cercare di conoscerlo appieno ', oppure 4 trattarlo a fondo ', la nuova crusca
, e un uomo unico, per trattarlo, come virgilio. papini, 20-312:
bacino alla barba, al mento: trattarlo con superiorità, giudicarlo severamente.
baldanza addosso a qualcuno: dominarlo; trattarlo con prepotenza. francesco da barberino,
dovere d'imparzialità, bisognava bene stimarlo, trattarlo da pari a pari. forse eravamo
poiché gli è impazzato, si vuole trattarlo al contrario degli altri pazzi: perché
o un nome) che comporta, a trattarlo, un grosso rischio per chi scrive
). nievo, 355: io trattarlo con brutta maniera? b. croce,
-far restare qualcuno un bue: giocarlo, trattarlo da stupido. tassoni, 10-44
-camminare sul capo di qualcuno: trattarlo duramente, mortificarlo, umiliarlo.
un favore, un consiglio a qualcuno, trattarlo in malo modo. giusti,
comandante l'accolse complimentosissimamente e promise di trattarlo come figliuolo. borgese, 1-285:
: / non doverresti in tal modo trattarlo. / quel ch'io ti dico è
costa: parlare bene del prossimo e trattarlo affabilmente non costa fatica e attira fiducia
considerarlo come appartenente al proprio sangue, trattarlo come se fosse proprio parente.
-tenere uno nel cotone: allevarlo, trattarlo con eccessive cure, riguardi, sollecitudini
i crini: afferrarlo con violenza, trattarlo male, strapazzarlo. a. pucci
a qualcuno quello che va cercando: trattarlo (per lo più male) come si
far il predicatore a lui e a trattarlo con maggiore austerità che non faccio ora
granduca, il quale aveva occasione di trattarlo durante le sue frequenti dimore nella storica
-usare un'amorevole dimostrazione con qualcuno: trattarlo amorevolmente. tasso, iv-40: la
, viii-323: può essere che nel trattarlo lo trovi più amabile di quello che
), ciò che si merita; trattarlo come si conviene. macinghi strozzi,
non è scoprire un motivo esterno e trattarlo bene, ma giungere finalmente a possedere
; non vorrei che m'inducesse a trattarlo da tersi te, come egli è,
a una persona: essergli amico; trattarlo affabilmente. -anche: essergli ben noto
aveva già un aspetto troppo virile per trattarlo fanciullescamente. = comp. di
granduca, il quale aveva occasione di trattarlo durante le sue frequenti dimore nella storica
-essere in rapporti amichevoli con qualcuno; trattarlo familiarmente. caro, i-318: percioché
farsi fratello con o a qualcuno: trattarlo con confidenza, con benevolenza. grazzini
freddo, batterla fredda a qualcuno: trattarlo con indifferenza o ostilità più o meno
circondare, onorare qualcuno di gentilezze: trattarlo con squisita cortesia, largheggiare con lui
a qualcuno: concedergli un favore, trattarlo con premuroso riguardo; offrirgli un regalo
governo di qualcuno o di qualcosa: trattarlo malamente, ridurlo in cattivo stato,
qualcuno: concedergli grazie e favori; trattarlo affabilmente o con generosità; mostrarglisi docile
-pigliare il greco con uno: trattarlo con eccessiva confidenza a scapito della sua
o coi fatti senza riguardo alcuno; trattarlo con grande durezza. giusti, iii-138
. -lisciare il groppone a qualcuno: trattarlo con le buone maniere, lusingarlo.
vi è altro rimedio che quello di trattarlo grossamente e umiliarlo. 7.
, muoverlo perché renda ed aumenti, trattarlo come cosa viva che può guastarsi,
-aver paura che varia guati qualcuno: trattarlo con eccessivo riguardo e sollecitudine. forteguerri
imbecille. -pigliare per imbecille qualcuno: trattarlo come uno sciocco. tozzi,
poiché egli è impazato, si vuole trattarlo al contrario degli altri pazzi. soderini
offender poi quell'uomo, o anche trattarlo con poco riguardo, poteva parere non
brando colla sua cintura, / e del trattarlo l'intavolatura. note al malmantile,
note al malmantile, 8-45: * del trattarlo l'intavolatura '. l'instruzione di
e, senza troppe intimità, possono trattarlo fraternamente. 2. stato,
alcuni, non sapendo forse come meglio trattarlo [il baccalà], lo intrugliano
offendere poi quell'uomo o anche trattarlo con poco riguardo, poteva parere non
offendere poi quell'uomo, o anche trattarlo irriverentemente]. 2. sgarbatamente
locuz. -far da lacchè a qualcuno: trattarlo con esagerato servilismo. tommaseo [
il proprio lacchè: farsi servire, trattarlo dall'alto in basso; farlo trottare
, servirlo dal lato della lacchétta: trattarlo nel migliore dei modi; offrirgli il
-dare il suo lardo a uno: trattarlo come si merita, dirgli il fatto
avesse in commissione, non lasciò di trattarlo e col re e con la regina madre
, trovarsi bene in sua compagnia, trattarlo confidenzialmente, goderne l'intimità.
col non volerlo alla corte e con trattarlo aspramente, quando pareva che con questo
: non dico sfuggirlo affatto, ma trattarlo a punti di luna. -a questi
la sicurtà della sua fede è un trattarlo da maligno. tasso, n-iii-1016: il
locuz. -adoperare malizia contro qualcuno: trattarlo in modo iniquo, fargli un granmale.
qualcuno: riservargli una cattiva accoglienza, trattarlo con durezza. b. davanzali,
]: 'maneggiare un soggetto, trattarlo come chi ne è bene esperto.
di un accordo, ecc.; trattarlo, condurlo a compimento; concordare,
di un autore al quale a furia di trattarlo e ritrattarlo, girarlo e rigirarlo in
-maneggiare qualcuno da buon maniscalco: trattarlo con astuzia, con abilità (per renderselo
consiglierà nemmeno a vederlo, non che trattarlo... -ah! rosaura voi
con durezza, con grettezza eccessiva; trattarlo male, farlo soffrire; essergli avverso,
la barba. -per estens.: trattarlo con violenza, duramente (o anche
faceali onore. -usargli pietà, trattarlo con misericordia. carducci, iii-4-233:
-dire manco che messere a qualcuno: trattarlo senza riguardi; rimbrottarlo aspramente.
comportarsi ostilmente nei confronti di qualcuno; trattarlo duramente. latini, 3-12: alquanti
. -prendere per minchione qualcuno: trattarlo come uno sciocco, uno sprovveduto,
su qualcuno a minuzzoli di pane: trattarlo con ogni riguardo. e. cecchi
-usare la mirra con qualcuno: trattarlo molto severamente, redarguirlo aspramente.
, a qualcuno: usargli misericordia, trattarlo benignamente; muoversi a compassione nei suoi
a, con o verso qualcuno: trattarlo con discrezione, con riguardo; evitare
cera a qualcuno: accoglierlo affabilmente, trattarlo con buone maniere. lancia, 3-40
gli è im- pazato, si vuole trattarlo al contrario degli altri pazzi. aretino
chvio l'ho per il naso posso trattarlo come mi piace che avrà di grazia
prenderlo per il bavero, affrontarlo o trattarlo in modo autoritario e prepotente.
: offender poi quell'uomo, o anche trattarlo con poco riguardo, poteva parere non
; non vorrei che m'inducesse a trattarlo da tersite, come egli è, con
fianchi a qualcuno con le partigiane: trattarlo malamente. giovio, ii-174: ohimè
per il verso del pelo: adularlo, trattarlo con premurosa cortesia, lusingarlo.
-mangiare qualcuno crudo e col pelo: trattarlo con estrema durezza, malmenarlo.
il peso alle some di qualcuno: trattarlo sempre peggio. beccuti, i-146:
aggiunge quella del modo in che ho dovuto trattarlo. 5. locuz. essere un
sempre ber vino e... trattarlo, piccolo, come fusse figliuolo d'
. -pigliare confidenza con qualcuno: trattarlo con familiarità e libertà (non sempre
che il soggetto non predetermina il modo di trattarlo. calvino, 13-73: l'ascetismo
onore e pregio a qualcuno: onorarlo, trattarlo cortesemente. boiardo, 3-261:
raccomandazione alli spagnuoli che promisero di ben trattarlo [il re di portogallo prigioniero]
frasi; non vorrei che m'inducesse a trattarlo da tersite, come egli è,
nome ai comunismo. senonché, nel trattarlo, verrà a lumeggiarlo alquanto diversamente da
. ma intanto era un incomodo a trattarlo, onde molti 10 scansavano volentiere e
raccomandazione alli spagnuoli che promisero di ben trattarlo [il re di portogallo prigioniero] e
un argomento ingrato co'modi dell'accortamente trattarlo. non comune, ma non può
prego vostra signoria che voglia alloggiarlo e trattarlo amichevolmente come farebbe me stesso,
le nutrici, rivolse l'animo a trattarlo come figliuolo. muratori, 10-ii-119: ha
avere verso taluno un particolare atteggiamento, trattarlo in un certo modo (indicato da un
inferiore e servo, il padrone poteva trattarlo da schiavo, e la donna ripudiata
fabio... rivolse l'animo a trattarlo come figliuolo, non sol nell'amore
-servire qualcuno col capo nel sacco: trattarlo con ogni riguardo (anche con valore
e pertanto richiede cautela e delicatezza nel trattarlo, nell'affermarlo, nell'esporlo (
un desiderio, in una richiesta; trattarlo in modo sgarbato, scortese.
. v.]; sculacciare uno vale trattarlo da bambino, svergognarlo.
un argomento imbarazzante, passarvi sopra senza trattarlo. 12. avanzare progressivamente in una
025 in via d'esperienza cominciò a trattarlo seccamente e a dargli degli ordini.
principe la sicurtà della sua fede è un trattarlo da maligno. l. f.
, 2-v-267: « ben be', non trattarlo troppo male: è tuo padre »
in mano altrui, ma elli stesso trattarlo con le sue mani e guardarlo con grande
iii-123: non dico sfuggirlo affatto, ma trattarlo a punti di luna eccolo. ve'
- spendere con qualcuno certe monete: trattarlo in un 162: chi ha
. -fare buone spese a qualcuno-, trattarlo bene a tavola. pulci, 11-22
sommariamente o con un giudizio reciso; trattarlo superficialmente. monti, xii-6-265: ora
villana. -avere qualcuno nella stalla: trattarlo in modo rude e sgarbato.
sa, che io deliberata sono di trattarlo come merita e quello dargli che va cercando
portare, presentare, recare qualcosasul tappeto: trattarlo, discuterlo, affrontarlo, esaminarlo,
sa, che io deliberata sono di trattarlo come merita e quello dargli che va
ricevere nella sua casa il canova, e trattarlo con una magnificenza non facile a descriversi
in mano altrui, ma elli stesso trattarlo con le sue mani e guardarlo con
questo genere o specie di legge particolare trattarlo uniformemente con li medesimi termini di legge
far l'amor è avvezzo, / trattarlo con disprezzo, / discacciarlo da noi,
-prendere qualcuno per il suo verso: trattarlo nella maniera che maggiormente si confà al
2. trasformare un ambiente in museo, trattarlo come un museo. = deriv.
il suo avversario, si è limitato a trattarlo con sufficienza, a suon di battute