i-436: le più diverse e ritrose strigi: i gufi di pa- dule,
il lume... che le strigi vagabonde / fece fuggir con muti voli
dalle orrende misture e un lamento di strigi, èrano e gufi inchiodati e coccodrilli
. montale, 15: il canto delle strigi, quando un'iride / con
differisce non poco dalle altre specie di strigi. = dimin. di civetta
, 17: senti il ritmo macàbro delle strigi / e il frullo della nottola ed
si chinava verso di me come quelle strigi gotiche dalle gronde delle cattedrali. piovene
la natura rivestì tutte le penne remiganti delle strigi di una sottil peluria, di un
). sannazaro, iv-7: meste strigi et importune nottole. serafino aquilano,
montale, 5-13: il canto delle strigi, quando un'iride / con intermessi palpiti
spallanzani, 4-iii-475: perché fra le strigi nostrali questa sola va soggetta a migrare
e del grumo / lo monderai con lo strigi le d'oro. -rifl.
negri grilli, aspri rospi e meste strigi. pisani, 294: l'armonica falange
progne vi si vedono, / ma meste strigi et importune nottole. ramusio, 1-61
natura rivestì tutte le penne remiganti delle strigi di una sottil peluria, di un
progne vi si vedono, / ma meste strigi et importune nottole. ariosto, 45-39
lèmuri, dalle fanta- sime, dalle strigi che popolano le sue febbri. piovene,
che van più chiare al ciel nottole e strigi / del regio augel che de'volanti
ii-80: sentì il ritmo macàbro delle strigi / e il frullo della nottola ed il
natura rivestì tutte le penne remiganti delle strigi di una sottil peluria, di un delicato
muri / si rizzavan in tetro ordin le strigi / col topazio del tondo occhio fissando
. savi, 2-i-197: gridano [le strigi] solo di notte, ed han
montale, 5-13: il canto delle strigi, quando un'iride / con intermessi palpiti
silenzio / comentato, non rotto, dalle strigi, / dallo stridio monotono dei grilli
, ma i gufi e le importune strigi. bruno, 3-192: il difetto non
gemiti orrendi e gli ululati / de le strigi notturne e de'buboni. monti,
, i-37: senti il ritmo macàbro delle strigi / e il frullo della nottola ed
. redi, 16-ii-26: lamie, strigi, meduse, arpie, megere, /
dai lèmuri, dalle fantasime, dalle strigi che popolano le sue febbri.
d'annunzio, iii-2-290: tacete, strigi! via! ch'io non vi veda
psittacidi), che hanno qualche somiglianza colle strigi. = voce dotta, lai scient
tufi. monti, x-1-165: simili a strigi e ufi, / che con querele
sannazaro, 1-33: ma meste strigi et importune nottole. rna strimònio,