battuta, e con lui di spalla non temevan rivali, si svogliò del tamburello,
disanimato. l. adimari, 1-53: temevan le monache inevitabilmente il disagio di crudelissima
mie mi abbandonaro, / dicendo che temevan de le spine, / talché, in
sua fiaccheza naturale e perché i ministri temevan forte della fede degli aiuti e della