del letterato, e l'ambizione la tiranneggia. giusti, i-548: non so perché
crudele e spietato; chi tormenta, tiranneggia, arreca danno senza pietà ad altri;
miei pensieri, li conquista, e vi tiranneggia sopra peggio che bismark.
virtude. redi, 16-ii-63: mi tiranneggia empio tiranno amore / con tanta ferità
, non fosse quell'interessaccio che lo tiranneggia. arlia, 1-194: per il
... in questi tempi infelici tiranneggia gli animi di tutte le megliori nazioni.
gigante che preme il terreno usurpato e tiranneggia l'aria interdetta. f. galiani
-a). persona che sfrutta e tiranneggia i propri sottoposti; sfruttatore. -in
. e letter. che opprime, tiranneggia; oppressore. m. villani
ostracismo, perché con maniere non usitate tiranneggia l'affezzioni anche di coloro che non
, che contamina la ragione, che tiranneggia la volontà e che fa l'uomo
di far ridere col discorso, ora tiranneggia la compagnia con un discorso prolisso ed
bianca si distende oggi ed occupa e tiranneggia su quasi tutta la faccia della terra.
nerone] come a un re, che tiranneggia, / son rote di martirio anco
e 'segavéni': dicesi di persona che tiranneggia altrui a proprio interesse, e cerca sempre
primero. ceresa, 1-2287: indi mi tiranneggia, inde mi sforcia, / indi
avvelenato or langui. reina, i-45: tiranneggia semper l'umana generazione come serpente e
gli altri vescovi qual simoneggia, qual tiranneggia, qual si mangia le rendite,
ha spadroneggiato di là: ancora vi tiranneggia. buzzati, 6-182: guai se
di biasimo e di lode, / che tiranneggia cotanto la gente. rajberti, 1-127
, che preme il terreno usurpato e tiranneggia l'aria interdetta. fracchia, 993:
la scienza umana... e tiranneggia l'umana famiglia, vietandole il libero uso
di tiranneggiare), agg. che tiranneggia. -al figur.: che osserva o
/... / indi mi tiranneggia, inde mi sforcia. f. paruta
7 né tema né rimorso / lo tiranneggia punto. b. croce, iii-22-185
foscolo, ix-1-547: ei [dante] tiranneggia la lingua. 7. opprimere
ha spadroneggiato di là: ancora vi tiranneggia. = denom. da tiranno1