fuoco, non mangiare, ma trangugiare [li vediamo]; i quali imbrat
. -inghiottire, masticare amaro; trangugiare l * amaro calice: essere costretti
qualche bestiale animalaccio che se la volesse trangugiare. cellini, 1-60 (148)
. nievo, 684: mi convenne trangugiare in santa pace un beverone infinito di
all'alcole, gli vedemmo d'inverno trangugiare gotto su gotto di birra, per
arrivare alla castagna, bisognasse prima rodere e trangugiare tutte le foglie. imbriani, 2-53
arrivare alla castagna, bisognasse prima rodere e trangugiare tutte le foglie. 5
dalla bocca allo stomaco; inghiottire, trangugiare. - anche assol. savonarola,
, 1-164: gli vedemmo d'inverno trangugiare gotto su gotto di birra, per
di san pietro. 5. trangugiare avidamente, divorare, tracannare. -
a cui il prolungato digiuno fa sconciamente trangugiare intanto metà delle sillabe e strapazzare il
, e volendo un poco troppo sicuramente trangugiare un pezzo assai ben grandicello d'una
. ant. ingollare, inghiottire, trangugiare. - anche assol. angiolieri
nel gozzo: inghiottire, deglutire, trangugiare (un cibo, una bevanda).
. percoto, 14: senza poter trangugiare il tozzo che meccanicamente aveva imboccato.
: volendo un poco troppo sicuramente trangugiare un pezzo assai ben grandicello d'
nello stomaco, ingoiare; inghiottire, trangugiare, deglutire. jahier, 3-71:
, deglutire. -in partic.: trangugiare quasi senza masticare, divorare; ingoiare
inglutisci). ant. inghiottire, trangugiare; mandar giù nello stomaco, mangiare
un cattivo romanzo, gli è come trangugiare un'amara medicina in istato d'ottima
. -in partic.: inghiottire, trangugiare di malavoglia, con fatica.
ingozza. -in partic.: trangugiare, ingurgitare di malavoglia, a fatica
biglietti da diecimila corone. — trangugiare di malavoglia, a fatica (medicine,
(ingùvio). dial. ingoiare, trangugiare, ingollare. - anche assol.
nere, quando per confortarti ti fanno trangugiare un bicchierino di cognac. codice della
lume. 23. inghiottire, trangugiare. manzoni, pr. sp.
-mandare giù: inghiottire, deglutire, trangugiare (una bevanda, un cibo)
— scolare il moscione e trangugiare il cammello: badare alle minuzie e
ostico che avanti fa di me- stiero trangugiare. botta, 6-ii-305: sapeva la francia
pevere, fare della gola una pevera, trangugiare per due pevere: bere vino in
ingollare, ingozzare, mandare giù, trangugiare la pillola: subire con rassegnazione un
amara la pillola che ti costringo a trangugiare, continuo a raccontarti le impressioni ricevute
: preparato o ridotto in palline da trangugiare. pirandello, 8-462: sopportare i
pinse. -mandare giù, ingerire, trangugiare. a. pucci, 4-281:
: volendo un poco troppo sicuramente trangugiare un pezzo assai ben grandicello d'una sticciata
qualche bestiale ammalacelo che se la volesse trangugiare, e non ardiva appressarlese a una
bel destro si presentava ora di far trangugiare al pubblico italiano, arresosi d'altronde
brodo col rame / si voi trangugiare. = deriv. da povero
.. stare in aguato per vederlo trangugiare i recipe creduti da lui poter suscitare
inghiottire, ingoiare, mandare giù, trangugiare rospi: accettare, anche se di malavoglia
erano tempi in cui era necessario anche trangugiare dei rospi. ojetti, xciii-226:
per le vie, anche per non trangugiare insulti, che anche la plebe,
ciaron quivi a tirar sotto, / e trangugiare quella verde erbetta. 44.
lendo un poco troppo sicuramente trangugiare un pezzo assai ben grandicello d'una
con uso enfatico); ingollare, trangugiare. bianco da siena, 2-60
intr. (traggóggio). tose. trangugiare. luna [s. v.
traggoggire. = probabile alter, di trangugiare. traghettaménto, sm. il
tr. region. ant. ingoiare, trangugiare avidamente. — anche in un contesto
ven., probabilmente da accostare a trangugiare piuttosto che considerarla deriv. dall'ant
inghiottire. - in partic.: trangugiare un cibo, una bevanda; ingoiare
trangotto). ingoiare, inghiottire, trangugiare. -per estens.: mangiare con
trangugiàbile, agg. che si può trangugiare, tracannare; pronto per essere tracannato
. = agg. verb. da trangugiare. trangugialasagne (trangugia lasagne)
= comp. dall'imp. di trangugiare e lasagna (v.).
. trangugiaménto, sm. il trangugiare, l'inghiottire; ingurgitamento.
. v.]: 'trangugiaménto': il trangugiare. c. e. gadda
bicchierini. = nome d'azione da trangugiare. trangugiare (ant. tranguggiare,
= nome d'azione da trangugiare. trangugiare (ant. tranguggiare, trangugiare),
. trangugiare (ant. tranguggiare, trangugiare), tr. (trangugio)
, 1-iv-26: tutti al bere et al trangugiare siamo stati compagni. -inghiottire
2-ix- 129: lo si vedeva trangugiare le lacrime che non gli uscivan dagli
studiarlo alla prima sul serio, e trangugiare coraggiosamente il calice amaro. d'annunzio
terribile; che sa portare qualunque peso, trangugiare qualunque fiele. silone, 9-113:
guarda con spavento che autori ti bisognerebbe trangugiare. 8. sbaragliare il nemico
/ ch'ognun voleva e'cristian trangugiare / (e sopra tutto falserone orlando)
cercare la pubblica stima, e vorrebbero trangugiare la gloria de'passati, presenti e futuri
trangugiato (pari. pass, di trangugiare), agg. (ant.
affascinato. = nome d'agente da trangugiare. trangugiatone), agg.
trangugiatoli a. = deriv. da trangugiare. tranguire, tr. (
). ant. divorare avidamente, trangugiare in un boccone. malipiero,
uve. = alter, di trangugiare. tranguscire (trangusire),
stilistiche. gugghiari 'strangolare; trangugiare, divorare'. l. salviati
barilli, i-85: pel tanto bere e trangugiare egli [strauss] pigliava intanto l'
che consisteva nel costringere l'imputato a trangugiare un pezzo di tela versandogli acqua in
14 agosto 1957 piva aveva appena finito di trangugiare un bicchiere e aveva chiesto, anzi