i grù peregrini, che l'algore / temon del verno di tempeste carco varchi,
o separazione ché gli scrittori del giorno temon perfino di parere d'inartificiale, tentata
analfabetismo, che gli scrittori del giorno temon perfino di parere d'ingegno. ojetti,
testa di monton ferrata e dura: / temon le porte il cozzo, e l'
delle piante di melagrani, le quali non temon l'asprezze de'luoghi, perché questo
per che gli altri animai, che 'l temon forte / istupon sì, che caggion
rustico, vi-1-145 (17-7): non temon che lor botte si spanda, /
non fuggon l'uom, né men temon la morte / da lui, né '1
di monton ferrata e dura: / temon le porte il cozzo, e l'alte
vetta / pascon senza timor; / né temon fronda o sussurrante auretta, / ché
indurisce. pananti, ii-190: si temon più fortemente i mali e i disastri
e lui con esso / e col temon precipitò nel mare. buonarroti il giovane
in guisa urtolla, / che '1 temon fuori e '1 temonier ne spinse; /
animo che ha comunemente quella età, onde temon facilmente d'ogni minima cosa. biondi
che, tirate ben giù, non temon botta. siri, ii-482: quello che
4-101: i fanciulletti al buio / temon fantasmi insussistenti e larve. fr.
e l'orecchio, ad ogni fiotto / temon l'arrivo delle franche antenne. manzoni
neggiante occhio, e i polmoni / non temon più. carducci, iii-10-390: io
, che e'[i poeti] non temon grattateci e che bisogna, o far
piante di melagrani, le quali non temon l'asprezze de'luoghi, perché questo arbuscello
a fortuna, onde contrasto / non temon da la cieca ore sì liete.
o come è, senza un buon temon, la nave '. -lastricare la
-sortilegio. peri, 13-50: temon che... /...
! ': grido d'affamati o che temon la fame o che fingono di temerla
cum tal pacti / che più non temon d'essere proscritti. cellini, 1-40
pavoneggiante occhio e i polmoni / non temon più. 2. largo,
cfr. ingl. persj ^ temon (nel 1760). le forme pentstèmone
. mantuano dannato, lxxxviii-ii-747: lastrifero temon con u pianeti, / li sensi
palio sen van destrier volanti, / non temon d'esser da mille furfanti / o
pavoneggiante occhio e i polmoni / non temon più. carducci, iii-1-15: non
come 'l più basso face / qual temon gira per venire a porto. buonaccorsi,
lippo e cantino, / che non temon che lor botte si spanda, / ché
bergo ed ora a tal condotte / che temon ir fra voi serpenti e lupi.
di baldanza / non prezzan vita o temon morte mai. -rispettare, risparmiare
per che gli altri animai, che 'l temon forte, / istupon sì che caggion
è lippo e cantino, / che non temon che lor botte si spanda, /
pena a'preti che ti e temon parte, / come il più spesso fan
: poiché [gli atei] non temon dio, manco temon il principe e ognuncerca
gli atei] non temon dio, manco temon il principe e ognuncerca di smembrare il regno
... / de'loro / temon maestri irati, / soffrir da quei dure
per che gli altri animai, che 'l temon forte, / istupon sì che caggion
e l'orecchio, ad ogni fiotto / temon l'arrivo delle franche antenne. carducci