voce dotta, lat. molo chi tis (plinio), dal gr. poxo-
alcuni che sia il 'micare digi- tis 'de'latini. goldoni, xiii-183:
', rispondente alla 'deminutio capi- tis 'dei latini. privazione dei diritti e
allo] stile [del de sanc- tis], negligente e frettoloso in genere,
gentile: « torniamo al de sanc- tis! »? d'arzo, 410:
1-54 (i-627): il boien- tis, essendo con la toga lunga indosso e
dice: 'convertimim si cut recessera- tis '... ma si dice:
i-4-223: a questa intimazione il depre- tis non osò accettare la sospensiva proposta dell'onor
del trecento, 101: hec anacreon, tis id est la solte. =
i-299: ai cani petulanti e randagi in tis non venivano somministrati che bastonate e calci
, deriv. da comes -i. tis 'compagno di viaggio'. conconsòrte, sm