allacciai il collo col fazzoletto, che tenevo accanto; con calma egli mi scoprì,
idem, iv-1-401: e conobbi che tenevo fra le braccia una povera creatura inferma
per le braccia. slataper, 1-47: tenevo avvinta per le grandi ali cilestrine la
10 aveva impegnato a certi banchieri genovesi, tenevo tutte l'altre gioie, e di
d'azeglio, 1-252: non mi tenevo più obbligato a vendicare le violenze degli
d'azeglio, 1-252: non mi tenevo più obbligato a vendicare le violenze degli
idem, 999: «... tenevo io per le briglie / i due
biforcazione delle due frasche più alte mi tenevo agganciato con un piede e bilanciandomi con
quand'ero a braccetto seco, me ne tenevo, come bambina col fiuto,
la speciosità. gozzano, 321: io tenevo sulle ginocchia la canina giapponese, una
nel viso, fu causa che io tenevo la mana in su la spada, e
dovere nel viso, fu causa che io tenevo la mana in su la spada,
. cellini, 1-52 (133): tenevo cinque bonissimi lavoranti, e fuora
che si conveniva al carico che io tenevo. bandello, 1-7 (i-98):
, cavallucci marini. slataper, 1-47: tenevo avvinta per le grandi ali cilestrine la
composta. faldella, 2-170: lo tenevo... lo tenevo il mio amore
: lo tenevo... lo tenevo il mio amore per voi...
mio amore per voi... lo tenevo qui (accennando il cuore),
qui (accennando il cuore), lo tenevo qui... in conserva..
et in concetto di tristi e ladri gli tenevo. caro, 12-i-318: nondimeno io
che si conveniva al carico che io tenevo. firenzuola, 729: io la conficcai
finestra. d'annunzio, v-2-505: tenevo sotto i calcagni la scolaresca occhiuta, la
quello che si conveniva al carico che io tenevo. bruno, 3-149: nessuno corpo
era gelato addosso e che anch'io mi tenevo la mano sul collo, e che
allo stato flogistico di prima. non mi tenevo più obbligato a vendicare le violenze degli
che cattolico. savinio, 1-99: tenevo le braccia aperte e avevo gli occhi
le ghiande. fogazzaro, 1-28: mi tenevo ad una distanza conveniente per sentire e
facevo il segno della croce, poi tenevo le braccia al sen conserte; perfettamente
nera, la qual in tegame distesa tenevo nell'era della camera. =
giardino che sovrastava alla tortuosa strada, tenevo alto e agitavo i fiori che, ultimi
facendomi grembo fra i ginocchi, che tenevo aperti per tenermi in equilibrio, me
di salcio. levi, 2-282: tenevo sotto il braccio il fardelletto leggero della mia
allo stato flogistico di prima. non mi tenevo più obbligato a vendicare le violenze degli
celimi, 1-52 (133): tenevo tutte l'altre gioie, e di
straccio davanti alla macchina... lo tenevo d'occhio: quando franava lo imboccavo
un fritto,... me lo tenevo sotto il naso e stavo così un
cellini, 1-52 (133): tenevo cinque bonissimi lavoranti, e fuora di
sul dorso. gozzano, 321: tenevo sulle ginocchia la canina giapponese, una
, 3-565: la pagina su cui tenevo fisso lo sguardo si copriva della fotografia
una. dossi, 48: mi tenevo nel vano di una finestra...
. cellini, 1-125 (286): tenevo in mano certi sottilissimi granelluzzi di quello
. de sanctis, ii-1-94: mi tenevo qualcosa di grosso, poco meno che
labbra. sbarbaro, 4-21: lo tenevo d'occhio e quando franava lo imboccavo
che si contrae nei / che tenevo in milano. ferd. martini, 4-9
d'annunzio, iv-1-401: conobbi che tenevo fra le braccia una povera creatura inferma
d'annunzio, iv-1-401: conobbi che tenevo fra le braccia una povera creatura inferma
: quanto alla faccenda dell'indice, ci tenevo sì a vederlo in testa al volume
. d'annunzio, iv- 1-401: tenevo fra le braccia una povera creatura inferma,
. landolfi, 8-192: io mi tenevo assolutamente sicuro che la annosa vergine non
di nera scabbia / e ve la tenevo a lungo in infusione. 12
merlo, e qualche altro alato che tenevo, essendo fanciullo ed anche molto più tardi
d'annunzio, iv-1-401: conobbi che tenevo fra le braccia una povera creatura inferma
, non era senza una certa apprensione che tenevo d'occhio il formarsi e il crescere
non era senza una certa apprensione che tenevo d'occhio il formarsi e il crescere della
, il tempo e lo spazio che tenevo impachettati fra le mie mani strette lacerano
chi ti abbia rivelato questo segreto che tenevo accuratamente nascosto nelle più intime latebre del
lavorare al tomo. cellini, 576: tenevo un certo tassettino tondo, in sul
lei continuava a scappare, e io tenevo d'occhio tutti e due. d'annunzio
di smeraldo. slataper, 1-47: tenevo avvinta per le grandi ali cilestrine la libellula
tal libriccino! landolfi, 8-145: tenevo fra le mani qualche libriccino giallo e
dentro la sua cassetta; / e lo tenevo in camera; ma, quando /
bene, ed ero stata consigliata, e tenevo per certo... e questa
io, come ai tempi antichi, gli tenevo compagnia, facevo da guardiana e da
azeglio, i-252: non mi tenevo più obbligato..., per quanto
vedere il malloppo dei biglietti da mille che tenevo nella saccoccia sotto la gonnella. emanuelli
, per la verità,... tenevo, più che per roma, per
. di evitare ogni contatto, mi tenevo più lontano che potessi da lei, come
perché il mastice d'una fiaschetta che tenevo a tracolla, buttato nell'acqua che diventava
bocchineri, 1-334: io pure lo tenevo abbracciato e foravolo col coltellino, e
per guida avevo tolto et amico mi tenevo, ti sei con questo sceleratissimo mio servo
, come ai tempi antichi, gli tenevo compagnia, facevo da guardiana e da moccolo
illusorio. sbarbaro, 4-21: lo tenevo d'occhio e quando franava lo imboccavo
riscontrata col cane d'una pistola che tenevo montata, e la pistola sparò. chiari
sapremmo dargli torto. pavese, 10-201: tenevo fede al chiaro principio della sobria e
ginocchia di mia madre, mentre mi tenevo strinta al petto una nidiata di merli
f iusta nella quale io mi tenevo. carducci, iii-7-398: il
i-517: io non lo lasciai, lo tenevo d'occhio nella folla della gente,
moretti, ii-1055: io... tenevo, più che per roma, per
nera, la qual in tegame distesa tenevo nell'era della camera vicino al- l'
allora usava, esile com'ero mi tenevo stretta al braccio di tuo padre, altrimenti
, ii-13: in una sacchetta di tela tenevo i 'somali 'd'argento e
di rose. stuparich, 5-234: tenevo sempre fra le mie la sua mano;
ti narravo in casa / qual persona tenevo. /... / che un'
, della cui pieghevolezza e compiacenza io tenevo sicure prove. nievo, 711: anche
in una cassetta piena di stracci che tenevo sotto il letto, una notte sentii non
m'accennava; e sotto il pintàculo tenevo quel fanciullino mio fattore. g.
moretti, ii-856: io non mi tenevo allora di mostrare il palmo della mano
dopoguerra. sbarbaro, 4-21: lo tenevo d'occhio [ravà] e quando
inchiesta. chiari, 1-iii-118: stretta mi tenevo al seno di mia madre colà dove
montale, 13-18: un tempo / tenevo sott'occhio l'atlante / degli uccelli
una insolita pulitezza. bontempelli, i-26: tenevo ancora a una certa elegante pulitezza.
sbronzicchiasse un tantinello, questa notizia la tenevo dal barbiere. piovene, 7-559: la
il giorno, e anco di somme grosse tenevo il conto; maneggiavo le dita uno
: sai forse / che io non mi tenevo di sapere / ogni cosa. vien
. croce, iii- 32-12: quando tenevo ufficio di ministro della pubblica istruzione,
, ix-80: per via della valigia che tenevo in bilico sulla testa non potevo girarmi
disse: « io ti prometto cn'i'tenevo che tu vi fussi per altro
davanti alla macchina... lo tenevo d'occhio e quando franava lo imboccavo
eccovi rimenato ascanio, il quale io tenevo, non pensando farvi dispiacere.
, 3-97: io... mi tenevo nella luce di una finestra, immobile
aprivano sul transito della ringhiera, ed io tenevo in rispetto i miei occhi affinché non
stessa, mi ritirai alla campagna, dove tenevo una deliziosa villeggiatura che era la mia
scaltro che non mi sete riuscito vi tenevo. pallavicino, 10-i-187: infelice artefice
-eccovi rimenato ascanio, il quale io tenevo, non pensando farvi dispiacere -.
, 5-238: la bambina, che io tenevo sulle ginocchia, è rimasta tranquilla tutto
, ix-80: per via della valigia che tenevo in bilico sulla testa non potevo girarmi
. pascoli, 825: fissi / tenevo gli occhi al rosseggiar del cielo.
, sposandomi il dito, co 'l ornale tenevo la penna, del bel robino.
riscontrata col cane di una pistola che tenevo montata e la pistola sparò. dossi,
di salsiccia m'ha rubati, che tenevo lì su lo sporto, che gli
non vociava; ben in contrano mi tenevo nella luce di una finestra, immobile
la sua cassetta; / e lo tenevo in camera; ma, quando / mi
, 3-163: per la prima volta tenevo olga al mio braccio. era un
appetito. d'annunzio, iv-2-1253: tenevo il viso rivolto verso una triste finestra
me; ma io, che mi tenevo un grand'uomo, faceva una scrollatina di
e pregò l'ostiere che gliele salvasse tenevo nella saccoccia insieme con i soldi. p
: nel levarlo di cornice, io la tenevo con due mani ed il cameriere mio
efficacia. rolponi, 303: allora tenevo quel manifestino nelle mani emi pareva di averlo
, 4-120: qui, a bologna, tenevo anche una signora. essa era pazza
scuopra al sant'offizio il trattato che tenevo con gfillustrissimi e potentissimi signori stati circa
furti commessi per gli persone che tenevo e tengo molte obligazioni. sperai / per
che si conveniva al carico che io tenevo. faldella, 7-16: questi sentimenti di
: in una cassetta piena di stracci che tenevo sotto il letto, una notte sentii
achille. arbasino, 3-144: ci tenevo a presentare in questa luce la prima conoscenza
d. 60 al sostituto che vi tenevo io. mattioli [dioscoride], 87
). delfini, 3-48: lo tenevo nel cassetto come cosa impubblica- bile,
in sospetto sulla mia identità, mi tenevo sempre sulle generali. -indica propositi
. tassettino. cellini, 576: tenevo un certo tassettino tondo, in sul quale
marittima, 50: nel sommo dio tenevo la memoria / che in fin mi disse
guadagniata mediante quella bella giovane serva che io tenevo nel tempo che io fui rubato.
cellini, 1-52 (133): tenevo cinque bonissimi lavoranti, e fuora di
cattivi. pea, 11-26: lo tenevo lontano da confidenze. -tenere stretto-
con me perché dicevano che io la tenevo dalla parte dei signori. 71
in concetto di tristi e ladri gli tenevo. b. davanzati, ii-18: s'
464): io che me lo tenevo per certissimo con gran desiderio aspettavo l'
la mia irregolarità, a cui molto tenevo in certi casi, in altri casi m'
avesse di lete. monetti, 2-194: tenevo testa a lucio come se tutta la
tranellato la mia fanciulla, che solo tenevo per renderla al padre. bresciani,
, autentiche. savinio, 1-167: tenevo aperta sulle ginocchia una di quelle carte
si piega. d'annunzio, iv-2-1253: tenevo il viso rivolto verso una triste finestra
). solinas donghi, 2-92: tenevo d'occhio vendicativamente il signor carletto che
alla lana foltissima, immensa, / sempre tenevo contorte, e pendeva con cuor paziente
lezioni di zoologia durante l'inverno, tenevo pronto in un vaso un certo numero di
sbronzicchiasse un tantinello, questa notizia la tenevo dal barbiere, come anche da aldo,
sbronzicchiasse un tantinello, questa notizia la tenevo dal barbiere, come anche da aldo,