sbigottito, altro che nei giorni che temevo di dover andarmene da questo mondo.
ingiustamente. piovene, 3-117: io temevo, in quel tempo, di diventare
mostrarsi cristiani. settembrini, 1-46: temevo di dire spropositi o goffaggini, e
». « no, vi assicuro, temevo il contrario » disse l'uomo
l'altra metà. tommaseo, iii-411: temevo di guardarlo; gli facevo fin de'
incolleritosi, non vedeva più lume. temevo sempre duelli, e fino baruffe. e'
del mondo interiore espresso, che io temevo fosse un puro gioco letterario. ecco
: aspettai ch'e'tornasse: e temevo il ritorno, che quel giorno appunto
incolleritosi, non vedeva più lume. temevo sempre duelli, e fino baruffe. e'
certo; ma a domandarglielo mi peritavo perché temevo d'esser caduto in un chiapperello.
mi sentivo così indebolita e diaccia che temevo di svenire. -freddo (il
sua parsimonia mi dispiacessero, come 10 temevo che gli increscesse la mia diretta discendenza
lettere, non le stampe, perocché temevo che soltanto coteste fetide esalazioni della cloaca
d'azeglio, 2-361: quello che temevo è accaduto. stamane mi son visto arrivare
mia rima. carducci, ii-7-45: temevo che soltanto coteste fetide esalazioni della cloaca
sfondate. bartolini, 15-179: ora temevo che..., sbadatamente, lo
quella vita? tommaseo, i-330: temevo di guardarlo; gli facevo fin de'
delle goffaggini. settembrini, 1-46: temevo di dire spropositi o goffaggini. verga
le lettere, non le stampe, perocché temevo
di fallimento. bocchelli, 2-xxiv-236: temevo di tornare a impigliarmi nella inclinazione verso
: veggo che non sarà presto come temevo, tanto che glie le mando acciò
temibili. bigiaretti, 8-225: io temevo le intrusioni di una donna petulante nei miei
credermi amato? calandra, 1-239: temevo alla lunga di riescir importuno. pavese
gli aveva fatte. soldati, x-122: temevo un trucco, qualche macchinazione.
materialità e da una sensualità di cui temevo di scoprirmi affetto anch'io ogni mattina
è salva: non resterà zoppa, come temevo: 'laus deae! ').
toccano » e savinio, 283: « temevo di trovare un letto...
dargliene i nomi, io risposi che temevo, col divulgarne l'elenco nominativo, di
per non conoscerla ancora bene, non temevo di peccare contro i suoi comandamenti.
e incolleritosi, non vedeva più lume. temevo sempre duelli, fino baruffe. e'
, 18-138: finalmente succede quello che temevo. nello stesso momento mi sveglio e
in aneddoto scandaloso. piovene, 3-111: temevo d'anna, che era di indole
ma pure per la purezza della teoria temevo che qualche trucco pur avrebbe potuto insinuarsi
si volesse. tolomei, 2-148: temevo... non voleste far contra di
la sua parsimonia mi dispiacessero, come io temevo che gl'increscesse la mia diretta discendenza
-scivolare. zucchetti, 286: sempre temevo che, scappando a talluno il piede
pacis; e questo m'ha tranquillizzato perché temevo che bottai del mio articolo si fosse
: la serratura resistette a lungo e temevo il manico mi si spezzasse fra le
: la serratura resistette a lungo, e temevo il manico mi si spezzasse fra le
a scatti. moravia, 21-90: temevo, con lo scuotimento della losofo
. cicognani, 13-43: veramente io temevo d'essermi spinta anche troppo: avevo
mi s'era slogata una gamba, che temevo perderla -con uso iperb.,
di meno. dispiacessero, come io temevo che gl'increscesse la mia diretta discendenza
abbia ricevuto i gamberini freschissimi; né temevo che sarebbero arrivati stracchi. -con allusione
lago. zucchetti. 286: sempre temevo che, scappando a talluno il piede
7-1-15: posso dirvi con verità che temevo andasse bene per me e male per voi
d'annunzio, v-2-380: non più temevo l'esperimento plebeo, la delusione abietta
ci reggevano. piovene, 3-111: temevo d'anna, che era di indole pronta
: fu un responso quale da un pezzo temevo, né potevo più eluderlo, quello