. salvini, iv-1-257: tremarono, tremaro, e poeticamente, più accorciato,
mosse; e gli ampi / cieli tremaro, e i lumi erranti e fissi.
e'fue ispaventato e tutte le membra gli tremaro di paura: gli capegli gli s'
ch'egli [febo] hae, tremaro: e la cortina rendè dalla profonda
. ugurgieri, 266: di te tremaro i lagoni di stige, di te tremò
de l'universo. marino, vii-514: tremaro i poli a la sua voce,
cappel nei salsi liti, / onde tremaro i legni d'oriente, / risplende in
sì possente / che li spiriti miei tutti tremaro; / po'non sostenne, ché
intese e di lamenti, tutte / le tremaro le membra: al suol le cadde