banti, 8-11: ognuna, dopo la svaga tezza delle ore passate, covava l'
quasi soffiata all'aria che la svaga, / la soglia leggerissima del cielo
incomodo, che crea difficoltà; che non svaga, che non diverte, privo d'
fiorrancini, / regna, e si svaga con la caccia ai bruchi. soffici,
2. che rilassa, distende, svaga (una gita). emanuelli,
, sollazzo; detto o evento che svaga e rallegra. sercambi, 2-i-169:
le paresse, siccome è disegno che mi svaga, me lo nserberei per me.
le fate... e come svaga questo antico favoleggiare dei volghi in mezzo
, cogli stecchi, ogni cosarella lo svaga. buzzati, 4-57: ecco una
ii-448: il veder di molte cose svaga l'intelletto dal contemplare. d. bartoli
ingozza pieno un pentolo, / né lo svaga da ciò canzona o frottola. tommaseo
s. v.]: un rumore svaga la nostra attenzione. quando studia,
, cogli stecchi, ogni cosarella lo svaga. nievo, 276: 1 frumier
io vengo soltanto per l'ambiente. mi svaga più del cinematografo. -per
mi svaga'. 'è un libro che mi svaga poco'. dell'uso familiare. e
ironicamente: 'oh questa sì che la mi svaga! vorrebbe che tutti facessero a modo
[vestali] taluna e talaltra che svaga con la mente fuori della clausura violata col
è sole, e pur mai non si svaga né torce fuor del sentiero della sua
cura / da te la mente se svaga e disvia. zanobi da strata [s
quale la mente oppressa dall'opera si svaga. leopardi, iii-328: lo me la
qualcuno. = adattamento del roman. svaga, propr. 'togliere i chicchi all'