o scoglio a l'onde. galeazzo di tarsia, ix-656: rapido fiume che giù
s'annidi in seno. galeazzo di tarsia, ix-650: ma perch'io vada
volgar., 44: e quando tarsia si vide così male arrivata, gliene
bianco, / commesse dalla tigna di tarsia. tassoni, i-98: l'azzurro
intavolature, e nel legno figurati a tarsia il dolzemele il buonaccordo la viola la
giù le dette figurine. galeazzo di tarsia, ix-650: e s'io cavalco,
liquor le celle empiendo. galeazzo di tarsia, ix-647: là ove irriga e
al circoscritto mio desio. galeazzo di tarsia, ix-656: o felice colui che
lavoro di commesso di diversi legni dicesi tarsia. d'alberti, 224: '
viver mortai corta la vista. galeazzo di tarsia, ix-652: ahi, come,
di bianco, / commesse dalla tigna di tarsia. 4. icon. rappresentazione allegorica
coscienza del benefizio intrapreso. g. di tarsia, ix-648: dal pianto che m'
/ gli conse- crammo. galeazzo di tarsia, ix-655: in altra stagion altra
, lasso, mi resta. galeazzo di tarsia, ix-646: in limpido vetro o
la pace e la securtà. galeazzo di tarsia, ix-656: come il pensier che
cielo: il sole. galeazzo di tarsia, ix-646: in limpido vetro o in
quelle i cesari feroci. galeazzo di tarsia, ix-650: se alta pietà non rompe
altro in un'altra. galeazzo di tarsia, 168: a'molli lidi in seno
che attoscan le lor erbe. galeazzo di tarsia, ix-655: or di man
ameno, soggiorno confortevole. galeazzo di tarsia, ix-655: o felice e di mille
reverire la sua maestà. galeazzo di tarsia, 168: a'molli lidi in
, distaccato, lontano. galeazzo di tarsia, 170: se alta pietà non rompe
essi è in dispetto. galeazzo di tarsia, ix-655: or di paura, d'
gioia o tragger guai. galeazzo di tarsia, ix-660: se del tuo sparir
intavolature, e nel legno figurati a tarsia il dolzemele il buonaccordo la viola la virginale
dalla cong. se. galeazzo di tarsia, ix-652: crudel procuste e di fierezza
tuo volante corso. galeazzo di tarsia, ix-657: tu dunque, alto rettor
in tale stato rimanere. galeazzo di tarsia, ix-646: occhio non sano a gran
si radduca sconsolata in cielo. galeazzo di tarsia, ix- 648: dal pianto che
suo drizza e conduce. galeazzo di tarsia, ix-648: altro fra gl'indi
anche finto, artefatto. galeazzo di tarsia, ix-648: altro fra gl'indi splende
ingannando le pure pecorelle. galeazzo di tarsia, ix-647: a'colli lidii in seno
ha davanti un tavolinetto antico lavorato di tarsia: fa la calza, calze grosse
un po'troppo; 11 principino di tarsia, che stava nel palchetto accanto al
fece cesare in francia. galeazzo di tarsia, ix-657: a me quando che
n'agghiaccia e suda. galeazzo di tarsia, ix-656: quante mi ha dato amor
spento hai la tua sete! galeazzo di tarsia, ix-656: o felice colui che
caso mio spietato e fello! galeazzo di tarsia, ix-657: era, s'ambi
mia vita che fugge. galeazzo di tarsia, ix-657: era, s'ambi feriva
tratto e fere e fugge. galeazzo di tarsia, ix-650: io gli ostri,
, le fa seccare. galeazzo di tarsia, ix-648: s'io fermo la vista
sicurtà di ferma istanzia. galeazzo di tarsia, ix-650: io gli ostri,
re sabin dubbio e terrore. galeazzo di tarsia, 168: a qual pietra
veder si spegne in quella. galeazzo di tarsia, ix-648: simil valor della mia
chi la donna era. galeazzo di tarsia, ix-650: se l'onda solco,
sue compagne fossero onorate. galeazzo di tarsia, 166: donna, che di beltà
divinità lavorano meccanicamente di musaico e di tarsia, contentandosi di copiare o rimestare i
. - anche sostant. galeazzo di tarsia, 181: io voi quando vedrò,
d'un cervel secco? galeazzo di tarsia, 167: il pensier...
divisate a quartieri e lavorate di tarsia alla zimina di diversi ge
speranza un fragil vetro. galeazzo di tarsia, 165: ogni nostro diletto è
che corre senza freno. galeazzo di tarsia, 167: il pensier...
terza stagion le verdi frondi. galeazzo di tarsia, 175: or sorgi al
esperienza di vita. galeazzo di tarsia, 178: no, rispondo io che
maia al mondo nacque. galeazzo di tarsia, ix-655: già corsi l'alpi
la vera gioia mia. galeazzo di tarsia, 177: spalmati legni, alme
d'anni diciotto in giù. galeazzo di tarsia, 172: or due begli occhi
ed ora godevano la divinità. galeazzo di tarsia, 179: o felice colui
, / si può dir quasimente una tarsia. /... / era la
di nodi (un ricamo, una tarsia). berni, 8-9 (i-209
suo imperio senza spada. galeazzo di tarsia, 171: fiamma gentil, che in
fine le loro imprese. galeazzo di tarsia, 164: dura impresa a fornir
udendo lo signore della terra delle bellezze di tarsia, di presente andò colà dove là
l'oriente fanno ombra. galeazzo di tarsia, 167: rapido fiume che giù
da comporre figure e motivi ornamentali; tarsia. - anche; l'arte
apollonio di tiro volgar., 41: tarsia, vedendo che a darsene ira o
mio padre mi mandò nella cittade di tarsia, e ivi sì m'accomandò a uno
per rumarla [roma]. galeazzo di tarsia, 175: roma, le palme
, pericoloso, insidioso. galeazzo di tarsia, 179: già corsi l'alpi gelide
denaro del comune. cuoco, 1-34: tarsia era un onestissimo cavaliere,..
-mischio di marmi: tipo di tarsia marmorea policroma, caratteristica della decorazione barocca
un lavoro più o meno bello di tarsia. carducci, ii-6-260: è la vera
, 102: musaico di legname: tarsia. -mosaico di penne: ornamento
noce ed hanno poco adornamento di tarsia. brusoni, 6-164: preso
d'erbe e fiori. galeazzo di tarsia, 171: poc'anzi era beato /
tanta moltitudine di fanti. galeazzo di tarsia, 167: non cosi lieve piuma aere
vuol la parte sua. galeazzo di tarsia, 173: occhio non sano a gran
ceramiche, opere di cesello e di tarsia, bronzi, argenti, ecc.)
vista e senza armonia. galeazzo di tarsia, 178: per sé [amor]
fonte di ispirazione poetica. galeazzo di tarsia, 174: doveva stile il ciel darne
della quale [sedia] fece di tarsia, con legni tinti ed ombrati, i
tremolando sopra il suol marino. galeazzo di tarsia, 167: non cosi lieve
il regno di napoli. galeazzo di tarsia, 172: e tu, dicea
il sdegno tuo tranquilla pace. galeazzo di'tarsia, 179: ebbi i riposi e
palme insigni e chiare. galeazzo di tarsia, 175: roma, le palme tue
. -assol. galeazzo di tarsia, 182: lasso! né fredda pietra
: un lavoro di mosaico e di tarsia, dove manca la pastosità del cemento
e li denti perle. galeazzo di tarsia, 1-112: de le guance i bei
originali sono annoverati michelangelo, galeazzo di tarsia, giovanni della casa e gaspara stampa
ma per spesse fiate. galeazzo di tarsia, 1-58: lasso, né fredda
pennello e profumati colori. galeazzo di tarsia, 163: sperai, adorno sì
macedonia, ma eziandio di quella di tarsia. angioletto, ii-72: li sofiani,
possa sopra di me? galeazzo di tarsia, 175: ove a dio più s'
/ èwi fiore e blanzi fiore, / tarsia e il prence antigonore, / sere
tempo in ogni lato. galeazzo di tarsia, 1-52: tutto il prò che da
: orlo, filetto ornamentale; striatura, tarsia. f. f. frugoni,
d'un fero sdegno? galeazzo di tarsia, 1-23: tempestose sonanti e torbid'
, ond'amor punge. galeazzo di tarsia, 1-112: chi di natura vuol
tiro voi gar., 65: tarsia ancora quistioneggia e dice. valerio massimo
porta della camera era di sandali a tarsia con fili d'oro e radici di perle
braccia, regolato di noce e profilato senza tarsia e colla predella da piei. fr
contar non si può. galeazzo di tarsia, 182: lasso! né fredda pietra
, ma si mantiene saldissimo. galeazzo di tarsia, 1-72: col sovente cader,
. che, per cosa di tarsia e di rimessi, furono tenuti in quel
lettere] di lavoro azimino o di tarsia, che oggi lo dicono, cioè
di quello che patisce. galeazzo di tarsia, 1-42: donna, s'esser non
corno s'adoprava per fare lavori di tarsia. 2. figur. persona
riaccenda come l'amore. galeazzo di tarsia, 1-30: né cresce erbetta in riva
una notte con ruberto e l'altra con tarsia. intanto accadde che tarsia si riscappò
altra con tarsia. intanto accadde che tarsia si riscappò in uno bello fanciullo maschio
invidia abbiano a scherno. galeazzo di tarsia, 1-96: roma, le palme tue
/ facea le stelle. galeazzo di tarsia, 1-109: sien per voi l'aure
donna amata, ecc. galeazzo di tarsia, 1-99: ove a dio più s'
porta della camera era di sandali a tarsia con fili d'oro e radici di perle
un non ben sano. galeazzo di tarsia, 1-54: occhio non sano a gran
un po'troppo, il principino di tarsia, che stava nel palchetto accanto al
che di scarlatto e non di bruno tarsia si vesta. 4. ciascuna
lassi amanti / il dardo. galeazzo di tarsia, 1-112: chi di natura vuol
un po'troppo; il principino di tarsia, che stava nel palchetto accantoal nostro,
nella spalliera della quale fece i tarsia con legni tinti ed ombrati i tre profeti
d'argento e un bellissimo bastone lavorato di tarsia, dicendo che il prete mi mandava
le diciotto lettere antiche. galeazzo di tarsia, 1-67: ov'è più ricca egrave
, valor, gran degnitate. galeazzo di tarsia, 1-48: oro, perle,
sol suoi destrier sprona. galeazzo di tarsia, 1-190: tu, invida notte,
corpo donde ella nasce. galeazzo di tarsia, 1-187: or lampeggia la stampa /
. av- verb. a, in tarsia). g. rucellai il
in ricamo o in mosaico, ora in tarsia o in piano, e per talora
. lancellotti, 3-245: vassi propagando questa tarsia (così la chiamo) fuori di
sempre fioriti uomini ingegnosissimi per lavorare di tarsia, cioè per compor figure di minuti pezzi
rettangolo, di legno nero lavorato in tarsia. d'annunzio, i-373: ridono
poi si pensi all'effetto coloristico della tarsia in genere e si ponga questo in relazione
prospettiva poteva servire solo a chi lavorasse di tarsia, poi con l'effetto di vero
uccello appariranno chiari. -a, in tarsia (con valore aggett.): intarsiato
porta della camera era di sandali a tarsia con fili d'oro e radici di perle
di bianco, / commesse dalla tigna di tarsia. magalotti, 23-304: se tanto
natura... non compongono di tarsia e di mosaico, scegliendo e ripensando,
giovane, 9-31: a compor la sofistica tarsia / v'è d'uopo ristacciar tutta
più di facile io ne cavassi una tarsia da vivere / in vecchiaia. -persona
tarsiaio. = deriv. da tarsia. tarsiaménto, sm. ant.
a un bastone, e po'lo tarsia. = denom. da tarsia-,
avorio. = deriv. da tarsia. tarso1, sm. anat
, divisate a quartieri e lavorate di tarsia alla zimina di diversi geroglifici.
ricamo o in mosaico, ora in tarsia o in piano e per talora in superficie
per bocca verso lo villano. galeazzo di tarsia, 1-90: mortale in vasel d'
in tale regione). galeazzo di tarsia, 1-66: là ove irriga e stagna
le luci artificiali). galeazzo di tarsia, 1-15: la notte il suo manto
le intavolature, e nel legno figurati a tarsia il dol- zemele il suonaccordo la viola
, divisate a quartieri e lavorate di tarsia alla zimina di diversi geroglifici. =