aria! se ne vada: non lo trattengo io, il mondo è largo.
, 4-6: ma che più vi trattengo, o forti? andiamo / a trar
'chiavistello '(da xaxéxco 'trattengo '). catòrzolo (anche catòrzo
volete lettere bene scritte ed io vi trattengo con chiacchiere; che vizio! manzoni
volete lettere bene scritte ed io vi trattengo con chiacchiere. manzoni, pr. sp
] / gran copia, e li trattengo, ed honne sempre / un per mano
età '(cfr. èrcéxco 4 trattengo, sospendo, occupo un posto ':
lingua 'e dal tema di xoctéxw 'trattengo, tengo giù '); cfr
disegno. metastasio, 1-iii-52: pure mi trattengo piacevolmente, figurandomi voi impiegata e divertita
forteguerri, iv-377: ma perché mi trattengo, e non vo dentro, / e
'(comp. da tox
, comp. dal gr. lox
, comp. dal gr. lox
eoxoupta, comp. da ioxcù 'trattengo 'e oupov 'urina ',
tissimi! carducci, ii-3-376: mi trattengo per cagione di quel maledetto lavoro pel
. galileo, 1-2-21: io mi trattengo perpetuamente in casa, parendo che non
. giovio, ii-182: lenisco e trattengo, con fare una graduata peschiera, una
, 2-2: io, meschino, mi trattengo qua teco e non corro a quella
presidio borbonico. rebora, 3-i-331: trattengo col desiderio i rododendri perché non sfioriscano
. tasso, iv-233: io mi trattengo ancora con la speranza che vostra altezza
invidia, se mai, che mi trattengo stamani con questo quintetto di poveri giro-
. tasso, iv-233: io mi trattengo ancora con la speranza che vostra altezza
. brusoni, 4-ii-48: non vi trattengo col racconto della pompa funebre solita a
merie. fucini, 220: io la trattengo qui con delle scemerìe, mentre i
. lancellotti, 2-50: non mi trattengo a considerare ancoraperché mandar temine e di sì
debito toscano: e, se mi trattengo da impiegare, io già noi faccio per
queste minuzie di voci più lungamente mi trattengo d'incontrare la stucchevolezza e la noia
di giusta statura. / - se trattengo le risa è gran ventura. muratori,
martini, 1-iv-527: io le collere mie trattengo a stento. d'annunzio, iv-1-67
. gozzi, i-28-9: alcuna volta mi trattengo di narrare certi accidenti che veggio accadere
sinché non ò esatti avvisi, mi trattengo dallo scrivere. d'annunzio, ii-1-206
uccellaia. giovio, ii-182: lenisco e trattengo, con fare una graduata peschiera,