: principio del cader fu il maladetto / superbir di colui che tu vedesti / da
; e l'aspirar più suso / superbir fòra, e calcitrar co * 1 fato
principio del cader fu il maladetto / superbir di colui, che tu vedesti / da
e purghi 'l fasto o 'l superbir de'grandi. = voce dotta,
! empio costume, / e il superbir di nostri sensi frali / incre- scevol
di mentana i lutti? / sai superbir ancora, come il dì che per tutti
: principio del cader fu il maladetto / superbir di colui che tu vedesti / da
in cima de la rota, / non superbir, perché tè chi te nota.
principio del cader fu il maladetto / superbir di colui che tu vedesti / da
alle terzere. tasso, 7-84: non superbir però, ché me qui vedi /
passi percorri la recente vita, non superbir del tutto libero core. -che
-per tua ventura altrove. / non superbir però, ché me qui vedi /
in cima de la rota, / non superbir, perché rè chi te nota!
e superbisce. marino, 1-20-156: non superbir con vanità sì sciocca, / perché
-sostant. baldi, ii-19: il superbir per gioventù che vale? / tutti abbiamo
: principio del cader fu il maladetto / superbir di colui [lucifero] che tu
sue ferute. tasso, 7-84: non superbir però, ché me qui vedi /