. e il cagnolino gli entrò di tralice fra le gambe, e fra le ruote
braccia sì e sei no, ed in tralice, colla tendenza verso gli acquai.
: adocchiavano certe belle, sogguardandole in tralice: recidendo con lo sguardo d'un attimo
della persona stessa, che fissa in tralice, con la coda dell'occhio.
, chiamato il dente, solcato in tralice, cioè obbliquamente. il cane si pianta
sì e sei no, ed in tralice colla tendenza verso gli acquai.
disse; a giovanni sembrò lo guardasse di tralice. debragliata (debraiata), sf
chiamano, linea a schisa, in tralice, a sghembo, a sghimbescio. e
contro, gli dette una sbirciata in tralice e tirò a diritto. -direttamente
questo ponte sono alti e quadrati incrociati in tralice; è un succedersi di rombi geometrici
acquitrini e i giuncheti con fosse in tralice. mamiani, 1-230: un invernai torrente
vale: guardare di sottecchi, in tralice. francesco da barberino, 219:
mai schizzasse, a non tirargli in tralice perché se no ci s'impallina fra noi
in quel buio inesorabile, un po'per tralice, ecco triclini, in germania
d'altri pezzi tagliati dalla tela in tralice. moretti, ii-247: ricordo che
diagonale o a schisa o in tralice o a sghembo: passa per
: ella mi guardò un momento in tralice e quindi soggiunse con una grave civetteria
montanara, così incline alle guardate in tralice, c'era talvolta una più sfuggente
]: 'morsello ': treccia a tralice fatta con filacce di cavo usato,
quel buio inesorabile, un po'per tralice, ecco davvero il pianeta col suo
in donna. -di sottecchi; in tralice. pirandello, 7-336: guardava obliquamente
gaz. 5. che fissa in tralice, di sottecchio, torcendo gli occhi
-proprio di chi guarda di traverso, in tralice. guerrazzi, 7-331: adoprando l'
di sottocchio: di sottecchi, in tralice. francesco da barberino, iii-73:
ormeggio e di rimorchio (paglietto a tralice), come tappeto su scale, porte
', di etimo incerto; cfr. tralice. palicinesìa, sf. patol
taglientissimi, passeggiandola avanti e indietro in tralice, cioè obliquamente. 23.
gallina. manzini, 8-146: guarda in tralice il compagno pazzarellone. pavese, n-ii-58
e. cecchi, 7-63: volava in tralice, pesantemente, qualche anitra. cassola
davanti alle vetrine; e voltandosi in tralice, pronte alla critica; e al
in quel buio inesorabile, un po'per tralice, ecco davvero il pianeta col suo
un tubino piumoso e un po'in tralice sulla chioma rossastra. -ant.
gli acquitrini e giuncheti con fosse in tralice: sulle quali fosse si faccian delle
-guardare con la punta dell'occhio: in tralice. tozzi, vi-513: uscivano gli
da commettersi insieme sono ambedue tagliati in tralice, cioè obliquamente, sì che dalla loro
bene mozzare il capo vecchio un po'in tralice quando si pota. 2
a lui, anche se un po'per tralice si precisò, tessi, 10-81:
venendo dal golfo di corinto investiva per tralice la campagna. -non troppo intenso (
vitrei occhi azzurri che mi guardavano in tralice. emanuelli, 3-78: aveva li
liberarsi. -lanciare lo sguardo in tralice, di sottecchi su un oggetto.
un tubino piumoso e un po'in tralice sulla chioma rossastra. -di
, / se n'andò via 'n tralice, dar gran male, / a da'
alle due sentinelle che li sbirciarono in tralice. -leggere di soppiatto un testo
risentito. -di storto, in tralice; di sfuggita. guerrazzi, 9-i-66
scancio verso mezzodì. -lanciato in tralice (uno sguardo). firenzuola,
farci male. -di sottecchi, in tralice. chiose cagliaritane, 74: colle
961: paulo guardava, timido, in tralice. / lemiche egli attingeva dallo scollo /
della comprensione antica. -in tralice. imperiali, 4-530: il ratto
382: 'sgalemba': tirar la stoffa in tralice. 2. intr. essere
a sghimbescio o a schifa o in tralice, largo di sotto e stretto di sopra
volentieri di sghimbescio. -in tralice. moniglia, 1-iii-483: tu mi
sguincio con la pancia. -in tralice, con la coda dell'occhio.
furtive, con sguardo sfuggente; in tralice. -anche nella forma di o in
in quel buio inesorabile, un po'per tralice, ecco davvero il pianeta col suo
v.]: 'straliciare': tagliare in tralice. viani [in « lingua nostra
47]: 'straliciare': tagliare in tralice. 2. collocare di traverso
, e da un denom. da tralice (v.). straliciato
. strabuzzamento degli occhi; occhiata in tralice. a. f. doni
venendo dal golfo di corinto investiva per tralice la campagna. 5. che
con la coda dell'occhio, in tralice. e. cecchi, 5-205
scompare alla vista. guardo l'amico in tralice e arrischio: « non devi preoccuparti
class. trilix -icis (v. tralice). tralice (diffuso ma
(v. tralice). tralice (diffuso ma erroneo tràlice), sm
muri a traverso, o in tralice. lastri, i-228: se per la
i solchi, potrassi allora farlo in tralice, o in diagonale. guerrazzi,
guerrazzi, ii-287: mediante fasciature condotte in tralice per di sotto l'ascella destra,
e. cecchi, 7-63: volava in tralice, pesantemente, qualche anitra, come
verso la spalla e poi giù di tralice fino al ventre. -con valore aggett
un tubino piumoso e un po'in tralice sulla chioma rossastra. 2
ammiccante (rar. nella forma di tralice). graf 5-324: dentro
/ d'oro scialbo, guardandomi in tralice / ride il ritratto d'una figlia d'
ogni tanto, dava un'occhiata di tralice ai preparativi della ce na
; a giovanni sembrò lo guardasse di tralice. fenoglio, 5-i-993: pierre accompagnò jonnny
alle due sentinelle che li sbirciarono in tralice. = dal lat. trilix
9. che guarda di sottecchi, in tralice, di sbieco, inarcando le sopracciglia
di viso. -di trequarti: in tralice. pasolini, 3-333: poi si
. di traverso; di sottecchi, in tralice (anche nella locuz. per trèsso
un tubino piumoso e un po'in tralice sulla chioma rossastra. = comp.
. -voltata d'occhi: sguardo in tralice sfuggevole e ammiccante. d'azeglio,
.: con espressione torva, in tralice. pasolini, 3-250: il vecchio