d'annunzio, iv-2-1038: come con un tizzo ella 10 affocava col suo viso sfrontato
salvini, 7-23: ornai il tizzo arroventato. nievo, 595: poco
): dal francone brand 1 fiamma, tizzo acceso '. brània, sf
[s. v.]: un tizzo acceso coperto di cenere, non brucia
sala... non resta neppure un tizzo spento né un pugnello di cenere,
per qualche visita, si prendeva un tizzo dal focolare, e agitandolo in modo
sia salda; / e a consumabile tizzo / la nostra sorte anco è avvinta.
. monti, x-2-348: un divampante tizzo alto agitando / e furiando, vola al
tua stanza, / dove diventerai tizzo eternale. mamiani, 1-359: ma
spire del camino e cala / del tizzo semispento / l'ultima fiamma ad agitar
di funesta gente / il frodo e il tizzo ardente, / sagace anch'io,
12-505: diè corineo per un gran tizzo a l'ara / di piglio, e
in sul confin d'un campo / tizzo nasconde fumeggiante ancora / sotto la bruna
gran tronco d'albero acceso come un gran tizzo, l'irta ira terrestra vendicano l'
vizio come al volto, sei un tizzo preparato al rogo dell'èrebo. 4
/ ch'ella udì stridere come / tizzo in piaga viva. -pieno di
spruzzaglia incomincia, simile allo sfavillìo del tizzo che si consuma nella rapina del vento.
nera alla culatta e toccato da un tizzo sparò. bonsanti, 4-73: una bomba
quel senso patriarcale che fa pensare al tizzo che non si spegne, alla perpetuità sacra
e vorrai spegnerti nel mare come un tizzo, non potrai dire di conoscere il dolore
, iii-724: restava ancora d'un riarso tizzo / leggier fumo. molineri, 2-84
consiste nel passarsi un fiammifero o un tizzo acceso da un giocatore all'altro,
materasse erano polpe, ogni tanto qualche tizzo le faceva crepitare. 3.
, e in esso, quasi / tizzo infuocato, si tuffava il disco / del
passando al successivo il fiammifero o il tizzo ancora acceso. 9. region.
con quel senso patriarcale che fa pensare al tizzo che non si spegne, alla perpetuità
campane, solo / rimane l'acre tizzo che già fu / 'bank holiday'.
erano polpe, ogni tanto qualche tizzo le faceva crepitare. 2.
possa, / ora m'avampi come tizzo in bragia. bandello, ii-946: in
nera alla culatta e toccato da un tizzo sparò.
caro, 5-908: ella in prima un tizzo ardente / rapì da tare e 'l
. e si riaggancia al castello del tizzo. = comp. dal pref.
, iii-724: restava ancora d'un riarso tizzo / leggier fumo. guerrazzi, 2-634
possa, / ora m'avampi come tizzo in bragia. = comp. dai
iv-2-1221: come la vampa riscoppia dal tizzo velato di cenere, la febbre diede lume
ha la sua forza avvinta / al tizzo consumabile, che possa / di sùbito
la cappa, non resta neppure un tizzo spento né un pugnello di cenere, né
la cappa, non resta neppure un tizzo spento né un pugnello di cenere né il
, ma un miserissimo fuoco, preso un tizzo, scrivè sopra la cappa del focolare
quando guardo la mia vita / e, tizzo che di cenere si copre, /
ha la sua forza avvinta / al tizzo consumabile, che possa / di sùbito
zigaro, lo accende con un tizzo caduto e passeggia tran quillamente
avrai tua stanza, / dove divanterai tizzo eternale. leopardi, 18-15: viva mirarti
pascoli, 450: ecco un tizzo soffia, una stiampa / già croscia,
stizzito. stizzo, sm. tizzo, tizzone. dante, purg
, con valore intens., e da tizzo (v.). stizzolare (
metà del secolo xi ». tizzo, sm. tizzone. gherardi
vidire / era, quando un gran tizzo è più infiammato / per uom che
io devento macro / qual fece ardendo t tizzo a meleacro. g. c.
vedevo, e al consumar di un tizzo acceso / consumato restar con le sue
cadere, e dalla mano / cascògli il tizzo. pirandello, 12-43: odo a
di giornale, che brucia come un tizzo, e lancia sassi a filippo.
, e par ch'avampe / come tizzo percosso, atra fornace. borgese, 1-2io
della cornacchia, ch'è nera come un tizzo, e si va pascendo sempre di
cina, quella donnetta nera come un tizzo, può forse piacere a chi vagheggia
/ ora [amore] m'avvampi come tizzo in bragia. 2. per
abisso avrai tua stanza, / dove diventerai tizzo eternale. 3. locuz
eh! semplice! / al dar del tizzo mel direte. = dal lai titìo
xii sec.); v. anche tizzo. tizzonière, sm. ant.