. alvaro, 3-14: la città dove studiavo era una piccola città di provincia,
. idem, 2-999: io mi studiavo di comprendere il loro linguaggio [delle
. pavese, 5-94: io che studiavo quante biglie colorate ci stanno in due
, e cercavo libri, e studiavo, e credevo di trovarli davvero quei tesori
di carreggi e d'artiglierie, io studiavo quei cieli di madre- perla in ogni
1-196: io disegnavo dal vero, studiavo, e vedevo le bellezze di napoli
, ardentemente. moravia, 14-63: studiavo seduto davanti alla finestra aperta, accanitamente
volpe. d'annunzio, v-2-190: mi studiavo invano di sorprenderla, ché era molto
divertivo i miei scolari: appunto perché mi studiavo di mostrar loro quanta messe di idee
moravia, 19-267: avevo diciott'anni, studiavo per l'esame di maturità, ero
, mia antica passione di quando ragazzo studiavo scienze naturali. -smania, furia.
fluente. de marchi, i-898: studiavo i suoi capelli d'una morbidezza pastosa
, dante e alcuni trecentisti che contemporaneamente studiavo, fui tutto nel rivolgere libri di
, notavo; e in omero segnatamente studiavo, secondo il vico, l'infanzia della
: - o sicuro, ch'i'mi studiavo. - ma in che materia?
del peccato. calvino, 17-52: studiavo la simbologia dei tarocchi. 3
d'ingresso. pavese, 5-73: studiavo di lassù la piana di belbo, e
c. botto, 165: io studiavo con l'occhio una macchia di umidità
stato. bernan, 3-241: mi studiavo di dare al mio discorso un accento freddo