dare uno stramazzone in terra, gli toccò agguantarsi con ambedue le mani al tavolino.
mezzo del gran fiume. / non toccò fondo, ma con le man preste
aiuti e la mano al cavallo, egli toccò coi piè davanti la sbarra, ed
dell'estate le soffiò nella faccia, le toccò ogni vena, le scosse fin le
ii-75: fu in tale occasione che mi toccò la fortuna di essere ammesso al segreto
: entrambi erano bravi tiratori; turiddu toccò la prima botta, e fu a tempo
quando scoprì che eravamo due medici, toccò all'apogeo degli atti ossequiosi e ammirativi.
nel gran tempio della natura, mi toccò entrarvi di sfuggita e per la porta
: dopo tutte queste mie arroganze mi toccò un arresto così lungo, che ci
vi essendo chi gliela mettesse in assetto, toccò per sorte a me, che un
e dal calamaio ai guanciali una folla toccò e soppesò tutto quello che lì era
iii-52: la prima volta che mi toccò la sentinella, in quella monotonia dell'
: dopo due tiri di balestra si toccò il fondo di un torrentaccio in secco
maravigliosamente. caporali, ii-62: a me toccò per sorte un vetturino, /.
leggere, perché in quell'inverno mi toccò di star molto in casa ed anche a
). svevo, 5-32: si toccò con grande energia la tasca del petto
, col sarcasmo, col ridicolo; poi toccò a'borghesi, personificati ne'banchieri,
cesarotti, ii-160: dell'arpa mia toccò le corde; uscinne / suon tristo e
morir di stenti e di bastonate, gli toccò andare al servizio. pirandello, 5-272
. pulci, 19-43: una percossa toccò sì villana, / che parve una
'n terra si dispiana. / quivi toccò più d'una batacchiata, / ché 'l
, 1-47 (126): quel bertino toccò certe ferite d'importanza, le quali
chinò sul letto della figliuola e le toccò la fronte con la mano, come
non esce mai di fatica; e toccò bene a me. berni, 15-31 (
., i-539: e a quel socrate toccò in premio ch'ei beesse la cicuta
il fratoncello secondo, che gli toccò per sorte, e ficcò la freccia nel
questa mia, / mal cavallo mi toccò: / sol la vergine maria / sa
la nostra creatura. anche questa volta toccò a me di occuparmi della triste bisogna.
ne cruccia, / che non gliene toccò pure un boccone. ochino,
sarcasmo, col ridicolo; poi toccò a'borghesi, personificati ne'ban
correa menò botte da orbo, ne toccò, ma ne diede, e si salvò
di maniera. baldini, i-721: egli toccò alla brava della stampa, del governo
le brusciava, con rencriscimento grandissimo gli toccò il suo passionato cuore. de amicis,
scolorate, ovunque / il bruno le toccò vapor del foco. 11.
prefetto / (un prete) e mi toccò, prima, le spalle, / poi
di quell'anno di filosofia, mi toccò di andare per la prima volta al teatro
lei generosamente protetti,... [toccò] ad esso una bugìa d'argento
essere infranto. alfieri, i-70: mi toccò di albergare in ima bettolaccia posta nel
partir il butiro poi fra loro / ne toccò un per uno a concistoro. bandello
nievo, 92: qualche volta mi toccò girare qualche spiedata di uccelletti i quali
l'indiano; ma con tutto ciò mi toccò la sportula d'un giorno di camerino
abbia camerieri privati. collodi, 293: toccò colla sua bacchetta tutto ciò che era
l'orologio di portineria segnava appena il toccò e mezzo. non pareva vero.
trionfale era nell'immortale poesia dei salmi toccò una viva fibra del suo cuore.
degli scherzi prima di asti. ci toccò stare un'ora nella neve a bruciarci
, e leve leve / dell'arpa mia toccò le corde; uscinne / suon tristo
, e di ratti, sicché alla fine toccò al povero malato tener a portata di
. collodi, 765: per primo toccò al conte bastogi, che vi si vedeva
carroccio / inchinò il gonfalone. ei toccò i lembi. pascoli, 1006:
era spaventata mica poco, e ci toccò portarla a casa in carrozzella. emanuelli,
sì castissimo uomo, che mai non toccò né conobbe altra femmina che la sua
, ix-332: e fecesi innanzi, e toccò il cataletto; e coloro che il
nel gran tempio della natura, mi toccò entrarvi di sfuggita e per la porta
de roberto, 241: a voi toccò ufficio non meno superbo: dare all'europa
tutte e due le volte questa cerimonia toccò a due tristanzuoli che non ne aveano
tutte e due le volte questa cerimonia toccò a due tristanzuoli che non ne aveano
ugurgieri, 238: [ella] toccò le nare [dei cani] d'odore
figlio il biondo crine, / toccò l'ispide sete / de la faccia cervina
/ de la faccia cervina, / non toccò già del dilicato mento / la
usato intento. fucini, 424: mi toccò a fare il sordo tutto il tempo
antinori. alfieri, i-70: mi toccò di albergare in una bettolaccia posta nel
, / e, come debbi creder, toccò fondo; / ché, com'un
, finché per via del fresco ci toccò cantare al chiuso. sinisgalli, 8-52
verità la punta della lancia non lo toccò, ma passegli per lo costato sinistro,
di dio cadde dal cielo, e toccò le pecore e'guardiani, e arse ogni
314: qual chi de tesser suo toccò la cima / tranquilla e gloriosa ella ne
, quella misera sbiobbina asmatica e cisposa toccò a marco mèola di rapirsi, quand'era
, 169: anche quella sera toccò al capitano sandracca e a tre de'
, e 'l vicino alla grecia, toccò a coti: lo sterile, aspro e
giuntura della coscia: percioché quell'uomo toccò la giuntura della coscia di iacob,
qualche cosa che gli fosse utile. toccò tutti i mucchi delle carte che c'erano
di mano un bottone sul muro lo toccò facendo sprizzare un'onda luminosa che partiva
, testificalo quel verso virgiliano, ove toccò brevemente queste quattro perturbazioni: quinci temono
scandire endecasillabi. pirandello, 7-69: gli toccò, tuttavia, a combattere un bel
messero tutti sotto coperta; a me toccò a stare nella capitana, nel luogo
affari suoi. bocchelli, 1-i-399: ora toccò a sca- cemi mentire, di malavoglia
, ii-890: non la madre mortai toccò le piaghe, / né le lavò,
conta. fecero la conta, e toccò a ghersi, che si rifiutò.
tutto. svevo, 2-509: le toccò con la mano la spalla. allora ella
3-12: quando la barca di 'san giuseppe'toccò il primo porto, l'uomo,
; e che di questi la parte che toccò al magnifico lorenzo, la facesse da'
fu poi lo stesso, quando mi toccò di albergare in una bettolaccia posta nel più
42: ma con tutto ciò mi toccò la sportula d'un giorno di camerino
alle controversie forensi. botta, 4-1080: toccò eziandio il tribunale eretto per giudicare le
la piaga, e se'venuto meno; toccò te, e conturbato se'. ovidio
m. villani, 2-48: la lettera toccò molto e bene i vizi de'nostri
tutte e due le volte questa cerimonia toccò a due tristanzuoli che non ne aveano
l'ispirazione. poi... toccò lievemente le corde con l'arco per accordarle
di questi due sopraggiunse la tosse; toccò all'altro a regger tutto il coro.
il cuore. pavese, 5-136: toccò a massaro lanzone spiegarle che un cavallo
una revisione generale dei cottimi, gli toccò, per far tornare non si sa
giusti, i-236: sabato sera mi toccò in sorte nel ballare una culata da
fare degli scherzi prima di asti. ci toccò stare un'ora nella neve a bruciarci
. nievo, 169: anche quella sera toccò al capitano sandracca e a tre de'
della sua potente / verga l'eroe toccò. s'inaridisce / la molle cute,
di quell'archibusata ch'io dissi ch'egli toccò, portava a canto una daghétta solamente
, uno ch'era indemoniato, perawentura toccò la dalmatica sua, cioè il vestimento
collodi, 293: [la fata] toccò colla sua bacchetta tutto ciò che era
, paggi e servitori; e così toccò egualmente tutti i cavalli. deledda,
a me e a un'altra cugina toccò di accompagnarla come damigelle di onore.
i grandi) da giunio lupo senatore toccò un'accusa di maestà danneggiata, e
me il cor fisse, a voi non toccò il manto; / voi non sentite
di quell'anno di filosofia, mi toccò di andare per la prima volta al teatro
. ferd. martini, ii-1-1157: toccò a lui decifrare il telegramma che recava
(i-21): il figliuolo del re toccò gentilmente lo scudo del senescalco, e
13-54: della parte di patrimonio che mi toccò dalle divisioni con le mie sorelle non
giaceva e avea febbre. e egli toccò la mano sua; e fu deliberata,
o come donatore della corona, onde gli toccò la sua parte nell'aura popolare,
lancio sì che il dardo non lo toccò, e tutti e'dardi schifò per destrezza
il turacciolo saltò con una forte detonazione, toccò il soffitto e ricadde sul letto di
diceria breve e succosa, in cui toccò della povera maiotta e poi discorse delle
ore, nel quartiere dei gramatici si toccò la campana all'armi: onde i virtuosi
d'amore 11 pronunziare che quanto si toccò da omero, tutto si cangiò in
sciogliendosi, ricomponendosi, mu toccò. difforme, / italia mia! che
di questo stile da crearsi, mi toccò in sorte di errare assai lungamente brancolando
si disse quella porzione dell'apulia che toccò a diomede; e * diomedee '
e, voglia o non voglia, toccò allo zio esserle padrino, del che ebbe
elea, dove il tempio era, toccò a pentilio re loro, e ce n'
discolorò le gote / spesso il toccò di passion profonda. montale, 2-75:
5-568: di balocchi a me non toccò nulla. ci dissero, un altro giorno
ostinato combattimento d'ambe le parti, toccò la vittoria al re carlo; e per
. pulci, 19-43: una percossa toccò sì villana, / che parve una
gini che tal, poi che cadendo / toccò la terra, il paladino fosse.
muse, alla mercatanzia diede bando. toccò certamente nel vivo la risoluzione di giovanni
diti. faldella, 3-23: essa toccò poi il cielo con il dito, quando
atticciate. pavese, 4-266: me ne toccò un gruppetto di dodicenni, e fu
: sedutosi in faccia all'oste, lo toccò dolcemente nel gomito. -siete voi?
doriese vergine i ginocchi / abbracciò, toccò il mento e domò l'ire.
: una donnaccia, la zingara, toccò con la punta dell'indice il lembo delta
una ferita / con un taglio attraverso / toccò in mezzo alla vita, / non
agli elementi; / né, chi morte toccò, più teme affanni. -essere
sostanza del fegato. verga, 1-136: toccò vivamente la regione epigastrica che tradì
ore, nel quartiere dei gramatici si toccò la campana all'armi: onde i virtuosi
, la parte che a ciascun ne toccò non poteva esser tale che non avesse
scettica snervata, fra la quale gli toccò consumare la vita sua. rovani,
b. davanzali, ii-152: quando toccò a elvidio prisco, eletto pretore, pronunciò
tentò d'escu- sarlo con dire che toccò liberamente non il fondo del cristianesimo,
quella sera in cui il pubblico delirio toccò la sua massima espressione al di lei
iii-192: questa rotta che ottone ii toccò in calabria, di poco fallò che
, 3-99: la felicità ch'eran vive toccò l'estro del babbo. e ne
, iii-192: questa rotta che ottone ii toccò in calabria, di poco fallò che
verità. ariosto, 43-120: né toccò tasto ove sentisse suono / altro che
e stradiciuole di napoli! ricordo che toccò anche a me, una volta, di
scettica snervata, fra la quale gli toccò consumare la vita sua. cattaneo, iii-1-21
giusti, ii-265: ozio ingrato che mi toccò a succhiarmi qua per tre anni
, acciocché si riparassino i bastioni, toccò ad anguillotto pisano ed a francesco de'
fatato, ch'avea in mano / toccò la terra, e fece uscir un fonte
vacanze di quell'anno di filosofia, mi toccò di andare per la prima volta
valsente di fiorini vili®, ne gli toccò più di ml; per lo concio
, i-854: fu lui che gli toccò staccare suo padre dal portone quella mattina
, uno ch'era indemoniato, perawentura toccò la dalmatica sua, cioè il vestimento
): ancora anguillotto nel medesimo tempo toccò una ferita inel braccio dritto, che
fare degli scherzi prima di asti. ci toccò stare per un'ora nella neve a
bel giovane, e sì gli toccò le labbra con un ferro medi
essenza di questo stile da crearsi, mi toccò in sorte di errare assai lungamente brancolando
fecero tanti spicchi, e a me ne toccò uno ed era dolce come un fiale
. fucini, 692: grave lotta toccò al mio gracile corpicino da una fiera
chi l'alto punto / della virtù toccò. d'annunzio, v-1-474: afforzatela
, descrisse una specie di curva, toccò acute risonanze, quindi colò, si ruppe
caporali, ii-82: gli occhi mi toccò con certo latte / appropriato per levar
g. villani, 1-61: toccò un olmo ch'era secco nella piazza
vien via il fratoncello secondo che gli toccò per sorte e ficcò la freccia nel bersaglio
faccia fresca tutte queste bugie, si toccò il naso e si accorse che il
7-7: per via del fresco ci toccò cantare al chiuso.
giorno dal furore dei popoli, appena toccò lodi, appena vide salvo il ponte
/ fin a quel dì ch'a lei toccò la sorte. g. rucellai
con la sorpresa che toccò al povero copler. soffici, v-2-618
della sua squadra l'aspettavano. si toccò il berretto con due dita, e
i gattucci, e la madre noi toccò; e 'l giorno seguente...
lembo, quando / l'emorroissa lo toccò. 3. con riferimento all'
angiolo, col quale combattè, gli toccò e fecegli infracidare il nerbo della parte
che egli imprigionava dentro di sé, toccò gli estremi, e quell'avanzo d'
(i-21): il figliuolo del re toccò gentilmente lo scudo del senescalco, e
ariosto, 18-118: de lo scudo toccò l'orlo a pena, / che lo
getto, e fu quegli a cui toccò a finire e gettare il maraviglioso ornamento
. caporali, ii-62: a me toccò per sorte un vetturino, / con staffe
cristiana / [pascal] animoso toccò le mete estreme; / ma nell'orrida
secondo, / che dandoli nel petto toccò il core, / onde morì. ariosto
mandato dal pontefice,... toccò [li pregioni] in segno di
5-568: di balocchi a me non toccò nulla. ci dissero... che
1-460: ebbe guida gli dei; toccò le vaste / regioni de'liei,
de'suoi fanti... ne toccò sette [di archibusate] e non gli
veleno. collodi, 293: toccò colla sua bacchetta tutto ciò che
sur una di quelle, guardò, toccò, e trovò ch'era farina. -grand'
, 1-20: il grazioso iddio gli toccò il cuore in modo che incominciò a
alla mensa del malcapitato; e a leoni toccò la sua parte. 5
: ma di quelli ciascun, cui toccò in sorte / di guardare il granaio,
imbevuti di odori,... mi toccò quasi subito a scoppiar dalle risa.
vivande e i convitati, e a lui toccò la testa di vitella di latte.
simili a biade / lussurianti / che non toccò la falce / ma che divora il
i-217: tutto dove quello panno il toccò s'arse e abbrucciò e impostemì in
dalla maraviglia? siri, iv-1-706: [toccò] al re cristianissimo un sì bell'
venisse a infantescarsi, e la toccò e la ritoccò più di dieci volte.
viani, 14-248: la rimonta delle scarpe toccò a me, ed io feci un
, 9-125: quell'angelo... toccò lo nerbo della coscia di iacob e
ad ingarbugliar visi. oriani, x-16-165: toccò ad olga, come donna, mandare
sempre inghiottivano. borgese, 1-360: toccò appena cibo al ristorante della stazione, perché
, 25-3: come il primo uomo toccò il legno vietato, di subito,
, comecché gli paresse ostico, gli toccò a ingoiare. idem, 4-739: la
: al cardinale mazzarini accompagnato dal protomedico toccò spiegare alla maestà sua il caso atroce
viani, 14-248: la rimonta delle scarpe toccò a me, ed io feci
dalle monache dei differenti conservatorii mi toccò subire le più sconce ed umilianti ripulse
: partito che fu, l'intemerata toccò a lui; e la signora si sfogò
cominciamento iscoprirsi di benevolenza acquistare, anzi toccò la somma di sua intenza per dar
suo favorito, /... / toccò la corda con i suoi intermedi /
che più sentivo penetrante la piagatura, toccò procurar quei rimedi più cauti che dovevano
con molto strepito, ed a lui toccò un manrovescio sulla faccia, ma solenne
che invidiata. nievo, 4-263: mi toccò l'invidiato martirio di restarmene sette ore
; perché la sorte incontrata a lui toccò egualmente a san vincenzo de'paoli, a
: / la più piccina a lui toccò la mazza. -letter. seguito
. i ma come prima la lancia il toccò, / nel core e nella faccia
. prisco, 5-82: lui si toccò quasi automaticamente la testa, quel grumo
tanto odore rendette, che chiunque lo toccò non potette per gran tempo, per
: il bilancio dello stato non solo toccò il pareggio, ma offerse crescenti eccedenze
repubbliche italiane. cinelli, 2-327: toccò a tommaso di accompagnare alcuni ufficiali inglesi
della legislatura. cantoni, 568: mi toccò soltanto la seconda metà di una breve
carroccio / inchinò il gonfalone. ei toccò i lembi. pascarella, 2-
, 400: quella disgraziata donna che gli toccò la libecciata, dallo spavento e dalla
volgar., 5-317: de'consoli toccò a cornelio gallia, ed a minucio pervennero
. cavalcanti, i-329: già non vi toccò lo sonetto primo, / amore à
che, con mano lisciandola, li toccò la barba,... lo commosse
spazzate soltanto da burrasche livide, stefano toccò il fondo della solitudine. -bianco
in egitto. savonarola, iv-149: toccò il loculo [del fanciullo morto].
si vide che la mortai luga / toccò di morsanal la sua vecchiezza.
tutto pasto, fu tratto la sorte e toccò il primo aringo al trombetta. grazzini
a biade / lussurianti / che non toccò la falce / ma che divora il fuoco
d'annunzio, v-1-398: il sole toccò una fila di gavette lustre. pirandello
vicenda intricata. brusoni, 9-43: toccò finalmente al caso, grande artefice de'
tra loro sortizione, a comellio della navi toccò il governo ed a gaio duellio toccò
toccò il governo ed a gaio duellio toccò la guerra di terra. -uscire
i biografi miracolosamente sanato delle ferite, che toccò mortali da malatesta, andreuolo niccolini,
al loro maifortunato predicatore [savonarola] toccò d'essere bruciato vivo, e le
questa mia, / mal cavallo mi toccò: / sol la vergine maria / sa
: fattala sedere presso di sé, egli toccò il suo candido petto e le sode
, 20-126: ella in guisa a lui toccò l'elmetto, / che stordito il
, acciocché si riparassino i bastioni, toccò ad anguillotto pisano ed a francesco de'
dico ch'io vorrei costei; -e toccò drusolina per lo manicone della guarnacca.
pucci, cent., 1-13: africa toccò in parte dopo questo / a can
zanobi si guastòe, sicché il corpo toccò l'olmo; e a mano a
di dieci miglia. / pur finalmente toccò lor la mano, / e quanto può
: venne alle mani con bertino e toccò in su la prima giunta una ferita.
margo de 'l prato il duro aratro / toccò scorrendo. ungaretti, 9-41: così
passa ». nievo, 4-263: mi toccò l'invidiato martirio di restarmene sette ore
dovete stimar persona bassa, in passando le toccò un poco un braccio, come sogliono
magalotti, 9-1-4: l'altra mattina toccò molto della stima che egli faceva de'
d'annunzio, v-1-398: il sole toccò una fila di gavette lustre. passavano
vetture nelle rotaie malferme. il sole toccò una pala, una mazza ferrata, un
, per averlo / che la bocca toccò de la fenice; / tu li vai
putirò poi fra loro, / ne toccò un per uno a concistoro. b.
mortai giudicio, / subito il mio signor toccò la mente / a chi doveva far
per fare gabbia per incarcerare esso merlo, toccò, infra l'altrui rami, al
ai tempi, all'ambiente in cui gli toccò vivere, alla piccola e retriva e
biografi miracolosamente sanato delle ferite, che toccò mortali da malatesta, andreuolo niccolini,
sollecitudine, che a porco lento non toccò pera mezza. -le pere mezze
del mio amico... mi toccò insino alla midolla del cuore. s.
per la milionesima volta, millo si toccò i capelli e lisciò i baffi.
soranzo, li-1-122: trattò tutto quello che toccò al suo ministerio con grandissima prudenza.
a mira tanto alta ch'a pena toccò le lancie degli ungheri. datila, 338
parroco bagnò il dito nella saliva e toccò i piccoli orecchi rosei proferendo la parola
bernari, 3-352: 11 marchese si toccò con due dita le tempie a mo'di
altra risposta, se non che si toccò la barba. acciainoli, 1-3-173:
pur finalmente, mezzo sconquassato, e toccò modestamente 11 campanello, aspettando quel che
lo prese per la mano e intanto gli toccò il polso: ma e'non potè
modàccio. busini, 1-123: quando toccò ai collegi, fecion dire a lionardo
. simintendi, 2-211: l'amore toccò lo rozzo petto d'amendue: ma
poche volte che l'abate zanella toccò in versi il tasto della politica
io rimasi immobile guardandolo. non mi toccò. l'altra fece appena appena l'
magalotti, 9-1-4: l'altra mattina toccò molto della stima che egli faceva de'miei
. giuglaris, 3-73: chi le toccò [le spoglie di stefano] chi
marco incominciata / l'avea, che toccò a lui sì degna cosa. scambrilla
mano: / la più piccina a lui toccò la mazza. / egli teneva il
morelli, 315: questo mordace rimprovero toccò ariovisto di tal maniera sul vivo che gli
fece chiamare... / e le toccò la mano e le fé a torno /
si vide che la mortai luga / toccò di morsanal la sua vecchiezza.
. pallavicino, 6-1-128: al quale toccò la mortificazione d'esser rimosso dal suo
nipote d'oran- ges... toccò una moschettata ne'membri genitali.
. f. doni, 4-27: toccò alla volpe d'andare in bocca al fiero
. nievo, 1-356: a me toccò qual campo di battaglia matrimoniale, e
, 4-89: per una maledetta fatalità mi toccò restar in muda come una quaglia quasi
un veronese col procaccio a napoli gli toccò per buona sorte a cavalcare una mulla
di meglio, lxxxviii-n-136: grattando mi toccò la masserizia, / che qual tu debbi
13-iii-51: se voi sapessi quanto e'toccò el naso di questo popoletto vi maraviglieresti
novella: / fior che ancor nebbia non toccò né gelo. mazza, iv-27:
quella lusca negretta..., toccò il primo aringo al trombetta che..
questo villano atto pieno di somma crudeltà toccò... l'animo del padre di
per l'altrui conversione, in cui gli toccò sì minima parte che a fatica supera
fu ella cosi alto levata che appena toccò le cime delle lancie de'cavalli. relazione
non mi nuoce; / quello che mi toccò, più non mi tocca. landolf
di meglio, lxxxviii-n-136: grattando mi toccò la masserizia, / che qual tu debbi
di mano un bottone sul muro lo toccò facendo sprizzare un'onda luminosa che partiva
disse che m. lepido, cui toccò quella provincia, s'elegesse un operaio a
zelante attenzione in tutte l'operazioni che toccò loro in sorte d'esercitare in tale applaudito
piccolomini. caro, 5-45: questo loco toccò pericle ne la sua orazion funebre,
trovò aquilante; / e de lo scudo toccò l'orlo a pena / che lo
, e credo che anche ai pacieri toccò qualche botta. -con uso aggett.
611: girato verso la sicilia, toccò l'isola favignana, dove, non
città. fagiuoli, vi-75: chi non toccò il moschetto... /.
. -disse, accostandosi. e mi toccò la fronte con la palma della mano
parca che veniva. e la parca lo toccò... e gli disse -basta
maligne. nievo, 3-38: toccò con mano i mali effetti delle calunnie
tortelli alla lombarda, uno de'quali toccò fra ghiotto e la comare, cominciò egli
ne quello che di sì fatto argomento toccò il balbo è più che una particella dell'
il butiro poi fra loro / ne toccò un per uno a concistoro. p.
, la parte che a ciascun ne toccò non poteva esser tale che non avesse
irata destra / se tonò / non toccò / basso mirto, umil ginestra,
migliore e la maggiore quella parte che toccò a cesare. -patire violenza:
vino. cassola, 3-123: le toccò star lì una mezz'ora buona,
, 6-9: a m. giunio bruto toccò la pretoria urbana e la peregrina.
di quel dolore timido e peritoso le toccò il cuore. bocchelli, 18-ii-521: il
viani, 14-248: la rimonta delle scarpe toccò a me, ed
..., ma pertanto a me toccò la volta, perché la cosa.
medici-gonzaga: ii-112: entrando nella camera toccò con mano che il membro dell'altezza
b. corsini, 12-103: botta toccò... così importuna / su 'l
che più sentivo penetrante la piagatura, toccò procurar quei rimedi più cauti che dovevano
. onufrio, 214: a rosa toccò di... trattare sua madre
disse tanto piano, che non ne toccò a tutti'. le terre in pianura
fosse fatto interprete; ma il conti toccò dove il dente duole, toccò la
conti toccò dove il dente duole, toccò la questione della proprietà, che più importa
molto su questi grandi poderi e poi toccò dei fastidi della vita cittadina.
punta delle dita chiuse a pigna e toccò devotamente l'immagine del salvatore che camilla
1-vi-425: in una ventina di giorni mi toccò visitare tutti gli erodi e tutti i
venne meno / subito che piombato il suol toccò. g. gozzi, i-15-78:
razione d'applausi, l'aw. geminardo toccò col gomito il fratello, perché attaccasse
sé e persuaso della capacità sua che toccò all'altro di mettere le pive nel sacco
per lor quei pochi avanzi, / toccò de'piè nell'arsenal del vento. manzoni
cardinale, a cui per poco non toccò il papato nel conclave onde uscì pio
fermo e lucia, 54: la consolazione toccò al figliuolo, ma fu corta perché
impressa sede, / meriggio indeclinabile / toccò l'ascesa fede, / poi ch'ebbe
e numismatico. breme, 160: toccò [il valperga] il fondo d'
della francia. cattaneo, vi-1-217: si toccò pure della riforma degli studi ecclesiastici,
quale porco fa l'ultimo prescio e sì toccò al mio compare tito che ci aviva
impiegare dei fantaccini, e a me toccò proprio il bell'incarico (fi spendere
buone... aprì il cofano e toccò i poli della batteria con la lama
d'infamia publicati contro di noi, toccò mille volte il polso agli autori che maneggiaron
a giògoli. guicciardini, ix-81: toccò a me el podere della massa col
13-iii-51: se voi sapessi quanto e'toccò el naso di questo popolétto, vi maraviglieresti
coll'aria frigia alcuni giovani ubriachi, toccò la dorica e li calmò in un
rimase in sua terra: a tirreno toccò a procacciarsi paese e l'uno e
migliore e la maggiore quella parte che toccò a cesare. p. a. cappello
irata destra / se tonò / non toccò / basso mirto, umil ginestra, /
padroni della galea divisa la preda, toccò per avventura, tra l'altre cose,
quale porco fu l'ultimo prescio e sì toccò al mio compare. sannazaro,
senato et del populo romano, il quale toccò al signor giuliano cesarino giovanetto di nobilissimo
e. cecchi, 7-82: mi toccò per compagno un giovane brasiliano, giornalista
dico ch'io vorrei costei -, e toccò drusolina per lo manicone della guamacca.
prima esecuzione volle fosse pubblica, onde toccò alle milizie francesi presiederla con loro ribrezzo
apersimo le braccia a riceverlo. invece ci toccò stringerci al cuore un pretoccolo del friuli
per amministrare la ragione tra 'cittadini toccò a pomponio, tra 'forestieri a p
rimase in sua terra: a tirreno toccò a procacciarsi paese. 4.
verso el centro l'altra octava parte, toccò al secondo spa zio in
quando la vergin santa e gloriosa / toccò, salendo a dio, la terza
iii-10-367: del resto, dove il boccaccio toccò del gloriarsi di firenze nel nome di
, comecché gli paresse ostico, gli toccò a ingoiare. -sciogliere da una
i reggimenti. guerrazzi, 1-788: toccò a lui la parte che prospetta roma
accompagnato dal protome dico, toccò spiegare alla maestà sua il caso atroce dell'
dovè ritornare in corpo terreno e gli toccò di cappar la sorte al tribunal delle
a se medesimo. assarino, 19: toccò... alla catalogna il reggente
braccianti scostò la testa dal muro, toccò il braccio del compagno e questi volse alla
, 4-21: alla fine lo sprone lo toccò forte e gli punse la fantasia di
per lor quei pochi avanzi, / toccò de'piè nell'arsenal del vento: /
, mia vita: / non mi toccò la punta delle dita. verga, 2-350
, 14-248: la rimonta delle scarpe toccò a me, ed io feci un vero
con la mano con cui si aveva segnata toccò le dita al bambino, gli fece
quanto rallegrar vedemo e porti / dove toccò, perch'or lo cuopre tonde / tanto
, 8-654: a suo tempo alla gna toccò di vedersi bombardata per quistioni doganali.
: noi eravamo una quindicina, ci toccò far da agnelli e stare zitti zitti.
, 2-xiv-190: in ragione di quota parte toccò alla città e ducato di milano u
: orestilla, mezo racconsolata, gli toccò nuovamente il polso e, sentitagli la
in esso [in dante] radice e toccò cima / la gloria del linguaggio il
. manzini, 18-245: il primo premio toccò a lei... una medeglia
raccontare e imitare. faldella, i-5-278: toccò ad autorevoli testimoni della scena..
marmorei ponti / in che l'arte toccò l'ultimo segno. -diventare meno
. p. fortini, ii-1-423: le toccò la mano e in tal maniera si
bibbia volgar. [tommaseo]: toccò lo nerbo della coscia di jacob, il
dette rede avranno pagato la parte che toccò loro de rifare de le case.
onesto diletto disponga. erizzo, 3-128: toccò il reggimento del giorno a messer camillo
sua cetra, e lieve / la toccò, poi, forte intonò la voga /
de quali... non volendo rendersi toccò di molte coltellate. -cedere o
: don gennaro stese la sua e toccò una mano gelida e un po'molle
momento che fui requisito e che mi toccò andar a como alla visita, io non
fu da noi scritto, quando ci toccò favellare delle leggi di ruggiero, riprovando
ebbe alcuno che gentilmente insieme e dottamente toccò la perfezione della vista nell'occhio nero
, 4-125: egli mi guardò, si toccò la falda del cappello e mi seguì
notizia). faldella, i-5-278: toccò ad autorevoli testimoni della scena..
, i-158: don gennaro... toccò una mano gelida e un po'molle
completamente. svevo, 2-510: si toccò il petto, come se in quell'istante
: lodato sia il cielo che le toccò il cuore e la ridusse perfettamente sulla strada
fiate giocarono a le braccia, e sempre toccò a la donna a perdere, con
segno dunque che la pittura greca toccò una perfezione sopra quella della scultura.
le dette rede avranno pagato la parte che toccò loro de'rifare de le case.
in se medesima a stringere e non toccò più nessuno altro edilìzio. -allentato
1830, ma la scorsa notte il termometro toccò radi 12 sotto zero, ch'è
col d'aada. poco dopo però toccò anche a lui, non ostante le
vi era. si avvicinò moltissimo, toccò, con le mani, le coltri un
rimbrotti e le lavate di capo che mi toccò subire. fogazzaro, 7-86: l'
annidino, l'aveo al petto quando mi toccò fusamente. de amicis, i-1008
viani, 14-248: la rimonta delle scarpe toccò a me, ed io feci un
, 2-xxiv- 852: questa massima toccò il cuore di freind, ma egli
sola parola al letto di morte mi toccò e per quella lo rimpiango sinceramente.
, la parte che a ciascun ne toccò non poteva esser tale che non avesse
sbattere a vienna. ma il fulmine gli toccò rinfoderarselo. e così...
611: girato verso la sicilia, toccò l'isola favignana, dove, non usata
della vendetta milanese oltre le alpi e toccò a rabbia il cuor di federico che,
acciocché si ri- parassino i bastioni, toccò ad anguillotto pisano ed a francesco de'
morì in roma. botta, 6-ii-200: toccò le sponde di questo fiume, quando
scarne, si levò per abbracciarmi, mi toccò le braccia e le spalle, mi
.. per fiorenza, al quale mi toccò per buona sorte di fargli compagnia,
aretino, 20-281: a la comare toccò lo stare in mezzo de la balia e
d'annunzio, iv-2-760: il battello toccò la riva di fu- sina. riscossi
gli aculei di un istrice e gli toccò rituffare la testa nel catino. bemari,
gli aculei di un istrice e gli toccò rituffare la testa nel catino.
agli elementi, / né chi morte toccò, più teme affanni. -sminuire
se gli feciono incontro e a tutti toccò [l'imperatore dei greci] la
diceva il rosario, per cui gli toccò pure di rosarieggiare. = frequent.
cravaliz [gómara], i-147: toccò al quinto del re vinti sei millia
e jourdan a vittoria, dove questi toccò una rotta e una perdita in uomini e
si rovesciò la sedia, e a me toccò la grave disgrazia di restarmi rotto e
/ e, come debbi creder, toccò fondo, / ché, com'un tratto
come un alpinista, finché toccò sulla spalla il pilota, lassù
il bacillo s'insedia qui » si toccò il grosso ventre e lo stomaco « entra
1 di gennaio 1423, mi toccò a me proprio fiorini 1100. g.
gola. onufrio, 214: a rosa toccò... di trattare sua madre
sedere. si salivo il dito e toccò te orecchie della creatura. -intridere
: versandosi il lor sangue, dovunque toccò tinse di color sanguigno. ottimo,
ii-254: nel dividere la preda ne toccò tanta a ciascheduno e furono sì sazi
fece tante e tante ne fece che toccò d'una lancia da pozzo nella
, quella misera sbiobbina asmatica e cisposa toccò a marco mèola di rapirsi, quand'
mio marito, ieri sera, mi toccò bere i diciassette ponci ch'egli aveva
roma?... a noi toccò una buona sbruffata di neve.
: gli si sbucciò un piede e mi toccò a portarmelo a cavalluccio.
). pulci, 19-43: quivi toccò più d'una batacchiata, / ché il
. bartoli, 1-1-70: quando il gama toccò la prima volta le indie, il
, i-12: in prima ei non toccò pure delle specie variabilissime di scarpe,
immaginare la lavata di capo, che toccò al baccellone del confidente! gli epiteti ameni
scarlatto, né sempre il naso si toccò col mento, e non fui sempre serva
della fortuna che al « fanmlla » toccò. b. croce, iv-12-252:
il comico... rare volte toccò il fondo dell'umanità, e sopr'esso
m. cecchi, 19-20: e'mi toccò ad aver con tanta roba / a
, 9-125: quell'angelo... toccò lo nerbo della coscia di jacob e
invèr filena mossa, / il manto sol toccò lenta e leggera. leandreide, lxxviii-ii-286
agitò quel capo, sfregò le guance, toccò le palpebre. pasolini,
che l'infante, vedutolo scoperto, gli toccò con due stoccatele calze ed il cappello.
della fortuna che al « fanfulla » toccò. pirandello, 8-367: io non posso
giunse pur finalmente, mezzo sconquassato, e toccò modestamente il campanello, aspettando quel che
nievo, 169: anche quella sera toccò al capitano sandracca e a tre de'
frusta. nievo, 4-263: mi toccò l'invidiato martirio di restarmene sette ore
ne scordo dei giorni neri che ci toccò passare quando la signora costanza si rimaritò col
. parise, 11-38: l'uomo toccò la pelle della ragazza: era soda,
. svevo, 1-116: ad alfonso toccò scrivere piccole lettere italiane di scritturazione,
le strade, e che la scrittura toccò il suo fine piu allegramente. particolarmente questi
un suo ragazzo che il governava, toccò il premio de le promesse speran- zali
: ponti / in che l'arte toccò l'ultimo segno. diminutivo di 'segno',
i-57: ecco la semiseria scena di cui toccò assistere nel fare il contratto. nievo
spazzate soltanto da burrasche livide, stefano toccò il fondo della solitudine. 2
mie dita provarono quando qualcosa di vivo toccò il sensibile dei polpastrelli, quel che
entrò alla visita dell'ammalato, gli toccò il polso, ma non volle proferire una
le carte. pratolini, 2-290: toccò a mario a servire; si fecero altri
quel che si disse, a lui toccò pochi di cotesti dinari, perché il detto
ammaccato. fenoglio, 5-i-1179: si toccò in una tasca ed estrasse la tabacchiera
go a cui è tenacemente legata. toccò il fondo. faldella, 9-177: non
lucido elmo sguizza, / che scarsa toccò quel proprio nel monte; / ruppe
e di una soave ingenuità, mi toccò vivissimamente nel cuore. -ragazza che
giornale, credo, di giovani mi toccò a leggere l'altro giorno che mancavano i
, in simili casi tribunalizi, lo smacco toccò ai poveri avvocati accusatori.
di palazzeschi, il grande successo che toccò a quel libro fu presto smorzato e
sopracorpo in detta ragione, del quale toccò a me aggiugnere fiorini trecento larghi.
, 1-99: se a qualche misero toccò la sventura di avere ad alienare il suo
collega era solo al mondo, gli toccò di sorbirsi le giornate d'ospedale e molto
messer maffiuolo ch'era il maggiore, toccò parma. s. bernardino da siena
padroni della galea divisa la preda, toccò per avventura, tra l'altre cose,
la designazione. forteguerri, 13-89: toccò la sorte a un pescator cortese, /
loro sortizione, a comellio delle navi toccò il governo ed a gaio duellio toccò
toccò il governo ed a gaio duellio toccò la guerre di terra. giannotti, 2-2-110
e posto ogni uno all'ordine, toccò al re un gran prato che, steso
, i-155: la prima volta a me toccò a far questo, / che ch'alia
. muratori, cxiv-14-194: a noi toccò una buona sbruffata di neve. abbiamo
e per tutti. pavese, 7-150: toccò a me far le spese e spiegarmi.
che esclusivamente. pavese, 7-150: toccò a me far le spese e spiegarmi.
di bologna. bernari, 7-131: gli toccò fare il giro completo perché il centro
fecero tanti spicchi, e a me ne toccò uno ed era dolce come un fiale
già persuasi. pavese, 5-135: toccò al massaro lanzone spiegarle che un cavallo
congiario settimanale. nievo, 42: mi toccò la spòrtula d'un giorno di camerino
mano un bottone sul muro, lo toccò facendo sprizzare un'onda luminosa che partiva da
il quale, squizando de letizia, toccò la mano a quisti omini, fa-
suo cantone. arpino, 12-61: toccò a diana aiutarla perché si sradicasse dalla
; / salì a destriero, e non toccò la staffa. ariosto, 20-126:
! de amicis, xii-343: mi toccò un periodo... somigliante a quei
fu morto. aretino, 9-181: toccò la veste di giesù e, toccandola,
il coltivato e 'l vicino alla grecia toccò a coti: lo sterile aspro e confine
ed errori. giusti, 4-i-8: toccò a noi il misero ufficio di sterpare la
si sentiva lo stomacuccio, la lepretta toccò tutta a me. 4.
e tutte e due le volte questa cerimonia toccò a due tristanzuoli che non ne aveano
11 (205): guardò, toccò, e trovò ch'era farina. «
: dover sudice percosse / in sui panni toccò ricchi e vermigli. ritenere che priva
de'mori, 1-168: al signor orsino toccò il fermaglio della signora livia da lei
m'andava e lei insisteva, così mi toccò surfare. = denom. da surf
capilli camparone, / che no. lli toccò focu. vita di frate ginepro volgar
pasto, fu tratto la sorte, e toccò il primo aringo al trombetta, che
in pellicino. ariosto, 43-120: né toccò tasto ove sentisse suono / altro che
di un meridionale, prima di tutto lo toccò sul tasto della famiglia. calvino,
quello di letteratura. per tema mi toccò 'dante e il suo secolo'. cicognani
. cesarotti, 1-xv-23: a plutone toccò la caligine tenebrosa. d'annunzio, i-786
e il rodano sulla sinistra, epstein si toccò la tempia. -raggiungere la meta
cassola, 6-115: appena la barca toccò terra, renato saltò in acqua; e
. l. pascoli, i-246: toccò a cito ferri un putto ai terra cotta
chi stentò giorno e notte, chi non toccò più terraferma e divenne una cosa,
, 25-3: come il primo uomo toccò il legno vietato, di subito..
1-121: alesandro in tante disamine non toccò mai altra funa, che solo fu tirato
fra giordano, 2-39: ciò che cristo toccò, tutto fu onorato ed esaltato,
vagone ringraziò il podestà e le signore, toccò la mano alla contessa dolfin, ch'
serafino aquilano, 42: ben mi toccò, ma palpitando intese / ch'era
celeste altare [quello carbone] e toccò le labbra d'isaia. straparola, i-186
uscio della donna: e com'egli il toccò, così fu aperto, e entrò
a un generai fatto d'arme, si toccò la ritirata. -figur. toccare un
chiari, 2-i-64: ella non mi toccò allora una corda, che potea di
scrive complitamente. botta, 6-ii-554: toccò finalmente della riconoscenza che gli dovevano per
particulari. galileo, 3-4-215: né pur toccò una sillaba dell'allungare o abbreviare lo
parigi. goldoni, v-771: appena toccò i sett'anni, principiò a comporre di
licito di toccare. guicciardini, iii-28: toccò l'una e l'altra [armata
cassola, 6-115: appena la barca toccò terra, renato saltò in acqua e prese
terra. fenoglio, 5-i-1412: come toccò l'asfalto guizzò dalla nomentana una motocarrozzetta
quando la vergin santa e gloriosa / toccò, salendo a dio, la terza sfera
bartolomeo ridolffi da borgo s. iacopo toccò 3 tratti di fune et amunito e
il marchese de la-fayette... toccò una ferita in una gamba. fanzini,
nostre linee fra l'adige e vallarsa, toccò ieri un altro sanguinoso insuccesso. sbarbaro
, cent., 1-13: africa toccò in parte dopo questo / a cam ch'
di via chiara con certe altre poche cose toccò a uno de'detti figliuoli, che
nardi, 300: a tito claudio toccò l'africa: con ordine che passasse
e posto ogni uno all'ordine, toccò al re un gran prato. cassola,
, 1-207: il primo posto che gli toccò in fabbrica, appena assunto, fu
per l'altrui conversione, in cui gli toccò sì minima parte che a fatica supera
mattina de'io, e al nostro reggimento toccò la vanguardia. pea, 3-207:
alcun tempo... gran punizione mi toccò giustamente per codesto furto.
più splendido ei s'elesse, / e toccò in sorte a citerea * 1
giocarono a le braccia, e sempre toccò a la donna a perdere, con estremo
di pane, in cambio del quale mi toccò a mangiare di quei platani già detti
era moria in firenze grande e ben toccò a'detti nostri antichi, ché di quattro
. barilli, ii-530: a taormina specialmente toccò la bella sorte di essere eretta a
sai che sì bel piede / non toccò terra unquanco / come quel dì che già
, che l'infante vedutolo scoperto gli toccò con due stoccate lè calze, ed il
e lunga, / con lo scettro toccò questo e quel petto. d'annunzio,
fu il cappellano di fratta, indi toccò allo spaccafumo. 5. inclinarsi
avea del saverio, con essa riverentemente si toccò la gola: e gli parve sentirvisi
a un generai fatto d'arme, si toccò la ritirata. -attirare in un'
furore coll'aria frigia alcuni giovani ubriachi, toccò la dorica, e li calmò in
mignolo diluito, volgendosi a costanzo gli toccò della lettera di adele. 14
un poco alla traversa dal marchese, toccò sul più vivo l'orgoglio britannico. soffici
premio fu tripartito: la porzione maggiore toccò a cesare meano, e dopo di lui
, i-12: in prima ei non toccò pure delle specie variabilissime di scarpe, quali
(i-21): il figliuolo del re toccò gentilmente lo scudo del senescalco, e
, i-12: in prima ei non toccò pure delle specie variabilissime di scarpe, quali
chinò sur una ai quelle, guardò, toccò, e trovò ch'era farina.
solo una volta, nel 1786, toccò con circospetta allegoria e con sospetto trepido
rosso,: essendo questore gli toccò per tratta la spagna ulteriore, ove
2-43: [all'arciprete] cui toccò d'assistere sul letto di morte l'
ben sai che sì bel piede / non toccò terra unquanco / come quel dì che
antonio di meglio, lxxxviii-ii-136: grattando mi toccò la masserizia, / che qual tu
darsi attorno per raggranellare il valsente; toccò a mio padre rivolgersi alla contessa melania
e secondo che più volte facemo conto, toccò per uno tra danari ed altri mobili
dette quante volle. ma vittorio non toccò la canape. adesso egli credeva che lo
parte tagliente della vanga. e reggimento toccò la vanguardia. nievo, 1044:
. e, a dir vero, la toccò e lumeggiò con sì vaghe tinte,
in prima; e incontanente che lo toccò, sparì tutta quella varietà della pelle
di veronese o di tintoretto non li toccò d'altra parte mai intimamente e il
al verde; e pochi giorni dopo mi toccò la prima umiliazione di domandare la mesata
,... come la campana toccò il vespero, il fanciullo rendè l'anima
de'serafini prese dal celeste altare e toccò le labbra d'isaia. -indossare
in parte; comunque sia, a lui toccò la fortuna di finir la guerra abbattendoli
molti de- gl'ecc. mi precessori toccò l'occasione di spiegar l'imagine della
algarotti, 1-x-56: il nostro galilei toccò egli pure nel primo dialogo dei sistemi
quello in casacca nera / che gli toccò sul braccio / con accento lombardo.
: forse il culmine della desolazione intervistatoria toccò a quel disgraziato della 'pravda'incaricato di