: come il fanciullo vorace / che sugge gli acini gonfii / di miei solare e
che fa morire in bellezza, e sugge il sangue tutti i giorni una stilla,
insetto] d'un fiore / l'ambrosia sugge e la rugiada. manzoni, pr
, ma la tua marmorea bellezza / mi sugge l'alma, e il senso de
nel fiore, / la delizia vi sugge / e il nutrimento. alvaro, 9-167
ape errante 'l timo e l'asfodillo / sugge, aliando. pascoli, 1230:
che ai milioni di barbonacci che ne sugge: in lucca non vede che una caverna
lo voglia succiare nel modo che egli le sugge il latte. 4. macchina
primo esercizio. aretino, 8-371: sugge [la ruffiana] il sangue de le
] il sangue de le borse, come sugge il ragnatelo quel de mosconi presi da
93: del bel sen le brine or sugge, / or la mira fiso, fiso
fiamma amorosa / giovinetta beltà consuma e sugge. garzoni, i-503: sono più
al figur. prati, i-106: sugge l'ape alla rosa, e la formica
di mostri una congrega / che la sugge la spolpa e la maciulla. colletta
da'fonti candidi e vivaci / le sugge il latte e più che 'l latte i
succiare nel modo, che egli le sugge il latte. sbarbaro, 1-141: in
suo nome. marino, 1-153: non sugge qui crudo tiranno il sangue, /
vene e 'l cor m'asciuga e sugge / che 'nvisibilmente i'mi disfaccio.
aggira, è come un gorgo che sugge e distrugge la mia vita. bocchelli,
nasce beata prole, a cui non sugge / pallida cura il petto, a cui
, / quel piacer che gentile anima sugge; / togliete il vel misterioso,
/ nettar bever si crede e il velen sugge: / la lingua vibra empie saette
nasce beata prole, a cui non sugge / pallida cura il petto, a cui
, / del bel sen le brine or sugge, / or la mira fiso,
: dal fior della scienza amaro tosco / sugge l'audace secolo: più tenta /
, / quel piacer che gentile anima sugge; / togliete il vel misterioso,
al giglio moribondo, e come / sugge fervido sol l'ostro alle rose.
fuor tiene / la lingua e 'l sugge da le labbra immonde. gemelli careri
/ le più ricche vivande e sugge e fura. 2. derubare
baci incontra, e da'bei labbri sugge / l'alma di lei che sospirando
anco fuor tiene / la lingua e 'l sugge da le labra immonde. chiabrera
fiamma d'amor m'incende, e sugge / l'umor, che mi dà vita
gli occhi e da le labra or sugge. birago, 534: inchinatosi a bere
i dolci timi con alàcre industria / sugge, ne'boschi e de 'l ferace
ape furtiva la smugne, scarabeo infestoso la sugge. = deriv. da infesto
* mate ', la quale si sugge caldissima con una cannuccia di giunco..
come il caro mele ape ingegnosa / sugge or da l'uno ora da l'altro
anco fuor tiene / la lingua e 'l sugge da le labra immonde. monti,
/ con labbra molli ogni virtù le sugge. -di animali. del tufo
delle tazze / audacia silvio e intrepidezza or sugge, / e alisa insegue. casti
di cui non è figliuolo, / sugge l'amor viscoso, fa di due tronchi
tazze / audacia silvio e intrepidezza or sugge, / e alisa insegue. a.
e 'l cor m'asciuga e sugge / che 'nvisibilmente i'mi disfaccio.
nèttar bever si crede e il velen sugge. dell'uva, 66: nettar trovai
da gli occhi e da le labra or sugge. tassoni, 10-31: volea iterar
fuor tiene / la lingua e 'l sugge da le labra immonde. pignotti, 93
con cure alterna; ma in chi sugge / il latte e in chi denuda la
da gli occhi e da le labra or sugge, / ed in quel punto ei
liba or dagli occhi e dalle labbra or sugge. salvini, 12-1- 260:
/ da le piante l'umor fecondo sugge / perché mentisca il fior le sue
e asia; ha abitudini diurne e sugge a volo il nettare dai fiori, senza
con cure alterna; ma in chi sugge / il latte e in chi denuda la
al gran tiranno, del cui tosco sugge / ch'elli ha già sparto e vuol
di 'mate ', la quale si sugge caldissima con una cannuccia di giunco.
i dolci timi con alàcre industria / sugge, ne'boschi e de 'l ferace tivoli
adusato alle tempeste..., sugge il miele della vita. -suggere
ogni cosa; altri mignatello, perché sugge il sangue a tutte le vene di
/ che non straccia la carne e sugge il sangue. f. f. frugoni
nasce beata prole, a cui non sugge / pallida cura il petto. saba,
: dal fior della scienza amaro tosco / sugge l'audace secolo...:
si accosta al calice del piacere vi sugge i primi sconforti. d'annunzio,
recita le preghiere e le formule liturgiche sugge rite dalla devozione religiosa.
/ nasce beata prole, a cui non sugge / pallida cura il petto. poerio
a l'ambrosia fragrante / che in ciel sugge il tonante. g. g.
al gran tiranno, del cui tosco sugge / ch'elli ha già sparto e vuol
/ sagace pecchia gli odorosi timi / sugge e deliba, e il depredato succo /
avvinghia qui a la gola, e mi sugge / con le sue mille ventose /
, / refrigerio infelice! e il sugge e tocca. -introdurre (in bocca
attesa che il colpo partisse. -che sugge senza posa il nettare dai fiori (un'
altra, con bell'arte, / sugge la punta estrema [della pasta]:
: il fanciullo vorace /... sugge gli acini gonfii / di miei solare
rosa, cui troppo caldo asciuga e sugge, / come il cor mio,
/ al gran tiranno, del cui tosco sugge / ch'elli ha già sparto e
arronciglia / e come un gorgo la sugge, / l'anima spaurita rifugge /
iii-86: qual ape che d'un fior sugge e risugge / l'ambrosio spirto,
/ fera, che 'l cor mi sugge, / fera che più mi fugge /
nèttar bever si crede e il velen sugge; / la lingua vibra empie saette
sorridea meco stesso, ma come chi sugge l'erba sardonica e ne attinge un letal
la vita sempre il col rapido sugge / e come nebbia al sol presto
/ fera, che 'l cor mi sugge. nannini [petrarca], 214:
nasce beata prole, a cui non sugge / pallida cura il petto, a cui
mi fugge: / allor l'anima sugge / la dolcezza divina, / diventa serafina
. che fa morire in bellezza e sugge il sangue, tutti i giorni rovani,
pasquinate romane, 378: questo che sugge e punto nonmi lascia / è ser imperator
qual d'ogni sua vena -il sangue sugge, /... / per nullo
furtiva la smugne, scarabeo infestoso la sugge. 3. lasciar cadere l'
: il fanciullo vorace /... sugge gli acini gonfi / di miei solare
schiera volante / di solleciti amori / sugge d'aureo licor manna stillante. mazza,
di quella naturale scaltrezza che il fiorentino sugge con la vispa aria natia, purgatorio
: ululando la lingua di lutero, / sugge ogni notte al lume de le stelle
al gran tiranno, del cui tosco sugge, / ch'egli ha già sparto e
/ la vita sempre il cel rapido sugge. della casa, iv-133: della sua
/ que'baci incontra e da'bei labbri sugge / l'alma di lei che sospirando
ant. e letter. che sugge, che succhia (in partic. il
/ nuovo respiro, al sen ti sugge il latte / che nelle vene gli fiorisca
madri preme in vano le poppe che niuno sugge. -assol. -dare suggere-.
e rinchiusi. cammarano, xc-289: leonora sugge il veleno chiuso nell'anello. ghislanzoni
dagli occhi, e da le labra or sugge. marchetti, 5-183: nelle braccia
dagli occhi, e dalle labbra or sugge. settembrini, 2-62: si stringevano forte
amata. giulio strozzi, 17-23: sugge il labbro le labbra, indi più grato
tassoni, 10-71: da'bei labbri sugge / l'alma di lei che sospirando
: ululando la lingua di lutero, / sugge ogni notte al lume de le stelle
che fa morire in bellezza, e sugge il sangue tutti i giorni una stilla.
, / refrigerio infelice! e il sugge e tocca. 6. tergere
il giovinetto e con novelli baci / sugge il tepido umor, che a lei frattanto
/ umidi in seno attragge, el'aria sugge. mazza, iii-175: per le nari
le rose qualor vergine il giglio / sugge pecchia amorosa, / doppia il suo mel
i dolci timi con alàcre industria / sugge. montale, 2-59: ronzìo di coleotteri
l'ellera... tanto d'umore sugge dall'albero il quale la nu- dre
, ii-13-245: questa carta è infame: sugge l'inchiostro, come la forma della
, come la forma della prosa moderna sugge il pensiero. 12. far
: dall'adusto cielo / arido vento sugge il fango e 'ncende. montale, 14-103
furibondo, arso di sete, / sugge l'ultimo giorno e insieme il primo
: come fior, che 'l tropo caldo sugge, / potria mancar, che nulla
serse imprudente, al mar che tutto sugge / mal sue navi affidò, sue
le vene e 'l cor m'asciuga e sugge / che 'nvisibilemente r mi disfaccio.
miei / a poco a poco consumando sugge. poliziano, st., 1-57:
.. d'ogni sua vena il sangue sugge. guarini, 469: fiamma amorosa
fiamma amorosa / giovinetta beltà consuma e sugge. carducci, ii-8-275: mi abbandoni solo
: ogni cosa divora il tempo, e sugge / il bel color d'ogni viso
: il fanciul dal vostro labbro / sugge in primo il verbo arcano / ch'è
di quella naturale scaltrezza che il fiorentino sugge con la vispa aria natia.
al gran tiranno, del cui tosco sugge / ch'elli ha già sparto e vuol
suggendone lo stesso godimento ch'egli ne sugge,... se questa condizione
che si accosta al calice del piacere vi sugge i primi sconforti. tapini, x-i-20
vorace / le bellezze di lui pascendo sugge. bersezio, 3-67: palmina suggeva.
pasquinate romane, 378: questo che sugge e punto non mi lascia / è ser
/ al gran tiranno, del cui tosco sugge / ch'elli ha già sperto e
: ululando la lingua di lutero, / sugge ogni notte al lume de le stelle
i-3-235: l'ape i soavi umori / sugge da tutti i fiori. 3.
anco fuor tiene / la lingua e 'l sugge da le labra immonde, / tale