aconito mortifero. marino, 12-25: trangugia coloquintida il dolore, / e bee
aveva, / tutti li mangia, anzi trangugia vivi. guicciardini, 53. insino
che merda fa di quel che si trangugia. buti, 1-719: 'la curata';
a questa pappa fava ed a questo trangugia lasagne. a. f. doni,
mangia poi, non come un guitto / trangugia il cibo, nò; ma gentilmente
. nomi, 9-4: imbotta e trangugia per due pevere. 4.
leva d'impacci, l'uccide e trangugia. arici, xxx-403: né tuttavia,
si 'ndugia, / ma non si trangugia. giamboni, 122: indugia la vendetta
/ che merda fa di quel che si trangugia. sacchetti, 87-15: per quanto
che merda fa di quel che si trangugia. buti, 1-719: 'le minugia'
trangugione, / venuto di hiperbora, che trangugia / gli uomini interi vivi in un
che bel negoziator di mogliazzi è 'l trangugia? monti, xii-5-256: ecco il
una ciò che davanti le si para trangugia, e questo si chiama siila,
che bel negoziator di mogliazzi è 'l trangugia! 3. che fonda il
l'amore è cieco: e ogniduno trangugia il suo vantaggio. = voce di
pillole e questa è la cura. trangugia queste pallottine prima. gaiucci [g.
a questo pappa fava ed a questo trangugia lasagne. varchi, 8-2-95: non si
si mette a bevere / ed imbotta e trangugia per due pevere. g. gozzi
è ingordo, / o come egli trangugia, o come bee! n. franco
lo stomaco al vino d'asti, trangugia d'un fiato un bicchiere di rhum
toglie di mano la scodella e si trangugia la minestra. ar digò
codardo / impiegato già in ritardo / che trangugia in fretta l'uovo.
rinaldeschi, 1-141: l'uomo stolto trangugia quello, ma 'l savio quelle
se tutti gl'innamorati fusser come 'l trangugia, voi altri servitori guadagneresti poco con
che merda fa di quel che si trangugia. boccaccio, viii-2- 188:
va'per lo scatolone. -aspettami, trangugia, che ora lo porto. buonarroti il
cerbero, specchio dell'ingordigia che tutto trangugia e strale della coscienza che punge.
cerbero, specchio dell'ingordigia che tutto trangugia e strale della coscienza che spunge.
che, letterariamente e contro suo genio, trangugia tutti questi ciotoli plebei e scabri.
cerbero, specchio dell'ingordigia che tutto trangugia e strale della coscienza che punge.
. da trangugiare. trangugialasagne (trangugia lasagne), sm. invar.
, a questo pappa fava e a questo trangugia lasagne. = comp.
che merda fa di quel che si trangugia. boccaccio, dee., 5-10 (
566: il goloso e il bevitore trangugia più volentieri solo, che dove sia
del fele e deu'assenzio che si trangugia? oliva, i-2-155: senza questo
vendetta si 'ndugia, / ma non si trangugia. 12. locuz.
becca 'l suo cervel o sei trangugia; / comunemente giudicasse ognuno / delle cose
trangugiatóre, agg. e sm. che trangugia; che mangia con grande avidità,
che merda fa di quel che si trangugia. idem, purg., 23-39: