pigliare ed abbagliare, che gli promise tenerlo appresso di sé. ammirato, i-3-539
o quell'oleoso volatile, che dovrebbe tenerlo addolcito. parini, xix-9: rapido
] nella mortella pura e stagionata, e tenerlo nel mortaio, o nello addobbo,
dargli di voi e col mostrar di tenerlo in alta considerazione. 2. dimin
fatto qualcheduno da potersi riconoscere, e tenerlo in petto, e appostarlo, e
potersi riconoscere, e appostarlo, e tenerlo in petto; onde adunghiarlo poi a
si volge lo spedone, è forza tenerlo morbido col ba- gnarvelo spesso.
-fare allungare il collo ad alcuno: tenerlo sulle spine. g. m
compagni suoi accusato d'ambito, per tenerlo così lontano. 3. ant
... / è di men rischio tenerlo [il bimbo] rivescio, /
: vi atterrò la promessa fattavi di tenerlo segreto. salvini, 13-40: così
... elle non siano per tenerlo quanto esse medesime vorranno, colla molta
preme a'suoi, anzi tutto, di tenerlo occupato. panzini, iii-490: un
suo bacchetto, per dargli animo e tenerlo su. soffici, ii-305: in qualche
3. tenere uno a bada: tenerlo in attesa, fargli perder tempo;
e ostacolarne la volontà e fazione; tenerlo sotto controllo, sotto sorveglianza (per
via di guerreggiar quest'uomo / saria tenerlo a bada, aspettar tempo / tanto che
compito suo e di tutti noi era di tenerlo a bada e riservarlo per epoche migliori
attorno certi can grossi, che dovrebbon tenerlo a segno. = deriv. da
-far ballare qualcuno come il paleo: tenerlo a segno con facilità. pulci
quando potrei io farlo zappare o tenerlo ogni giorno molte = deriv.
e non c'era più verso di tenerlo. verga, ii-14: lo zio carmine
e non c'era più verso di tenerlo. bocchelli, ii-133: quei mari sono
donde convenga passare di presso, a tenerlo bloccato. lampredi, 1-1-106: il belligerante
si condusse a giacere seco e a tenerlo tra le sue damigelle nascoso; e
/... / fa di tenerlo in giorno, e raccapezza / la chiacchiera
fatto qualcheduno da potersi riconoscere, e tenerlo in petto, e appostarlo, e acchiapparlo
o per non voler quella briga di tenerlo..., racconciarono allo speziale del
. -mettere uno scritto in bucato: tenerlo in serbo, onde servirsene alla prima
. /... / fa di tenerlo in giorno, e raccapezza / la
sulle spalle a cheli mosca, per tenerlo in riga. tombari, 2-82: a
per tastarlo sempre più, come per tenerlo in buona; ma vedendolo così soprappensiero
del leone; e ciò non bastando per tenerlo su, gli cacciò il suo strumento
per iscaldarsele. alcune donne usano anche tenerlo sotto, il qual uso, se sia
debbe cambiarlo; e quando e'sia, tenerlo con le leggi che non passi el
recapitato, il dovesse chiamare, per tenerlo a tavola in compagnia, sì corno
... coll'ancore afferrate per tenerlo fermo, co'canapi lunghi per alzarsi col
. -mettere qualcuno sul candeliere: tenerlo in grande stima; vantarne i meriti
a cento sacramenti me fece fare de secreto tenerlo, esso tremava com'una cannuccia,
un fiume, pizzicar l'esercito, tenerlo tribolato, infestato, far canova, magazzino
pur se credesse alcun dicendo male / tenerlo pe'capegli / e sbigottirlo o ritirarlo
e si pone sotto il guanciale per tenerlo rialzato (e per avvolgervi il lenzuolo
sostenitore non fosse stato ben lesto a tenerlo per un braccio, la voltata sarebbe stata
, 127: hai tu piacer di tenerlo impiccato? / o tu l'affoga o
zurlo, io non ho saputo mai tenerlo a cavezza. verga, 4-27: «
né più valente scudiere, ed è da tenerlo caro. alberti, 389: arei
. -tenere uno atta catena: tenerlo rigidamente sottomesso, dominarlo. 3
. castiglione, 374: aveva deliberato tenerlo in vita sua cattivo e con gran
zurlo, io non ho saputo mai tenerlo a cavezza. -levare, togliere a
e tennelo celato; ma poi non vedendo tenerlo più sanza pericolo, lo mise in
metta in mano de suoi paggi, per tenerlo caro tra le scimie e cercopitechi
per tradimento, e meglio era a tenerlo pregione, che farlo morire. e chi
le solite chiarate, e ordinare di tenerlo in riposo. fagiuoli, 3-6-200: a
chiavetta su i calzoni, / di tenerlo prigione avea credenza. 8.
il comodo a serrarlo / e a tenerlo in chiusa un giorno o duoi.
. -porre qualcuno in cielo: tenerlo in grande stima, lodarlo assai,
, levando la mano destra aperta per tenerlo discosto. ma quel gesto svelò di
poliziano, 127: hai tu piacer di tenerlo impiccato? / o tu l'affoga
suicidio. « chi sa quanto spendono per tenerlo nascosto. l'hanno portato in una
persona: fargli nascere dubbi tormentosi, tenerlo in uno stato di fastidiosa incertezza.
prima di concedergli ciò che chiede, tenerlo a bada. lettere e istruzioni
-portare, tenere qualcuno in collo: tenerlo in grande pregio, stimarlo moltissimo,
/ purgar con opra, e poi tenerlo spento. s. agostino volgar.,
l'aria aperta, e consigliava di tenerlo il meno possibile entro la stanza.
più valente scudiere, ed è da tenerlo caro. giov. cavalcanti, 87
in assalire il reame, in tenerlo consorte noi volle avere. dante
l'aria aperta, e consigliava di tenerlo il meno possibile entro la stanza.
. -far ballare uno sulla corda: tenerlo in ima situazione o in una condizione
-tenere, lasciare uno sulla corda: tenerlo nell'incertezza, nel dubbio, sulle
animo, un pensiero: padroneggiarlo, tenerlo nascosto. aretino, 8-234: se
cura sollecita, portargli grande affetto, tenerlo in gran considerazione e rispetto. grazzini
piace, io vi so dire che il tenerlo così in foggia di crocifissi vi piacerà
deve essere un re, che solo può tenerlo in freno anche essendo credente e cattolico
, si vedrà se convenga più di tenerlo a segno con le protezioni, o
. -tenere qualcuno in croce: tenerlo in uno stato di tormentosa angoscia,
tornare al suo romitorio, ingegnavansi di tenerlo in parole e di ritardarlo che, dappoiché
monimento, ecc.: tenerlo presente, metterlo in pratica;
, 484: ti applaudono? non tenerlo ad omaggio: è degnazione. deledda,
al governo di piccardia, quasi per tenerlo dubbio ed incerto del possesso, gli
la quale serve ad attraversarlo od a tenerlo attraversato al vento od alla corrente [
, si dicervella per inventar rimedi da tenerlo su, ma son pannicelli caldi.
, costeggiarlo, disalloggiarlo, straccarlo, tenerlo sempre in suu'armi, non dargli mai
di disarmonioso che mi imponeva di tenerlo a distanza. idem, 12-61: per
ed or pian piano: / ma di tenerlo ogni rimedio è vano.
gli cagionava, che con tutto il tenerlo posato sopra un guanciale morbidissimo, pur
grandi, e di satisfare al populo e tenerlo contento. 4. letter.
saette. -tenere distratto qualcuno: tenerlo occupato in modo che non pensi a
accluso foglio al cadetti..., tenerlo per quanto potranno allegro e distratto.
balsamico o quell'oleoso volatile che dovrebbe tenerlo addolcito. -figur. sangue dolce:
dottorar nel berrettaio, / per non tenerlo in frasca come i bruchi.
onde bisogna aver pratica e grammatica per tenerlo in riga. -le due dita
acqua. ed ella voleva fermarlo, tenerlo, possederlo! 2. figur
giudizio d'eleggervi / un amico e tenerlo (quando massime / e'si conosce che
, iii-2-343: ella non può più tenerlo. sono eglino ornai sul limite dell'
procurato d'avere, catuno temette di tenerlo, e apersono l'endiche di marzo e
-dare a qualcuno l'erba trastulla: tenerlo a bada con parole vane, lusingarlo
proprio cuore, sempre all'erta per tenerlo in freno onde non lo conducesse ad atti
gelido esilio dove gli alchimisti tentano di tenerlo in vita con pesanti droghe, verso le
tenere qualcuno in esilio: escluderlo, tenerlo lontano.
maestri eletti. manzoni, 68: tenerlo a bada, aspettar tempo, / tanto
corde del galeone. procurò il generale tenerlo in una gabbia: ma, estenuato
fè dottorar nel berrettaio, / per non tenerlo in frasca come i bruchi. straparola
« è di fabbrica nostrana; e potete tenerlo per semenza d'altri migliori ».
la porta in faccia a qualcuno: tenerlo fuori, impedirgli di entrare, cacciarlo
che gli faceva meno credere, e tenerlo una bestia ed una cicala. tasso
« è di fabbrica nostrana; e potete tenerlo per semenza d'altri migliori ».
faccia -osservava il pastore. -adesso bisogna tenerlo d'occhio perché sarebbe capace di lasciarsi andar
fermarlo » seduta stante, e di tenerlo in gattabuia finché gli garba.
. -tenersi qualcuno al fianco: tenerlo sempre accanto a sé. - anche
finzione, alcuno inganno / di tenerlo in speranza ordisce e trama. céllini,
accomodate preghiere la supplicò che si degnasse tenerlo per servidore. straparola, 7-1: dell'
qualcuno nel forame: disprezzarlo, non tenerlo nella minima considerazione. grazzini, 244
. aveva risposto con forme atte a tenerlo a bada. perticari, i-18: non
sempre gli apparecchiati pericoli delle cose occorrenti tenerlo sempre in formidinosi pensieri.
in forse / d'ucciderlo o tenerlo così preso. beccuti, 27: io
poco danno el perdi e lasci: / tenerlo in fossa tutto te lo franca,
. -tenere qualcuno in frasca: tenerlo in sospeso, illuderlo.
fe'dottorar nel berrettaio, / per non tenerlo in frasca come i bruchi. s
reali. fogazzaro 1-655 • l'idea di tenerlo in casa seduce a prima giunta ma
]: 4 far frollare un affare', tenerlo lungamente senza spedirlo. -far frollare
-tener la fune alla gola a qualcuno: tenerlo in propria balla.
2-125: è capace... di tenerlo in gattabuia finché gli garba.
-tenere qualcuno in tenebre e in gelo: tenerlo all'oscuro di tutto. cattaneo
la prima volta, lo sentì nominare per tenerlo morto in quella carneficina...
che non è da gittarlo, ma da tenerlo per quello che egli è, siccome
-fare qualcuno o vanimo di ghiaccio, tenerlo in ghiaccio, stringere in ghiaccio il
a giorno di qualcosa: informarlo, tenerlo al corrente. p. verri,
giudizio d'eleggervi i un amico e tenerlo (quando massime / e'si conosce che
'l peso del carico facilmente e per tenerlo da ogni banda eguale, la natura ha
valevano, o bene o male, a tenerlo in piedi. d'annunzio, i-1076
: bisogna aver pratica e grammatica per tenerlo in riga. -in grammatica: a
-stimare uno meno che i granchi: non tenerlo in alcun conto, non averne nessun
da otto giorni io non dico più di tenerlo alla larga con buona grazia. io
larga con buona grazia. io dico di tenerlo alla larga, semplicemente alla larga.
qualcosa di disarmonioso che mi imponeva di tenerlo a distanza. 9.
fussino bastate l'armi spagnuole, ad tenerlo li bisognava mandarci la sua, et
guardia qualcuno: averlo in custodia, tenerlo sotto sorveglianza; tenerlo prigioniero.
in custodia, tenerlo sotto sorveglianza; tenerlo prigioniero. g. villani, 12-2
, nella guardia: farlo sorvegliare; tenerlo prigioniero. bibbia volgar., i-203
barberino, 188: è di men rischio tenerlo [il bambino] rivescio, /
via di guerreggiar quest'uomo / sarta tenerlo a bada. baldini, i-629: e
qualcosa: sottoporlo a severa disciplina; tenerlo a freno; averne l'assoluto dominio
-tenere qualcuno in guinzaglio: tenerlo sospeso, in ansia. pulci
una tavola di legno sotto la pancia e tenerlo sollevato. dizionario di marina, 342
un cavallo). -per estens.: tenerlo a freno, guidarlo per mezzo delle
per conseguir l'intento, quanto il tenerlo discosto dall'orecchie di sua santità.
locuz. impedire un luogo a qualcuno: tenerlo lontano, fare in modo che non
voi aveste ad impegnare in arezzo, per tenerlo fermo, le genti del duca di
o a bella posta per intimorirlo e tenerlo in freno, non se gli fossero ispirate
poliziano, 1-521: hai tu piacer di tenerlo impiccato? / o tu l'affoga
importanza a qualcuno o a qualcosa: tenerlo o mostrare di tenerlo in considerazione;
a qualcosa: tenerlo o mostrare di tenerlo in considerazione; prestargli attenzione, fargli
disprezzo per qualcosa o qualcuno, non tenerlo in nessun conto, infischiarsene (per
buona cura al vostro vedere, di tenerlo sì mortificato che non abbi a scandalezzare
mandare a tórre questo prigione, e di tenerlo qui a castelnovo, acciò che non
'ndolenzirà il capo e 'l collo per tenerlo torto, o altro membro, sognerà la
qualcuno, divagarlo con discorsi inutili; tenerlo a bada. giustino volgar.,
loco caldo che non piglie fredo, e tenerlo coperto tuto, sì che non veda
entra non v'era altro modo di tenerlo più alto dall'acqua. subire
da un fiume, pizzicar l'esercito, tenerlo tribolato, infestato. guerrazzi, 6-400
palazzeschi, 1-449: il condannato poteva tenerlo [lo sportello] aperto o chiuso
) informazioni e notizie; metterlo, tenerlo al corrente dei fatti del giorno.
bambino di posto;... tenerlo sempre co'soliti visi e le solite
il pino e 'l pino salvatico convien tenerlo prima un pezzo a seccare nel forno o
, non si lusinghi costui, col tenerlo celato, o coll'arderlo, di venir
a lui s'imponga / d'inter- tenerlo grato, e senza nota / o d'
uno o due palmi, e così tenerlo molt'e molt'ore, infino a
, rendere inteso qualcuno: informarlo, tenerlo al corrente, ragguagliarlo. guidotto
si potano le altre cose, e tenerlo fornito e a ordine di mazze che
-intrigare qualcuno di qualcosa: informarlo, tenerlo al corrente. a. pucci,
vino, non avete a far altro che tenerlo chiuso ed esporlo a una forte temperatura
contenuto di un pacco per proteggerlo e tenerlo unito; copertura; involucro. aretino
escluderlo dalla propria presenza, evitarlo, tenerlo lontano. siri, vili-1174:
palazzeschi, 1-449: il condannato poteva tenerlo aperto o chiuso a piacere [lo
-ridersi, infischiarsi di qualcuno; non tenerlo in alcun conto. piovene,
a tórre questo prigione, e di tenerlo qui a castelnuovo, acciò che non
alla situazione e alla sua logica, bisogna tenerlo fermo. 8. figur
: giudicarlo con sommo disdegno, non tenerlo in alcuna considerazione. misasi,
esagerò... le violenze paterne per tenerlo alle leggi. bozzati, 6-187:
. -tenere in lena qualcuno: tenerlo legato a sé; tenerselo buono.
per documento de'tempi. ma meglio tenerlo sepolto in perpetuo, o bruciarlo.
* dovessi mostrare molto meglio che il tenerlo in terra. s. ferrari, 582
a modo suo e alla buona, bisognò tenerlo al modo del padrone, e render
, custodisce tale documento e provvede a tenerlo aggiornato con le opportune annotazioni).
creditori del fisco per bilancio, e tenerlo vegliato e ragguagliato giornalmente.
-lisciare la coda a qualcuno: adularlo, tenerlo buono. sermini, 333:
sughi d'erbe non gli potevono nuocere né tenerlo addormentato. rappresentazione di stella, xxxiv-625
-farsi tenere il lume dal marito: tenerlo sottomesso; spadroneggiare in famiglia.
per lunga: farlo aspettare, tenerlo in sospeso; fargli perdere tempo,
in sospeso; fargli perdere tempo, tenerlo a bada. sacchetti, 204-35:
han fatto male, / ché dovevan tenerlo accomodato, / avendo quanto a sé
; e se si aveva cura di tenerlo in una bottiglia, sempre piena e ben
e che al signore stefano, per tenerlo contento, si desse, oltra la guardia
subiugare. -tenere magro qualcuno: tenerlo a corto di mezzi; smungerlo di
suoi satelliti, i quali brigavano di tenerlo fermo. contile, 2-4-20: or fa
, di costà poiché v'è, tenerlo purgato de la melancolia, distorlo da
suo piede sarà piagato, e's'ingegnerà tenerlo supino ed in riposo, come se
qualcosa) avere mancipio di qualcosa: tenerlo sottomesso al proprio dominio; poterne disporre
vasari [zibaldone], 5-278: il tenerlo a mangiare il pane d'altri non
ferro per aggrappare il bastimento nemico e tenerlo avvinto. 15. nella pesca,
(ed erano cosi denominati perché potevano tenerlo solo per la manica e non per
-andare alla mano a qualcuno: tenerlo a freno. magalotti, 23-177
mani di qualcuno: sorvegliarlo attentamente, tenerlo sotto controllo, seguire con attenzione il
le insozzasse le mani, che il tenerlo con sé equivalesse al commettere una cattiva
. -portare un anello in mano: tenerlo al dito. boccaccio, dee.
si perdeva a donarlo, e nel tenerlo / si marciava et io sento con costoro
sanza manganese..., e tenerlo un poco a tondarlo in sul marmo.
[il piede] un poco come per tenerlo pronto. = dal fr. marche
-costringere le mascelle a qualcuno: tenerlo a freno, regolarne le inclinazioni.
] con latte e pane masticato per tenerlo su. bocchelli, 1-iii-674: la
... di satisfare al populo e tenerlo contento; perché questa è ima delle
d'essersi abbastanza assicurati, risolvettero di tenerlo chiuso in casa per quel giorno.
maturare, '. del vino novo. tenerlo nelle botti perché si purifichi e prenda
. -fare 11 mazzo a qualcuno: tenerlo sotto, farlo faticare. panzini
corpo degli uomini, perché insegna a tenerlo sano e a preservarlo da i mali;
niente! -tenere di meglio qualcuno: tenerlo in maggiore stima, rispettarlo maggiormente.
-tenere qualcuno per un melangolo: non tenerlo in alcuna considerazione, stimarlo pochissimo.
arte. -tenere menzione di qualcuno: tenerlo presente, prenderlo in considerazione.
qualcuno in meraviglia: stimarlo moltissimo, tenerlo in grande considerazione, farne gran conto
-considerare qualcuno una vera merda: non tenerlo in alcuna considerazione, disprezzarlosdegnosamente. arbasino
. -avere qualcuno a messere: tenerlo in conto di padrone. chiaro
altra di non farne remore e di tenerlo segreto più che si può. sassetti
-mettere di lunga qualcuno: allontanarlo, tenerlo lontano. bibbia volgar.,
. -rigirarsi qualcuno intorno al mignolo: tenerlo in proprio potere, sottometterlo alla propria
la critica moderna pare si accordi a tenerlo [il 'dafni e lie- tersa
essere teso contro qualcuno o qualcosa, tenerlo sotto tiro (un'arma).
di mira o in mira qualcuno: tenerlo d'occhio, per lo più con intenti
. ci torna a conto perciò il tenerlo sodisfatto, perché se il ventre rugge
grave. ariosto, 25-80: per tenerlo desto / gli punge il cor sempre un
sempre seco, adoperando ogni cura per tenerlo lungi da'vizi propri di quell'età
-non curare qualcuno una mora: non tenerlo in nessun conto. a
piede gli cagionava, che con tutto il tenerlo posato sopra un guanciale morbidissimo, pur
? ma c'era la questura per tenerlo a posto! la promessa in punto
,... l'incaricava di tenerlo mortificato. g. gozzi, i-9-245:
si contentarebbono di manco utile piuttosto che tenerlo morto. montanari, ii-314: quei capitali
più a vile che un moscione: tenerlo in scarsissimo conto. angiolieri, 78-4
tale occasione gli possa esser buon freno a tenerlo alle mosse. b. davanzati,
e'dovessi mostrare molto meglio che il tenerlo in terra. r. borghini,
un fiume, pizzicar l'esercito, tenerlo tribolato, infestato, far canova, magazzino
uso e alle mire altrui o per tenerlo in serbo (un tesoro, un
delle chiane fabricato in vicinanza del tevere per tenerlo a freno. -per estens
un posto o di guardarvi dentro; tenerlo fuori, cacciarlo in malo modo;
fosse lei, la coronata, a tenerlo fra le braccia davanti all'altare della
la nanna a qualcuno: cercare di tenerlo buono, a freno. carducci,
tutto l'ingegno ed ogni arte a tenerlo segreto, perché la segretezza è il
situazione e alla sua logica, bisogna tenerlo fermo. -in relazione con un compì
e per la suggezione nella quale pretendeva tenerlo. bresciani, 2-i-17: vivi sano e
seguito aalla sua mano sotto condizione di tenerlo da lui a titolo di feudo.
. -provare interesse per qualcuno, tenerlo in considerazione. pavese, 8-79
al singolare. -averlo presente, tenerlo nel dovuto conto, in considerazione;
tòrse / per morte, o pur tenerlo in pena vivo. benzoni, 1-146
a nessuno, con l'intenzione di tenerlo come proprio (e in tal modo
forno addosso a uno ': sopraffarlo, tenerlo in soggezione. 'quel ragazzuccio bisogna
per libertà d'esso con onorevolezza e tenerlo in vita con riputazione. redi,
: alcuna finzione, alcun inganno / di tenerlo in speranza ordisce e trama. b
-farsi origliere di un libro: tenerlo vicino al capezzale per leggerlo sacrificando parte
7. locuz. tenere orpellato qualcuno: tenerlo a bada, farlo stare tranquillo,
b. corsini, 15-84: per tenerlo orpellato il buon michele: / figlia
l'ordinario l'offizio mio è di tenerlo appresso di me per fuggire gli disordini
guanto e metterlo sopra el dito rotto e tenerlo ligato acciò il cane non lo levi
qualche individuo importante, bisogna cercare di tenerlo ostaggio. panzini, iii-688: «
modo lo buco del ferro sia aperto e tenerlo un poco a tondarlo in sul marmo
cuoricino candido della nepote gli pareva di tenerlo in palma di mano e di leggervi
/ purgar con opra, e poi tenerlo spento. marino, 1-6-3: è ver
. si dicervella per inventar rimedi da tenerlo su, ma son pannicelli caldi.
manifestare, se tu mi giuri di tenerlo a te con tutta la guardia che potrai
marito mio, / e per caro tenerlo ad ogni partita. -a partita
uno grande maestro, è da tenerlo con più sicurtà si può, né da
fece iddio a davide, era di tenerlo lontano; quella che fa egli all'angiolo
231: per me, faceva di tenerlo qualche giorno in pastura per cavargli più
militari qualcuno (anche immeritevole); tenerlo o prenderlo sotto la propria tutela;
qualcosa: convincerlo a non farla, tenerlo lontano da essa, descrivendogliela, anche
un pelo qualcosa, qualcuno: non tenerlo in alcuna considerazione o stima, non
. -tenere qualcuno in pensiero: tenerlo in apprensione. mazzini, 32-109:
machiavelli, 1-iii-1592: tanto cumulo di genti tenerlo perduto è grandissimo disordine.
ancor perfetto il giogo / che noi tenerlo in principesco aspetto / possiam securi.
vestali, vergini per antonomasia, dovevano tenerlo acceso in perpetuità. = voce dotta
, 3-iii-49: mancato panzirolo che poteva tenerlo perseverante nei primi sentimenti, raddolcì l'amarezze
pesare qualcuno per un quattrino: non tenerlo nella giusta considerazione. pananti, i-31
peso e fin a tanto gli conviene tenerlo ch'un altro si ritrovi che, mutata
, 9-ii-181: ora sentiva a prova tenerlo una catena, che ad ogni strettone
nella mastra dell'albero allo scopo di tenerlo fermo dizionario di marina [s.
mastra immediatamente a poppavia dell'albero per tenerlo fermo nel suo alloggio nella mastra stessa
piede sarà piagato, e's'ingegnerà tenerlo supino ed in riposo. d'annunzio,
-mettere poco piato di qualcuno: tenerlo in scarsa considerazione. a.
! ariosto, 1-iv-61: hai denari da tenerlo tutta la vita sua in piato.
. -avere in piega qualcuno: tenerlo sotto il proprio dominio; essergli superiore
mani o fra le braccia, per tenerlo e fargli assumere la posizione voluta o
come un ragazzo dai pomi maturi: tenerlo lontano con ogni cura. manzoni
serviva per afferrare il bastimento nemico, tenerlo fermo e aprire il passo per entrarvi
queste. -tenere in ponte qualcuno: tenerlo nell'incertezza, nel dubbio.
. prova. -porsi intorno qualcosa: tenerlo con sé, sulla propria persona.
e per buon rispecto non mi piace tenerlo. dizionario di marina [s.
cura dello schifo e deve condurlo, tenerlo netto e procurar che sia acconciato,.
cavallerie, e rivolgersi al nemico e tenerlo in rispetto, intantoché la fanteria si
che si fa per reprimere il cavallo e tenerlo in positura. -complessione fisica
possanza: averlo in propria mano, tenerlo prigioniero o schiavo. boiardo, 1-21
si contendevano a pugni il piacere di tenerlo in braccio, le comari si fermavano
altre specie di piante che alzino poco per tenerlo in piede o collegato.
-tenere il posto a qualcuno: tenerlo occupato per un'altra persona, specialmente
, facendo intendere al padre quanto fusse da tenerlo in riguardo e non gli lasciar pigliar
-tenere qualcuno in pratica, sulle pratiche: tenerlo in forse, in sospeso.
l'ho composto, sicché non posso tenerlo a memoria. = comp.
-fare poco pregio di qualcuno: non tenerlo in considerazione, disprezzarlo. pascoli
corte era anco fatto con fine di tenerlo disviato e lontano da pensieri d'intraprese
arti medesime colle quali eglino speravano di tenerlo indietro e di annientarlo. metastasio,
uno e per proprio e legittimo figliuolo tenerlo e nudricarlo. 40. apprendere
lontano e procuri, se non di tenerlo affatto indietro, almeno valersi di que'
. locuz. tenere in presidio qualcosa: tenerlo lontano. benvenga, 25:
.. il saperlo, ma per tenerlo serbato all'uopo delle disgrazie; e
rendi l'imperatore in necessità previsa di tenerlo impiegato, ressistendo in certo modo la
, ma bisogna lasciarlo perché sarebbe immorale tenerlo? angelini, 1-68: in una
-allora, -disse facetamente antonio, -bisogna tenerlo prezioso, questo dotto scriba.
valore a qualcosa o a qualcuno; tenerlo in conto. cielo d alcamo,
un bifolco. con l'idea di tenerlo prigione, il bifolco chiuse la porta.
ancor perfetto il giogo / che noi tenerlo in principesco aspetto / possiam securi.
consiglio o favore, né averlo, né tenerlo per papa, in pena di privazione
: non volerlo vicino a sé, tenerlo a distanza. a. f.
bartoli, 6-3-77: al sì prolisso tenerlo che fecero su l'equuleo, preso aa
darlo in proprietà e non quel di tenerlo in promiscuità o in una incerta e
timore e la paura e la promissione del tenerlo secreto, per una sola volta gli
e prender questo un picciolin garzone / e tenerlo abbracciato tra le branche. sacchetti,
si contendevano a pugni il piacere di tenerlo in braccio, le comari si fermavano
si vedrà se convenga di più di tenerlo a segno con le protezioni o trovar
et a quelli che lo confortavano a tenerlo pulito e netto diceva ch'era cosa pazza
sta caricando i suoi pezzi, per tenerlo così in soggezione e rendere le sue punterie
nel castello di samo, proccurarono di tenerlo netto e purgato. -perfettamente lindo;
, di costà poiché v'è, tenerlo purgato de la melancolia, distorlo da l'
facilmente o si rintuzza; / convien tenerlo dentro al suo confino, / o trova
è incastrata la pietra e serve a tenerlo fermo nell'isfacettarla o pulirla. -figur
le distinzioni, opprimere il popolo e tenerlo nella schiavitù, voi v'ingannate.
-fare ballare qualcuno su un quattrino: tenerlo a dovere; costringerlo a una completa
far ballare uno su un quattrino ': tenerlo a segno con minacce. pecchi,
intorbida più sempre, checché facciano per tenerlo quieto e assonnato. 12.
coprendosi la testa con una salvietta per tenerlo raccolto, e così si replichi tre
annunziarono i miracoli della radio, chi potè tenerlo, il vecchietto? ogni antenna che
debitori e creditori del fisco per bilancio e tenerlo vegliato e ragguagliato giornalmente.
francesco con lettere a lui dirette per tenerlo rincorrati) con la speranza di vicina
difetto, dando causa agli altri di tenerlo in conto di leggiadria. -recare
-non reggere a qualcuno le gambe: non tenerlo più in piedi, non portarlo più
rimedi e le regole che avrebbero potuto tenerlo in vita. -misura restrittiva di
'de re beneficiaria ', potesse tenerlo presso di sé; e per liberar
. rifiutare una persona, un estraneo; tenerlo a distanza, in partic. non
di qualcuno: averne grande stima ^ tenerlo in grande considerazione. 's.
alla corrente, con t ancore afferrate per tenerlo fermo. bisaccioni, 1-228: una
10 fui che nel supplizio, per tenerlo fermo, io fui che lo trattai
europea. -riferito a uno stato: tenerlo unito. romagnosi, 19-534: nei
alla prova, troppo sicura com'era di tenerlo a segno, anzi di ribadirgli in
già da rinun- ziarvi / ma da tenerlo / discosto, con quel suo ribrillìo /
ributtatosi disteso, ancora una preoccupazione a tenerlo sveglio. -rituffarsi in acqua.
coprendosi la testa con una salvietta per tenerlo raccolto. -essere esposto a un
, un sentimento, un pensiero; tenerlo celato, non palesarlo. dante,
-stare in riguardo con qualcuno: tenerlo a distanza. rovani, 2-ii-589:
. -tenere in riguardo qualcuno: tenerlo sotto controllo, custodirlo; non prenderlo
faccendo intendere al padre quanto fusse da tenerlo in riguardo e non gli lasciar pigliar
'l peso del carico facilmente e per tenerlo da ogni banda eguale, [la natura
cortesia era a rimandarlo più ch'a tenerlo. s. gregorio magno volgar.,
patria dànno al tuo zio il rimerito di tenerlo in carcere confuso con ladri, assassini
al tutto non mi par piu da tenerlo. -portato via. c
con lettere a lui dirette, per tenerlo rincorrato con la speranza di vicina diversione
fiorellino frattanto appassiva; m'ingegnai di tenerlo vivo; avrei voluto spruzzarlo di qualche lagrima
enormi mani si accostavano a coprirlo, a tenerlo fermo, a cullarlo, mentre lui
-porre mente a un fatto, tenerlo in considerazione per agire di conseguenza.
respingere qualcuno, il mandarlo via, il tenerlo lontano, anche disconoscendo i vincoli materiali
quale si diletta di pitture, a tenerlo presso di sé, finché io lo riscotessi
modo esclusivo; metterlo da parte, tenerlo in serbo. bonavia, 174:
debbono imputare alla consuetudine che si ha di tenerlo ristretto [l'arbusto della 'lagerstroemia indica'
piano, appena uno spiraglio; ma dovetti tenerlo saldo, perché non mi fosse risucchiato
tornare al suo romitorio, ingegnavansi di tenerlo in parole e di ritardarlo da quell'
memoria di qualcuno o di qualcosa: tenerlo ben presente nella mente, mantenerne vivo
suo esercito... disegnava di tenerlo stretto e non lo lasciar passare. melzi
quanto il mio affare trovo naturalissimo il tenerlo per non riuscibile nelle circostanze presenti.
-non lasciare mai più rivedere qualcuno: tenerlo tutto per sé. ariosto,
, 5-230: il bello è che per tenerlo a bada valeria gli rivogò parecchi dei
a donna elvira, la pregò volesse tenerlo d'allora in poi per suo cavaliere
e, per quanto io m'adoperi a tenerlo a bada, quello riesce in mezzo
xvi-337: suppongasi un edificio minoso. a tenerlo in piedi vi vorranno puntelli; ma
xvi-337: suppongasi un edificio ruinoso. a tenerlo in piedi vi vorranno puntelli. niccolini
, / voglion... / tenerlo sobrio, acciò non s'addormenti. c
cii-i-456: quelle genti non usano a tenerlo nel salarino sopra la mensa, ma,
, appena uno spiraglio; ma dovetti tenerlo saldo, perché non mi fosse nsucchiato
padiglione': significa abbracciare il padiglione e tenerlo contro al suo bastone, sicché non possa
senato particolarissimo conto, non avendo potuto tenerlo di tempo in tempo avvisato. alv
radici della lingua e sbarbaritila affatto, e tenerlo capo piè tanto quanto dura a sgocciolar
, appena uno spiraglio; ma dovetti tenerlo saldo, perché non mi fosse risucchiato
mille miglia lontano, e non da tenerlo. -allontanare da sé o da
sotto la fede publica, non potea tenerlo né negarli scala franca d'andare ove
e a scovare questo tipo curioso per tenerlo un po'in briglia con quei suoi
i nasi tagliati con scarnificare il braccio e tenerlo legato sopra il tagliato naso.
si fa delle scarpe vecchie: non tenerlo in nessuna considerazione. bibbiena, 2-70
con quella schermire contro il senso e tenerlo soggiogato, che non possa vincere la
, che deve star ferma, per tenerlo verticale sull'acqua, finché dura l'operazione
e d'intorno. fenoglio, ammonimento; tenerlo in considerazione. 4-363: un
permettendoli di farlo grand'uomo e di tenerlo sempre presso di sé. g. m
manuale e con la stanga f per tenerlo giusto. = dimin. di scrocco4
sempre seco, adoperando ogni cura per tenerlo lungi da'vizi propri di quell'età
che rompi e spezzi e'vasi da tenerlo. -reprimere, estinguere un vizio
non fosse bastante ad alleggerirlo o a tenerlo, allora se gli può mettere un capezzone
si compiaccia di non rigettarlo e di tenerlo piuttosto come segno di riverenza. 34
proprio per conseguir l'intento quanto il tenerlo discosto dall'orec- chie di sua santità
: si vedrà se convenga più ai tenerlo a segno con le protezioni, o trovar
. -far obbedire un animale; tenerlo in branco. 0. rucellai,
donatore / col ben usarne e col tenerlo a segno. -tirare a un
i miracoli della radio, chi potè tenerlo, il vecchietto? ogni antenna che
era troppo prossimo al bosco; bisognava tenerlo più discosto, ché il selvatico (
la ragazza, posandogli la manosulla fronte per tenerlo lontano, « ma andatevene, andatevene
o a bella posta per intimorirlo e tenerlo in freno, non se gli fossero
non avevano mancato all'ufficio loro con tenerlo continuamente sollecitato, perché voltasse il viso
intervenne un caso atroce e degno di tenerlo sepolto in perpetuo silenzio. putti,
sospezione / dal suo reame, e per tenerlo in pace / l'ordine detto misse
-figur. nutrire nell'intimo un sentimento; tenerlo celato dentro di sé. molza
certaldo, 90: abbi a mente di tenerlo serrato [un canapo] in
non era del paese, lo servissi di tenerlo segreto. d. bartoli, 2-1-276
dal re di spagna, son cagione di tenerlo sempre in sospetto, e dove è
intorno al porco, l'abbracciava per tenerlo fermo, ma quello gli sgusciava via
sue. -tenere a siepe qualcuno: tenerlo a freno, controllarlo. sacchetti,
. -tenere un animale a signoria: tenerlo soggio- gato. trattato delle mascalcie
che mai si sforzavano d'addormentarlo e tenerlo sopra tutto separatoda don secondo. leti,
richiesto ultimamente per iscrit- tura, per tenerlo in sul caso sodo e perché non potessi
e con quella schermire contro il senso e tenerlo soggiogato, che non possa vincere la
castigo nel dar indietro il cavallo ed in tenerlo sorto. c. dati, 166
un seno è e significa, un tenerlo in qualche modo in disparte, in margine
funzione di fissare un organo, di tenerlo sospeso (un muscolo, un legamento
sostenitore non fosse stato ben lesto a tenerlo per un braccio, la voltata sarebbe stata
locuz. mettere, tenere qualcuno sottochiave: tenerlo segregato, impedirgli di uscire (cfr
figluolo quello che io voleva; sarete contento tenerlo così fin a tanto che io ve
cavo non freghi sul terreno, bisogna tenerlo alto e tirare ben forte che non si
sangue di colui che ognor procura / tenerlo fuor de la patria in esilio.
che no, andò pensando, per tenerlo vivo, che lasciasse le maggior fatiche di
canto, perché pompeo per ispaurirlo e tenerlo in freno l'avea nascosamente infin dentro
in atto per spaventare qualcuno, per tenerlo soggetto al proprio volere o dissuaderlo da
alcuna finzione, alcuno inganno / di tenerlo in speranza ordisce e trama. lip-
uno modo, e questo era el tenerlo in su la spesa, come sarebbe se
clinica la ragazzina aveva trovato modo di tenerlo continuamente sulle spine e di umiliarlo.
foglie degli alberi, per cercar di tenerlo in vita. 4. sbucciare
. qual ministro pare che sia di necessità tenerlo ancora per l'avvenire, perché altrimenti
spugna su qualcosa: dimenticarlo, non tenerlo più in considerazione.
tr. mettere il bestiame nella stalla; tenerlo in stalfenoglio, 5-i-1370: il rombo
sulle spalle a cheli mosca, per tenerlo in riga. palazzeschi, 4-129: ella
perché non v'era altro modo di tenerlo più alto dall'acqua. pallavicino, i-544
. zinano, 11-8: stretto parea tenerlo e, lui baciando, / chieder
avermi affidato il timone coll'ordine di tenerlo sterzato del tutto. 3.
deliberare quello che vuole fare, cioè tenerlo aperto e non chiuso. =
. -avere qualcuno al proprio stipendia tenerlo alle proprie dipendenze o al proprio servizio
farvi le solite chiarate e ordinare di tenerlo in riposo. 2. allungare
-lustrarsi gli stivali di qualcosa: non tenerlo in nes = deriv. da estivale
, che si portava sul petto per tenerlo caldo. carena, 2-28: 'stomachino'
si porta talora dagli uomini sul petto per tenerlo caldo. = dimin. di stomaco
-stoppare qualcuno o qualcosa: non tenerlo in considerazione, non curarsene.
del nimico,... straccarlo, tenerlo sempre in sultallarmi, non dargli mai
guerrazzi, 9-ii-181: ora sentiva a prova tenerlo una catena, che ad ogni strettone
marin. imbracare con corde un cannone per tenerlo più saldo. dizionario di marina
tutti intorno a l'ammalato / per tenerlo svegliato: / chi con un motto,
bruno, 2-66: ciò non bastando per tenerlo su, gli cacciò il suo strumento
stare nel mezzo, e a me tenerlo nel culo e eh'il fanciullo gliel tenessi
come suol dirsi il dolce, sarà necessario tenerlo sulle vinacce per assai più lungo tempo
-non curarsi di qualcuno, non tenerlo in considerazione, non dargli nessuna importanza
-tenere a tedio qualcuno: controllarlo, tenerlo a freno, a bada.
10-965: i birri or or, senza tenerlo a tedio, / n'han fatto
, 8-152: l'abbandonato amante volle tenerlo a battesimo perconchiudere almeno un comparatico.
di tornare al suo romitorio, ingegnavansi di tenerlo in parole e di ritardarlo da quell'
cambiarlo; e, quando sia, tenerlo con le leggi che non passi el segno
certaldo, 90: abbi a niente di tenerlo serrato in una tua cassa, sì
, 504: far strati di cinige, tenerlo in calda. romoli, 281
, i-16-223: giovò la sua confusione a tenerlo celato poiché non avea animo di alzare
: veduto questa bestiai resoluzione, per tenerlo alquanto indietro feci segno di mostrargli la
il mento dell'animale ammalato, col tenerlo dal principio del male fino all'intera guarigione
rimedi e le regole che avrebbero potuto tenerlo in vita. pea, 1-311: usciva
aveano pensata fin a quel punto che a tenerlo in un'estrema suggezione. alfieri,
tutte facevano a gara quasi anche in tenerlo per padre. de amicis, ii-824:
caruna teocrazia. - anche sostant. tenerlo (il 'dafni e lietersa') per un
: custodire qualcosa come un tesoro, tenerlo carissimo. guittone, i-39-141:
. locuz. -fare tesoro di qualcosa: tenerlo in grande considerazione e valersene al bisogno
tesoro di qualcuno: averlo molto caro, tenerlo in grande considerazione. guido delle
ste, che tessono quel canale per tenerlo netto da'corsari. algarotti, 1-vi-47
tanto che egli si sforzò d'ot- tenerlo per tirannia. piovano arlotto, 44:
si sarebbe fuggiti, ve'allora. tenerlo lì quel signor curato. = voce
modo lo buco del ferro sia aperto e tenerlo un poco a tondarlo in sul marmo
. -mantenere funzionante un congegno, tenerlo in ordine. segneri, iv-29
possa rivolgere sul tomi- chetto, e tenerlo fuori coi bastoni. 4. serpentina
tenere a bada qualcuno con continui rinvii; tenerlo quieto con un atteggiamento dilatorio.
chiane fabricato in vicinanza del tevere per tenerlo a freno, sì che non trascorra a
non puoi errare a cansarlo da esso e tenerlo in bianche bandinelle e pulite, acciò
, iii-38: se si aveva cura di tenerlo [il vino] in una bottiglia
, si condusse a giacere seco e a tenerlo tra le sue damigelle nascoso; e
lasciano partire, quando appunto era da tenerlo. cattaneo, iii-3-201: 1 papiebbero
e creditori del fisco per bilancio, e tenerlo vegliato e ragguagliato giornalmente.
15. non possendo, / di tenerlo segreto. -ant. letterale. =
e non c'era più verso di tenerlo. g. bassani, 6-45: «
detto, di costà poiché v'è, tenerlo purgato de la melancolia, distorlo da
gravi; maltrattarlo, umiliarlo. -anche: tenerlo in scarsa considerazione, disprezzarlo, ritenerlo
e la paura e la promissione del tenerlo secreto, per una sola volta gli acconsentì
-partirsi dal volere di qualcuno: non tenerlo in alcomunal mela, altre come uno
cuore per uno mese, che non è tenerlo per uno dì, e che per
e prender questo un picciolin garzone / e tenerlo abbracciato tra le branche, / come
suol dirsi il dolce, sarà necessario tenerlo sulle vinacce per assai più lungo tempo
zurlo, io non ho saputo mai tenerlo a cavezza. -mettere qualcuno in
parti meridionali (che se prominenti contribuiscono a tenerlo su) lo si fa roteare intorno
, in cui si pone un neonato per tenerlo in braccio, oggi usato solo in
il sabato sera non c'è modo di tenerlo: se ne va in discoteca con
. disprezzare qualcosa o qualcuno; non tenerlo in nessuno conto, infischiarsene.
il bastone, accontentandovi per prudenza di tenerlo sollevato. r lazzaronismo, sm.
, in cui si pone un neonato per tenerlo in braccio, oggi usato solo in
schiena e sulle gambe di servillo per tenerlo fermo. poi lasciò che ciascuno lo