5-646: allor gridò, gioì, temè la gente / sì com'eran de'
la malcreata bestia ch'egli era, temè noi trasportasse il dispetto a far qualche
un « club * di ribelli, temè di armarli, e l'utile offerta fu
. d. bartoli, 9-27-2-162: temè il santo padre, che i tanti
eretto da'carnefici su quel tronco non temè [il padre] dirci.
/ meco andando, il tuo cuore temè. palazzeschi, 7-103: impugnato ciascuno
tanto empito e con tale spavento che napoli temè o d'abissarsi ne'tremuoti o
son pur noiosi. idem, 24-270: temè d'una frenitide per essersi cacciato su
costoro. nomi, 8: qual temè grado, onde alla morte vassi, /
chiesa! -ebbe appena detto, e temè di vederlo inalberare. -impuntarsi con fermezza
imperiali, 4-131: temè [il nocchiero] d'aspro scoglio,
uomo perfetto e buono ed amò e temè domeneddio. ottimo, i-288: tu
pascoli, i-120: l'uomo non temè di contristare il suo simile, non temè
temè di contristare il suo simile, non temè di ucciderlo, non temè di uccidersi
, non temè di ucciderlo, non temè di uccidersi, perché non sentì più
. dolce, 6-65: zumelazoli, overo temè, latinamente è detto lapislazoli..
lubrano, 2-510: cristo non temè miscredenza negli apostoli sbattuti dalla burrasca,
c. campana, ii-105: perché temè della loro disperazione, si contentò dar
femmina e vendicatrice dello scellerato fatto non temè, se fusse bisognato, esser menata presa
bambin fame un regalo, / ma temè non destargliene il singozzo. tommaseo
: l'animosa femmina... non temè, se fusse bisognato, esser menata
. lubrano, 2-510: cristo non temè miscredenza negli apostoli sbattuti dalla burrasca,
non tanto damma o lepre giovanotta / temè di veltro mai dente mordace.
di quello aveva fatto, e non temè le loro minacce. ariosto, 433:
... i sacri rami / non temè d'atterrar. buonarroti il giovane,
). moretti, i-774: temè ch'egli volesse uscire con lei sapendola
della vecchiezza, elio [catone] non temè proferire quella virile sentenza contraria æl comune
, 8-1-66: ella [iudit] non temè niente la forza di oloferne, anzi
/ parlar d'incarnazione e di miracolo> / temè che alla sua santa aspettativa / da
guerra / su le pedate mie, temè lasciarla / qui sola, e seco
. francesco saverio... non temè nulla. furono infiniti coloro che gli
santacroce, per queste ragioni e perché temè della loro disperazione, si contentò dar libero
al vero, / che a'prieghi tuoi temè di restar vóto / d'alme sepolte
, mettendosi ad ogni pericolo, e'temè della indignazione del suo signore, perocché
aveva parte del sagio di loro pazia temè non esser morto. caro, 12-iii-270:
vecchiezza, elio [catone] non temè proferire quella virile sentenza contraria del comune
cosa, grande certamente! la non temè e non si scosse o spaurì in cosa
povera angelica fu abbandonata: il goldoni temè che, delicata com'era, sarebbe
fiato. d. bartoli, 2-2-232: temè noi trasportasse il dispetto a far qualche
p. venier, lii-5-524: molto si temè levassero il capo nel principio di questa
femmina e vendicatrice dello scellerato fatto non temè, se fusse bisognato, esser mena
. lubrano, 2-5 io: cristo non temè miscredenza negli apostoli = comp.
amato ero si strinse / isbigottita e ne temè leandro. batacchi, i-81: pel
udendo contar da tistorie come lo riverì e temè ogni riverito e tremendo principe. b
tartassata. guerrazzi, 1-68: quando temè essere aggavignato dalla necessità, e non
siena, 2-1- 90: maria temè, ma poi fu rassicurata, comprendendo che
mio d'animale terricolo e terrier [temè], sm. (per lo più
si sentì dare un tuffo; e temè di dover cominciare a segnar la bacchetta d'
pace. machiavelli, 1-vii-328: tanto più temè eugenio una pericolosa guerra che una vituperosa