: come quelli ca cerca ciò che tene, / così m'è adivenuto. idem
paganino da serezano, v-99-21: mi tene amore afritto, che mi face servire
animai mantene / ed in vita li tene, / onde ciascun per sé vi
amianto e di para vulcanizzata, non di tene rume cerebrale. gavoni,
mesteri grandi se face e se man- tene e s'amilliora. idem, i-451-56:
l'amico da bene / innori e quanto tene / a piede ed a cavallo.
. iacopone, 15-19: como da tene a mene fo appicciato amure, /
mio, summo sapire, / en tene iace lo suttigliamento. / d'aracquistare
1036: e sul lavello un arcipresso / tene una secchia appesa ai rami. d'
vista, / però intenza d'argomento tene *. vellutello [par.,
poi dentro e de for tanto assalto tene. iacopone, 90-288: amor, amor
bene sanza misura. -e io a tene sanza fondo. -alla prova si scortica
innamo- ranza / tanto mi stringe e tene / che d'amoroso bene - m'
/ anzi mi date doglia, che mi tene / e che m'ancide, se
natura, / ch'audivi dir che tene / ogn'om ch'ai mondo vene.
ogni animai mantene / ed in vita li tene. = variante di elemento (
pugliese, ii-132: ca sì distretto mi tene / quelli cui cristo confonda, /
/ più giusta e più discreta la ne tene. landino, 180 [inf.
, / quella che m'ave e tene in sua bailìa. rustico, vi-1-169
/ ch'ancor me di me stesso tene in bando. chiabrera, 455: duolti
, / che 'n sua corte si tene / di dare e male e bene.
colei che 'l suo cuor guida e tene, / ipolita reina. giov. cavalcanti
ben so che se'battagliato d'andar- tene con questa gente d'arme che passa.
il quale i parvi nati di lei tene; / quella di riaverli con sarà tua
distruggerà i rubelli. pascoli, 172: tene la pompa classica di quelle parlate mi
, / così giustizia qui stretti ne tene / ne'piedi e nelle man legati e
pellegrino e del gentile, / da lei tene e da me, di cui si
innamo- ranza / tanto mi stringe e tene, / che d'amoroso bene
valoroso / chiunque il vede veramente il tene; / e fè del mondo suo
il quale i parvi nati di lei tene; / quella di riaverli con tagliente /
collera vene / che caldo e secco tene, / e fa porno legiero, /
bene: / con più ricco di tene / non ti caglia d'usare, /
/ e volterra e 'l paese a suo tene, / e la campana, l'en-
cane... questa figura del cane tene el capo a'piei dele figure umane
ha 'n bailia sì distretto mi tene, / ch'eo viver non poraggio.
on qual catene, / qual forza tene -el destrier ch'è già mosso / nel
auro se ci affina: / s'ello tene altra ramina, torna 'n cennere
porpora. serao, i-304: otto gentiluomini tene vano alti i bastoni del
, che molto comendo / quella che tene casto corpo e core! / vivere in
. iacopone, 26-4: omo, per tene salvare e per menarte a la via
. pulci, xxx-ti-6: deh vien- tene poi qui nel castagneto. canti carnascialeschi,
che molto io commendo / donna che tene casto corpo e core! / vivere in
tu. varchi, 24-28: -verra'tene in villa meco, e quivi sopporteremo
, / e lo più forte la tene abbracciata / e 'ncatenata, e mustranse amici
bene / assai vai men chi 'l tene / del tutto in sé celato, /
caldo e'barbanicchi; cioè, stat- tene, come bassamente usiamo di dire, ne'
auro se ci affina: / s'ello tene altra ramina, torna 'n cennere
mi vene / che gli occhi mi tene -rosata; / spesso m'adivene / che
con quelli c'ha cercato ciò che tene. / così, m'è adivenuto /
ii-406: se lo cominciamento / perseveranza tene, / cert'è che véne -a fine
bene / assai vai men chi 'l tene / del tutto in sé celato, /
iacopone, 26-5: omo, per tene salvare e per menarte a la via
[agata] che ha le bianche macchie tene; / e l'altra con
vivendola tenacemente, fino a ricavarne un tene, / e fa l'omo legiero,
bagno, xxxv-1-300: falso diletto mi tene, / u'mi mise vogliendo /
in ferro più che 'n cera tene / e vai entaglia, varrà similmente /
/ se lo co- minciamento / perseveranza tene, / cert'è che véne -a
che molto io commendo / donna che tene casto corpo e core! dante, conv
cometter frode; / anzi 'l si tene in lode. iacopone, 22-69: compar
la natura / ch'audivi dir che tene / ogn'om ch'ai mondo vene:
con quelli c'ha cercato ciò che tene. guittone, ii-252: ahi! con
asconda, / ca sì distretto mi tene / quelli cui cristo confonda. iacopone
bene / assai vai men chi 'l tene / del tutto in sé celato. dante
ha messo amar chi 'n cera tene / quello piacer che véne / per istrugger
contento a lei servir sta chi con tene: / contar lo vi savria tal c'
che molto io commendo / donna che tene casto corpo e core! / vivere in
canz., 71: qual forza tene -el destrier ch'è già mosso / nel
baratteria, / che 'n sua corte si tene / di dare e male e bene
ha messo amar che 'n cera tene / quello piacer che véne / per istrugger
iacopone, 26-5: omo, per tene salvare e per menarte a la via
con quelli c'ha cercato ciò che tene. / così, m'è adivenuto /
che 'l costo / d'amore mi tene a freno. tommaso da faenza, xxxv-1-454
, i-1718: e chi gentil si tene / sanza fare altro bene / se non
la paglia col grano, perocché sempre tene el crivello in mano a purgarlo continuamente
latini, i-1718: e chi gentil si tene / sanza fare altro bene / se
risma. cino, ii-589: ella mi tene li occhi in su la mente /
, che molto comendo / quella che tene casto corpo e core! lacopone,
, / e men dà danno -se conforto tene / chi bona spene -non mette in
nemica / ch'ancor me di me stesso tene in bando. boccaccio, dee.
è dea, / che l'altre donne tene in dimino. mare amoroso, 45
ed altri in casa e per che 'l tene / ciascun maggior che vene / mangia
era qui un mestiere, in francia tene vasi il più decoroso degli uffici. bocchelli
. / ma s'ello pur si tene / ad uno e l'altro lassa,
/ ne'ben vergati fogli / d'a tene e roma impallidì le gote! spolverini
la guarda! quante laide parole ri tene! francesco di vannozzo, 165:
dea, / che l'altre donne tene in dimino. monte, ii-400:
mali diportamenti dal marito costante, man tene vagli l'animo ben affetto, e
a quel dolce penser che 'n vita il tene. boccaccio, dee., 4
: dio te ne dischiari e móstri tene la verità. -intr. con
: quest'al fronte la mia morte / tene scritta e discolpita; / questa fo
più giusta e più discreta la ne tene; / ché dove l'argomento della
colui per savio e discreto si tene, / lo qual sa trarre, de
mocati, 1-10: tanto mi tene a freno [amore] / ch'eo
tu che amore / la tua libertà tene? / e le catene / sue chi
seguire l'altrui voglia, / mi tene amore afritto che mi face servire. paolo
delle colonne, xxxv-1-103: tanto mi tene distretto / ch'ed eo non ho
s'apprende il tuo laccio e si tene! simintendi, 3-82: quello crudele
i-295: era soprantendente dell'acque in tene contra i rubatori e divertitori dell'acque pubbliche
dea. / che l'altre donne tene in dimino / de lamagna infino in
, 127: vostro amor è che mi tene in disiro / e donami speranza con
: edizione magnifica..., non tene accorgi? in carta dorata: ed
. neri de'visdomini, 2-34: tene credenza ria, / villano intendimento;
quest'al fronte la mia morte / tene scritta e discolpita; / questa fo
più giusta e più discreta la ne tene. fatti di cesare, 255: fece
franzese, ma volgarmente chiamato duca d'a tene, o vero per equivocazione,
che ha color di cenere, che è tene rissima, e quella che
dir letizia: / così mia donna mi tene ad escosso. escreare,
le cambiali che ti spedii. ecco- tene altre due di sicura esigenza, delle quali
, ix-51: è gente che si tene onore e pregio / il ben che loro
gran pene / ch'el mio cor tene: / ch'in un punto fallasse!
, 441: in plaser sì mi tene / lo suo avenimento / e lo bel
maggior fallo che mai il mio cor tene / è d'averti voluto e voler
mostacci, 6-28: lo vostro amore mi tene / ed àmi in sua signoria,
amore di natura, non di dovere. tene rezza di fratello senza implicazioni
, m'adivene / come quelli che tene / da buon segnore in feo, /
ii-299: l'amoroso viso, -che mi tene / in sospiri e in pene,
da lentini, 2-9: com'om che tene mente / in altra parte, e
la gabella dello flagello o dohana che se tene in la città, considerato che li
vive * n dolore; -e poi che tene, / cre- dendos'aver bene,
mai null'ore! / ma giovanezza tene in su'podere / manti cui spesso face
piene / come qualmente i'dilefiai per tene. f. negri, 64: bisogna
pecore ti pasca, / o per tene al to bue faccia la frasca.
. mocati, 1-9: tanto mi tene a freno [amore] / ch'eo
la mia fortuna... / mi tene a freno, e mi travolve e
le gran pene / ch'el mio cor tene. petrarca, 272-8: e 'l
merzé dimanda a chi 'n balìa mi tene: / for colpa non m'auzida
mene, / e poi ne va a tene. / or ecco belle cene / se
e se'croia e villana, allor te tene / paura forte che gabbo non faccia
e chi bene ama una cosa che tene / vivende in pene, / ché teme
guido delle colonne, 2-59: così mi tene amore -lo cor gaudente, / che
/ ognora fa e la vita man tene. alberti, 71: colui solo non
il qual i parvi nati di lei tene. nardi, 293: per cagione de'
la mia fortuna... / mi tene a freno, e mi travolve e
: egli [il duca d'a tene] mette podestà,... egli
tempi della signoria del duca d'a tene). francesco di giovanni di durante
fu 'l cor tolto, et or sei tene / tal ch'è già in terra e
chi le pecore ti pasca / o per tene al to bue faccia la frasca.
mi chiama e scaccia, / or mi tene in speranza, et or in pena
seguire -l'altrui voglia, / mi tene amore afritto, / che mi face servire
èva] fó vestiti, / molto se tene per guariti. 4. prov
210: voi vedete che fortuna si tene co meco e che la volontà del sovrano
lucca, onde firenze offesa / si tene tanto. sanudo, iii-1369: li foraussiti
ché 'l veglio a lo 'mprimero / lo tene indei ver- dero, / falli parer
'l veglio a lo 'mprimero / le tene indei verdero / e fa i parer che
l'antico mio dolore / che me tene incarcerato. 4. letter. nascosto
appo 'l dolor che mo'tanto mi tene, / ca sì compreso ha me
/ re di cu- cagna incatenato il tene, / al paviglion impiccar lo volia.
incepto bene / rompon chi non si tene. sanudo, ix-568: pame assai admonirti
nodi, lacci e ca tene, / faci, saette e dardi /
l'incontrovertibilità dei termini. tene le ragioni. 2. che
dolce, 7-7: veggendosi involti in grandissime tene bre, furono costretti con lunghissime questioni
latino e gli aborigini, i quali allora tene vano quei luoghi, dalla
ché 'l veglio a lo 'mprimero / lo tene indei verdero, / falli parer che
mi prese sì, che ancor mi tene / amor ferito a morte, e l'
12-5: menda danno — se conforto tene / chi bona spene — non mette in
, 67: raguardi alquanto chi richezza tene / o chi si perde per venire in
aventurosa innamoranza / tanto mi stringe e tene, / che d'amoroso bene -m'asicura
/ se 'n tale stato mi man- tene amore, / dando valore -a la mia
, / e menda danno, -se conforto tene, / chi bona spene -non mette
e volterra e 'l paese a suo tene, / e la campana e le
e 'l suo seggio maggior nel mio cor tene, / talor armato ne la fronte
a scigna, / c'ogni viso tene mente. petrarca, 140-5: quella
/ sì come il sole le altre stelle tene / del torto cerchio d'animali inspersi
21-13: in ferro più che 'n cera tene / e vai entaglia. chiaro davanzati
però intenza d'argo mento tene. -per estens. spiegazione,
. settembrini, 1-285: ripopolata vento tene, rimaneva ispida e selvaggia la vicina
'n foco abunne: / omo, tene occultanno, sempre a lo foco iugne.
fastidio portino le letre longe a chi tene el luoco ovi è v. s.
/ merzé dimanda a chi 'n balìa mi tene: / for colpa non m'auzida
tui lamenti, / dove tua mente tene. ariosto, cinque canti, 1-30:
, / perdonimi qual è bella o si tene. marco polo volgar., 100
l'amor che 'n sua bailìa mi tene, / e non mi lassa e tenmi
: / come quelli ca cerca ciò che tene, / così m'è adivenuto,
, 1-293: al... parlare tene mano la regina amata e gran parte
sposa padovana, v-436-55: sì la tene sì liale, / cun bona dona e
federico, 424: lo vostro amore mi tene / ed àmi in sua segnoria /
l'altèra valenza, / ove piager mi tene, / 'maginando beffate, lo
savere / a ciò che più mi tene. gallo da pisa, 325: feristimi
, ch'e'beni che s'apar tene vano alla detta monna guiduccia, tu facci
e convene / ancor, se spada tene, / ricever dece e non far noia
bene, / dannosa è se non tene / suo possessor dentro dal fren la voglia
figuro verde e del suo sangue fare tene polvere. = deriv. dal
e 'l suo seggio maggior nel mio cor tene, / talor armato ne la fronte
sua balìa mi tene. monte, ii-379: dunque, amore
tosco, / altrui per buon consiglio salvo tene, / e già veduto s'è
fastidio portino le letre longe a chi tene el luoco ovi è v. s.
appetito del profitto e della gloria seguen- tene,... son contradi tanto a'
/ quella che donna se tal non si tene, / onde vedian la ria /
so servente donagli fidanza, / po 'l tene in malinianza / nocte e dia.
curiosità maliziosa. pirandello, 6-662: quella tene rezza per me, affiorando
, iii-24: parte in voi non tene / cortesia né savere; / sì
, 202: avicenna, tornando d'a tene ed essendo stato ricevuto dal collegio de'
e cambiatori ed ogni altra persona la quale tene a vendere vittualia e altre cose.
buono, xvii-193-13: manto piaciere man tene / a me l'orato omo dotto,
] sono gente maumetane et il loro signore tene più paesi. g. paleotti,
/ lo marinar s'obbria, / che tene per tal via, / che perir
paragoge mee, tee, mene, tene;... cfr. in dante
beato regno / ched ella onora e tene. = var. di meglio
, 150: questo fructo... tene etiam del sapore de un melangolo dolce
sembianti / com'om c'a lo specchiare tene mente. guittone, xxxiv-99: ahi
angiolieri, xvii-186-9: sì gioioso mi tene / vostro amoroso bene, / membrando
so'infiammato, / tutto quanto ti tene; / tu sai, amor beato,
mene, / ma sai che vien da tene, -per tua pia- tanza, /
per paragoge mee, tee, mene, tene, cfr.... vernacolo
ti sei ricordato di mene, lo dici tene ». méne2, v.
ad ogn'ura; / com'om che tene mente / in altra parte, e
lentini, 7: com'om che tene mente / in altra parte, e pinge
sembianti / com'om c'a lo specchiare tene mente. dante, purg.,
rasembri a scigna, / c'ogni viso tene mente. -togliere, tirare,
poi d'entro e de for tanto assalto tene. boccaccio, dee., 1-10
ii-393: veggio bene / chi maior tene / noia, pena e tormento, /
quando voi fare li falconi arditi, tene quelli molti in mano e dà a quelli
anonimo, i-568: simil fare sì tene il mondo in pene, / ch'
, 441: in plaser sì mi tene / lo suo avenimento / e lo bel
97: fa'i tuo'modani che rispondano tene ad ogni faccia. documenti per la
mia amata? / che 'l me la tene in chamara serata, / e pur
barberino, i-264: noia mi fa chi tene / sì mal accorta tagliando manera /
natura, / eh'audivi dir che tene / ogn'om ch'ai mondo vene.
/ ne la qual falso diletto mi tene. inghilfredi, 382: eo veo saglir
1-282: lo spirito gentil sempre si tene / lodare altrui e con aperta fronte
altrui talento / che 'n podere mi tene, / ch'io viva sì morente
. e glie vennaro le more- tene. = voce di area centrale
dolce penser che 'n vita il tene. molineri, 1-232: mentre il
cusl corno fa lei per cui me tene / amore in tante pene / che vento
da firenze, xlviii-53: quando amor tene omo in sua balìa, / toglili
/ chi parla: * s'el si tene, ogni alto erario / meritarà,
sposa padovana, v-436-56: sì la tene sì liale, / cun bona dona e
/ che l'arma de l'om tene 'n alegranza / e segnoregia ciascuno altro
; / lo pare e la mare tene sempre sieco, / e mai se aricordò
pucciandone, 347: di tal mi tene [amore] -innamorato, / che
barberino, i-264: noia mi fa chi tene / sì mal accorta tagliando menerà /
/ vide ch'io mora nominando a tene. 15. locuz. non
essa, / cotanto pianto lo nutriga e tene, / unde sovente pasma, e
serve umano: / e'senza gioia lo tene, / nodriscelo di pene. poliziano
447: lo marinar s'obbria / che tene per tal via / che perir lo
mostacci, 148: ma un disio mi tene occupato: / quale aver soglio lo
maestro francesco, xlviii-53: quando amor tene omo in sua balìa, / toglili
/ onde lo mena [amor] tene e distringe. fra giordano, 5-142:
non ò core, ché madonna il tene: / und'eo remagno proprio una figura
'ntensa, / che cura mai non tene, / né pur sovente -d'altro
/ tesoro eterno entro di me si tene. baldini, 9-223: parole d'oro
angiolieri, 186-a: sì gioioso mi tene / vostro amoroso bene, / membrando ca
bella dea, che 'l mio cor tene, / oscurat'ha gran parte de la
infine a fotta di vespro, poscia tene quello in mano infine ad otta da ire
varthema, 153: e1 dicto arboro tene sempre allo pede 50 o 60 figlioli
e volterra e 'l paese a suo tene. l. frescobaldi, 2-23:
l'antico mio dolore / che me tene incarcerato. bandello, 2-38 (ii-6)
bene / assai vai men chi 'l tene / del tutto in sé celato, /
la bella dea, che 'l mio cor tene, / oscurat'ha gran parte de
, 24: ora di tene, di grazia, circa il partimento della
il quale i parvi nati di lei tene. -esiguo. leonardo,
essa, / cotanto pianto lo nutriga e tene, / unde sovente pasma e revene
. snudatela, e caccia tene la guaina. fate un patto colla morte
tal paventamento / in quel punto lo tene, / che sta in mene e non
più giusta e più discreta la ne tene. 3. recedere da un
entranbi fo vestiti, / molto se tene per guariti. faba, xxviii-15:
barberino, i-264: noia mi fa chi tene / sì mal accorta tagliando manera /
, ca 'l perchéne è for de tene: / sempre encognito te tene a
de tene: / sempre encognito te tene a curar tua enfermetate. angiolieri, vi-1-350
, / così giustizia qui stretti ne tene. saba, 40: foglia caduta cui
dalla propria volontà (un oggetto, un tene materiale, una somma di denaro)
latini, i-1680: con più ricco di tene / non ti caglia d'usare,
; / ca la speranza altero / lo tene, e li consente / di pervenir
la vegio, pesanza / mi distringe e tene mano. pannuccio del bagno, 10-53
padre sabino, piantatore della vite, tene... sotto imagine la torta falce
meo volire; / ma un disio mi tene occupato: / quale aver soglio lo
e chi bene ama una cosa che tene / rivende in pene, / ché
ad ogn'ura, / com'om che tene mente / in altra parte e pinge
indosso, e con un liuto in mano tene venga, costì dal canto della sua
estense, 152: chi 'l tene [il calcedonio] al collo, forando
riso / sì celebre, ch'or tene il regno ausonio / un prìncipe, anzi
. lapo gianni, xxxv-ii-571: sempre tene lo viso covertov / e gli occhi
/ e chi la sua amistate poco tene. g. cavalcanti, i-164: dico
, / amor col rimembrar sol mi man tene. s. gregorio magno volgar.
, vive 'n dolore; -e poi che tene, / credendos'aver bene, /
la bella stella, che sua fiamma tene / accesa sempre ne la mente mia
conperoe uno porcello serbatoio, che 'l tene per l'ano che venia. guido
, li-m: perché l'usuriere altra via tene, / per sé natura e per
od asconda, / ca sì distretta mi tene / quelli cui cristo confonda, /
, mora, ché la morte / le tene aperte le porte: / a nisiuno
/ elio si leva, in quella parte tene. pigafetta, 3-190: il vento
sè in le prete, chi le tene e chi le porta ordenatamente re ^ eve
ogni marina ha lito portuoso, si tene che la nostra armata entrerà dal capo di
, /... / chi mi tene in suo potè / ciascuna ora d'
: ista uncia... ipso bartholomeo tene salva in terra secundu teneno denaro li
à 'n badìa sì distretto mi tene / ch'eo viver non porraggio. latini
d'altrui talento / che 'n podere mi tene / ch'io viva sì morente,
nimici, / e lo più forte la tene abbracciata / e 'ncatenata, e mustranse
bene, ix-51: è gente che si tene onore e pregio / il ben
risento la gravanza, / che con- tene la gioi che fue presenti, / parte
, 19-124: giustizia qui stretti ne tene / ne * piedi e ne le man
la citola, el quale o la quale tene. bibbia volgar., ix-113:
/ d'amor che m'have e tene in sua prigione, / non so che
nemica / ch'ancor me di me stesso tene in bando. l. pisani,
in presonia. / questa traitora me tene attaccato: / superba, ingrata,
crespingno primamente. / poi lui non tene a conto una paglia, / ange l'
lo incepto bene / rompon chi non si tene / e fannol dar molte fiate a'
li sowene, / puoi lo principato tene ne la gloria ettemale. boccaccio,
serve umilmente / chi 'n segnoria lo tene. ottimo, ii-201: costei [niobe
non sono come omini fragiellati e però tene loro superbia coverti di niquità e di
. canteo, 53: quella che tene in mano il viver mio / pregai che
ai domini e alle sostanze d'a- tene. leoni, 82: spedimmo messi a
celare. anonimo, i-517: chi mi tene in suo potè / ciascuna ora d'
'n foco abunne: / omo, tene occultanno, sempre a lo foco iugne
toledo, in cappellino lucente di con- tene, vestite come tante marchesine, le calze
1-270: se la fede in ti se tene, / fa'me chiaro de
3-96: beato quel saggio d'a- tene / che, percotendo del capo canuto /
quaresimale. sanudo, lviii-48: si tene conclusion per fra'... di 1'
d'amore / ch'en suo deritto tene / onni vertude mia, / per qual
mostacci, 148: un disio mi tene occupato: / quale aver soglio lo
mondo tutto e la gente ch'el tene. antonio da ferrara, n: e1
/ cu'ga belega e vita man- tene. 2. pervertire, corrompere
però rispondi, amico, s'amor ti tene! novellino, xxviii-808: e1 soldano
ligare no radegando elio né quello che tene lo logo suo. panfilo volgar.,
aiuto / d'amor che nrave e tene in sua prigione, / non so che
auro se ci affina: / snello tene altra ramina, toma 'n cen- nere
/ raffi e rastrelli ognun per arma tene. gigli, 4-166: voi avete [
, / raffi e rastrelli ognun per arma tene. lettera del presto giovanni volpar.
non esclude un placido rammarico e una casta tene rezza; e in fondo
s. mi scrive de l'animo che tene il s. r nostro, cosa
grande alegranza... mi man- tene /... / cà lo mio
amore, / ch'en suo deritto tene / onni vertude mia, / per qual
: buon pallafren la re- dena chi tene. binduccio dello scelto, xliii-407: troilus
quel chi sustene la retena, quel che tene li mei freni e preme le mei
. iacopone, 15-20: como da tene a mene fo appicciato amure, /
amata? / che 'l me la tene in camara serata, / e pur come
forze. bestiario moralizzato, 1-49: tene [la volpe] li oki lausi e
poco si prese la città d'a- tene che simone calzolaio, con repentina mutazione,
puoi richiamare a'maggiori prelati, può'tene richiamare a l'arcivescovo, e se non
lo crespingno primamente. / poi non tene a conto una paglia, i ange l'
dilecto; / del mio male tu tene ridi: / ahi me lasso poveretto,
in pene, / e rientra dentro a tene, / se vuoi por fine a'
de monstrare da fore lo dolore che tene in core, perzò che lo dolore extrinseco
/ che 'l core a pena tanta vita tene. 2. figur. placare
tommaseo]: il duca d'a- tene rigiostra a filimeneo; e sì fu il
/ col cuor rendendo sempre grazia a tene. nievo, 753: la grecia mi
11 dà gran valore, / che tene in rimembranza quello gioco.
ringrazio le buone intenzioni, non è però tene informato della mia posizione relativamente ai nostri
angiolieri, n8a-6: paro -cu color mi tene amore, / ch'amor -tormenta senza
propria pietade ripieni i poveri di quel tene che i possessori delle ricchezze non meritarono
, e anche novamente represo a me e tene siccome sóle. rebora, 3-i-393:
a scigna, / c'ogni viso tene mente. giano, xvii-603-11: amor
, 170: e 'l detto giontino tene el detto podere da me a meggo e
che 'l mie cor più tristo tene, / che non fa quel che ne
/ ché 'l buon col buon sempre camera tene. -mantenere o continuare a tenere
ottima luce. / spezò la fede e tene via deversa, / sì che de
leggificava in nome delle memorie d'a- tene e di roma, perocché la rinascenza avesse
serpente, per catturare gli uccelli] tene / e l'altro corpo asconde e sta
lo incepto bene / rompon chi non si tene / e fannol dar molte fiate a
mi vene / che gli occhi mi tene - rosata. -la grazia di
mi vene / che gli occhi mi tene -rosata. ovidio volgar., 6-248:
. galateo, 149: chi se tene a gloria intender le lengue de le
parte bestia, cum quattro piei e tene l'arco e la saietta en mano
pozo, el quale... tene aqua salimastra. g. micheli, lii-13-
del rosso, 1-103-14: se so vita tene cum virtute, / oprando bene trovarà
lo danno: / però folle è ki tene sua amistade. -per estens
iogne a tale stato, / sì se tene per salvato / ca 'l primo angel
fatto tesoro, / ma tientel appo tene / nel tuo santo santoro.
maestro francesco, xlviii-53: quando amor tene omo in sua balìa, / toglili
: qualcosa ci è che voglion darla a tene. / scalampia gli occhi, i'
, ii-2: tanto tenpo lui la tene in asedio, [roma] / che
starsi, / guardi quelo ch'amor tene en pianti, / che quanto vole tanto
a scigna, 7 c'ogni viso tene mente. latini, rettor., 38-12
mandi la morte per isciogliere dalle can- tene della vita le tue creature perseguitate ed afflitte
sciordenato. idem, 15-22: como da tene a mene fo appicciato amure, /
prati -filtrato. de marzignaco li quali tene messere l'abbate di sancto ventura rosetti,
. restoro, ii-16: lo scorpione tene revolta la parte denan- ti uno poco
parte derietro, come la coda, tene enverso la parte del mezzodie. mare amoroso
e 'l bene / cui tralassa, cui tene. 22. l'osservare qualcuno
ogni animai mantene / ed in vita li tene, / onde ciascun per sé vi
amor, ch'n vita mi man- tene, / e segua d'altra per aver
- l'altrui voglia, / mi tene amore afritto. monte, 1-iv-34: conoscenza
/ com'om c'a lo specchiare tene mente. garzo, 20: vidde quella
troppo gravoso; / ma ferila chi t tene, / aucidela sen lognesi,
la mina, gli è che 'l tene per l'ano che venia. stefano soprannominato
sottile, ne lo quale se con- tene le geste de alguni valenti omeni. lamenti
mia amata? / che 'l me la tene in camara serata, / e pur
/ largitate - spende - spande - e tene. = deriv. da disertare (
a quella ched in sua balìa mi tene. chiaro davanzati, l-52: tal m'
mia 'ntensa / che cura mai non tene, / né pur sovene - d'altro
era armato de tute le soe arme e tene un grosso bastono in mane a modo
s. fiorillo, cv-567: o felice tene, che hai sempre denare, e
- l'altrui voglia, / mi tene amore afritto, / che mi face servire
sai che di quel punto non si tene / ragione in corte del nostro signore
servo ordinato, co gnore tene più paesi. machiavelli, 1-i-17: li
la mia fortuna... / mi tene a freno. tasso, 13-ii-204: signor
ii, 424: lo vostro amore mi tene / ed àmi in sua segnoria,
altra vista: / però intenza d'argomento tene. / allora udi': « se
ad ogn'ura, / com'om che tene mente / in altra parte, e
non bene. / simil fare sì tene il mondo in pene, / ch'entro
/ che teme di fallir quanto più tene. guittone, ii-xxi-15: come vole sperone
il traditor di gan per mano il tene: / oh quanto ben sapeva simulare!
a 'incomensare, ma temenza mi tene. aretino, \ -1-445: sapendo
messa del prete che sa certamente che tene la concupina o altra femina menata ad
, 281: l'aere fino questo loco tene, / fiumi corsivi a piè
ordinato. giovio, i-348: il mirandola tene fatta la pace dicendo ch'el re
. aretino, 9-248: chi lasciarà la tene rezza del padre e della
ma pur come suol far tra due mi tene. salutati, lxxxviiiii- 462: dal
tempo di la quale ammacare chillo chi la tene tenessela commo a mu- messer piero furono
quelle del vostro imperio gliere, ma la tene concubinata et a grande soiectione. ariosto,
meo volire, / ma un disio mi tene occupato: / quale aver soglio lo
, /... / mi tene in gran pesanza / d'onni lontan
/ giustizia vuole e pietà mi ri- tene. boccaccio, i-445: egli domanda di
, summo sa- pire, / en tene iace lo suttigliamento. novellino, xxviii-805:
/ d'amor che m'ave e tene in sua pregione, / non so che
, summo sa- pire, / en tene iace lo suttigliamento ». monte, 1-23-16
/ che 'n questo mondo nulla fermo tene: / ella gli volse la faccia crucciosa
quel dolce penser ch'n vita il tene. leandreide, 1-8-27: pareva che ella
sottrasse / e sì m'à preso e tene l'adomeze, / vostra belleze -che
gentil donna, amare, / mi tene in gran pesanza / d'onni lontan sollasso
li sovvene, / puoi lo principato tene, -ne la gloria ettemale. cavalca
. giovio, i-104: li cardinali si tene che presto lo scapellarano ad uso di
, / tan- t'amorosamente amor mi tene / ma quanta gioia paremi 'l tormento
de stelle entra bone e ree, tene da li dicinove gradi de la libra per
/ com'om c'a lo specchiare tene mente. 17. locuz.
1-86-16: quale amante in sua balia mi tene, / e non si parte da
e questo solo ancor qui mi man- tene. boccaccio, vii-119: se la fiamma
: meglio credo che fosse stato pre tene e pre mene de averemo facta la vita
trecento, 16: da l'aotro cavo tene coradino da pastrengo per un de quegi
de logne dal polo del mezzodie, laquale tene le sponde e 'l castello e le
ha facto pigliare questo osto e lo tene in pregione, e vole ducati x per
: noi trovamo una cosa engenerata, che tene parte de pianta e parte d'animale
cosa fi creguda al mar, appena tene le membra de la nave squargada. morando
orlandi degli albergotti, 164: anco tene una parte de le terre che se
si stende - alla pena che 'tene. 25. intr. tose.
per dilecto: / del mio male tu tene ridi. boiardo, 1-8-54: a
., 19-123: giustizia qui stretti ne tene / nei piedi e ne le man
ii-302: fra le ca tene /... / valerian cecilia,
cristo li sovvenne, / puoi lo principato tene -ne la strigni iddio. mascheroni
a 'ncomenzare, ma temenza mi tene. novellino, vi-132: stando un
/ che 'l core a pena tanta vita tene. -tanto così: che ha
senza piu parole ne parti- rimmo da tene e farrimmo resposta a lo re agamenone de
, / illuminami tutto il cuor di tene. f. scarlatti, lxxxviii-ii-
signor mio, da poi che piace a tene, / questo gran fallo per me
latini, i-1672: con più ricco di tene / non ti caglia d'usare,
latini, 1-1916: fòll'è chi teco tene: ch'i tegno ben leale chi
dise: « zascun che vien da tene, / un segno sul volto col deto
anno in anno dona in temporale / e tene e vole tutto suo trovato.
b. casaregi, 234: vincendo le tene re, fuggire / dal
. d'ingegnosi / vati, a'tempi tene brosi / e di nebbia
il traditor di gan per mano il tene: / oh quanto ben sapeva simulare!
la natura, / chiudivi dir che tene / ogn'om ch'ai monde vene,
è in le prete, chi le tene e chi le porta ordenatamente regeve molte grazie
ene petra virtuosamente / ke lega e tene ciascheduno canto: / natura umana con
lughilfredi, 389: si guardi chi mi tene a dura, / che la pantera
, 19-123: così giustizia qui stretti ne tene, / ne'piedi e ne le
d'amore, / ch'en suo deritto tene / onni vertude mia, / per
a 'ncomenzare, ma temenza mi tene. chiaro davanzati, xxviii: certo
mi leva savere / aciò che più mi tene. ovidio volgar., 6-326: voi
i vaka, e la quarta parte tene per noi. -risparmiare, non
gaia, 26: miser galvano ben tene lo invito, / e al castelo con
albergotti, 159: pace de cianchio tene e lavora uno podere comune cum meser bico
/ cos'altra che voi non lei se tene. g. michiel e l
la vegio, pesanza / mi distringe e tene mano. -tenere testa: v
lore di sei mila lire di terzoli. tene *, 4-82: ehi! graffiapelle,
quela dise: zascun che vien da tene, / un segno sul volto col deto
, / cagion ch'io fuga amor che tene inganni. -ministero o carica di
maestro francesco, 303: ché quando amor tene omo in sua balìa, / toglili
pene; / sappi che non fa per tene / tor più tal servigio aitare.
e 'l bene / cui tralassa, cui tene. tasso, n-ii-194: onesto è
tu sai che di quel punto non si tene / ragione in corte del nostro signore
pò far peggio?) / mi tene a freno, e mi travolve e gira
chi ben fa el foro el se gli tene, / in vide sconca e molto
anno dona in temporale, / e tene e vole tutto suo trovato. ovidio volgar
fu necessario fare prestissimo calare l'an- tene e di novo affirmare la nave con alcune
beltà dispare; / chi più mente la tene, / più fatta par per arte,
latini, i-1673: con più ricco di tene / non ti caglia d'usare,
nostro fino amor, che mi man- tene. dante, purg., 31-60:
: e perché l'usuriere altra via tene, / per sé natura e per la
de 1 vaka, e la quarta parte tene per noi. crescenzi volgar.,
è l'anima fattura -de vazel che tene, / perché poi pene -paté ed è
mene, / e poi ne va a tene. -sm. viavai. massaia
che'l veglio a lo 'mprimero / lo tene indei verdero / e fa. i parer
11-109: e perché tusuriere altra via tene, / per sé natura e per la
, 152: e chi 'l tene al collo, forando, e tochi la
ricci, 466: l'amore lo tene nove mesi rinchiuso nel mio utero e nelle
resembri a scigna / c'ogni viso tene mente. fr. colonna, 3-22:
di questa maniera è anco il zan- tene; e perché à guisa di una cera