vi s'ingrandivano e si fermavano a tormentarlo più distinta- mente e a bell'agio
a dismisura e ammagliarlo e morderlo e tormentarlo. 2. torcere, avvolgere
hanno rinchiuso il conte cenci, trastullandosi a tormentarlo con le più grottesche invenzioni. pascarella
: il dolore alla gamba è tornato a tormentarlo: gli rimuove « le trafitture che
continuo moto, senza lasciargli prendere riposo, tormentarlo colla fucileria e coll'artiglieria. de
, essere il boia di qualcuno: tormentarlo fisicamente e spiritualmente (in modo spietato
colpo, seguitai a stracciarlo, a tormentarlo brandello per brandello. fogazzaro, 2-200
cercare di catturare qualcuno; perseguitarlo, tormentarlo. boiardo, 2-6-47: sino al
il dolore alla gamba è tornato a tormentarlo: gli rimuove « le trafitture che
pigliare dalla corte e con esamine rigorose tormentarlo molto. davila, 200: comandò con
e lo stimolo della fame cominciava a tormentarlo; si affacciò alle ferrate, guatando
-far sentire freddo e caldo a qualcuno: tormentarlo, travagliarlo. ariosto, 42-55
non può peggio fare all'uomo che tormentarlo o giudicarlo a morte. anonimo,
'l mena, /... a tormentarlo. idem, purg., 23-17
metterlo in gravi difficoltà; assillarlo, tormentarlo. serdonaii, 9-82: perché i
gola qualcuno: assillarlo; angustiarlo, tormentarlo. carducci, ii-16-65: sono stretto
: schiaffeggiarlo. -al figur.: tormentarlo, danneggiarlo, angariarlo, farlo soffrire
perché una mosca impertinente ha tolto / a tormentarlo inesorabil, fera. di giacomo,
infermo non ha forze, è un tormentarlo fuori di proposito. monti, iii-195:
acqua, inventarono un nuovo ingegno da tormentarlo. 2. figur. comunicazione,
reo nuove funi offeriscono, tutti per tormentarlo, nuove maniere. g.
martello a qualcuno: farlo ingelosire; tormentarlo fingendo freddezza in amore. aretino,
-sottoporre qualcuno alla mazza: tartassarlo, tormentarlo senza pietà. giusti, 4-ii-621:
, / rispuose 'l mio maestro, a tormentarlo. idem, purg., 31-23
fiero pasto delle minuge di qualcuno: tormentarlo crudelmente. menzini, iii-122: se
crudeli e vigliacchi si prendessero il gusto di tormentarlo in mille guise, continuamente.
morire. -causargli acerbi dolori; tormentarlo crudelmente (anche con valore iperbolico o
quali [strida] non arrivava a tormentarlo a pari della languida mutevolezza di quella
1-116: costoro s'eran data parola di tormentarlo in ogni malvagia guisa e di ridurlo
, vi-284: era in suo arbitrio di tormentarlo di bel nuovo, non essendosi parlato
persuadere al padre che la smettesse di tormentarlo con questa scuola. -sostenere una
pene / preparate al mio cor per tormentarlo. sergardi, 1-336: sde- gniam
quando tinfermo non ha forze è un tormentarlo fuori di proposito. brusoni, 1-50
ingiurie e, ancor più, a tormentarlo mediante insinuazioni maligne, allusioni ambigue,
a qualcuno le pene del purgatorio: tormentarlo continuamente e aspramente. c. arrighi
, il costituire il reo, il tormentarlo e il punirlo di persona overo l'
nuove funi offeriscono, tutti, per tormentarlo, nuove maniere; chi come uomo
alla mezzanotte non rifinò la donna di tormentarlo. storia di stefano, 10-5: lo
. il legno sonoro, pria di tormentarlo con le dita a fine di farlo dilettar
, ned'essergli messo il nioco per tormentarlo, si paresse che mugghiasse più tosto
, non signorotti bassi e vicini per tormentarlo. = comp. da romano1
, non è da torcere né da tormentarlo in niun modo, e quella parte
-dominare irresistibilmente l'animo o, anche, tormentarlo, angustiarlo (un sentimento, una
non sia per se solo bastevole a tormentarlo, sarà di più tanagliato, scorticato
pone, non è da torcere né da tormentarlo in niun modo: e quella parte
alla mezzanotte non rifinò la donna di tormentarlo. bandello, 2-25 (i-921):
, non è da torcere né da tormentarlo in niun modo: e quella parte
il reo nuove funi offeriscono, tutti per tormentarlo, nuove maniere; chi come uomo