: non udir le vanetate, che te traga a su'amistate: / più
: non udir le vanetate, che te traga a su'amistate: / più che
, s'imborsino, e se ne traga tre per la maggiore, et uno
, che il primo mecta 100 libre et traga 5 / 8 et il secondo mecta
, che il primo mecta 100 libre e traga 5 / 8 et il secondo mecta
/ ch'io priego morte me ne traga fore. poliziano, 6-285: io arei
faga: / doamilia pedoni a la soa traga / era ordenado. domenico da prato
di persone spicciolate, donde si cavi e traga lo scambio di chi rifiutasse e non
). tràccia1 (ant. traga, traza, trazza), sf.
d'avanti, -de la soa mala traga. 6. filo conduttore di
'sta noia me noia e me traga, / q'eu no trovo bontad qe
piegate riguardi in su, e cne traga un panno, se sia scolpita in una
, xcv-79: voi che me conforti e traga vita / d'una baldraca negra,
posteriore rimanga larga a la parte dinanti traga a l'acuto. g. capodilista,
, quando mestier li este / qe traga la coprea de stala en le foreste.
: non udir le vanetate, -che te traga a su ami- state: / più