mi strinse il cuore, quando
posti nell'imo, / e vòlte in triste l'ore lor beate. del bene
68-9 (v-274): le mogli triste con li figli in braccio / givan piangendo
facilmente si illudeva e si impaniava facendo triste esperienza delle donne. a. boito
ha ricevuto dall'arabo il senso più triste: che il desiderio del piacere sia una
, purg., 23-110: prima fien triste [le donne fio rentine
, 6-220: sapeva ch'era profondamente triste il fondo di quell'anima torbida e
marte... / all'ira triste e agli impeti dispone. f.
. moretti, 11-172: anche più triste, là in fondo, la fredda esposizione
pittura del nostro paese se non un triste prolungamento, quasi automatico, di un
. carducci, ii-13-117: io ho un triste presentimento di finire impiccato dai comunisti.
. gadda, 13-64: ora sono triste, tediato, irrequieto, impigrito.
da sublime nel carducci, dolorosa e triste nei veristi, si cangiava in sensuale
viso non aveva l'impronta uniforme e triste dei disgraziati. pascarella, 1-156: una
che scrissi a venezia per partecipare il triste caso alla famiglia, ne affibbiai forse più
da dio! carducci, iii-7-423: triste favola... narra lo scadimento e
. gozzano, io7: bell'edificio triste inabitato! govoni, 101: oh le
valore illa inadatti alla mia triste condizione. tivo (v.
/ abbia, o inamabil gente e scene triste, / tuto in suo salto e
: tra i venti che lingueggiano più triste / intenderai quel grido soffocato / che
viale con mille incantamenti, / nell'ora triste in cui mi parve uscir di vita
gran peccato commette chi fa incantare con triste parole le biade e che attende a
gran peccato commette chi fa incantare con triste parole le biade e che attende a qualunque
era più che un ricordo: il triste, incenerito ricordo che l'amore lascia
/ quali il caso gli offerse o triste o buone, / già se 'n venia
: il tempo è incertissimo, piovoso, triste. deledda, i-1048: il viso
: questa vita incessante è monotona e triste. non c'è parola che ne
. monti, 364: era un triste tempo quello per i lavori pubblici: mordini
sia la testa inchinata, il viso triste e li occhi pieni di lagrime. binduccio
favella sarà in lamentare o in parole triste, sì favellerà il dicitore in voce bassa
giovane alto e forte, qualche volta triste. essi si sposeranno fra ott'anni.
incollati a tavolino a spremersi l'anima triste. alvaro, 14-199: siamo rimasti
l'ardire di venire, in queste triste circostanze ad incomodarla. nievo, 1-442
. che è privo di conforto; triste, sconsolato. mazzini, 25-71:
-proprio di persona innocente, inesperta. triste sapienza tra... mani inconsapevoli.
di voi. 2. figur. triste, opprimente. poerio, vi-316:
ed ora / scialba, e da un triste nimbo incoronata. saba, 492
vita); monotono, uniforme; triste, desolato. lalli, 2-1-3:
roberti, 13-83: una donna inferma è triste e incresciosa. = deriv.
i-109: tra i venti che lingueggiano più triste / intenderai quel grido soffocato / che
, i-94: lascia che mi sia triste ricordare / il mio viso incrociato dalle rughe
fili. montale, 2-65: è troppo triste / che tanta pace illumini a spiragli
3. che ha un'espressione triste, chiusa, impenetrabile (lo sguardo
, inf., 20-122: vedi le triste che lasciaron l'ago, / la
13: da certa dolcezza interna subito a triste lagrime sospinto fui, imaginando la rara
quiete come ne l'indugio / un po'triste de l'alba. -dilazione chiesta
premer leggero di quella fronte nobile e triste sul suo petto indurito dalla menzogna,
una famiglia è lì accolta, ineffabilmente triste. = comp. di ineffabile.
luzi, 9: la schiera ripiglia il triste volo, / migra nel cuore dei
tempo perniciosi quegli scrittori che svelano le triste azioni anche con l'intento di farle
riprender quel malfattore che con le sue triste opere vuol la sua religione render infame
questo misero modo / tegnon l'anime triste di coloro / che visser sanza 'nfamia
b. casaregi, 34: vengan triste venture e seco vegna / morte e l'
o iddii profondi, richiamate l'esule triste, purificatelo / sotto i fiumi lustrali
abbia avuto un po'di parte il triste umore che mi danno le memorie recenti
d'infilata, riscossero mara dalla sua triste meditazione. -di fila, di
marinetti, 2-iii-319: molto saggia ma triste al confronto mi appare la roteante eloquenza
l'ombra mormora un suono lento, / triste, infinitamente lontano, come un coro
scorato all'ondulante infinito, lanciava il triste comando: -vira! ojetti,
., 4-28: se l'api paiono triste e contratte,... fa
annunzio, v-i-mo: sia lieta sia triste, sia fortunata sia infortunata, la vita
aspetto cupo, un'espressione minacciosa o triste; rabbuiarsi. monti, x-2-37:
. enfrum, enfrun 'aggrottato, triste; cfr. frume 'faccia, aspetto'.
non m'inganna, / prima fien triste che le guance impeli / colui che mo
un vii tiranno. / fuggite il triste inganno. / non amate già mai.
ingegno elegiaco del poeta, ritemprato nel triste esperimento del dolore, vi trovava la
bestemmia. borsi, 132: eccomi qua triste a ripensare ai giorni delle lotte amare
il lume si spegne, e il triste raggio / non ingiallisce il muro.
. pirandello, 6-17: da quella triste contrada maledetta dai contadini, costretti a
2. mesto, infelice, triste (una persona, il suo animo
agg. ant. privo di serenità, triste, sconsolato. cecco d'
pescatore, 46: meritarebber queste triste scroffe / d'esser gittate col capo
, ingorde e cieche voglie, / lacrime triste, e voi, sospiri e doglie
forzata- mente cavarsi le sue ingorde e triste voglie. canaldo, 149:
. savarese, 29: un triste presagio offusca le sue acque di smeraldo,
quel languore greve a cui abbandonava con triste voluttà le membra rilassate. saba,
mio appetito fa, per ora, una triste figura. garrone stesso rimpiange di non
, i-549: per trovar te la triste alma si strugge / vanamente, sentendosi perire
per chi s'innalza verso l'ora triste / con la forza d'un cuore
abbia, o inamabil gente e scene triste, / tutto in suo prò converte.
buti, 1-533: 'vedi le triste '; cioè femine, ora innominatamente
nuova luce di speranza che spuntava sul triste innominato asilo. d'annunzio, iii-2-375
ti lasciò di colpa fella / il triste frutto detrimento e scorno. =
e corusca. lucini, 8-89: triste è il presagio che t'accora, /
ii-210: fui ricompensato colla ingratitudine più triste, più inqualificabile. panzini, iv-339
: se più ella mi vedeva inquieto e triste, più si faceva dolce. piovene
moretti, 43: dio, com'è triste questo insaccamento / di cose troppo note
... soffre ridendo di codesta triste insalata della vita. -scherz. atto
lettera insensata scritta alla meglio in una triste ora. d'annunzio, iv-1-220: egli
vano di un piccolo porto solitario e triste, pendono flosce e vecchie.
inefficienza. pavese, 8-68: un triste o un malato lo dimentichiamo...
ella ha, signor professore, una triste consuetudine: quella di non poter censurare
solea passar le notti insomni / e triste, / perduto il bene, ond'io
... ti condurrà ad una triste fine. slataper, 2-188: quello che
annunzio, v-3-820: so com'è triste la malattia, e la tristezza è forse
gioie, di soddisfazioni, tetro, triste (un periodo della vita).
star. giovio, i-310: le triste letre sue a spagna fumo inter- cette
madre delle bambine è sempre un po'triste; e io non posso sdegnarmi con lei
, per amazare le fiere intervengono parole triste e alcuna volta delli fatti. cellini
granata. 8. figur. diventare triste, immalinconire. aleardi, 1-430:
intorcigliamento dell'erbe, e a volte ero triste. = deriv. da intorcigliare.
timore, o è intorno alle cose triste, e si chiama viltà. botta,
papini, iv-28: nella dolcezza un po'triste di guido già s'intrasente qualche nota
è tutto una minaccia / sul bosco triste, ché lo intrica il rovo /
cuor più non s'intriche / con triste cure e la sua faccia adorna? par
come il lottare delli elementi; ma il triste motivo del principio s'udiva sempre,
. ant. presentarsi con un aspetto triste, afflitto; riuscire sgradevole.
cappella. = denom. da triste (v.) col pref. in-con
m'intenerisce. -conferire un'espressione triste, affranta; immalinconire. milizia,
le membra. = denom. da triste (v.) con il prefisso in-con
trattenerle la mano; le chiedeva perchè era triste, quali erano stati i suoi amanti
: tutto a un tratto si trovò nella triste torre, invecchiato, malinconico, solo
carducci, ii-9-273: ripenso alla triste mattina del 23 ot- tobre 1873,
nostro disegno razionale, / mutò con triste e disoneste tempre / mio conforto in dolor
fu tanto vicino a me quanto più triste la vicenda della mia lotta assidua,
dì ho passate anch'io dell'ore triste; ma dell'ipocondria, vale a
che ne ha i caratteri distintivi: triste, lugubre, cupo. metastasio
, passano i giorni, / che triste o lieto, irremutabil sempre, / numera
irreparabile e l'altro / bello era e triste di bellezza. butti, 50
, 14-9: mi irretisco sempre più nel triste lavorio del cervello. 2
, i-84: come aveva assistito al triste episodio della malmaritata presa nel vortice delle
riveli con diversa bellezza, lieta e triste, gelida e passionata, crudele e
giorno nella sonnolenza e nell'ignavia, triste, irritabile e con un leggero dolor di
marchi, ii-342: tutto ciò la rendeva triste d'una malinconia taciturna e irritata.
. pirandello, 6-220: era profondamente triste il fondo di quell'anima torbida e
disgustato alla sconcia contaminazione di quella triste realtà... con la
... accettando un graduale e triste ispessimento della coscienza? 2
tempo non sentivo. govoni, 143: triste città, / dove tutti gli amanti
valeva a scuotermi dall'inerzia pesante e triste in cui mi distendevo. lucini, 2-17
coperta di dolcezza, a ritornare alla triste istoria. pirandello, 9-188: la vecchia
, 42: presso un canale una bambina triste /... / soavemente
. gualdo, 34: tavolta un sorriso triste e forzato gli passava sul labro.
natura, per una notizia lieta o triste che ci coglie, col non cambiar
dolore sia la testa inchinata, il viso triste e li occhi pieni di lagrime e
. -che svolge un argomento molto triste, che ha un'intonazione di profonda
8. soffuso di mestizia; triste, malinconico, patetico (un sentimento
lagna. rubino, 193: è triste l'inverno alla campagna / coi grandi alberi
8. doloroso, straziante; triste, infelice, miserabile; infausto.
della sua morte, piangendo con voci triste e lamentabili con grande
ancóra trovare per lui un sorriso men triste. soldati, vii-244: ora scoprivo che
roberto, 187: l'organo riprendeva più triste le sue lamentazioni. 5
: o pallida giornata malinconica, / triste come il lamento d'un'armonica.
da lamenti; che ha un tono triste, dolente, accorato; che manifesta
che dicesi elettrica. pascoli, 35: triste, su la — 718 —
rari lampioncini a petrolio, che rendevano più triste col loro scarso lume piagnucoloso la vista
strade mandavano intorno un chiarore velato e triste. barilli, ii-58: la strada in
, o simile, dicesi di persone triste tutte a un modo. giusti, 4-i-252
sopra. -per estens. espressione triste e addolorata che rivela uno stato di
, un'età, la vita); triste, doloroso, desolato. ariosto
a cadere agli istinti più primitivi, triste fama per il comportamento sia nei confronti
là in maremma ove fiorio / la mia triste primavera, / là rivola il pensier
bonsanti, 3-i-144: lo minacciava una triste morte, una gelida lama laparatomia.
cercai le silici focaie / vigilato dal triste pedagogo. -costituito, formato da pietre
bellincioni, ii-89: se le vivande triste fussin buone, / no'potremo notar
, 291-14: le mie notti fa triste, e i giorni oscuri, / quella
, 8-338: nell'ombra di quella triste spiaggia morta, che protendeva qua e
cieco e vano, / latrando all'ombre triste dà terrore. caro, 16-79:
idem, inf., 30-20: ecuba triste, misera e cattiva, / poscia
annunzio, v1- 939: ecco il triste mutilato, a cui la pensione troppo
, così disconosciuto, infelice tanto e triste fra gli uomini tutti. 8.
, iv-2-80: era stata una vita triste ed uguale, in quelle tre stanze,
non mi avvenne mai di vederne uno triste. b. croce, iv-12-353: quando
senza pettine carminarle, o buone o triste che siano, le mette in disperazione.
10-46: se la guerra è sempre cosa triste, tristissima è laggiù, lontano dal
era convertito nelle vene in un languor triste. piovene, 7-411: mi fermo qui
de i digesti, studiano in saper vendere triste parole per i buoni scudi e in
estate], / si fa d'un triste colore di rosa / il bel fogliame
tanto la visione fredda e profonda della triste realtà di domani. g.
onesto. bocchelli, 18-ii-391: -sarà triste, senza canti, la campagna.
dispersi, seguendo l'esempio del lor triste capobanda che del delitto di lesa patria si
slataper, 1-96: io non sono triste; a volte mi annoio: e allora
! / gemiti leveranno. / fuggite triste inganno. / non amate già mai.
le persone vive e determinate. sono un triste epistolografo. pirandello, 7-946: un
. pirandello, ii2- 164: « triste, è vero? » -mi fa -
casa... ». -gli sembrava triste anche per chi resta. poi,
sanudo, l-355: è gente licenziosa e triste, e li loro capitanei, purché
una canzone della patria, lunga, triste, modulata su certi striduli strappi metallici
, iv-1-177: mi sembrate un po'triste ora,... mentre dianzi
riveli con diversa bellezza, lieta e triste, gelida e passionata. e
amo, / benché n'abbia ombre più triste che liete. boccaccio, dee.
erano appese, / oscillavano lievi al triste vento. -che si dissolve rapidamente
, o sconosciuto / progenitor di mio triste lignaggio. e. cecchi, 5-196
i-109: tra i venti che lingueggiano più triste / intenderai quel grido soffocato / che
e lo spirito e la mia mente triste / dolor tant'aspro e sì crudel martire
qualche giornata nessuno la chiama, è triste e livida. palazzeschi, 1-403:
livor è l'uno, macilento, triste, / cinto con serpi e d'odi
tre virtù e tutte l'altre membra rimangono triste. statuto dell'arte dei cuoiai e
questo misero modo / tegnon l'anime triste di coloro / che visser sanza 'nfamia e
malinconica lettera di saluto -malinconica, quasi triste, perché naturalmente, logicamente, egli
: in cui il poeta canta la triste condizione delfinnamorato separatodalla donna amata. muratori
ti sentii già lontanare / quand'io triste vagava lungo il mare / senza una vela
muso lungo come un luccio: essere triste, profondamente abbattuto. -bocca di luccio
nuova luce di speranza che spuntava sul triste innominato asilo. guglielminetti, 3-142:
; contristato, accigliato, malinconico, triste (l'aspetto, l'atteggiamento, l'
domandò. « ti sembro davvero così triste? ». « te l'ho detto
comprensibile... siamo un popolo triste, noi »... « molto
, noi »... « molto triste », disse il gran lombardo.
l'alluvione]. pascoli, 35: triste, su la mensa ingombra, /
. lugubris 'lugubre, da lutto, triste, luttuoso, funesto ', da
brullo. sbarbaro, 1-27: più triste, di paesaggi visti in sonno mi
] vibrò lunga lunga, tetra, triste, sopranaturale. pascoli, 89
, 89: da un tugurio triste come tomba / giunge una nenia,
, e, dentro, la figura triste della madre. saba, 96: c'
rapidi momenti, tornava a turbarlo il triste pensiero: non li rivedrò più!
non così facile ad insegnar molte cose triste e malvage, da le quali molto
'; e vale che delle cose triste non nascon le buone. -il lupo
palazzo, erano uno spettacolo lurido e triste; avevano la barba lunga, incolta,
e indosso / vestito son di triste vestimenta? 15. locuz.
di casa prese l'aspetto grave e triste conveniente alla circostanza luttuosa. e.
petto. -che ha un aspetto triste, mesto, dimesso (una persona
fumosa. -opprimente, tetro, triste. pascarella, 2-342: un pianoforte
/ sian quasi faci ne l'esequie triste. zena, 2-168: un cielo limpido
: livor è l'uno, macilento, triste, / cinto con serpi e d'
vano / del camello percosso, / triste sino alla morte. deledda, ii-233:
per l'aria un odorino madido e triste di germogliatura. -gocciolante.
nell'ultima rapida scintilla / illuminante il triste fondo oscuro / la dolce madonnina par
questo del d'annunzio è un libro triste; triste come la 'sad satiety
del d'annunzio è un libro triste; triste come la 'sad satiety 'dell'
[vacche] n'uscivano dal fiume, triste e confitte di magrezza. boccaccio,
molto magra, e vogliam dire, in triste armonia coi tempi, carestosa. gramsci
pelle. 5. misero, triste, desolato. baldini, 9-13:
; e pensò che la vita era triste. molineri, 2-54: la montagna
. michelstaedter, 609: in questo triste giro mi son dibattuto questi mesi malato
malaugurata discordia, non si contentavano del triste mestiere di falsi rapportatori solamente in mezzo
, dolorosi (o ha un aspetto triste, sinistro). verga, ii-207
intr. (malcàpito). fare una triste fine; avere cattiva fortuna.
. (superi, malcontentissimo). triste, sconsolato, afflitto, preoccupato, crucciato
cfr. calabr. malucuvalu 'triste, tribolato '. malculto,
rosso, piena d'un profumo morbido e triste, male illuminata.
tasso, 11-iv-81: alcuno si dipinge di triste vergogna e non vuole esser veduto,
. bisticci, 3-77: sendovi tacque triste, che tenevano di grosso e del
meglio delle condizioni a cui ti condanna questa triste associazione di malfattori, servita da cretini
riprender quel malfattore che con le sue triste opere vuol la sua religione render infame
inf., 20-123: vedi le triste che lasciaron l'ago, / la spuola
dell'ammalato, che diviene cupo, triste, irascibile; atrabile. faba
, allora si sognano cose paurose e triste, oscure e tenebrose. buti,
l'aspetto del dolore. -carattere triste, mesto, tragico di un'operad'arte
-prendere, pigliare malinconia: diventare triste, addolorarsi. boccaccio, dee.
, sconsolatamente, penosamente; con tono triste e accorato; con un atteggiamento che
indegnità, alla mania di persecuzione; triste, tetro, mesto, corrucciato.
. -che è proprio di persona triste, depressa, incline alla malinconia,
malinconica lettera di saluto -malinconica, quasi triste, perché naturalmente, logicamente egli non
sìssimo). letter. malinconico, triste, mesto, depresso; incline
belle di qua... sono triste e maninconose dopo la sua partenza. bar
peccato originale, la quale gli è troppo triste e malinconiosa, eziandioché vera. bacchetti
del bragana,... una più triste e fastidiosa disposizione. = comp
-essere di malumore: essere triste, malinconico, fusi in australia,
malvagi. -mesto, doloroso, triste, malinconico. guidiccioni, 1-86:
volgar., viii-265: il cuore è triste e dolente, e le ginocchia cioè
lo rilessi [il telegramma], triste di non avere il coraggio di copiarlo
del brolo / è tutto pallido e triste, / il mandorlétto ch'è solo /
catene e le maniglie e mutar le triste o pericolose nelle buone e sicure,
scartafacci infami e altre pedanterie non meno triste che sciocche. 11. dimin.
annunzio, v- 1-939: ecco il triste mutilato... manomesso dal poliziotto
, far giustizia: mansione amara e triste. montale, 3-210: son di
ed alcune mante di filo, picciole e triste, con le quali le donne cuoprono
essere costretto a vivere in un luogo triste, malsano, spiacevole, o in modo
terra, si elevava una melopea infinitamente triste. landolfi, 2-36: nella vasta marea
ancóra trovare per lui un sorriso men triste. gozzano, i-1300: da qualche
scopriresti in faccia con disgusto / la mia triste vecchiaia, più sinistra / sotto una
primo istante sotto la maschera volgare e triste della sgualdrina: qualche cosa di eterno
, questi nostri mascaramenti hanno meritato tal triste fine. compagnia della lesina, i-7
sbarbaro, 5-118: ogni rapporto col triste carro nero, lo smentisce il contegno.
compiaciuto di ciò che è disadorno, triste, deprimente. piovene, 7-307:
che si bruciavano: e di tali triste fiammate se ne faceva di continuo,
govoni, 6-226: muore il canto triste d'una mietitrice / in fondo a
. carducci, ii-10-243: sono men triste, se bene pieno di desiderio,
moretti, 67: anche sogguardo nel mio triste impaccio / l'armadietto dei veleni chiuso
del chiuso laberinto cittadino; / e nel triste detrito che raccoglie / la scopa mattinale
al riparo verso la città molto matte, triste e pensose, ché la perdita c'
all'ultima che ti scrissi da bologna, triste e matta. -avulso dai canoni
: assumere un atteggiamento, un'espressione triste, addolorata, afflitta. binduccio dello
, mogio ', provenz. mat1 triste ', catal. mat, spagn.
poeta nella matu- rezza precoce della sua triste gioventù. 7. prudenza, ponderazione
. govoni, 789: questa è la triste casa / dell'uomo solitario che dà
mazzo ': di persone equivoche, triste. 'ora poi che c'è entrato
sua prigione, a meditare sul suo triste destino. -in relazione con una
d'infilata, riscossero mara dalla sua triste meditazione. -in senso concreto:
[l'eroe] bello era e triste di bellezza / e di tristezza gorgónea /
: due megere, che fanno il triste mestiere di vestire i cadaveri, acconciarono
guida e 'hostess 'non trova affatto triste la melopea del buon sagrestano sunnita.
, 38 (669): le memorie triste, alla lunga guastan sempre nella mente
/ come vi piace, ad ore triste o liete, / perché col torto orgoglio
qualche gocciola mendica. 6. triste, infelice, affranto, contristato.
64-112: cancellate dalla mente come un triste sogno le armi imperiali, il dispotismo
per augurarsi che non si avveri una triste previsione. aretino, v-1-12: fiorenza
: a esprimere l'ineluttabilità di qualche triste evento o di situazioni angosciose. r
nel sole che abbaglia / sentire con triste meraviglia / com'è tutta la vita
scapigliate, piangendo per via, maravigliosamente triste. tavola ritonda, 1-18: sotto
capelli e i fiori meravigliosamente bella e triste. e. cecchi, 5-115: altri
mondo aveva. -dura mercé: per triste destino, per sorte avversa.
pellico, 2-356: questa è la triste mercede che hanno gli animi pietosi.
, non forse il tuo marito senta le triste cose e per doppia cagione meritevolmente si
torino del seicento,... così triste che io non so immaginarla alla luce
marinetti, lxxv-356: oh! luna triste, sonnolenta e passatista, / che vuoi
di magnifico, di povero, di triste, di strano, di grande, di
delusione; con atteggiamento o con tono triste, accorato. grazzini, 2-130
assisa / tra le sue ninfe taciturne e triste / gemea presaga il non lontano fato
d'ogni lato. -carattere triste, tragico o impronta malinconica di uno
m'opprime. -avere mestizia: essere triste, addolorato, afflitto. giraldi
-essere figlio di mestizia: essere profondamente triste, soffrire intensamente. ariosto, 13-4
. -essere in mestizia: essere triste, afflitto o corrucciato, tetro,
(l'animo, la mente); triste, tetro, corrucciato. -anche con
amaro. -che ha un tono triste, dolente, accorato; cupo,
silenzio. -che ha un suono triste, che induce a malinconia (uno
- cangiare in mesto qualcuno: renderlo triste, addolorarlo. giov. soranzo,
. levi, 6-84: la vita è triste tra quei grattacieli, con tutte quelle
: maggiore errore è mettere il vino in triste botti 0 barili.
che la tua voce ha la soave e triste / musica dei pollai. soldati,
così forte. calvino, 1-21: era triste rinunciare a un regalo,..
? 2. vita miserevole, esistenza triste e stentata. papini, 1-27:
nel bambino / che fui, nel triste bimbo che cercava / in terra mele
8-850: era [il cane] triste perché ancora giovine avrebbe sentito il bisogno
i-157: pensa migliori giorni la villa triste, pensa / gaie brigate sotto gli
luzi, i-94: lascia che mi sia triste ricordare / il mio viso incrociato dalle
schiera [degli uccelli] ripiglia il triste volo, / migra nel cuore dei
i quarantacinque anni: cosa solenne e triste: guardando avanti, da quella pietra miliare
una bestia priva di qualità, piuttosto triste, con il pelo d'un marrone rossastro
di un'eventualità sfavorevole o indesiderata, triste, inquietante, avversa; l'insieme delle
è tutto una minaccia / sul bosco triste. 15. clima psicologico,
le immaginazioni minacciose, e le opinioni triste di cose fiere e spaventevoli.
a scudisciar correte / le mie viscere triste, / le mie triste minugia. nomi
mie viscere triste, / le mie triste minugia. nomi, 2-18: così
trapanato da qualche morbo, era un triste viso di statua. -diffusamente,
abbondantemente. carducci, ii-10-134: che triste giornata! pioveva fitto, minuto, lento
scritti io ricordo alcune verità dure e triste. ungaretti, 1-79: le mie
poi il lume fu riacceso su quel triste desco, attorno al quale un padre istupidito
ombre al mio piede / con un triste e mirifico soggiorno. -strabiliante, sbalorditivo
o un ammasso di cose per lo più triste. gioberti, 2-168: l'opera
, 3-37: mischiate sono [l'anime triste] a quel
amene e composte di terre leggieri, triste e miserabili, come affatto incapaci non
con connotazione spreg.): estremamente triste e noiosa. cagna, iii-189:
-faccia da miserere: faccia da funerale, triste, mesta, corrucciata. -ciò
e oscena entrasse non so qual piccola figura triste, miserevole, malata, pensierosa.
e dolorosa. 3. triste, tetro, squallido, desolato.
questo misero modo / tegnon l'anime triste di coloro / che visser sanza 'nfamia e
si riveli con diversa bellezza; lieta e triste, gelida e passionata, crudele e
9-201: -poiché le pannine son sì triste, / son'elleno almen belle di colori
uniti, ammette, se in così triste uso è pur possibile, qualche circostanza
fiorenza, e penso a mitigare là triste impressione che cèrto deve averti prodotto una
buona fusse, modificherebbe e rettificherebbe le triste e molto aiuterebbe e migliorerebbe le buone
una canzone della patria, lunga, triste, modulata su certi striduli strappi metallici
cane c'abaiando ingoia / l'anime triste ch'ivi son punite / e che
: della 'signora delle camelie', aneddoto triste e volgare della cronaca parigina,.
di nodosità moretti, 3-63: com'è triste il settembre che all'aprile, /
/ con gli occhi aperti sopra il triste mondo / addormentato. sanminiatelli, 11-167
. montale, 2-89: nell'alba triste s'affacciano dai loro / sportelli tagliati
mille donne i petti / pallide e triste; sol massenzio, in vece / di
occorreva un metro men solenne e forse men triste di quel di dante, meno uniforme
sudor ben mollo nunzio infelice di sì triste evento. tommaseo [s. v.
oscena entrasse non so qual piccola figura triste, miserevole, malata, pensierosa, più
le cui conseguenze è dato vedere nella triste « immortalità » che essa promette,
ordini naturali, ne caveremo il più triste presagio per la integrità della fede e
monolitico di chi è già andato, triste, ma forte, oltre, tanto oltre
questo mondo pacificato, ma anche più triste, più monotono, meno vitale,.
, piena d'un profumo morbido e triste. 22. temperato, mite (
vestita di folle esultanza, la triste saggezza che per respingere il frutto non
o muoiono del tutto o vivono quasi triste. crescenzi volgar., 4-13:
di tutta una vita. -diventare triste e squallido (un paesaggio) -
eco interminabile / mi muore il canto triste d'una mietitrice. baldini, i-658
mal erba non mor mai. (le triste persone non difettano. e di persone
persone non difettano. e di persone triste che vivono, mentre le buone se
allegria di grilli mori / come passava triste ora quel pianto. pirandello, 7-437:
come in una morsa, / mio triste cuore, / rallegrati di questa ultima corsa
malaparte, 7-449: è una donna mortalmente triste,... il suo peggior
; per ogni evento, lieto o triste; per sempre (per suggellare l'
, noioso, fastidioso, o anche triste, penoso. sermini, 304:
4. figur. evento o circostanza triste, estremamente malinconica o, anche,
e lasciassero i cordogli. -essere triste come un mortorio: provareun'estrema mestizia.
: non so davvero perché, ma son triste come un mortorio. -fare
. -parere un mortorio: riuscire triste, monotono, noioso, senza allegria
v-3-385: noi non commemoriamo oggi un triste trapasso, ma assistiamo a un'assunzione
arcigno che egli stralunava nel vederci così triste! varchi, v-666: egli ha
in tutte le sue membra, / che triste in sé, più triste ancora sembra
/ che triste in sé, più triste ancora sembra / a chi lo mira.
intatto dei pini si staccava sul fondo triste della campagna, e da quelle macchie
/ e quelle traditore / musacce abbandonar, triste, dappo- che, / ed andarmene
, 3-137: la sua voce musicalmente triste. govoni, 3-177: con l'archetto
storto e un sorriso velato, fiacco, triste. -con uso antifrastico.
-persona accigliata, scura in volto, triste, mesta, malinconica. tecchi
non conosceva ancora: un muso triste e lungo, in ferro grigio (seppi
. immusonito, imbronciato, corrucciato; triste, musone. seneca volgar.,
, immusonito e taciturno; malinconico, triste, mesto; musone. passeroni,
dei digesti, studiano in saper vendere triste parole. tassoni, xii-1-6: ma
iv-1-730: giorgio pensava: -che onoranza triste e ridicola segue la morte d'un
orazio. carducci, iii-20-422: nel triste decennio avanti il sessanta... io
rasoio passando gelido e impetuoso fra quella triste panna... toglieva al mio viso
ma ella si rimane spettatrice debole e triste, o talor anco forte o ripugnante,
la laguna lucida e azzurra, infinitamente triste quasi sotto un'oppressione di storie e
nebbia colorata e la luna hanno una triste opulenza. 11. grandiosità naturale
è un'ora molto turbata, molto triste della mia vita. montale, 1-95:
camera ad ore, brutta, fredda e triste, tu che avevi una casa tanto
mio tempo in pensieri inadatti alla mia triste condizione. -e orai: per